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Autore: Fiorels    30/11/2010    23 recensioni
“Beh, se ti può servire, diciamo che hai la mia approvazione” dissi infine, consapevole di aver praticamente assunto quel ragazzo col quale mi ero sentita subito a mio agio. Cosa che tuttavia non si poteva certo dire di lui. Sembrava davvero che lo mettessi in imbarazzo nonostante avesse affermato il contrario ma mi convinsi che doveva essere stato il nervosismo e che si sarebbe sciolto dopo esserci conosciuti meglio. Doveva essere così. Quale altro motivo poteva averlo spinto a comportarsi in quel modo?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Seraaaaaaaaaaa :D
O forse giorno.. o pomeriggio o non lo so.. perchè in effetti non so nemmeno se leggete ancora XD
Se mi conoscete un pò avrete capito che sta storia va un pò a "ca**i" suoi, o meglio che vado io a cavoli miei! hahahaha
E' che, come detto prima, ormai devo avere una particolare ispirazione per scriverla, e, ahimè, mi viene una volta ogni 100 anni XD
Quindi.. non posso manco chiedere scusa per il ritardo visto che ormai si sa che va così! hahahaha
Posso solo ringraziarvi se ancora leggete.. e ringraziare tutti coloro che recensiscono perchè davvero.. rileggere le vostre parole mi spinge sempre di più a continuare anche se questa storia sta diventando un pò "pesante" da portare avanti visto che ormai questi sono tempi morti e sepolti XD ahahaha
A questo proposito vorrei dire che penso di chiuderla presto..
ma presto è relativo..
Una decina di capitoli secondo i miei calcoli..
ora tutto è arrivarci a quei 10 capitoli! ahahaha
vabbè con questo siamo a -9 XD Già è qualcosa..
E' abbastanza lungo per farmi perdonare..
Spero vi piaccia *__*
Ci leggiamo in fondo!

Capitolo 43

 

