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Autore: DalamarF16    02/12/2010    2 recensioni
Scappando da alcune fan decisamente accanite, Nick la spunta aiutato da una ragazza, che entrerà piano piano nella vita dei tre fratelli, diventando un'amica importante.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il ritardissimo, ma sono davvero stata molto molto molto occupata in questo periodo e non ho potuto postare..sorry sorry!!!
Volevo ringraziare chi mi ha recensito e chi mi ha inserito tra le seguite/preferite...ne sono onorata!!!
Purtroppo non ho molto tempo a mia disposizione, per cui vi lascio al capitolo
Buona lettura!!! ^__^



EPILOGO 1
ITALIA, AUTODROMO NAZIONALE DI MONZA, 22 GIUGNO


NEW JERSEY
-Tranquilla Shane! Andrai benissimo come sempre!-
Joe stava cercando di rassicurare la ragazza, con cui ci sentivamo regolarmente in videochat circa ogni giorno, a orari improbabili per via del fuso orario, ma l'importante era sentirci.
Da lei era pomeriggio ora, da noi prima mattina.
Avevamo appena indossato la divisa della scuola e ci stavamo salutando.
-Mi mancate gente-
-Ci manchi anche tu, piccola. In bocca al lupo-
-Crepi il lupo. Ciao-
La chat era finita, ma il mio cervello era puntato sull'Italia. Fissavo con lo sguardo vacuo la cartina appesa alla parete, puntando a quel triangolo di terra a forma di stivale.
E finii in punizione.

Un sasso contro la finestra fece sì che il vicepreside corresse fuori dall'aula a rincorrere il colpevole.
E i miei fratelli mi trascinarono fuori dalla classe.
-Muoviti Nick! Dobbiamo andare!-
-Andare dove?- chiesi confuso, poi capii -Siete stati voi?-
-Frankie- spiegò Kevin -300 dollari-
Lo guardai male. Non poteva insegnare al nostro fratellino a fare certe cose!
-Ora non c'è tempo, dobbiamo muoverci!- ci esortò Joe mentre recuperava Frankie dal cestino dei rifiuti dove si era nascosto.
-Ma che succede?-
Cominciavo a spazientirmi.
Ero abituato alle pazzie dei miei fratelli, ma stavolta stavano davvero esagerando. Non ci capivo più nulla!
-Muovetevi! L'aereo non vi aspetterà!-
Ci si metteva pure Stella ora? E poi, aereo?! Ma erano usciti di senno?
Ma non potei pensarci più a lungo, perchè venni sospinto nella macchina della nostra stilista.
Non stavano scherzando. Stavamo davvero andando in aeroporto.
-Corri corri corri!!-
Kevin teneva Frankie per mano mentre lui e Joe mi trascinavano velocemente al check-in e successivamente, nel giro di dieci minuti, al metal detector.
Solo una volta nella departure area mi resi conto che era un volo per l'Italia.
-Mi dite che diavolo succede?-
-Partiamo per l'Italia, fratellone. Andiamo da Shane-
Se non fosse che Joe e Kevin annuivano seri, avrei pensato a uno scherzo.
Joe mi abbracciò
-Vorrai mica che rinunciamo a vedere la sua gara, dopo tutta la testa che ci ha fatto!-
Scoppiai a ridere e a piangere di gioia nello stesso momento.
Questi tre erano degli scapestrati, ma gli volevo un bene dell'anima.
***
MONZA, ITALIA
La gara era tra due ore. E io ero tesissima.
Per rilassarmi mi misi ad ascoltare il cd che mi avevano consegnato quel giorno in aeroporto.
La prima volta che lo avevo ascoltato, non potevo crederci.
Era un diario musicale di quei sei mesi...e perfino Frankie aveva partecipato come cantante e musicista.
Ora era il mio personale metodo di rilassamento.
Ero pronta.
O forse no?
E che diavolo, ero riuscita a tenere testa al pubblico dei Jonas, forse potevo sopportare un centinaio scarso di persone, no?
No.
Decisamente no.
***
-Muoviamoci! La gara inizia tra un'ora!-
Joe era l'addetto all'orologio, mentre Kevin si guardava in giro in cerca di un taxi.
Eravamo arrivati a Milano Malpensa in ritardo di un'ora a causa del forte traffico aereo, e ora ci restava poco tempo per arrivare a destinazione.
E per fortuna avevamo dormito sull'aereo!
Io tenevo per mano Frankie, mentre cercavo di rintracciare Luca al cellulare.
-Pronto?-
-Luca!-
-Nick?-
-Dimmi che Shane non è la prima!-
-No è l'ultima, perchè? Ma dove siete?-
-Non ho tempo ora! Grazie! Ciao!-
Riattaccai in fretta il telefono e agguantai Frankie, che si era allontanato per dirigersi verso una mostra di modellini di aereo esposta nell'atrio del grande aeroporto italiano.
-Ho trovato un taxi!-
-Diamoci una mossa!-
Il taxista ci prese molto probabilmente per dei pazzi, ma faticavamo a restare calmi.
Ansiansiansia!
Fortunatamente il circuito di Monza non era troppo lontano dall'aeroporto, una cinquantina di chilometri circa che percorremmo in circa 40 minuti.
Corremmo a perdifiato fino ad arrivare al paddock, dove era stata allestita la manifestazione.
E filammo a nasconderci prima che qualche nostra fan, o Shane, ci vedesse.
Fu Frankie ad avere l'idea più geniale che potesse scaturire da un cervello targato Jonas.
***
La prossima sarei stata io.
E i miei amici non sapevano più come tenermi calma.
E non bastava più nemmeno il pensiero che avevo tenuto a basa migliaia di ragazzine urlanti mentre uno dei miei migliori amici stava male.
Finalmente quell'irritante cronista chiamò il mio nome.
Oh no.
Oh no.
Respira Shane. Respira.
Istintivamente strinsi tra le mani i lembi della t-shirt che indossavo.
Era stato il regalo di addio di Stella.
Siccome sapeva che non appartenevo a nessuna società e che quindi potevo indossare quello che volevo, mi aveva fatto una maglietta con disegnato lo stesso soggetto della mia giacca da moto, dietro, e davanti sei cavallette che ovviamente ci rappresentavano.
Niente. Nemmeno strizzare quel capo d'abbigliamento pensando alle maledizioni che la mia amica mi avrebbe tirato dietro vedendomi fare quel gesto servì.
Mi alzai in piedi mentre Mattia e Mirko mi davano una pacca sulla spalla per incoraggiarmi.
Tipregotipregotiprego fa che almeno quella musica mi calmi.
Ero in posizione.
E quella che partì era la “nostra” versione di “I am what I am”.
Ma che diavolo?
E poi vidi un faccino famigliare che mi salutava. Gli feci l'occhiolino e cominciai il mio numero.
***
 La stavamo guardando di nascosto. Non volevamo che si emozionasse o, peggio, che tutti guardassero noi e non lei.
Solo Frankie era seduto in prima fila.
Beato lui , mi ritrovai a pensare mentre guardavo Shane muoversi sicura e sciolta sulla musica.
-Cavoli- Joe si lasciò andare a un fischio ammirato -E' migliorata un sacco!-
Eh sì.
Dovevo ammetterlo, senza noi tre tra i piedi era davvero progredita alla velocità della luce.
Per quanto ne capivo io, era perfetta.
***
Finii il mio numero con il cuore che batteva a mille.
Mi avvicinai al cronista in attesa dei voti mentre facevo cenno a Frankie di venire da me e lo abbracciavo.
-Ciao!-
-Mi stritoli, Shane!-
-Scusa. Che ci fai qui?-
-Ah niente, ho portato qui i miei fratelli-
Sorrisi e scossi la testa.
Non era cambiato di una virgola, a parte essersi alzato di qualche centimetro.

