Al sicuro
Personaggi: Tenth
Doctor, Rose Tyler
Rating:
PG
Genere: Confort
Avvertimenti: one-shot (è la mia prima one-shot su questi due ^.^), collocate dopo 2X07 The
Idiot's Lantern.
Conteggio parole: 1014
Note: So perfettamente di dover ancora finire le
altre due FF su Rose e Ten, ma non ho resistito, ho rivisto ieri l’episodio e
non ho resistito.
Disclaimer: Doctor Who
e tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà (purtroppo), tutti i
diritti sono dei legittimi proprietari, il mio è solo un divertimento.
Dopo una lunga doccia calda, Rose si mise uno dei suoi
extra pigiami, pronta per rilassarsi un po’ in quel comodo letto.
Il Tardis le fece trovare il vestito rosa, pulito e
sistemato sul letto, pronto per essere aggiunto a tutti gli altri, che conservava
nell’armadio in mezzo ai suoi.
Lo prese guardardandolo sorridendo, ricordando il momento
in cui era spuntata nella sala della console, e la faccia sorpresa del Dottore.
Mise il vestito tra quello che aveva usato per il loro
secondo viaggio, e l’altro che aveva indossato per andare nell’antica Roma.
“Vai dalla
mia parte bambola?” sorrise divertita, mordendosi il labbro inferiore, nel
ricordare il momento in cui lo aveva visto uscire dal Tardis con la vespetta,
che non si aspettava.
Ebbe un brivido lungo la schiena, che si propase per tutto il corpo, nel ricordare quello che le era
successo, la paura che aveva provato. Scosse la testa cacciando quei pensieri.
Chiuse l’armadio, sperando di non dover più pensare a quei momenti.
Si sorprese quando sulla parete davanti al letto, vide
una tv a schermo piatto e una selezione di dvd, proprio come nella sala tv.
“Grazie!” disse guardando in alto.
Come sempre, dopo un’avventura un po’ troppo difficile,
il Tardis aveva deciso di coccolarla un po’. Si avvicinò per guardare i dvd che
erano stati scelti per lei, erano film divertenti e che, aveva amato molto
durante la sua infanzia, poi sentì bussare alla porta.
“Entra pure.” Disse senza alzare lo sguardo, dai dvd che aveva
in mano.
“Non dormivi, vero?” chiese il Dottore facendo capolino
con la testa tra le porte. Rose si voltò a guardarlo, si era cambiato, o almeno
aveva cambiato la cravatta, il vestito sembrava lo stesso, anche se lei sapeva
bene che lui aveva una decina di completi tutti gli stessi, i capelli erano
come sempre scompigliati e ancora umidi dopo la doccia, il ciuffo alla Elvis
che aveva insistito ad avere non c’era più.
“Non ancora.” Rispose senza smettere di sorridegli. Il
Dottore si fece avanti con un dvd in mano.
“Ho pensato che potevamo vederci un film nella sala tv.”
Spiegò camminando verso di lei, rimanendo comunque sorpreso nel vedere la tv
sulla parete.
“Vedo che il Tardis ha già provveduto nella tua camera”
disse un po’ deluso, osservando lo schermo.
“Già. Alla nostra amica piace coccolarmi.” Rispose lei
soddisfatta.
“Allora, che film volevi vederti con me?” chiese
prendendo il dvd che teneva in mano, appena vide il titolo alzò gli occhi al
cielo.
“Beh, che c’è?” chiese lui innocentemente.
“Giallo in casa
Muppets? Lo abbiamo visto almeno dieci volte.” Si lamentò lei.
“E allora?” chiese lui tranquillamente, come se fosse
normale.
“Potremo guardare qualcosa di nuovo.” Propose invece lei,
il Dottore la guardò confuso.
“In nessun altro film trovi l’Hotel Felicità.” Si lamentò
lui mettendole il broncio, Rose sospirò sapendo bene che quel discorso non
avrebbe portato a nulla, perché lui, come un bambino capriccioso avrebbe
insistito nel vedersi il film.
