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Autore: micina82    01/12/2010    5 recensioni
Un dolore sordo le attraversò il cuore, il suo crisatllo divenne improvvisamente fragile... poteva sentirlo incrinarsi pronto a scoppiare in mille frammenti.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Usagi/Bunny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta serie
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Temporaneo Non le aveva mai telefonato.
Non aveva mai risposto a nessuna delle sue lettere.
Non si era mai messo in contatto con lei.
Durante tutti quei mesi... MAI!
E lei aveva sofferto.
In silenzio, bagnando il cuscino con le sue calde lacrime, rifugiandosi in mansarda nella camera di Chibiusa.
Chibiusa.
Quella piccola dolcissima peste.
Il frutto perfetto del loro amore.
Si, perfetto!
Iintelligente, metodica e precisa come il suo Marzio.
Golosa, dispettosa e romantica come Bunny.
Certo aveva ereditato i pregi del padre e i difetti della madre, ma era stata ugualmente una gioia indescrivibile sapere della sua esistenza.
E non solo perchè le aveva dato la certezza che il loro sogno d'amore si sarebbe coronato.
Effimera certezza....
Con l'arrivo di Galaxia anche il futuro era cambiato e le certezze erano crollate.
Come aveva sentito il bisogno di averla tra i piedi durante tutto quel tempo e invece era arrivata Chibi-Chibi.... il raggio della speranza.
Adesso sapeva perchè.
Galaxxia era stata crudele a squarciare i veli dei suoi dubbi ma adesso conosceva la verità.
E lei, che si era sempre battuta per la verità, ora avrebbe preferito non sapere.
Il suo Marzio non c'era più. Ecco il perchè del suo silenzio.
Galaxia gli aveva rubato il suo seme di stella privandolo della vita ma la sua testolina buffa era stato il suo ultimo pensiero.
Non ci sarebbe stato alcun futuro.
Non si sarebbero sposati tra le sue amate rose. Rosse quelle di Milord. Bianche quelle del Cavaliere della Luna
Non avrebbero fondato Crystal City.
Non sarebbero saliti al trono e non avrebbero regnato con amore e saggezza, garantendo la pace e la stabilità in tutto l'Universo.
Un dolore sordo le attraversò il cuore, il suo crisatllo divenne improvvisamente fragile... poteva sentirlo incrinarsi pronto a scoppiare in mille frammenti.
La sua stella non avrebbe mai potuto vedere la luce.
Non avrebbe potuto sentirla crescere dentro di sè.
Cullarla.
Allattarla al proprio seno.
Amarla.
Prendersi cura di lei.
Insegnarle le prime parole.
Guidarla nei suoi primi passi incerti.
Vederla crescere fino a diventare una splendida principessa, generosa nel cuore, elegante nelle movenze.
La sua piccola Chibiusa non sarebbe mai nata.
All'inizio, quando era comparsa nella sua vita, l'aveva apertamente detestata. Era apparsa dal nulla, aveva rovinato quel magico momento del suo primo bacio, era stata (in un certo senso colpa sua) se Marzio l'aveva allontanata... Eppure, si sentiva intimamente attratta da quella bimbetta dai capelli rosa. Durante le battaglie metteva sempre al primo posto la sua incolumità, avrebbe dato la vita per lei. La cullava per ore quando se la ritrovava nel proprio letto nel cuore nella notte e gli incubi ne tormentavano i sogni.
Istinto materno... all'epoca non ne conosceva neppure l'esistenza!
Poi dopo aver saputo quello che sarebbe dovuto succedere nel XXX secolo, tutti i pezzi del puzzle erano andati a posto e l'immagine della famiglia che sarbbero diventati si era fatta strada dentro di lei, cominciando a poco a poco a cambiarla.
Per la sua Chibiusa aveva cominciato a sforzarsi di migliorare.
Studiare, cucinare il riso al curry, cucire il coniglietto per la sua partenza...
Imparare a rispettare i suoi tempi, i suoi silenzi, i suoi segreti...
Era cresciuta, maturata solo perchè lei sarebbe arrivata....
Galaxia stava per sferrare un altro attacco, più potente di tutti gli altri.
Forse sarebbe stato l'ultimo.
Non aveva più alcun motivo per combattere: il suo Marzio non sarebbe tornato, la sua Chibiusa non sarebbe mai nata.
Sospesa nell'eternità del momento decise di  focalizzarsi sull'immagine della famiglia che aveva tanto desiderato ma che non sarebbero mai stati.
Tutti e tre per mano passeggiavano sereni verso la luce del tramonto...
E si lasciò naufragare dolcemente in quel mare di emozioni che non avrebbe mai provato e condiviso con le persone che amava più di sè stessa.

Note:
Mi scuso con tutti per il tono drammatico della fic. Ho solo dato voce ai pensieri intimi di Usagi/madre che non abbiamo mai avuto modo di conscere nell'anime, tranne che per qualche lieve sfumatura nella terza e nella quarta serie.



  
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