I  found I could fly



POV Robert

Questa?”
Feci un leggera smorfia con la bocca per l'ennesima volta mentre mi divertivo a prenderla in giro, e lei ancora non se n'era resa conto.
Buttò anche quella maglia sul letto insieme a tante altre e di nuovo andò tra i cassetti a pescarne altre.
Questa?”
Scossi di nuovo il capo. Mi divertiva troppo farle credere che non mi piacesse con una di quelle maglie, quando invece non trovavo una sola cosa che non le stesse bene. Sarebbe stato impossibile per me decidere.
D'accordo allora questa?”
Sorrisi ancora ignorandola.
Fidati di te stesso?”
Emerson”
Brava la mia piccola..”
La vidi arrossire un po' mentre evitava il mio sguardo e sorrisi tornando a concentrarmi su quei foglietti che ero riuscito ad ottenere con l'inganno.
Quale rivista trascendentalista fu fondata da Emerson e Thoreau?”
Ehm.. The Dial?”
Accennai un si con il capo.
E prende il nome da quale critica di Kant?”
Della Ragion Pura”
Sbagliato... della Ragion Pratica...”
Ah cazzo.. lo dimentico sempre..”
Non potei fare a meno di ridere.
Comunque sono dettagli.”
Dettagli utili però..”
D'accordo.. dettagli utili.. come vuoi. Ora che il maestrino ha finito la sua ora e ci siamo fatti un bel ripasso del fenomeno trascendentalista di cui al momento ignoro l'utilità nella mia vita presente e probabilmente anche in quella futura.. Aiutami a scegliere una maglia!”
Ne cacciò un'altra ancora e non potei non ridere per l'ennesima volta di quel suo comportamento assurdo e un po' sconosciuto. Non l'avevo mai vista così preoccupata per una stupida maglia.
Sbuffò rumorosamente sedendosi sulla cassettiera. “Da quando sei diventato così difficile?”
Lasciando da parte i foglietti mi alzai lentamente dal letto e le andai incontro posizionandomi tra le sue gambe e portando le mie mani ai suoi fianchi.
E da quando a te importa tanto dei vestiti?”
Scrollò le spalle un po' sorpresa. “Non mi importa dei vestiti.. era solo.. solo... oh ma che ne so! Volevo solo cambiare maglia..”
E ne hai cacciate almeno sette. Non credevo nemmeno che ti fossi portata tutta questa roba..”
Sorrise portando istintivamente le sue mani sul mio petto e stringendo la mia maglia.
Volevo solo.. essere diversa... per stasera..”
Perché?”
Non so... è una specie.. di.. di...”
Scrollò le spalle per la terza volta nel giro di dieci minuti. Sapevo che non riusciva a dire quelle parole. Non era il tipo e le cose tra noi erano così implicite che non c'era mai stato bisogno di esternare ogni minima cosa come in un coppia normale.
Di appuntamento?” le andai in aiuto e di nuovo abbassò il capo imbarazzata.
Siamo già usciti insieme altre volte.. siamo oltre quella fase..” le feci notare e sapevo quello che stava per dirmi perché era lo stesso che provavo io ma volevo sentirglielo dire.
Lo so però..” si strinse nelle spalle. “Ora.. è diverso... ora siamo.. liberi..”
Si.. liberi..”
Le presi il viso tra le mani e le lasciai un bacio veloce prima di stringerla tra le mie braccia.
Lo sai che ti amo, vero?”
Si lo so..” sussurrò contro il mio petto per poi alzare il capo e trovarsi di nuovo a un centimetro dalle mie labbra. “E tu lo sai che ti amo anche io, vero?”
Voglio sperare..” la presi in giro liberandole il viso dai capelli e baciandole la fronte.
E sappi che non sono mai stata così sdolcinata con nessuno..”
Ma dai.. a cosa devo l'onore?”
Scrollò le spalle per la terza volta nel giro di cinque minuti. “Non so.. con te mi viene naturale..”
Le mie labbra si aprirono in uno dei sorrisi più sentiti come tutti quelli che sempre dipingevano il mio volto quando ero con lei d'altronde,
Possibile che sono dieci minuti che sorrido solo?” le carezzavo le guance lasciandoci qualche bacio ogni tanto.
Lei intrecciò le mani tra i miei capelli e prese a giocarci come era solita fare. Un gesto come un altro che mi faceva impazzire e di cui non avrei più potuto fare a meno.
Adoro il tuo sorriso.. soprattutto quello che hai quando mi guardi.. Mi fai sentire speciale..”
Mi si scaldò il cuore a quella confessione perché era così vera che non potei non essere felice del fatto che se ne fosse accorta anche lei e che avesse davvero capito quello che significava per me.
Perché lo sei.. Mi stai entrando dentro Kristen.. Non mi era mai capitato con nessuna..”
E nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere..” sospirò stringendo la sua presa attorno al mio corpo e avvicinando la sua bocca al mio collo.
Non riuscii a fermarmi e in un impeto di desiderio portai le mani sulle sue gambe e gliele feci stringere attorno alla mia vita per avvicinare i nostri corpi. Una mano volò dietro la sua nuca, tra i suoi capelli e mi impossessai delle sue labbra per un bacio dolce e tormentato allo stesso tempo. Così volubile e carico di desiderio da essere costretto a staccarmi per respirare.
Mi devo preparare Rob..” sussurrò ansante.
Ma dai..” risposi col fiato che mi mancava. “Come se dovessi incontrare qualcuno..”
Beh.. Incontrerò Sam..”
Ma già l'hai conosciuto..” ripensai alla sera di qualche mese prima quando durante la premiere di Twilight a Londra avevo approfittato per farle conoscere quello che era un pezzo della mia vita prima di conoscerla.
Si però non ero la tua ragazza allora..”
Non sai quanto avrei voluto presentarti come tale..”
Lo so invece... perché per un momento quasi sperai che mi presentassi così..”
Davvero?”
Annuì e ricordai che allora non avrei mai potuto. Ci divertivamo a prenderci in giro ma presentarla come la mia ragazza quando lei era ancora ufficialmente impegnata con un altro avrebbe danneggiato fin troppo la sua immagine.
Sarà diverso d'ora in poi” la rassicurai.
Che vuoi dire?”
Bè.. niente più nascondersi, niente più sotterfugi, niente..”
Finché resta tra noi.. sono d'accordo..”
In che senso tra di noi? Chi altro dovrebbe sapere?”
No nessuno, ovviamente. Voglio che però.. sia un mondo solo nostro. Non voglio dare agli altri quello che vogliono, non voglio vendere quello che abbiamo, non voglio che entri nessuno. Non mi importava prima.. ma ora si. Voglio che sia solo nostro.. E voglio che tu sia solo mio..”
Mi chinai facendo incontrare le nostre fronti e sfiorando lentamente i nostri nasi.
Non ti facevo così possessiva..”
Infatti non lo sono.. ma quello che è mio non si deve toccare..”
Sai.. questa è la definizione di possessiva..” le feci notare baciandole dolcemente la guancia.
Oh..” sussurrò sulle mie labbra intrappolando piano il mio labbro inferiore tra le sue. “Bè.. allora meglio che tu lo sappia..”
Senza rispondere approfondii il bacio lasciando scivolare le mie mani dietro la sua schiena e facendo scontrare i nostri petti.
Posso dirti un segreto?” bisbigliò impercettibilmente al mio orecchio e di tutta risposta le scoprii la spalla e la baciai.
Mi stai entrando dentro anche tu.. in tutti i sensi..” sorrise maliziosa coinvolta anche dalle mie mani che le pizzicavano i fianchi.
Mi sconvolge Stewart. Devo intendere che le interessa solo una parte di me?”
Assolutamente no Pattinson. Ma.. se proprio devo essere sincera... mi interessa molto..” il suo tono caldo e sensuale.. alitava sul mio collo.
Sono indignato. Deduco che stai con me solo per il sesso..”
Puff.. non è vero.. potrei stare giorni senza sesso..”
E parlai prima di poter davvero rendermi conto di quello che stavo dicendo. “Davvero? Dimostramelo!”
Il suo sguardo mutò diventando improvvisamente perso. “Cosa..?”
Scommetto che la tua Jolanda non riesce a stare lontana da me per più di due giorni”
Aprì la bocca in una o di stupore. “Hai.. hai dato un nome alla mia...?”
Risi a metà tra l'imbarazzo e l'ilarità senza rispondere.
Non ci credo..” continuò ancora sotto shock per quella strana scoperta.
Quindi ho ragione. Non sai resistermi. Non dureresti tre giorno senza di me”
Chiuse gli occhi in un sguardo di sfida e alzò le sopracciglia. “Davvero credi di avere tutto questo ascendente su di me?”
Si” risposi subito sincero.
Bene!” scandì ogni lettera. “Non sai chi hai sfidato bello mio!”
Oh-oh. Quel tono mi faceva paura ed ebbi subito la sensazione che mi ero messo in un bel guaio.
Tre settimane!”
C-cosa?”
Tre settimane senza sesso”
COSA? Ma io ero partito solo con tre giorni!”
Oh che fai ora? Ti tiri indietro?”
Presi un lungo sospiro. “MAI!”
Bene, accordato allora. Ti sei rovinato con le tue stesse mani, verrai da me in ginocchio pregandomi per una notte di sesso..”
Non credere, amore della mia vita.”
Invece credo di si... Povero Gil, resterà a secco per un po'...”
Gil?”
Lanciò uno sguardo veloce al mio.. pacco.
Oh nono, stai scherzando? Non vale così.. è un nome da femmina..”
Bè e allora? Tu puoi chiamare la mia come vuoi e io no?”
La guardai truce per qualche secondo e serrai le labbra respirando a fondo. “Resisterò solo per la scarica che avrò quando ammetterai che ce l'ho fatta!” risi diabolicamente. “E cambierai nome al mio amico con uno più appropriato..”
Come vuoi. Ma se non ce la fai.. allora sarò autorizzata a dare al tuo “amico” ogni nome possibile e immaginabile che mi passi per la testa e non potrai dire niente..”
Kristen..”
Con le tue stesse mani, Rob!” rimarcò il concetto. “E poi se sei così sicuro di farcela..” continuò avvicinandosi e strusciandosi sensualmente sul mio petto. “.. non avrai problemi no?” alitò sul mio collo prima di posarci le labbra bagnate.
Cazzo.
A-assolutamente no..”. Non convincevo nemmeno i moscerini con quel tono e lei già si divertiva un mondo a provocarmi.
Fu il suo stesso telefono a salvarmi dall'autocombustione.
E' mio fratello.. ci sta aspettando..” mi informò leggendo il messaggio. “E io non sono ancora pronta.. grazie a te..”
E' che se proprio devo scegliere.. preferisco vederti nuda..” le feci l'occhiolino.
Rob..” sbuffò seccata.
Kristen. Non hai bisogno di maglie particolari per incontrare i miei amici o per stare con me. Sei perfetta così come sei..” dichiarai sincero carezzandole le guance con i pollici.
Davvero?”
Si..” confermai baciandole le labbra.
Oh grazie a dio.. non avevo proprio voglia di cambiarmi”
Mi stampò un bacio veloce e ridendo si liberò dalla mia stretta, scese rapidamente dal comò e afferrando di fretta la giacca dal letto corse verso la porta.
Ti muovi? Siamo in ritardo!”
Il giorno in cui avrei capito quella ragazza... forse..
Forse non sarebbe mai esistito.

