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Autore: Serenity Moon    02/12/2010    8 recensioni
-No, ti prego, lasciala!- Ichigo lo bloccò giusto in tempo. Avvampò in viso quando lui le rivolse un'occhiata interrogativa e spiegò: -E' una canzone stupenda-. Poche parole. Poi distolse lo sguardo e sottovoce iniziò a cantare
'I love you more than I did before
And if today I don't see your face
Nothing's changed, no one can take your place
It gets harder every day
Say you love me more than you did before
And I'm sorry it's this way
But I'll be coming home I'll be coming home
and if you ask me I will stay
I will stay'
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Stay

 

 

 

I look up at the stars”

 

 

Tokyo, Casa Momomiya, 23:12.

 

 

Si capisce il vero valore di chi si ha accanto solo quando, per un motivo o per un altro, la sua presenza viene a mancare.

Capita allora di sentirsi soli, tristi ed immensamente vulnerabili, tanto che ogni cosa, anche la più insignificante, può scatenare mille sensazioni rimaste per lungo tempo sopite e riportare alla mente infiniti ricordi che neanche si pensava più di avere.

Ci si perde in assurdi e capziosi ragionamenti, incantati dallo scintillio delle stelle che, indifferenti a tutto e a tutti, se ne rimangono lì, al loro posto, attaccate a quel pesante drappo nero che è il cielo, guardiane di lacrime, pensieri e segreti.

Appoggiata al davanzale della finestra della sua camera, Ichigo Momomiya scrutava silenziosamente proprio quel cielo scuro rischiarato dal bagliore lunare, sperando di potervi trovare conforto e risposte alle innumerevoli domande che ormai da mesi le riempivano la mente.

Chissà che stai facendo? Mi pensi un po’?” si chiese mentalmente e in quel preciso istante un refolo di vento entrò dalla finestra e le scompigliò i capelli vicino all’orecchio come a volerle sussurrare un timido ma sincero ‘sì’.

La ragazza rabbrividì e si strinse nella vestaglia di lana. Dicembre, di nuovo. Ma quest'anno non ci sarebbero stati cappellini rossi e tavoli da sparecchiare in fretta e furia per poter uscire prima. Non ci sarebbe stato lui.

Con un sospiro si allontanò dalla finestra per sdraiarsi sul letto.

Erano le undici passate e l’indomani sarebbe stato l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie.

Il giorno del giudizio’ pensò infilandosi sotto le coperte e chiuse gli occhi.

Domani…’ e si addormentò.

 

 

New York, Stati Uniti d’America, 09:12

 

 

  • Il tuo tormento potrà mai avere fine?-

Ryan Shirogane sobbalzò colto di sorpresa dall’amico che senza accennare nemmeno un saluto lo aveva raggiunto sulla balconata della grande casa in stile vittoriano al centro di New York.

  • Stavo per chiamarla poco fa- confessò il giovane stringendo i pugni come se avesse rivelato di aver commesso il peggiore dei misfatti.

  • E perché non lo hai fatto?- si informò Kyle.

  • Lo sai bene che non posso-.

  • Tu non vuoi il che è del tutto diverso. Hai paura che lei ti abbia già dimenticato ma non puoi scappare per sempre dalla verità Ryan, o davvero finirai per diventare pazzo-.

  • Non voglio saperlo per telefono. A costo di star male per il resto della vita, voglio che lei me lo dica in faccia, guardandomi negli occhi. Voglio andare in Giappone, Kyle-.

  • Non sarà facile- lo avvertì l’amico.

  • Lo so, ma credimi, è la cosa più giusta-.

  • Puoi contare su di me- lo rassicurò e lui seppe che in qualunque modo sarebbero andate le cose, Kyle non lo avrebbe mai abbandonato.

 

 

 

Tokyo, 10:37

 

La scuola ha un unico grande merito. E non è quello di formare grandi menti capaci un giorno di cambiare il mondo. Oh, no! L'unico grande merito della scuola è quello che permette di apprezzare l'importanza delle vacanze. Così come la luce assume significato quando prevale il buio, nella stessa identica maniera nove mesi di alzatacce, nottate in bianco passate sui libri, interrogazioni e compiti in classe riescono a rendere ogni singolo giorno di pausa il più bello della vita di un adolescente.

Ichigo ne era convinta soprattutto ora che mancava così poco al raggiungimento del suo traguardo: le vacanze natalizie.

Aveva studiato, oh se non lo aveva fatto!

Aveva passato ogni istante degli ultimi quattro mesi china sui libri a riempirsi la mente di ogni qualsivoglia genere di sapere, un po' per sfizio, un po' per necessità, per tenersi impegnata e non pensare.