“D’accordo, sistema tutto, vado a fare il te.” Disse lei
consegnandogli il dvd, il Dottore, le sorrise soddisfatto di averla convinta. Rose
andò verso l’uscita, ma il Dottore la fermò ancora.
“Rose, non diementicarti…”
"Dei dolcetti alla banana.” Continuò lei voltandosi
verso di lui, che la guardava sorpreso.
“Lo so, con chi credi di avere a che fare.” Continuò
sorridendogli, per poi dirigersi verso la cucina.
Tutto era tranquillo e silenzioso, il momento migliore
per dedicarsi alla manutenzione della sua meravigliosa nave. Rose, si era
addormentata a metà film, si vedeva che era davvero stanca, e lui on voleva
disturbarla ulteriormente. Vederla ridere divertita, lo aveva appagato dalla
sua paura di perderla.
I suoi pensieri furono bruscamente interrotti quando
sentì la ragazza gridare, senza perdere altro tempo corse nella sua camera, la
trovò seduta al centro del letto mentre piangeva, gli si stringeva il cuore nel
vederla piangere.
“Rose” lo disse quasi sussurrando, mentre si mise seduto
accanto a lei sul letto, la ragazza alzò lo sguardo su di lui e si gettò tra le
sue braccia piangendo e aggrappandosi a lui quasi disperatamente, la
circondò con le sue braccia cullandola
dolcemente, tremava e la sua pelle era gelata.
“Shhh calmati, sei al sicuro qui.” Le sussurrò dolcemente
accarezzandole i capelli, l’aveva già vista così, e sapeva bene che la colpa
era sua, spesso i nemici che affrontavano, tormentavano la ragazza con degli
incubi davvero spaventosi. Dalek, Cyberman, Nanogeni, Slitheen, e quant’altro ritornavano
a spaventarla nel momento in cui era più vulnerabile, il momento in cui neanche
lui poteva proteggerla.
“Resta con me!” le sentì dire tra i singhiozzi, mentre si
stringeva al suo petto e lui non riuscì a resisterle.
“Certo.” Sussurrò dolcemente, senza smettere un minuto di
accarezzarle i capelli.
Si tolse le scarpe e la giacca, si mise sotto le coperte
con lei e la strinse al suo petto, sussurrando parole di conforto, aiutandola a
calmarsi.
Era così naturale tenerla tra le sue braccia, rimanere
così con lei. Così naturale da fargli paura, lui non poteva, non doveva farlo,
eppure eccolo lì, cercando di calmare la sua Rose.
Tanto tempo fa, si era ripromesso di non avvicinarsi così
a una sua compagna, si era ripromesso di rimanerne il più distante che poteva,
ma con Rose non ci riusciva, con Rose si sentiva così felice, da non riuscirle
a starle lontano.
La guardò dormire contro il suo petto tranquilla,
ascoltava il suo respiro lento e il suo cuore che sembrava andava a tempo con i
suoi, era così bello poterla sentire così vicina.
Chiuse gli occhi assaporandone il profumo, era come un
droga per lui, più le era vicino, e più voleva averla accanto.
Un brivido lo precosse, nel rivederla in preda alla
paura, sullo schermo di quella tv, spaventata, invocava il suo nome, mentre
tutti gli altri gridavano aiuto. Non avrebbe dovuto permettere una cosa del
genere, avrebbe dovuto proteggerla, e lo avrebbe fatto, ancora e ancora, fin
quando avrebbe avuto la forza, avrebbe protetto la sua Rose, anche dai suoi
incubi, rimanendole sempre accanto.
Fine
Note finali: Mi piace molto l’episodio e il rapporto tra Rose e Ten è
fantastico, sono perfetti l’uno per l’altra, pronti a difendersi a vicenda e a
proteggersi.
Spero che
vi sia piaciuta questa piccola storia, prometto di aggiornare presto anche le
altre due, alla prossima…. Non dimenticatevi
recensite tranquillamente.