POV Kristen

Una volta ha fatto la pipì a letto.. e aveva sette anni! Hahaha! Si è vergognata per una settimana intera!” rise mio fratello e Rob con lui.
Idioti.
Povera cucciola..” mi prese in giro Rob.
Ah e un'altra volta ha massacrato quel povero gatto legandolo con le zampe all'altalena e avevamo un criceto che morì perché gli mise della birra al posto dell'acqua.. avresti dovuto vederlo, povera bestia. Correva su quella ruota come una biglia impazzita...”
Fulminai Taylor con gli occhi intimandolo a smettere una volta per tutte.
Rob mi guardò stralunato e forse un po'.. preoccupato. “Ok.. devo ricordarmi di non comprare animali se mai andassimo a vivere insieme..”
Non era colpa mia.. avevo cinque anni e quel criceto mi era sempre stato antipatico! Non credevo che l'avrei atterrato con un po' di birra.. e forse non sapevo nemmeno che era birra. Quindi mi dichiaro del tutto innocente..”
E di Max che mi dici? Ci credo che quel gatto non ti sopporta..”
Non è vero che non mi sopporta! Il nostro è un puro rapporto odio-amore. Abbiamo un equilibrio tutto nostro..”
I cani non ti piacciono?” mi chiese Rob cingendomi da dietro e appoggiando il mento alla mia spalla.
Preferisco i gatti.. I cani pretendono troppo.. i gatti sono più come me..”
Confermo.. gattina..” mi sussurrò all'orecchio così che mio fratello non ci sentisse e gli diedi una gomitata amichevole nello stomaco.
Uh ecco che tira fuori le unghie..” scherzò il mio ragazzo imprigionando le mie braccia in modo da impedirmi movimenti.
Comunque non è niente paragonato a quando l'abbiamo trovata sul tetto con tanto di ali da fata che stava per lanciarsi nel vuoto. John l'ha fermata giusto in tempo.. Credeva di poter volare” concluse con una sonora risata.
Taylor.. ricordami perché ti ho invitato..” sputai acida contro mio fratello.
Perché non volevate dare nell'occhio” rispose subito e mi resi conto di essermi gettata da sola la zappa sui piedi.
Giusto. Potevamo essere liberi dentro ma fuori dovevamo comunque tenere una certa riservatezza per motivi che ci avevano costretto in passato e ancora ci costringevano: Pubblicità, immagine, reputazione..
Tutte cose di cui non me n'era mai fregato un cazzo ma che ci condizionavano inevitabilmente senza che potessimo davvero fare qualcosa.. per ora almeno.
Così volevi volare eh?” sussurrò dolce Rob al mio orecchio. “Molto lungimirante..”
Per non parlare di quando si mangiò la schiuma da barba pensando fosse panna montata!”
Ooook... meglio che vada a prendere qualcosa da bere..” mi svincolai da Rob velocemente. “Birra?” chiesi a entrambi. Mio fratello scosse il capo.
Non te la daranno.. sei troppo piccola..” mi prese in giro lui con un sorriso beffardo.
Cosa scommetti che invece me le danno?”
La riunione di Jolanda e Gil” propose.
Lo fissai per un secondo ed ebbi paura di perdere la scommessa ma non gliel'avrei mai data vinta, a costo di passare sotto il bancone gattonando e fregarmi due birre.
Andata!” esclamai stringendo la sua mano per suggellare il patto.
Oh.. stavolta perderai...” mi sfidò.
Non cantare vittoria. Non conosci tutte le mie tecniche di seduzione.. Guarda, già mi dispiace così tanto per te che te la offro io la birra..”.
Scosse il capo ridendo per quel nostro nuovo modo di stuzzicarci.
Chi sono Jolanda e Gil?”
Nessuno!” urlammo insieme voltandoci verso Taylor.
Risi tra me e me mentre lasciavo la mano di Rob e mi avviavo al bancone.
Il concerto sarebbe iniziato a momenti e c'era un po' di fila ma avevo tutto il tempo per prendere due birre.. sperando davvero che me le dessero. Ma in un locale del genere, quante storie avrebbero davvero fatto davanti una ragazza che non sembrava nemmeno una diciottenne? Mi avevano sempre detto che dimostravo più anni di quanti ne avessi quindi dovevo solo sperare che non mi chiedessero il documento altrimenti..
Due birre!” urlai sicura per farmi sentire quando il ragazzo dietro il bancone mi fece un cenno per ordinare.
Fiù. Nessun cedimento, nessuna domanda sulla mia età o pretesa di mostrare un documento.
Sparì da qualche parte mentre io già poggiavo i soldi sul bancone pregustando la mia vittoria con un ghigno sul riso finché con la coda dell'occhio notai un tizio seduto accanto a me che mi stava osservando con uno strano sorriso sardonico.
Ciao bella..” Solo la sua voce mi dava i brividi e potei capire subito che doveva essere ubriaco fradicio.
Non risposi e mi passai una mano tra i capelli facendo finta di non sentire.
Non sai che è maleducazione non rispondere?” continuò alzandosi e mettendosi in piedi a pochi passi da me.
Ancora mi voltai dall'altra parte fingendo indifferenza ma fui costretta a girarmi di scatto quando mi toccò il gomito. Lo ritirai all'istante, infastidita.
Sto parlando con te.. Come ti chiami?”
Non era nemmeno brutto come ragazzo, aveva un filo di barba e i lineamenti molto marcati gli davano l'aria di un uomo più vecchio della sua età ma mi accorsi dall'abbigliamento che non doveva essere troppo grande.
I miei occhi andarono subito nei suoi. Erano lucidi e scuri.. Non cattivi, ma mi incutevano un'ansia terribile. Ansia di andare subito via da lì e tornare da Rob.
Cosa facevo? Non potevo certo dirgli il mio nome e temevo che continuando ad ignorarlo l'avrei solo stizzito di più.
Julie” mentii sperando che quel dannato ragazzo si muovesse a portarmi le birre così che potessi sgusciare via velocemente.
Io sono Mike..” rispose sardonico e risi della strana e ironica coincidenza.
Come se fosse un modo per farmi capire che non bastava rompere con qualcuno per essere davvero liberi di vivere un nuovo amore..
Mi voltai in cerca di Rob ma era troppo lontano perché riuscissi a vederlo.
Sei molto carina Julie” marcò il mio nome mentre si avvicinava impercettibilmente a me con lentezza. Mi strinsi al bancone cercando spazio in cui rifugiarmi, ma dove cavolo potevo andare?
G-grazie..”
Sei da sola?”
No” colsi la palla al balzo. “Sono col mio ragazzo...”
Non sa che non dovrebbe lasciarti sola? Magari.. puoi venire con me.. in un posto più appartato..”
Possibile che nessuno attorno si rendesse conto di cosa stava succedendo?
Le luci si abbassarono nello stesso momento in cui sentii quelle mani sudice poggiarsi sui miei fianchi e tentare di avvicinarmi al suo corpo.
Lasciami..” cercai di divincolarmi velocemente ma era più forte e le sue mani tornarono presto sul mio corpo. Prima che potessi fare altro lo vidi chinarsi verso di me e sentivo la puzza dell'alcool invadere ogni cellula del mio corpo.
Dio, che schifo..