Imparava formule di matematica, coniugava verbi in spagnolo e tedesco e soprattutto studiava inglese. Passava ore a leggere libri in lingua, giornate intere con gli auricolari ficcati nelle orecchie ad ascoltare una voce femminile scandire col suo perfetto accento anglosassone frasi idiomatiche e parole dalla pronuncia pressoché assurda.

In poco tempo e con molta buona volontà era passata dall'odioso “The pen is on the table” a periodi lunghi e complessi degni di una vera English speaking girl.

Tutto per lui. Sì, per quel ragazzo che come una stupida si era lasciata sfuggire solo sei mesi prima e di cui adesso aveva bisogno più dell'aria per respirare. Quel ragazzo che ora era via, lontano da lei e da tutti i suoi amici per imparare a rendersi utile all'umanità.

  • Momomiya, devo farti i miei complimenti. Questo è l'esempio lampante che se si vuole si può-.

La professoressa era esattamente di fronte a lei con una risma di carta in mano e un foglio singolo nell'altra e la guardava con l'espressione soddisfatta con cui di solito i fantini premiano i loro cavalli alla fine della corsa. Per un attimo Ichigo pensò che avrebbe ricevuto una zolletta di zucchero come ricompensa.

Invece ebbe un foglio sul quale una sfilza di numeri attestava il suo impegno durante l'attuale anno scolastico, foglio che le avrebbe permesso di realizzare il suo sogno nel cassetto.

  • Grazie professoressa- si limitò a rispondere mentre con cura lo prendeva e lo riponeva in un quaderno onde evitare che si rovinasse.

Questo è il mio passaporto per la felicità” pensò mentre l'insegnante si allontanava e un sorriso soddisfatto si apriva sul suo volto.

 

Sakura Momomiya non aveva mai sentito la figlia rincasare così presto.

Di solito dopo la scuola si fermava a parlare con le amiche, andava al caffè Mew Mew, faceva una passeggiata o cose così. Quel giorno invece il portone si era aperto con un netto anticipo rispetto al solito orario e una Ichigo madida di sudore e col fiatone aveva fatto il suo ingresso nella cucina immacolata di casa sua sotto gli occhi sconcertati della madre.

  • Tesoro, quante volte ti ho detto di non correre? Potresti farti male un giorno!- la rimproverò la donna ma Ichigo non le diede ascolto.

Posò la cartella sul tavolo, la aprì, ne estrasse il foglio consegnatole dalla professoressa poco prima e senza tanti giri di parole lo diede a sua madre.

Lei lo guardò con attenzione. Lo lesse più di una volta, cambiando gradualmente espressione in viso. In meno di un minuto passò dall'interrogativa alla sorpresa per poi concedersi un po' di stupore, sprofondare nella preoccupazione ed infine arenarsi nella consapevolezza della resa incondizionata.

  • Ichigo, tesoro- disse incerta Sakura ma la ragazza prontamente la bloccò.

  • No, mamma, non cominciare! Avevamo un patto. Se avessi portato a casa una buona pagella al primo quadrimestre sarei potuta partire e questa non è solo buona, è ottima-.

  • Lo so amore, lo vedo e sono orgogliosa di te, ma devi capire che non è facile. E' da tanto che aspetti di fare questo viaggio e non voglio che tu ci rinunci. So quanto sia importante per te, ma sono pur sempre una madre e mi preoccupo-.

  • Non impedirmi di partire- la supplicò. - Non posso resistere un attimo di più, devo andare da lui, devo parlargli e chiarire la situazione, perché davvero mamma, non ce la faccio più ad aspettare-.

  • Va bene tesoro, ma non dire nulla a tuo padre. A lui ci penso io-.

  • Grazie mamma, ti adoro!- esclamò infine abbracciandola per poi correre al piano di sopra a preparare le valigie e il necessario per la partenza.

Sakura rimase in cucina con le braccia conserte ed un sorriso amaro in volto.

Era preoccupata, non poteva nasconderlo, ma si fidava di sua figlia e sapeva che per lei quel viaggio era di vitale importanza. Anche lei da giovane era scappata di casa per trascorrere un fine settimana col suo adorato Jintaro. Adesso quasi vent'anni dopo non poteva negare a sua figlia di raggiungere il suo grande amore oltre oceano.

Dopotutto fra donne si sa, ci si capisce sempre!

