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Autore: Whenulookmeintheeyes    26/11/2010    4 recensioni
Giorno del Ringraziamento a casa Jonas.
Denise decide di affidare un compito a Nick.
Riuscirà a fare qualcosa di semplice come prendere un tacchino e portarlo a casa?
Secondo voi chi vincerà? Il tacchino o Nick?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Che bello domani sarà il Giorno del Ringraziamento, non vedo l'ora!"
"Mamma c'è ne è uno ogni anno" protestò Nick.
"Si ma ognuno è speciale. Vuoi dirmi che tu non sei contento?"
"Beh si, è pur sempre un motivo per stare tutti insieme".
"Va bene allora ti affiderò un compito semplice per invogliarti a festeggiare".
"Cosa?"
"Ormai sei grande e posso affidarti queste cose. Domani mattina, verso le nove, dovrai uscire e andare a prendere il tacchino. L'ho già scelto e me lo hanno messo da parte, tu devi andare là, dare il tuo cognome eprendere il tacchino della famiglia Jonas; poi lo porti a casa e io e Danielle lo cuciniamo".
"Beh non è difficile, insomma il tacchino sono anni che lo prendiamo sempre allo stesso posto, il mio cognome penso di conoscerlo e poi...non possiamo fare più tardi?"
"No se ci vai più tardi delle nove non riusciremo a prepararlo".
"Ma io sono appena tornato dal tour e sono stanco!!" protestò come un bambino piccolo a cui non volevano dare le carammelle.
"Nicholas Jerry Jonas non fare il bambino capriccioso, hai 18 anni e ti per una volta puoi anche sveglairti presto e fare un piacere alla tua mamma!"
"Daccordo" alla mamma non si poteva dire di no, specialmente se iniziava ad urlare in quel modo.
"Bravo figliolo".
"Vado a dormire".


"Niiiiick cosa hai decisodi fare? Vuoi alzarti o speri che quel tacchino venga con le proprie zampe a casa nostra?"
"La seconda opzione, si scelgo la seconda" la voce impastata dal sonno di Nick arrivò fino a sotto le scale, dove Denise urlava.
"Se non ti sbrighi giuro che vengo su e ti butto giù dal letto con una secchiata di acqua congelata".
"No mamma sono sveglio! Saremmo anche a Los Angeles, ma è pur sempre novembre e fa un leggero freddo"nick apparve come per magia sulle scale.
"Se non ti vesti in meno di cinque secondi mi ritroverò con un figlio in meno".
"Agli ordine comandante".
Salì i pochi scalini che aveva sceso di corsa, si precipitò in bagno e con le prime cose che aveva trovato nella sua stanza si vestì.
Scese le scale scapicollndosi, arrivò in cucina diede un bacio alla madre e le augurò un felice Giorno del Ringraziamento. Fece lo stesso con il padre e uscì.
Elvis in giardino gli venne incontro e decise di portare anche lui. Un altro motivo per passare un po' più di tempo con il suo adorato cagnolino.
Mise Elvis sul sedile posteriore e salì sulla sua Mustang, pronto per prendere il tacchino e portarlo a casa prima che a sua madre venisse un'altra crisi isterica.
Ci mise pochissimo ad arrivare al negozio, lasciò il cane in auto e scese. Come al solito c'era un fotografo che gli scattava foto a raffica, come se Nick Jonas che va a prendere un tacchino il giorno del Ringraziamento sia un fenomeno raro e da immortalare.
"Bungiorno signore, sono Nick Jonas e.."
"Beh che è Nick Jonas, non ci sono adolescenti da far impazzire qui" bene sono tutti matti in questo posto, fu la prima cosa che pensò.
"Ehm...già ma io volevo dirle che sono qui per il tacchino,mia madre mi ha detto che lo ha prenotato,sempre se un tacchino si può prenotare, con il cognome Jonas".
"Ah come vuole. Il tacchino lo preferisce vivo oppure senza più speranze di vita?" ok quelle erano domande da farsi?
"Credo che se a mia madre porto un tacchino vivo poi ucciderà me, adotterà il tacchino e oggi mi si mangeranno. Perciò prendo quello già volato nell'Aldilà".
"Come vuole" ma con conosce altra frase?
Entra in una cella frigorifera e ne esce dopo un po' con un enorme tacchino su cui sopra capeggia un cartello grande il doppio, dove c'è scritto Jonas a caratteri cubitali.
"Questo è il suo tacchino" me lo porge così, come se fosse un gelato.
"Bene. Questo cartello magari lo togliamo, poi non avrebbe un qualcosa dove metterlo?"
"Certo che le star di oggi sono proprio viziate" torna indietro nella cella frigorifera e ne esce con una specie di vassoio che si chiude in due. Infila il tacchino la dentro e me lo porge di nuovo.
"Grazie" prendo quel coso e esco da quel posto.
Ma come sarà saltato in mente a mia madre di farmi prendere il tacchino in quel posto? A casa dovrà spiegarmi un sacco di cose.
Poggio il tacchino sul sedile posteriore, raccomando Elvis di non mangiarlo e mi siedo al posto di guida.
Metto in moto la macchina e alzo il volume dello stereo al massimo.
Dopo altri cinque minuti sono di nuovo a casa. Scendo dall'auto e apro lo sportello posteriore. Elvis scende con una certa aria soddifatta, mentre un povero mezzo-tacchino giace sui tappetini dell'auto.
Sbianco all'istante, vorrei urlare ma non mi esce alcun suono dalla bocca.
Mi passa davanti agli occhi il film della mia vita e tutti i possibili modi in cui mia madre mi cucinerà quest'oggi.
"Elvis vieni subito qui" urlo ma non troppo forte, se si accorgono che sono tornato enon ho il tacchino mi uccidono.
Elvis viene e mi guarda sconcertato. Ok ha un musetto troppo dolce per sgridarlo.
Decido così di salire in macchina alla disperata ricerca di un altro posto che venda un tacchino alle 9.30 della mattina del Ringraziamento.