Reticente chiusi gli occhi e portai subito le mani su quel petto che mi faceva ribrezzo e lo allontanai nello stesso istante in cui lui veniva strattonato da qualcuno che con un gesto deciso lo portò via da me.
Che cazzo succede?” riconobbi subito la voce di Rob e aprii gli occhi per trovarlo di fronte a me con lo sguardo infuocato dalla rabbia.
Diverse rughe gli corrugavano la fronte, mi sembrava quasi di vedere le vene pulsargli nella giugulare, il petto alzarsi in modo irregolare e le mani strette a pugno, con forza.
Chi cazzo sei tu?” biascicò il tizio che ancora barcollava un po' dopo essere stato strattonato con forza.
CHI CAZZO SEI TU!?” urlò Rob e lo vidi alzare un pungo.
Rob..” sussurrai e ormai libera mi fiondai tra le sue braccia.
Kris, che è successo? Stai bene?”. Non l'avevo mai sentito così preoccupato e quasi in pena. Mi prese il viso tra le mani sfiorandolo dolcemente e annuii.
Aaah.. devi essere il ragazzo.. Tranquillo.. volevo solo divertirmici un po'.. è davvero un bel bocconcino...”
Lasciami andare Kris” urlò Rob di rabbia. “Fammi pestare questo stronzo di merda!”
No Rob! Lascia stare! Non possiamo creare casini! Non possiamo!” lo pregai sperando che capisse e si calmasse ma era più difficile di quanto credessi.
Non me ne fotte un cazzo dei casini!!”
Rob! Non risolvi niente! Peggioreresti solo le cose! Ti prego.. già abbiamo troppi problemi, non ne aggiungiamo altri! Ti prego!”
Lo vidi serrare la mascella cercando di regolare il respiro e dopo un po', senza mai staccare gli occhi da quel ragazzo, rilassò un po' le mani e mi strinse a sé.
Andiamo..” sussurrò e mi allungai solo un secondo per prendere le birre che quell'idiota si era deciso a portare.
Gli sorrisi mostrandogli la mia vittoria e sperando di stemperare l'atmosfera un po' pesante ma di tutta risposta scosse il capo ancora infastidito e preoccupato.
Strinse la presa della mano sulla mia vita avvicinandomi a lui finché non ci trovammo di fronte uno dei muri del locale. Non stava nemmeno guardando dove andavamo..
Posai le birre su un tavolino lì vicino e mi misi di fronte a lui prendendo il suo viso tra le mani.
Rob.. guardami..” sussurrai cercando i suoi occhi che non tardarono a specchiarsi nei miei. “Va tutto bene..”
Il suo sguardo era così sofferente, così in trappola come se si sentisse impotente..
Non disse nulla e allungando subito le sue mani dietro la mia schiena mi strinse a se coprendomi totalmente col suo corpo in cui mi persi. Affondò il viso nel mio collo lasciandoci un dolce bacio.
Va tutto bene..” sussurrai ancora sul suo petto conscia che forse non mi aveva nemmeno sentito.
Mi lasciò andare quel poco che bastava per guardarmi meglio e posare le sue labbra sulle mie, dolci e urgenti allo stesso tempo.
Un bacio dolcissimo, le sue labbra caute sulle mie, le lingue che si accarezzavano solo con la punta e di nuovo le sue braccia mi cinsero totalmente.
Comunque.. ho vinto la scommessa...” sorrisi beffarda riprendendo le birre sul tavolo lì vicino ma lui non rispose e prendendone una strinse la mia mano con la sua libera e tornammo da mio fratello a cui evitammo di spiegare tutto l'accaduto onde evitare ulteriori e spiacevoli cambiamenti d'umore.
Rob mi teneva la mano senza lasciarla durante tutto il concerto e ogni tanto si chinava per sussurrarmi qualcosa o semplicemente per baciarmi velocemente il collo o una guancia senza preoccuparsi di eventuali foto che sarebbero uscite. E onestamente, in quel momento, non importava molto nemmeno a me.
Questo finché le luci sul palco si rafforzarono annullando il buio attorno a noi e allora evitammo di lasciarci andare troppo.
Fortunatamente Rob si rilassò sempre di più, complice anche gli apprezzamenti di mio fratello e le parole dolci che ogni tanto gli sussurravo per calmarlo ancora di più.
 Un sorriso sempre più sincero si dipinse sul suo viso e fui lieta di constatare che a fine  concerto era tornato tutto come prima. In fondo non era successo niente ma potevo  benissimo comprendere la sua rabbia e la sua preoccupazione nell'aver visto le mani di uno  sconosciuto sul mio corpo.
 Facendomi strada da dietro andammo nel retro del locale per incontrare Sam.
 Dio.. perché avevo un'ansia assurda?
 “Non posso crederci! Ce l'hai fatta?!” esclamò Sam appena si accorse di noi.. o meglio di lui.
 Rob si allontanò da me per scambiare un abbraccio amichevole con quello che sapevo essere  uno dei suoi più cari amici di Londra.
 “Vieni a Vancouver e secondo te mi perdevo l'occasione?”
Senza scherzare oltre si voltò verso di noi. “Sam, lui è Taylor”
Piacere.. sono suo fratello..” si presentò allungando una mano e indicandomi velocemente.
E lei.. bè conosci Kristen, la mia ragazza..”
Sorrisi sapendo quanto aveva aspettato quel momento solo per poter dire ad alta voce la mia ragazza.
Uh.. la tua ragazza. Era ora.. Quelle telefonate lamentose e strazianti iniziavano a deprimermi seriamente..” scherzò, mentre Rob lo fulminava con gli occhi, per poi rivolgersi a me. “Sempre incantevole Kristen” sussurrò accennando un mezzo inchino col capo.
Sorrisi imbarazzata. “Complimenti per il concerto!” dissi sincera rilassandomi pian piano.
Restammo lì a bere un po' e a parlare, anche se per lo più restai ad ascoltare loro che si perdevano nei ricordi delle notti passate tra birre e chitarre a cantare sui tetti di Londra.
Adoravo vedere Rob sorridere spontaneamente ad ogni ricordo che saliva a galla ma il tutto era accompagnato da una note malinconica che non poteva tradire i suoi sentimenti verso il suo paese.
Ti manca molto vero?” chiesi quando fummo sul taxi di ritorno all'hotel dopo aver passato un altro paio d'ore in compagnia di Sam.
Cosa?”
Londra, i tuoi amici, i tuoi genitori... la tua vita..” scrollai le spalle continuando a tenere il viso poggiato su una delle sue.
Me lo fece alzare tenendo il mio mento tra indice e pollice. “La mia vita è qui ora”
Lo so” sorrisi a un centimetro dalle sue labbra. “Non sto dicendo che ti sei pentito di qualcosa.. solo che devi sentirne la mancanza. No?”
Ci rifletté qualche secondo prima di rispondere. “Bè si.. un po' si.. Londra è...”
Londra..”
Già..” mi baciò i capelli e tornai a chinare il viso nel suo petto.
Doveva essere bello.. vedere la città dall'alto, senza preoccuparsi di nessuno, senza pensare di essere guardato.. solo tu e la musica..”
Lo era” confermò. “Ma si sta meglio qui..” sussurrò dolce e chiusi gli occhi beandomi nell'illusione che un giorno sarei stata con lui su uno di quei tetti.
Solo io e lui.
E già un'idea iniziava a farsi spazio nella mia testa...
Forse...