Joe, Nick e Kevin ci aspettavano dentro a uno dei box, nascosti nell'ombra.
E quasi finimmo tutti a terra per la forza con cui ci abbracciammo.
-Buoni! Buoni! Ho ancora i pattini!- gridai mentre cercavo di non farmi uccidere da quei tre.
Ma in fondo non importava.
Eravamo ancora insieme.
Il cellulare di Joe interruppe i festeggiamenti.
***
-Ciao mamma! E? No non preoccuparti, Frankie è con noi-
No. Vi prego.
Ditemi che non è come penso.
Ma dalle facce dei miei fratelli maggiori, era proprio come pensavo.
Ma come possono essere così irresponsabili?! Pensare a tutto, dai vestiti per Frankie, alla scorta di insulina per me...ma dimenticare la cosa basilare?!
-Dove siamo? Ehm...in Italia-
Lo sapevo.
Mi passai le mani sul volto. Non era possibile. Si erano davvero dimenticati di dire a mamma che saremmo partiti.
Guardai Shane, che sembrava sul punto di scoppiare a ridere.
-Perdi colpi, Presidente- mi prese in giro
-Io non...- cominciai
-E' stata una sorpresa anche per lui. L'abbiamo rapito da scuola- spiegò Frankie, interrompendomi- stava andando fuori di matto per via della tua gara-
Dio, l'avrei ucciso!
La guardai con un sorriso imbarazzato. Mi aveva completamente disarmato.
Lei sorrise e mi abbracciò forte.
-Lo sai? Anche io vado in apprensione quando avete un concerto-
-No mamma ascolta...-mi lanciò il telefono -E' per te Nick-
-Che?- lo guardai male e mi inventai delle paroline dolci di scusa e salvare le nostre vite da una morte certa nel momento in cui avremmo rimesso piede negli USA.
Quando riattaccai, non avevo parole.
-Shane!-
***
-Shane!-
Mirko e Mattia mi stavano chiamando.
Non so come, ma ero riuscita a classificarmi terza! Il miglior risultato che avevo ottenuto in tre anni di tentativi.
Joe gridò di gioia e mi prese in braccio, facendomi quasi cadere per la seconda volta in pochi minuti.
Se avessimo continuato così non avrei visto i miei 17 anni!


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No l'1 dopo l'epilogo non mi è scappato, è li intenzionalmente...infatti ho scritto anche un secondo epilogo...
non vuole essere un finale alternativo...diciamo che questo qui è più un capitolo extra...ma chiamrlo capitolo extra non mi piaceva XD XD
spero vi sia piaciuto e arrivederci a presto con l'epilogo...
Mi raccomando dai lasciatemi una piccola recensione....mi fa felice e a voi costa solo pochi minuti ^__^
Alla prossima!!!
Bacio!
Dalamar_F16
   
 
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