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Autore: Sophie Ondine    24/11/2010    7 recensioni
quattro ragazze, giovani, belle, passano l'ultima estate della loro adolescenza nella casa al mare di una di loro. Tra amori, delusioni e tristezza, scopriranno che la vita non è facile come la immaginavano. Ma la loro amicizia sarà la base di tutto, e le terrà sempre unite... e, chissà! Magari le aiuterà a trovare anche l'amore...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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PERCHè NON TI INNAMORI DI ME?

Sango passeggiava sulla spiaggia. Era quasi l'ora del tramonto e il cielo si era tinto di arancione, il sole, che presto sarebbe stato inghiottito dal mare, sembrava un enorme fetta di limone che stava per essere intinta nel thè.

La ragazza sentiva sui suoi piedi la piacevole sensazione delle onde spumose e fresche. Siccome l'afa era scomparsa e adesso si alzava un lieve venticello, Sango aveva deciso di indossare un pantaloncino di jeans e una maglietta a maniche corte, per non sentirsi troppo scoperta.

Mentre passeggiava rideva, da sola.
Rideva perchè ripensava alla figuraccia, del tutto involontaria, di Rin quella mattina.
Aveva scelto una scusa davvero pessima per allontanarsi. Tutti l'avevano presa in giro dopo, soprattutto Jakotsu con le sue battutine spinte e piene di doppi sensi.

Eppure Rin era una brava attrice, a volte. Avrebbe potuto dire che andava da Miroku, ma poi Sango si corresse perchè se avesse fatto quel nome davanti a tutti gli altri le battutine non sarebbero mancate nemmeno in quel caso.
Forse Inu-Yasha... Ma nemmeno lui andava bene, perchè così dicendo avrebbe scatenato la gelosia di Kagome.

Forse alla fine Bankotsu era davvero l'unico nome sensato che le poteva venire in mente.
In ogni caso dopo la fuga dal bar di Rin, Sango aveva notato che Sesshomaru se n'era andato senza dire una parola a nessuno.
E Kagura si era arrabiata non poco.

Sango si fermò all'improvviso e si passò una mano tra i capelli, sbuffando.
Che situazione complicata.

Capiva Rin.
Capiva il motivo per cui lei non avesse voluto dire nulla a Kagome. Non perchè non le volesse bene, anzi Rin e Kagome si adoravano, ma preferiva lasciare Kagome nei suoi momenti felici con Inu-Yasha.
Sango sapeva che se Rin le avesse detto qualcosa Kagome avrebbe lasciato perdere tutto con Inu-Yasha e avrebbe trovato una soluzione adatta a tutte.
Perchè lei era fatta così.
Aveva una particolare vocazione come crocerossina, le piaceva aiutare gli altri.

Ma non era solo Rin a trovarsi in una situazione sgradevole. Anche lei aveva quella sensazione.
Era come se stesse tradendo le sue due amiche.
Anche se tradire non era proprio la parola più corretta da usare, ma poichè erano tanto amiche quel sentimento si faceva largo nel cuore della ragazza in modo del tutto naturale.
Come poteva far finta di niente?

Ma i pensieri di Sango non andarono oltre.
Sentì una voce dietro di lei.

Una voce che ben conosceva...

-Sango!!!- urlò una voce maschile alle sue spalle.

"Oh, mio Dio" pensò lei tra sè e sè.

L'espressione di insofferenza sul suo viso, dipintosi proprio nel momento in cui quella voce era arrivata alle sue orecchie, scomparve subito. Al suo posto c'era un sorriso, anche se un po' troppo tirato da risultare un po' falso.

-Miroku!- disse lei voltandosi- Come mai qui?-

Il ragazzo la raggiunse. Aveva corso.

-Ti ho vista da lontano e ho pensato di farti compagnia...-la informò lui.

Sango avrebbe voluto rispondergli con uno scortese e acido "Non ce n'è alcun bisogno"... Ma non le sembrava il caso.
In fondo era gentile lui con lei.
E anche simpatico.

Lui le si mise di fianco e ripresero a camminare.
E Sango si sentì stranamente in imbarazzo. Non sapeva cosa dire... sembrava che il cervello non fosse connesso alla bocca.
Odiava quel genere di situazione. Oltretutto era la prima volta che si sentiva in imbarazzo con Miroku, di solito era incavolata perchè lui allungava le mani su ogni centimetro del suo corpo, anche nei posti più insensati a volte.
Il fatto che adesso lui le stesse così vicino senza nemmeno sfiorarla le sembrava così surreale da parte di Miroku, e allo stesso tempo così normale.