Forse.. forse dovremmo andare” bisbigliò ansante staccandosi dalle mie labbra quel poco che gli permetteva di respirare.
Come mai così di fretta?” lo provocai. “Non avrai mica paura di non reggere?” lo presi in giro giocando con i suoi capelli senza sosta perché sapevo che lo facevo impazzire. Avvicinai il mio viso al suo e gli baciai il collo sensualmente.
Kristen..” sussurrò roco.
Ti arrendi?” dissi sulle sue labbra pensando di averlo in pugno.
Si lasciò andare penetrando con la mano sotto la mia maglietta e sfiorandomi il seno facendo rabbrividire. Si avventò di nuovo sulle sue labbra per un altro bacio senza fine.. finché d'un tratto non lo sentii più sopra di me.
MAI!” sorrise vittorioso per poi iniziare a darsi una pettinata allo specchio.
Sbuffai silenziosamente senza farmi sentire e mi avvicinai a lui da dietro. “Bè.. la notte non è ancora finita...” sussurrai con un filo di presunzione nella mia voce.
Ma saremo in un luogo pubblico.. con almeno altre venti persone.. quindi..”
Parlavo della seconda serata..”. Presi il giubbino da quell'armadio che ormai conteneva i miei vestiti da quasi tre mesi.
Non sono così facilmente corrompibile Kristen.”
Vedremo..”
Vedremo!” confermò prima che uscissimo dalla stanza dove ormai passavamo la maggior parte del tempo, triste ma vero.
L'unico posto in cui davvero non dovevamo per forza nasconderci da occhi indiscreti e chiacchiere fastidiose.
Mi avvio con Ashley.. ci vediamo lì..” dissi veloce prima di lasciargli un rapido bacio sulle labbra e raggiungere Ash che mi aspettava poco più in là.
Nonostante si fosse avviato dieci minuti dopo arrivammo nello stesso istante e ci riunimmo mantenendo sempre le distanze mentre insieme agli altri entravamo nel Blue Water Café per quella specie di party col cast, Melissa, Stephanie e con David Slade, che avrebbe diretto le riprese di Eclipse che sarebbero iniziate di lì a tre mesi.
Dovevo ammettere che la prima impressione che ebbi di David non fu del tutto positiva, ma ovviamente non lo dissi a nessun se non a Rob che si divertiva a chinarsi al mio orecchio per fare commenti molto poco carini sulla sua altezza e costringendomi più volte a pararmi la bocca con una mano per evitare che si notasse quanto desiderassi scoppiare a ridere.
Dopo le presentazioni e una specie di discorso ufficiale ci sedemmo su dei divani attorno a un tavolino allestito per noi con sfizi vari. Non potei fare a meno di notare come Rob prese a scavalcare tutti per venire a sedersi accanto a me nonostante fosse libero anche il posto più esterno. E di certo non fui l'unica a notarlo, ma ormai era alquanto palese che c'era qualcosa tra noi. Rob aveva passato qualche sera sul set anche se non aveva scene, solo per aspettarmi e non ci pensava due volte ad avvicinarsi particolarmente durante le riprese, non c'era più ansia tra di noi, non in quel contesto almeno. Se avessimo dovuto iniziare a preoccuparci anche degli altri saremmo finiti in un circolo vizioso che ci rinchiudeva in camere d'albergo per l'ennesima volta.
Rob mi sfiorò il ginocchio con la mano e mi ridestai dai miei pensieri per notare come la conversazione si fosse sposata sui nuovi bicipiti di Taylor.. ancora.
A proposito di ormoni...” disse Rob riferendosi a qualcosa che evidentemente non avevo captato. “Come sta la Jolanda, Kris?”
Quasi mi affogai con la coca-cola che stavo bevendo e ci mancò poco che sputassi nel bicchiere.
Lo guardai attonita e lui di risposta alzò le sopracciglia diverse volte come a sfidarmi. Si stava divertendo, era evidente.
Chi è Jolanda?” chiese Taylor probabilmente ringraziando Rob per averlo tolto dall'imbarazzo della conversazione precedente. O forse no..
Ehm.. è.. mia cugina!” trovai subito una scusa.
Allora, tesoro. Come sta?”
Dio, quanto adoravo questo stuzzicarci a vicenda.
Sta molto bene, amore.” risposi calcando la parole come aveva fatto lui. “E' molto più rilassata da quando non vede Gil. Non sente per niente la sua mancanza..” restammo a fissarci negli occhi sfidandoci mentre il mondo pian piano svaniva attorno a noi.
Cosa mi aveva fatto questo ragazzo?
Chi è Gil?” chiese qualcuno. Forse Peter.
Mio cugino” rispose Rob facendomi ridere perché era così palese che stessimo prendendo tutti per il culo.
E infatti non se la bevve nessuno solo Taylor che scioccamente ci chiese come e quando si fossero incontrati i nostri cugini.
Che idiota, pensai scherzosamente prima di alzarmi per riempire il piatto di noccioline.
Stavo ancora sorridendo quando il mio buonumore iniziò a vacillare appena vidi Nikki apparire di fianco a me.
Potevo notare con la coda dell'occhio che mi osservava e non mi piaceva per niente.
Che c'è?” chiesi infine guardandola dritto negli occhi.
Così le cose vanno bene fra voi..”
Era l'ultima persona con cui avrei mai voluto parlare di me e di Rob ma in modo alquanto infantile non volevo nemmeno darle la soddisfazione di credere il contrario o lasciarlo trasparire.
Si infatti.. più che bene..” sibilai tornando a riempire altri piatti.
Mi fa piacere”
Un brivido di repulsione mi percosse il corpo e non potei fare a meno di tornare a guardarla quasi schifata. “Piacere? Ti prego Nikki.. non hai fatto altro che mentirmi per tutto questo tempo...”
Non è del tutto vero Kristen, io volevo esserti amica..”
Per favore.. vai a venderla a qualcun altro la tua amicizia. Magari qualcuno a cui non hai raccontato solo palle..”
Kristen, mi dispiace..”
No Nikki! No! Io.. mi fidavo di te. E tu invece... tu sapevi tutto.. Hai sempre saputo tutto. Hai sempre saputo quello che provava per me... ma non lo digerivi.. perché?”
Ero invidiosa Kristen!” scoppiò moderando il tono di voce.
Arricciai gli occhi.
Quello che avete.. il modo in cui ti guarda.. Vorrei solo.. che qualcuno mi guardasse così..”
Per quanto capissi che stava facendo un grande passo confessandomi quelle cose, non potevo lasciare da parte quello che consideravo una specie di tradimento. Lei aveva sempre saputo e non aveva fatto altro che metterci l'uno contro l'altra. Mi ero fidata di lei, avevo sbaglio e me lo stava praticamente confermando.
Mi dispiace Nikki.. mi spiace che tu ti senta così.. ma non bastano due parole di scusa per cancellare come mi sento. La fiducia è una cosa delicata.. e da parte mia posso solo ringraziarti perché ho imparato a non fidarmi di nessuno se non di me stessa e di quello che sento..”
Chinò il viso nello stesso istante in cui sentii due mani posarsi sui miei fianchi. Mi voltai e incontrai il suo viso ovviamente.
Tutto bene?” soffiò al mio orecchio avvicinando impercettibilmente il mio bacino al suo.
Mm-mm” annuii senza parlare e poggiai la fronte contro il suo viso chinato sulla mia spalla.
Vado a fumare.. mi fai compagnia?”
Certo” risposi dolce forse perché erano bastate quelle poche parole scambiate con Nikki a farmi rendere conto di quanto ogni nostra azione gravitasse attorno a quelle dell'altro.
Senza aggiungere altro lo seguii sentendo gli occhi di Nikki puntati addosso.
Mi dispiaceva per lei, davvero, ma era più un sentimento di pena che di pura comprensione. Anzi.. non la comprendevo per niente. Non poteva pretendere che dimenticassi tutto così facilmente.
 “A che pensi?” chiese Rob.
 Espirai il fumo facendo delle piccole o.
 “A niente..” dissi infine visto che dopotutto non era niente di importante.
 Raccontai brevemente la piccola chiacchierata con Nikki e lui non sembrò per nulla scomodato  dalla situazione, probabilmente perché come me voleva iniziare a lasciarsela alle spalle senza  ricordare ulteriormente quello che ci aveva ferito in passato.
