Rosse
come fragole, le sue guance morbide erano solcate di lacrime. L’aveva
vista piangere già mentre baciava il Boscaiolo e il Leone, ma adesso che
piangeva guardando lui era ancor
più insopportabile. Le passò i guanti sul viso: poteva quasi
sentirne il calore.
« Va tutto
bene. Non mi dimenticherò di te. Non ho più la testa vuota. »
Dorothy sorrise triste,
annuì e strinse le sue mani. « So che non lo farai. »
Lo
abbracciò soltanto, perché non voleva rovinargli i colori del
volto baciandolo – si stava già voltando quando ci ripensò.
Mentre la bocca
di lei sfiorava la sua, lo Spaventapasseri rimpianse di non poter piangere a
sua volta.
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Ambientazione: dopo il colloquio con Glinda,
prima che Dorothy batta insieme i tacchi delle scarpette d’argento e
torni nel Kansas.
Nel romanzo Dorothy abbraccia lo Spaventapasseri senza
baciarlo, perché il suo viso è dipinto e lei non vuole rischiare
di sciuparlo. Nel film invece lo bacia con una dolcezza infinita e gli sussurra
la famosa frase Tu mi mancherai
più di tutti. Ho battuto e ribattuto sul tema del loro addio, ci ho
scritto storie in tutte le salse, e qui per la prima volta ho tentato una via
di mezzo tra le due versioni. Sì, magari non è molto originale,
ma cercate di capire – non potevo non inserire una drabble
sul loro ultimo momento insieme. <3
Il prossimo sarà l’ultimo capitolo. A presto!
Aya ~