-Ma cos'è successo oggi al bar con Rin? Nel pomeriggio Jakotsu è venuto da me , Inu-Yasha e Koga a raccontarci qualcosa... ma non abbiamo capito molto perchè ogni volta Jakotsu si fermava per fare delle avances ad Inu-Yasha, che, ad essere sincero, non ha molto gradito- disse Miroku rompendo quel silenzio imbarazzante.

Sango si voltò verso di lui e notò un lampo di divertimento negli occhi blu del ragazzo. Non riusciva a non smettere di pensare alla faccia di Inu-Yasha davanti alle proposte indecenti di Jakotsu. Era davvero schifato e spaventato.
Anche Sango, con la sua vivace immaginazione, non potè fare a meno di sorridere al pensiero del povero mezzo demone tra la grinfie della checca isterica.

La ragazza, con qualche risata che spezzava il discorso, spiegò al ragazzo l'episodio di quella mattina.
Si soffermò molto sul fatto che Rin fosse diventata rossa come un pomodoro al nome "Bankotsu" e sulle battute di Jakotsu.

Mentre ridevano, Miroku all'improvviso domandò:-Sango, perchè non ti innamori di me?-

Di solito nei film d'amore, non appena il protagonista dice qualcosa del genere la protagonista si blocca e inizia a boccheggiare perchè non sa come rispondere o perchè non sa ancora di essere innamorata del protagonista o perchè non ha il coraggio di dirglielo in faccia per paura di un rifiuto.
Di solito il tutto si risolve con un bacio.

In effetti quello poteva essere il panorama ideale per un bacio romantico, la spiaggia, il mare, il sole che tramontava, la leggere brezza marina e il verso dei gabbiani in lontananza.
Una ragazza romantica come Kagome non avrebbe di certo sprecato un'occasione simile.

Ma Sango era davvero diversa.
Prima di tutto non arrestò la sua camminata, e non sgranò nemmeno gli occhi.

Continuò a camminare e , guardando il mare, disse:-Perchè, ad essere sincera, mi sono sempre tenuta alla larga da tipi come te- e lo disse con una tale calma da far invidia pure al Dalai Lama.

-Perchè, come ti sembro io?-

Sango inarcò le sopracciglia... Quella domanda le sembrava tanto insensata.

-Beh...- questa domanda l'aveva messa più in difficoltà della prima, perchè non voleva usare le parole sbagliate, non voleva offenderlo- beh... sei piuttosto... "libero"! Ti piace guardare tutte le ragazze esistenti sulla faccia della terra... è come se fossero una specie di droga per te!-

Miroku non disse niente. Anche perchè Sango aveva ragione.

-E non pensare che io dica così perchè in passato sono stata con un ragazzo come te che poi mi ha spezzato il cuore, assolutamente no,è solo che non sono attratta da tipi del genere! Ma con questo non voglio dire che tu non sia simpatico!- disse di nuovo la ragazza in tono cordiale e affabile.

Miroku si fermò. E, allungando le mani sulle spalle di Sango per fermarla e metterla di fronte a lei, la guardò fissa negli occhi, inchiodandola con i suoi occhi blu, molto profondi e molto intensi.
Fu allora che Sango sentì una specie di vortice che le si formava nello stomaco. Molte persone sentivano le farfalle, lei invece un vortice. Una specie di piccolo tornado.

Non si sentiva tranquilla... ed aveva quasi la netta sensazione che le sue parole non fossero state del tutto sincere. Forse per lui avrebbe potuto fare un'eccezione.

-Vedrai che ti farò cambiare idea...- disse lui sicuro di sè.

Adesso sì che Sango iniziò a boccheggiare, come se il corpo non rispondesse più ai suoi comandi.

Però all'improvviso, come per magia, il corpo riprese a rispondere alla sua mente.
Aveva tirato uno schiaffo in pieno viso al ragazzo, che aveva spezzato quel momento così "romantico" poggiandole una mano sul sedere.
Sango aveva ripreso  a camminare, con lo sguardo infuriato, lasciando indietro Miroku con una guancia rossa , che cercava di raggiungerla scusandosi per la sua debolezza.

-Dai, Sango... è stato più forte di me!- si giustificò lui.

Ma lei non l'ascoltava. E per un attimo aveva avuto un momento di esitazione.
Che stupida! Aveva sempre avuto ragione sui tipi come Miroku... Erano davvero inaffidabili.

Finalmente Miroku riuscì a raggiungere Sango, ma non perchè lui fosse più veloce di lei nel camminare, ma perchè la ragazza si era fermata a guardare qualcosa sulla riva della spiaggia.
Una cosa che solitamente non si trova in quel genere di posto.