 Restammo a fumare in silenzio, seduti vicini finché non ci raggiunsero Ashley e Charlie chiedendo di  unirsi a noi.
 “Non è che siamo di troppo?” scherzò Ash.
 “Ma che, scherzi?!” risposi invitandola a sedere.
 Restammo lì per un bel po'.. a fumare decisamente troppo ma in fondo in compagnia una sigaretta  tira l'altra e il tempo prese a volare.
 Ashley e Charlie si alzarono prima di noi quando ci chiamarono da dentro. Rob aspettò che finissi la mia ultima sigaretta per poi alzarsi e tendermi la mano. L'afferrai per alzarmi ma lui mi attirò velocemente a sé e mi trovai in un attimo fra le sue braccia.
Mi allontanai piano per non dare spettacolo ma lui si chinò velocemente e prendendomi di sorpresa mi lasciò un rapido bacio sulle labbra.
Mi mancavano..” si giustificò per poi carezzarmi la guancia con un tocco subitaneo e delicato.
Lanciai un'occhiata a Ashley che facendo finta di non vedere sorrideva insieme a Charlie.
Sorrisi anche io per quello strano senso di libertà che avevamo. Era una strana libertà...
Sempre limitata... ma almeno ora vivevo nella consapevolezza di non fare nulla di male e non tradire nessuno.
Raggiungemmo gli altri e salutammo velocemente per poi prendere un taxi insieme.
Mi sedei accanto a Rob ma lui si scostò sedendosi di fronte a me inaspettatamente.
Oh nono, se da qui inizia la seconda parte della serata.. non ti permetterò di iniziare la tua opera di persuasione già dal taxi..”
Rimasi impietrita non sapendo se dicesse sul serio. “Guarda che non volevo fare niente...” cercai di giustificarmi incastrando istintivamente le gambe nelle sue nello stesso istante in cui dei flash invasero la macchina.
Dio che fastidio quei paparazzi di merda.
Un secondo dopo il tassista chiuse le porte per portarci in albergo.
Sembrava un tizio simpatico, portava un cappello da cowboy e forse apparteneva  davvero a una qualche tribù dati i lineamenti indiani che marcavano notevolmente il  suo viso. Così.. visto che Rob non sembrava per niente propenso a cedere alle mie  avance passammo il tempo a chiacchierare con lui. Ci raccontò di sua figlia, di quanto  amasse la saga e di come avrebbe certamente rosicato sapendo che ci aveva  accompagnato in albergo.
Ci fermò all'albergo di Rob aspettando forse che io continuassi da sola il viaggio fino al mio albergo poco più in là e rimase sorpreso nel vedere che invece scendevo anche io.
Ringraziammo e pagammo ma prima che potessimo salire quasi si mise in ginocchio per avere una misera foto. Io e Rob ci guardammo negli occhi e lo accontentammo ridendo della situazione.
Sai.. forse era il caso che andassi a dormire al mio albergo..” dissi mentre entravamo in camera poco dopo.
Perchè?”
Bè.. non vorrei crearti troppi problemi.. o troppi scompensi ormonali..”
I miei ormoni stanno benissimo..”
Oh d'accordo...” scrollai le spalle iniziando a togliermi la giacca e avvicinandomi a lui che si era seduto sul letto.
Mi porta tra le sue gambe. “Allora.. non sarà un problema se faccio questo..”.
Mi abbassai in modo lentissimo su di lui e chinando il capo di lato gli baciai il collo lasciando che i capelli lo stuzzicassero proprio come volevo.
Rabbrividì sotto il mio tocco.
.. o questo..” presi il palmo della sua mano iniziando a fare grattini che sapevo lo facevano impazzire.
... o questo...” mi misi a cavalcioni su di lui intrufolando le mani nei suoi capelli e attirandolo piano a me. Presi il suo labbro inferiore tra le mie labbra e lo morsi delicatamente mentre i nostri respiri si univano.
Sapevo che avrebbe ceduto.. e infatti in un secondo il suo respiro divenne affannato, le sue mani furono sulla mia schiena stringendomi a lui mentre si stendeva sul letto trascinando anche me.
Lo baciai ovunque mentre gli toglievo la camicia e lui mi liberava della maglia.
Le sue mani sul mio corpo si muovevano calde e vogliose, senza sosta e sapevo che avevo vinto io.
Dio Kristen.. non ce la faccio più..”
Ti arrendi?” deglutii tra un bacio e un altro.
Si.. si mi arrendo...”
Ripetilo..”
Mi arrendo..”
Era nelle mie mani!
Rinunci alla scommessa?”
Si, rinuncio. Ora basta, ti prego!”
In un secondo le sue mani mi sbottonarono i jeans e fecero per entrare ma le bloccai prima che arrivassero alla mia intimità.
Cosa c'è?” ansimò sulle mia labbra e non potei fare a meno di farmi scappare un riso.
Ho il ciclo” confessai a labbra serrate mentre cercavo di fermare le risate.
Ogni suo movimento si bloccò, le sue mani, le sue gambe, la sua bocca. Si concentrò solamente negli occhi che si rispecchiavano nei miei.
Stai scherzando, vero?”
Scossi il capo divertita e il suo sguardo afflitto fu più eloquente di mille parole.
Lasciò quello che stava facendo lasciando crollare il capo sul cuscino dietro di se mentre io crollavo sul suo corpo scossa dalle risate.
Non c'è niente da ridere, traditrice che non sei altro..”
Si invece.. perché ho vinto!”
Cosa? No, no, no, no, no! Tu non hai vinto tu mi hai ingannato!”
Hai detto che ti arrendevi, che rinunciavi alla scommessa, quindi ho vinto”
La scommessa non parlava di rinunce e dichiarazioni, ma di tre settimane senza sesso. Non abbiamo fatto sesso quindi è ancora valida..”
Mmmm..” sbuffai baciandogli il petto per poi salire sul collo. “Come vuoi.. ma solo perché mi fai molta pena.. tanto la vittoria sarà mia..”
Non ti facevo così competitiva.. e soprattutto così stronza..”
Ehi.. modera i termini. Mai sfidare una ragazza indisposta. Potrebbero saltarmi i nervi..”
Oh bè.. almeno farebbero compagnia ai miei...”
Allora è vero che ti costa resistere..” non era una domanda, più una constatazione di quello che in effetti costava uno sforzo difficile anche a me.
Mi appello al quinto emendamento..”
Sai Rob.. anche se non facciamo sesso.. ci sono molte altre cose che possiamo fare...”
Ad esempio?”
Mi strusciai un po' sul suo corpo tirandomi su e trovandomi col viso alla sua stessa altezza. “Potrei baciarti..” bisbigliai sulle sue labbra prima di poggiarci sopra le mie per un bacio lento e innocente.
Oppure..” continuò lui. “io potrei...” ....
Fece una lunga pausa prima di continuare. Portò lentamente le mani sui miei fianchi e in uno scatto veloce mi trovai sotto di lui improvvisamente preda del solletico che le sue lunga dita creavano sulla mia pelle nuda.
No, No Rob! Ti prego.. basta..” ridevo senza sosta annaspando in cerca d'aria per respirare.
Rob! Rob!” continuai senza esito sentendomi morire per la mancanza di fiato e per le risate che mi contorcevano la pancia.
Rob.. non.. non respiro...” ansimai e infine mi lasciò andare portando le mie braccia sulla mia testa e abbassandosi per baciare ogni parte del mio viso.
Che altro potremmo fare?” chiese quando mi lasciò andare.
Bè.. potresti stringermi a te”. Lo fece. “E io potrei accoccolarmi sul tuo petto..” Lo feci. “E potresti baciarmi i capelli e farmi addormentare cantandomi qualcosa..”
Lo sentii sorridere e in un secondo le sue labbra furono tra i miei capelli. Le sue mani carezzavano le mie braccia. Si allungò ai piedi del letto per coprirci con una coperta e tornando a stringermi a sé, prese a canticchiare qualcosa. Una melodia non chiara, forse inventata, forse sconosciuta, forse nuova...
Non lo sapevo.. sentivo solo la sua voce dolce che riecheggiava in ogni angolo del mio cuore..
E ora?”
Ora potresti dirmi che mi ami.. e che sarà così per sempre..”
Mi baciò di nuovo i capelli.
Ti amo Kristen.. e sarà così per sempre..”
Sorrisi. “Ti amo anche io Robert..”
E lasciandomi cullare dalla sua voce mi abbandonai ai sogni.

