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Autore: Mattimeus    02/12/2010    4 recensioni
Scritta il 31-10-2010. Ringrazio E.A.Poe e H.P.Lovecraft per l'ispirazione.
Genere: Horror, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ora che non esiste


Rimanere svegli nell'ora che non esiste apre le porte della conoscenza. A chi non riuscisse a trovare il sonno in quell'ora sarebbero rivelate cose che mai avrebbe sospettato prima, verrebbero mostrati i limiti del mondo come inconsistenti. Perché nell'ora che non esiste, l'ora cancellata da ogni memoria, l'ora persa, tutto ciò che non conosciamo si sveglia e cammina svolazza o striscia sulle nostre strade, nelle nostre case, per i nostri corridoi... anche vicino ai nostri letti, a volte. Perché nella notte tra il trenta e il trentuno di ottobre di ogni anno, alle due di notte, incomincia l'ora destinata ad essere rimossa, sostituita. Quando infatti l'ora ha termine, la lancetta corta ritorna sulle due, facendo sì che quei sessanta minuti non siano mai esistiti. Ed è dunque questo l'unico momento, l'unico frammento di libertà in cui loro possono venire nel mondo dopo un anno di prigionia; non ci si può poi certo aspettare che se ne stiano buoni e tranquilli. Magari alcuni sì, soprattutto coloro che non hanno un corpo fisico e che sono portati per natura alla malinconia. Loro di solito sono silenziosi, ma anche tra questi ve ne sono alcuni che, come tutti gli altri, si danno al divertimento sfrenato e alla ricerca del più grasso nutrimento. La sensazione riposata che avvertiamo al mattino è infatti attribuita alla deliziosa ora di sonno in più che ogni volta ci è regalata. E loro si rotolano per terra dal ridere quando pensano alla nostra ingenuità, a noi poveri sciocchi che mentre ci stiracchiamo la mattina dopo ci chiediamo se i nostri orologi hanno la regolazione automatica. Quella sensazione non è riposo... è vuoto! Ci sentiamo più leggeri perché loro ci tolgono parte dei nostri ricordi dell'anno passato, svuotandoci un po' la coscienza! Non vi siete mai chiesti che fine fanno i ricordi? Sono loro! Loro ce li mangiano, si ingozzano con le nostre memorie e noi non ce ne accorgiamo perché stiamo dormendo! Perché stiamo dormendo!!

   
 
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