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Autore: DazedAndConfused    29/11/2010    8 recensioni
"Sei sempre stato il più pacato, il più serio, il più silenzioso; ti chiamavano l'invisibile, e a te quel nomignolo stava un po’ troppo stretto, ma non lo davi molto a vedere; semplicemente, ti limitavi a scrollare le spalle e far finta di nulla."
A 9 anni dalla sua scomparsa, un piccolo omaggio a George Harrison.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Within you, without you

 

Sei sempre stato il più pacato, il più serio, il più silenzioso; ti chiamavano l’invisibile, e a te quel nomignolo stava un po’ troppo stretto, ma non lo davi molto a vedere; semplicemente, ti limitavi a scrollare le spalle e far finta di nulla.

In verità tanto invisibile non lo eri affatto, se pensiamo che proprio quella tua aria perennemente persa attirava ragazze a frotte, che riuscivano a definirti solo dicendo “adorable! He’s simply adorable!”.

Probabilmente avevi già la strada segnata, coi tuoi capelli lunghi, la barba incolta e quel sorriso che profumava di tenerezza, o forse il tuo vialetto te lo sei lastricato tu, incastrando una pietra dopo l’altra, levigandole e smussandone i contorni.

E mentre gli altri stavano a discutere di cose futili tu eri lì, con loro, ma la mente era altrove, concentrato com’eri nel pensare che la maggior parte della gente non riesca mai ad intravedere la verità e, quando finalmente se ne accorge, purtroppo è tardi.

Mi piace pensarti mentre cammini su una spiaggia, la chitarra sulle spalle, col tuo solito sorriso e qualche ruga in più, che non sono altro che sorrisi in più.

Ed è vero che la vita scorre con o senza di te, ma non sarà più la stessa per una moltitudine di gente.

 

 

 

-Hey, mister! Guarda che sta arrivando!-

-Ok, finisco di prepararmi e vengo ad accoglierlo; d’altronde, è da un sacco che non ci vediamo… Chissà quante cose avrà da raccontarmi!-

L’uomo indossò una tunica bianca, un paio di pantaloni larghi sul marrone, che gli cadevano morbidamente sulle gambe, e dei vecchi sandali. Si diede una ravvivata ai capelli, sistemò meglio gli occhialini sul naso e seguì la voce che lo aveva chiamato.

-Beh, te lo lascio; è tutto tuo.-

Il tizio se ne andò, mentre una piuma svolazzò davanti al naso dell’uomo, che starnutì e poi aggiunse, piuttosto infastidito: -Arrrrgh! Stupide piume del corno! Tra un po’ mi ci vorrà la disinfestazione!-

-Ormai non dovresti esserci abituato?- lo punzecchiò una voce gentile, che non sentiva da parecchio tempo.

Alzò lo sguardo e lo vide: il viso lungo, capelli di media lunghezza e la barba appena fatta, l’uomo indossava una camicia color crema, un paio di pantaloni eleganti e stava a piedi scalzi.

-Noto che non hai esitato a metterti a tuo agio, eh?- indicò i piedi con un sorrisetto sghembo -E dire che io volevo fare il perfetto padrone di casa, ma così mi mandi in malora tutte le mie buone intenzioni!-

L’altro rise di cuore, e si esibì in un elegante inchino con annesse mani giunte.

-Grazie mille per l’accoglienza, John-san.-

Per tutta risposta, l’altro gli saltò addosso molto goffamente, urlando:

-Aaaah, bando alle ciance! Fatti abbracciare, stupido Harrison!-

Il neo-arrivato sorrise timidamente e si lasciò stritolare.

Dopo una manciata di minuti, l’uomo con gli occhiali sospirò e, sempre senza lasciarlo, aggiunse:

-Mi sei mancato.-

-Anche tu, John. Anche tu.-

 

 

 

When you've seen beyond yourself
then you may find
peace of mind is waiting there,
and the time will come
when you see we're all one,
and life flows on within you and without you

 

 

 

Ooook. Fa un po’ pena, eh? Ditemelo u.u

Più che altro oggi a scuola mi è successa una cosa che voi reputerete insignificante ma che boh, per me è strana.

Praticamente stavo facendo notare alla mia compagna di banco nonché migliore amica nonché compagna di scleri sulle band che adoriamo (e sui componenti che adoriamo) che il 24 novembre sono stata interrogata in matematica (materia con cui ho un rapporto stile “cane&gatto”, per chi non ne fosse a conoscenza :D) e che, miracolosamente, ho preso 6.5.

Stavo giocherellando con una penna e, nel momento esatto in cui ho detto la frase: -Eh, San Freddie veglia sempre su di me!- la penna è caduta, ma sporgendomi per raccoglierla ho buttato giù quasi tutte le cose che stavano sul banco x°°°°D

Dopo aver sistemato tutto, con una faccia piuttosto ebete, ho aggiunto: -Ecco, questo era George che si vendicava.-

E diciamo che ho pensato a questa frase per tutto il resto della giornata, così poi ho deciso di scrivere questa cosuccia, diciamo poco bella :3

È la mia prima fic sui Beatles, quindi abbiate pietà u.u

Prendetelo come un atto che voglio fare per ingraziarmi Georgino :D

No, a parte gli scherzi, è un piccolo omaggio ad un uomo meraviglioso, troppo spesso sottovalutato ♥

So di non essere stata all’altezza, ma io c’ho provato :)

 

Bacioni,

Dazed;

   
 
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