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Autore: Belial The MadHatter    29/11/2010    2 recensioni
Tornare a casa dopo tanto tempo non è facile.
Ambientata dopo la fine di "Ai confini del mondo".
Genere: Generale, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Will Turner
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Note:
* Come da titolo del capitolo, ambientata quaranta anni dopo la fine del terzo film (ovvero trenta anni dopo l'epilogo).
* È presente una citazione dal Signore degli Anelli :)



Tornare a casa

Quarant'anni in mare


Tornare a casa la quarta volta è interessante.

William ha qualche capello grigio e i bambini sono diventati grandi.

- Ciao, papà, - lo saluta William e senza altri preamboli gli mette in braccio un neonato. - Lui è James, il tuo quarto nipote. -

- Ciao, James, - saluta, mentre cerca di capire come tenerlo in braccio. Ha paura di farlo cadere o di fargli male con le sue mani di marinaio: non sono fatte per toccare pelli così soffici.

- Ciao, Will, - lo salutano i ragazzi. Non riescono a chiamarlo "nonno" e lui non riesce a considerarli suoi nipoti: Jack sembra un suo coetaneo.

I cambiamenti stanno diventando sempre più strani per lui: sull'Olandese Volante sembra trascorre eternamente lo stesso identico giorno e l'unico cambiamento avviene quando un marinaio chiede di lasciare la nave. Vedere suo figlio invecchiare e i suoi nipoti crescere... lo inquieta non poco.

Passano la giornata a parlargli delle loro vite e dei loro progetti, in cui la pirateria non è contemplata e, a volte, nemmeno il mare. Gli parlano delle nuove scoperte della scienza, delle mappe che contengono sempre meno zone bianche. Poi iniziano con le domande, domande così diverse da quelle che gli avevano fatto dieci anni prima.

- Non hai mai pensato di abbandonare tutto e scendere a terra? - gli chiede Jack.

- Sì, ci ho pensato, - risponde con sincerità.

- E perché non l'hai fatto? - gli chiede Hector, stupito.

- Elizabeth diceva che i tentacoli non mi avrebbero donato, - afferma, sorridendo al pensiero di quella particolare discussione, al ricordo del viso di Elizabeth mentre si divertiva a dirgli cosa avrebbe sostituito la sua gamba o il suo braccio... Non gli sembra giusto parlar loro di responsabilità e dovere, non con William lì presente, perché si riaprirebbero delle vecchie ferite.

- Cosa c'è oltre? - gli chiede Ana Maria all'improvviso. - Cosa c'è dove scendono le anime che trasporti? -

Riflette per un momento e poi risponde citando le parole di un vecchio vestito di bianco che ha trasportato tempo addietro:

- Dall'Olandese Volante ho potuto vedere solo bianche sponde e, al di là di queste, un verde paesaggio sotto una lesta aurora. -

I ragazzi si mettono a discutere, chiedendosi se si tratta del purgatorio o del paradiso, ma ben presto iniziano una discussione su religione e filosofia. William ha provveduto bene alla loro istruzione.

Li osserva mentre parlano tra loro e si chiede se veramente era ciò che desiderava nelle notti sull'Olandese Volante, quando non voleva altro che la sua famiglia attorno a sé.



Il ritorno all'Olandese Volante è il ritorno a casa dopo la visita di parenti sconosciuti.

  
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