POV Robert

Kristen, posso sapere dove stiamo andando?”
Mmmm.. no!” la sentii ridacchiare mentre piano mi lasciavo trasportare in quella salita chiedendomi dove cavolo mi stesse portando.
Quello che aveva fatto era già fuori dalla norma che non avrei mai creduto che avesse altre sorprese per me. Le avevo detto di non volere niente per il mio compleanno ma ovviamente non mi aveva dato ascolto, non completamente almeno e nessuno fu più sorpreso di me ovviamente nel vedere i miei genitori in prima fila tra la gente che era al locale per festeggiare, con pochi amici, il mio compleanno. Mi era bastato un solo sguardo verso di lei per capire che era stata opera sua.
Mi mancava la mia famiglia dopotutto e lei l'aveva intuito.
Come.. come hai fatto?” le avevo chiesto incredulo dopo aver abbracciato i miei genitori raccontando loro delle ultime cose.
Sai, esiste una cosa che si chiama telefono” aveva risposto scherzando. “Mi spiace che le tue sorelle non ce l'abbiano fatta.. Lizzie aveva un concerto e Victoria non voleva lasciarla da sola..”
Wow.. sai quasi più cose tu della mia famiglia..”
Vederla sorridere e alzarsi sulle punte per baciarmi velocemente era stato il più bel regalo che potessi ricevere e dopo quello che aveva fatto non mi aspettavo davvero altro, e invece ero lì con una benda sugli occhi a lasciarmi guidare da lei e a cercare di non inciampare ad ogni scalino.
Con mia enorme sorpresa Kristen si era trovata davvero a suo agio con i miei genitori e forse era dovuto a tutte le volte in cui le avevo detto di come parlavano bene di lei e di come non vedessero l'ora che ci fosse un'occasione buona per fare una specie di “riunione familiare” anche se io in realtà tremavo un po' al pensiero.
Le nostre famiglie insieme sarebbero state.. un vero casino! E poi avrebbe reso tutto così ufficiale mentre io invece volevo godermi ancora un po' quella nostra intimità.. Tuttavia non me ne preoccupai più di tanto visto che con i nostri impegni futuri non ci sarebbe stata nessuna occasione almeno fino a novembre.
Avevamo diviso il taxi con i miei genitori, io davanti e Kristen in mezzo a loro e dopo averli lasciati al loro albergo Kristen chiese di essere portati al suo.
Ed era tutto quello che sapevo visto che una volta scesi mi aveva bendato senza lasciarmi occasione di vedere alcunché.
Siamo ancora in hotel almeno?”
Vuoi chiudere il becco per favore?”
Kristen, che hai combinato? Non c'era bisogno di fare altro!”
Non è niente credimi... ora stai zitto..”
Già mi hai bendato gli occhi, se mi tappi anche la bocca..”
Non mi lasciò finire e poggiò le sue labbra sulle mie per mettermi a tacere.
Siamo arrivati..” sussurrò poco dopo.
Sentii solo un rumore di porta arrugginita che si apriva mentre lei mi spingeva avanti.
Fece partire una musica, una canzone che avevo sentito prima e di cui adoravo le parole ma non mi ero mai soffermato a saperne il titolo.



