Consunzione
Sei tu quel taglio sul cuore che non smette di sanguinare
L'insonnia che traccia oblique ragioni di sonno mancato
La morsa allo stomaco che scava il mio corpo del tutto insensibile
Quel tremore delle mani, inutili e vuote coi palmi segnati
Le lacrime amare che solcano il volto di pallida indifferenza
Il vuoto negli occhi che spegne ogni voglia di vita vissuta
La morte interiore che ormai tutto avvolge
e strappa artigliando le carni ormai lacere
il filo sottile che regge e trascina
l'inferno terreno, gl'inutili giorni.
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e testarda mi ostino
a ledere il corpo,
l'amara ferita
è quel che ricordo,
la testimonianza
del mio folle amore,
il sangue sgorgante
e l'immenso dolore.