Migliori
amici
-Non è che è vero-
Aioria sbatté con violenza la porta
del frigo e si girò a guardare infastidito Death Mask.
Era una mattina di Dicembre, il cielo
era grigio e sembrava minacciare pioggia da un momento all’altro.
Grossi nuvoloni nero si muovevano
pigramente nel cielo.
Death Mask stava seduto
tranquillamente, i gomiti appoggiati sul tavolo, e ricambiava le occhiate di
Aioria
-Non è vero!-
insistette il Leone appoggiandosi con
le spalle al muro, e fissandolo con l’aria imbronciata.
Cancer si limitò a passarsi una mano tra i
capelli, pensieroso –Ti dico di si, Aioria- disse –e
poi, è solo per una sera…-
Aioria scosse la testa –Ascoltami
bene- gli puntò il dito contro –io non ne ho nessuna intenzione. Chiedilo pure
a Shura, ma io non ci sto-
-Si che ci starai-
sul volto di Cancer
si delineò un sorrisetto
-NON E’ VERO! Non ho intenzione di
stare al tuo stupido gioco!-
Aioria urlò spazientito, dando un
pugno alla parete.
Kanon irruppe nella stanza
sbadigliando, fermandosi a guardare allibito Aioria –Scusa…-
lo indicò –quello cos’è?-
-Quello- Death Mask indicò Aioria con
un gesto della mano –fa parte del piano-
Kanon si diresse verso il frigo,
lanciando occhiate furtive ad Aioria.
Si voltò osservando pensieroso il succo
d’arancia nel bicchiere, mentre Death Mask lanciava sorrisetti di scherno ad
Aioria.
Quest’ultimo, esasperato dal troppo
silenzio, sbottò –Ma perché non lo chiedete a qualcun altro?- si osservò per un
attimo sul metallo dello scaffale
–cosa dirà Marin, quando mi vedrà?-
-La verità- Death fece un gesto
spazientito –che sei un cretino. E poi, dai, devi far finta, che ti costa?-
-Che mi costa?!- la voce di Aioria
uscì in uno strillo acuto –che mi costa?! Una gran brutta figura, mi costa!-
-A me sembra ottimo, come piano-
disse Kanon accostando il bicchiere alle labbra –solo per una volta-
-Solo
per una volta…!-
gli fece il verso Aioria –facile a dirsi! Vorrei vedere te, in questa
situazione!-
Ciò che più dava i nervi al giovane
Leone, era che tutti si fossero messi contro di lui.
Persino suo fratello, in riposta ad
uno sguardo implorante, aveva alzato le spalle, con noncuranza, lasciandolo da
solo a vedersela con tutti
-Allora è tutto pronto?-
chiese Kanon con un sorriso
-Oh, credo di si…
dai, Aioria, un po’ di collaborazione-
lui borbottò qualcosa e si strinse
nelle spalle. Sembrava voler scomparire. Ma perché la terra non si apriva per
ingoiarlo, dannazione?
Death mandò una voce
-Shura!-
Pochi secondi dopo, Capricorn fece capolino dalla porta. Kanon e Death Mask
indicarono Aioria.
Shura fece alcuni passi verso di lui,
scrutandolo critico.
Gli girò attorno fissandolo
attentamente, poi scoppiò a ridere
-Ragazzi, è mitico!! Come l’avete
fatto?-
i tre si scambiarono un cinque
-Bè, è stato…
facile-
Ma Aioria non si unì all’ilarità
generale.
Li osservava tutti e tre, come se
volesse strangolarli.
Come avevano potuto loro, i suoi
compagni d’armi, i suoi migliori amici, ridurlo in quel modo?
-E dai, Aioria-
Shura gli appoggiò una mano sulla spalla –lo sai che il rosso ti dona?-
e giù a spanciarsi
-Ah… ah…ah…!
Non mi ricordo più come si ride…- disse il Leone con
sarcasmo –ora me la togliete una curiosità?-
si fermò a fissarli, scrutandoli e
cercando di capire cosa stessero pensando.
Dopo una breve pausa, chiese
-Perché devo farlo io Babbo Natale?!-
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Ciao
a tutti ^-^
Si
nota che amo il Natale?
*il
Natale si, me un po’ meno…* ndr Aioria
*Dai,
Ria, il rosso ti snellisce!* ndr me
*Quello
è il nero!* ndr Aioria
*Ma
siccome tu sei un caso particolare, a te snellisce il rosso! E ora, vai sul
camino!* ndr me
Non
so da dove mi si uscita questa fic, avevo voglia di
scrivere qualcosa, ed è uscita fuori così…
Ringrazio
in anticipo chi leggerà e recensirà, e perdonatemi per le mie continue pazzie
^-^”