Ok.. ora puoi aprire..”
Finalmente mi tolsi la benda e uno strano scenario si aprì davanti ai miei occhi.
Mi ci volle qualche secondo per alzare gli occhi e trovare il cielo e capire che eravamo sulla terrazza dell'hotel, ma era.. completamente diversa, completamente ristrutturata, apposta per me.
C'erano dei mini-lampioni alimentati a candela lungo tutto il perimetro, ai lati si innalzavano due compensati che ritraevano le tipiche strade di Londra con i pub del quartiere in cui avevo affittato casa, un disegno sulla parete destra del compensato ritraeva la Soho House dove passavamo buona parte della settimana. Mi girai intorno osservando quella specie di Londra in miniatura. Era tutto stato disegnato in prospettiva dando l'impressione di trovarsi davvero per quelle strade.
Mi voltai lentamente fino ad incontrare il suo viso, emozionato, sorridente.
Ero senza parole..
Cercai di dire qualcosa ma le parole non riuscivano ad esprimere quello che provavo in quel momento.
La musica continuava a dire per me tutto quello che avrei voluto esternare..
Senza dire niente lei alzò le spalle continuando a sorridere e con un cenno della mano mi invitò a voltarmi di nuovo.
Feci come indicatomi e avanzai di qualche passo per affacciarmi all'unico lato del terrazzo che era libero da barriere.
Uno spettacolo. La città era ai nostri piedi.. proprio come tanti anni fa e una chitarra era appoggiata alla ringhiera riportandomi indietro a quei tempi.
Sentii due braccia stringermi da dietro e improvvisamente mi sentii in paradiso. Ero davvero in paradiso. Nient'altro sarebbe valso un momento come quello.
Portai le mie mani sulle sue stringendo la sua presa attorno al mio corpo e infine le alzai per baciarle.
Mi voltai ritrovandomi nei suoi occhi illuminati di gioia. Il suo sorriso così spontaneo e bello..
Kristen..” sussurrai emozionato.
Volevo che non ti mancasse niente stasera.. So che non è la stessa cosa.. Ma c'è un tetto, c'è la musica, c'è la città ai nostri piedi..”
E ci sei tu..” la interruppi aggiungendo la cosa più importante che rendeva tutto diverso e speciale.
Si.. ci sono io.. Ci siamo noi.. Non ho mai fatto niente del genere per nessuno.. Non sono mai stato un tipo romantico... Ma per te.. per te si...”
Sentii i miei stessi occhi brillare a quelle parole.
La cosa più romantica che tu abbia mai fatto per me è stato scegliere, seguire il tuo cuore e affidarlo al mio.. Non smetterò mai di ringraziarti per questo...”
Grazie per non aver rinunciato.. Buon compleanno amore mio..”
Sentii il cuore esplodermi mentre quelle parole accompagnavano la musica che cresceva sempre di più..
Liberi..
Vorrei sapere cosa si prova ad essere liberi...
Vorrei rompere tutte le catene che mi costringono..
Vorrei poter dire tutte le cose che vorrei dire..
Urlarle, così che tutto il mondo possa sentirle..”
Ripetei insieme alla canzone.
Vorrei urlare quanto ti amo, vorrei che lo sapessero tutti quanto sei straordinaria.. ma invece te lo sussurro, così che resti una cosa tra me e te.. un piccolo segreto...a cui nessuno avrà mai accesso..”
Poggiò le sue braccia sul mio petto e mi chinai dolcemente fino a far sfiorare le nostre labbra.
Ti amo, amore mio..” e la baciai, la baciai come non avevo mai fatto prima, con tutto ciò che potesse esserci in me.
Amore, passione, dolcezza, ardore, adorazione, voglia...
Vorrei potermi sentire come un uccello nel cielo..
Quanto sarebbe dolce se sapessi di poter volare..
Sorrise stringendosi a me.
Ho un segreto da confessarti..” la cullai. “Anche io credevo di poter volare da piccolo..”
Davvero?” rise incontrando i miei occhi.
Si.. credevo di poter saltare dal tetto di casa col costume di superman e spiccare il volo...”
E com'è andata?” ridacchiò.
Non molto bene..” ammisi rabbrividendo al ricordo. “Forse non l'avrei fatto se avessi saputo che mi bastava aspettare te per volare.. per sentirmi libero e alto nel cielo..”
Continuai a muovermi dolcemente con lei tra le braccia. “Stiamo volando Kris, lo senti?”
Si, si lo sento..” la sua voce come quella di una bambina emozionata mentre stringeva le braccia al mio collo e si allungava per baciarmi.
Solo dopo un po' notai qualcos'altro. Un materassino adagiato per terra stile letto, con tanto di coperte e cuscini.
E quello cosa sarebbe?”
Oh bè.. pensavo che forse.. potremmo festeggiare come si deve..”
Mancano ancora dieci giorni alle tre settimane..”
Magari.. pensavo.. che potremmo trovare un compromesso...”
Ti ascolto..” risposi mentre mi conduceva piano verso quel letto improvvisato.
Bè.. tra poco saremo lontani.. e non volevo lasciarti andare così...”
Starò via solo per qualche giorno..” sorrisi mentre ci stendevamo piano.
Ma si sa che a Cannes si fanno brutti incontri.. Potresti conoscere qualche bella attrice famosa e dimenticarti di me..”
Non c'era ansia o timore nella sua voce e capii che era solo un modo per provocarmi.
Quindi meglio passare una notte come si deve prima di tale evento..” continuai io per lei. “In effetti ho dato un'occhiata alla lista degli ospiti e non è niente male..”
Mi colpì leggermente senza farmi il minimo male.
Allora ti arrendi?” chiese lei.
Solo se ti arrendi tu..”
Solo se lasci che lo chiami Orlando..”
Cosa?”
Fa parte del compromesso..” si avvicinò di più alle mie labbra. “l'Orlando Furioso” concluse eccitata. “E poi dai.. molto meglio di Gil, no? E Jolanda e Orlanda suona benissimo insieme”
Risi sul suo collo.
Si, d'accordo, tutto, andava bene tutto. Non mi importava più di niente.
Si.. si...” sospirai abbandonandomi alle sue braccia. “Chiamami come vuoi...” sorrisi.
Rob guarda!”
Alzai lo sguardo giusto in tempo per vedere lo strascico di una luminosissima stella cadente che attraversava lo sprazzo di cielo che si apriva sopra di noi.
Che bella..”
Tu sei più bella” risposi tornando a fissare il suo viso che arrossì in un secondo.
Ti concedo il desiderio, l'hai vista prima tu!” la baciai aspettando che facesse la sua scelta.
Quello che volevo si è già avverato..”. I suoi occhi sinceri e luminosi.
E sorridendo di quelle parole, mi abbandonai finalmente a lei.

Eccoci alla fine....
mmm.. che ne dite? Un pò noioso forse?
Ditemi voi..
per la prima volta devo dire che a me è piaciuto.. e mi sono divertita a scriverlo.. anche se sembrava non finire più o__o
Mi sono dovuta tagliare le mani arrivata a 20 pagine! hahahaha
L'ho scritto in una sola giornata dopo aver passato la notte in bianco! Completamente!
Cioè io penso a cosa scrivere nei capitoli la notte prima di addormentarmi.. e ieri sera.. (prima sera in cui andavo a letto a un'ora decente), zero assoluto. Mi sveglio alle 2 e il capitolo è lì.. davanti ai miei occhi, ogni dialogo o__O bah...
Non ho scritto pensando che poi avrei fatto mattina.. Ma sonno non l'ho preso comunque -__-
Mi sono messa a studiare sperando di averla vinta sull'insonnia.. cioè che cazzo! Dopo 3 pagine di storia io di solito crollo! E invece no o___O So andata avanti dalle 3 alle 6... mah o__O A saperlo mi mettevo a scrivere -_-""""
Assurdo.. vabbè.. dopo sta parentesi di cui non ve ne frega na mazza XD mi dileguo sperando di sentirvi ancora ç___ç
La canzone che ho messo è "I wish I knew how it would feel to be free" dei Lighthous Family. Mi ha ispirata per tutto il capitolo e le parole mi sembravano perfette! *__*
Come noterete ho aggiunto delle foto per far capire meglio i momenti descritti hihi.
Ora.. la Jolanda... ahhahaha. Cioè l'altra sera sentivo la Littizzetto in tv e Boom. Mi è venuta l'ispirazione hahaha. Per l'Orlando invece un grazie alla mia more Crys, che mi ha dato l'ispiration LOL

Un PS per Simo: Tesoroooooooo! Scusa scusa scusa! Ho così tante cose da fare che non ho avuto nemmeno il tempo di rispondere alla mail! Perdonami! Scusa! Comunque.. ti assicuro che non uso "quella roba" ahahahaha. Mi sa che il mio PC è impazzito o__O bah.. ahahaha..

Risponderò finalmente alle recensioni col nuovo metodo di risposta diretta ;)
Alla prossima! *_*

   
 
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