-Ma è un gatto!- esclamò Sango.

***

Kagome sentiva il petto esploderle. Non per un qualche avvenimento romantico, ma perchè era davvero esausta.

-Ehi, Kagome! Come stai? Sei stanca?-

-Stà tranquillo, Inu-Yasha! Sto bene!- disse lei sdraiandosi sull'asciugamano vicino al mare.

Si buttò a peso morto e atterrò sull'asciugamano con le braccia aperte, come se stesse per arrendersi davanti ad un nemico.
I capelli erano tutti bagnati, per colpa delle continue cadute dalla tavola da surf.
Eppure quel giorno era contenta.

Per una volta era riuscita a cavalcare un'onda, anche se di dimensioni non molto grandi.
Poi era caduta di nuovo in acqua, ma quella meravigliosa sensazione di soddisfazione era rimasta in lei per tutto il pomeriggio.
Alla fine ci era riuscita.
Quel pomeriggio anche i continui rimproveri di Inu-Yasha le erano sembrati niente. Lei non si era arrabiata e aveva continuato la sua lezione sorridendogli amabilmente e ritentando.

Inu-Yasha uscì dall'acqua, con la tavola da surf sotto il braccio, e si mise vicino a Kagome, che aveva chiuso gli occhi per alleviare quella stanchezza che si era leggermente impossessata di lei.
L'hanyou sorrise vedendo Kagome così contenta.

-Oggi sei stata proprio brava! Sei migliorata molto!- disse lui con un sorriso sulle labbra.

Kagome aprì gli occhi e vide Inu-Yasha seduto di fianco a lei, con le mani che cingevano le gambe, che la guardava con gentilezza.
E lei inevitabilmente arrossì e si sentì inquieta.

-Grazie...- rispose lei mettendosi a sedere e trovandosi vicino al viso del ragazzo.

Si guardarono per un po'.
Kagome era agitata dentro di sè, anche se da fuori sembrava del tutto tranquilla. Voleva distogliere lo sguardo ma al tempo stesso non voleva.
Guardava attentamente l'espressione nel volto di Inu-Yasha. Gli occhi erano dolci , forse non li aveva mai visti così. Qualche ciocca di capelli argentei si era incollata alla fronte del ragazzo e dava fastidio agli occhi.
Allora Kagome, con delicatezza e dolcezza, con una mano gli spostò qualche ciocca.
Lo stesso fece Inu-Yasha con lei.

Rimasero tutti e due con una mano sul viso dell'altro.

E poi si baciarono.

Kagome sentiva dentro di sè una felicità incommensurabile. Poggiò una mano sulla spalla del ragazzo e si avvicinò di più a lui.
L'hanyou ,invece, le strinse la vita e l'attirò a sè.

Un bacio al tramonto, un bacio romantico.
Cosa poteva desiderare di più Kagome?

Stava baciando il ragazzo che le piaceva... non poteva volere di più. Sarebbe stato insensato.
Quando il bacio terminò lei lo guardò negli occhi e disse:-Era ora che ti decidessi a baciarmi-

-Hai ragione! Avrei dovuto farlo molto prima!- rispose Inu-Yasha dolcemente e abbracciandola con il sole che tramontava e faceva posto alla sera.


ECCOMI QUA RAGAZZI! HO FATTO PRESTO VERO?

COME PROMESSO C'è STATO UN PASSO AVANTI NEL RAPPORTO TRA INU-YASHA E KAGOME. IL TANTO SOSPIRATO BACIO!
CHE NE DITE?
MA NON PENSATE CHE PER LORO SIA FINITA QUI! SIAMO SOLO ALL'INIZIO DELLA LORO TORMENTATA STORIA!
E DI SANGO E MIROKU CHE NE PENSATE? CARINI VERO?

ANTICIPAZIONI DEL PROSSIMO CAPITOLO: KAGURA E BANKOTSU PARLERANNO TRA LORO E UN NUOVO INQUILINO( A QUATTRO ZAMPE) ANDRà AD ABITARE A CASA RUSSELL, CON QUALCHE LAMENTELA DELLA PROPRIETARIA.

RINGRAZIO LE PERSONE CHE HANNO COMMENTATO IL CAPITOLO PRECEDENTE, IN PARTICOLARE MISS ADLER(L'EMAIL CHE MI HAI MANDATO MI HA FATTO DAVVERO TANTO PIACERE).

AL PROSSIMO CAPITOLO!

RAN UGAJIN92
  
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