 

 

 

 

 

//°♥ L'angolo di Serenity Moon♥°\\

 

Bentrovate mie care! Sì non sono un miraggio, la vostra Serenity è qui e come già anticipato sulla pagina officiale di Facebook finalmente è arrivata Stay. Probabilmente sto andando incontro ad un suicidio bello e buono ma per amor vostro ce la metterò tutta. Vi informo sin da ora che gli aggiornamenti non saranno veloci come al solito ma cercherò comunque di esserci almeno una volta ogni due settimane, ok? Come potete vedere questo primo capitolo è un pochino più lunghetto rispetto ai miei soliti standard, boh! Io spero che vi piaccia. Ho qualche difficoltà nel decidere dove e quando interrompere i singoli capitoli. Vedremo andando avanti...

Intanto ringrazio tutte coloro che mi sono state vicino in questi ultimi due mesi e leggendo e recensendo le piccole one-shot che ho pubblicato. Siete adorabili!

Un saluto grande va in particolare alle sei ragazze che hanno commentato 'Latte e miele', ovvero:

Danya91: Carissima, come potrei mai prenderti per cretina quando sono d'accordo con ogni singola virgola della tua recensione. Hai proprio ragione, l'amore dovrebbe proprio essere così, puro e semplice, fatto solo di sentimenti. Mi ha emozionato sapere che l'hai apprezzata così tanto, grazie di tutto cuore!

Ryanforever: Ucciderti?!? Ehy la mia beta-reader può permettersi questo e altro! (Sì ho preso possesso della tua persona, sei mia! Uahahah!!! Ok mi calmo e torno normale). Hai fatto bene a dirmelo. Sono fissata con questo esce fuori, c'era anche nell'altra fic, non mi smentisco mai. Per quanto riguarda l'altro, ci avevo pensato anche io ma siccome tutta la storia è al presente la consecutio temporum mi impone il presente, o almeno mi ricordo così poi non vorrei straparlare... Per il resto certo che approfondiremo il nostro rapporto, anzi dobbiamo farlo! Per Ryan... sigh, asciugo le lacrime e trattengo i singhiozzi, mi accontento di Cicciobello, dopotutto gli assomiglia no? Un bacio grande grande grande!

Stella94: Bentrovata Stella! Era da un pezzo che non ti sentivo. Grazie per i complimenti, anche io spero di ritrovarti in qualche mio altro lavoro, i tuoi pareri mi fanno sempre piacere. Sarei contenta di leggere qualche altra tua fan fiction sulla stupenda coppia Ryan e Strawberry, non li dimenticare mai, sarebbe un peccato. A presto, spero, un abbraccio!

giugiu_4ever: Grazie mille per aver recensito e avermi fatto sapere la tua opinione. Sfortunatamente non ci sarà un continuo per 'Latte e miele' è solo uno sprazzo di dolce vita quotidiana buttato lì su due piedi. Però sono contenta che ti sia piaciuta, è così vero? Un grande e affettuosissimo abbraccio:D

Ichi_chan: tesorina mia, ma come anche tu mi corri con la fetta di pane tostato in bocca? Attenta! Scherzi a parte, grazie mille per tutti i complimenti che mi fai. Un giorno o l'altro mi monterò così tanto che Kyle potrà usarmi per decorare le sue torte (che battuta!). Beh, ti sto per mandare il capitolo di Beneath incompleto, aiutami tu non so come continuare!!! Quando ci sentiamo? Spero presto, un bacio grandissimo ti voglio tanto bene!

AgehaChan: sesshy che piacere!!!!! Ho letto la tua fic e aspetto con ansia il prossimo aggiornamento, arriverà presto vero? Vero? Vero? Ritornando a questa... Ma quanto sei carina!!! Tutti questi complimenti, oh che goduria! In effetti hai pensato bene. Latte e miele era nata proprio con lo scopo di descrivere i sentimenti di un Ryan innamorato che pensa all'amore della sua vita, ma come sempre ho divagato e alla fine sti due sono risultati belli e fidanzati... mah! Io devo avere qualche problema mentale, senza dubbio. Però devo dire che così è molto più carina ha come un alone di sogno e zucchero a velo attorno, non dici? Nell'altro modo sarebbe stata la solita cosa triste e taglia vene, mi sento soddisfatta. Ritornerai? Ci sentiamo presto spero, un bacio grande!

 

Ok, detto ciò, io per ora vi saluto e vi do appuntamento tra due settimane. Per tenervi aggiornate su di me, quello che faccio e le mie storie vi invito a visitare la mia pagina su Facebook. Sì so che è ancora scialba, appena ho 2 minuti di tempo licenzio l'amministratrice e provo a far qualcosa io:D

Dal prossimo aggiornamento ritornerà la 'rubrica' Consigli per la lettura se qualcuno desidera un po' di pubblicità deve solo farmelo sapere.

Vi lascio. Ancora grazie a tutti. Tanti baci, bacini e bacetti dalla vostra...

Serenity 

   
 
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