1ora dopo.
C'è ne fosse mezzo aperto!! Fino adesso ho trovato solo negozi chiusi o che stavano per chiudere.
Sto seriamente prendendo in considerazione l'idea di cambiare nome, tingermi i capelli e andare a vivere a Bogotà e diventare cantante Jazz.
Ma non sarebbe l'idea migliore, i miei genitori mi hanno insegnato ad affrontare i problemi a testa alta come un vero uomo. Poi è solo un tacchino, cosa mi potranno mai fare?
Ritorno a casa e con una nuovo fiducia entro dentro casa.
Appena apro la porta trovo mia madre infuriata nera.
"Aahhh"
"Dove sei stato fino adesso? Saresti dovuto essere a casa un'ora e mezzo fa" di colpo ogni mio pensiero positivo crolla.
"Io..mamma..io...Elvis Si è mangiato metà tacchino e io non sapevo come fare allora ho deciso di cercare qualche negozio che ne vendesse uno ma sono tutti chiusi è ovvio è il giorno del Ringraziamento chi sarebbe aperto oggi" dissi tutto d'un fiato. Mia madre scoppiò in una grossa risata. Tra le opzioni avevo calcolato delle urla, delle minacce, un soffocamento o qualcosa di più macabro nei miei confronti. Ma una risatga no.
Di conseguenza iniziai a ridere anche io, ma la mia era più una risata isterica che altro.
"Sai Nick sapevo che ne avresti combinata una delle tue, così mi sono preparata. In cucina c'è già un tacchino che cuoce nel forno".
"COSA????"
"Già-, una madre conosce sempre i propri figli".
"Vuoi dire che mi sono fatto prendere un quasi infarto, mi sono girato mezza Los Angeles e ho iniziato a scavarmi la tomba per nulla?"
"Come s ei esagerato!"
"Perchè hai fatto tutto questo?"
"Per passare un Giorno del Ringraziamento diverso, questo sarà ricordato".

2ore dopo.
"Bene adesso che abbiamo Ringraziato il signore possiamo anche iniziare a mangiare" disse il signor Jonas.
"Non lo abbiamo ringraziato della cosa principale, di non aver affidato solo a Nick il nostro pranzo" disse la signora Jonas e scatenò le risate di tutti i presenti. Mentre Nick si faceva sempre più piccolo e rosso.
  
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