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Autore: gendarmiaNY    03/12/2010    0 recensioni
Una famiglia borghese, anzi due, magari tre. Due ragazzi nati e "cresciuti" insieme. Un destino assai contorto e a volte crudele. Eppure tutto sembra così normale, così facile...
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera cari lettori :)
Premetto: spero di non intrattenervi troppo con questa introduzione e, magari, con questa storia. Subito qualcuno di voi storcerà il muso davanti al quadretto della perfetta famiglia con perfetti amici e, credo in particolar modo, davanti alla figura del buon prete
, che cozza vivamente contro lo spettacolo che si è presentato ai nostri occhi e alle nostre orecchie in questi ultimi tempi. Sono la prima a dire che la nostra decadente società deve essere riveduta e riformata, ma sono anche una dei sostenitori del fatidico detto "non si deve fare di tutta l'erba un fascio"; anche perché io mi baso, fortunatamente, sulla mia esperienza, almeno per quanto riguarda l'ispirazione dei personaggi. Spero non vi faccia troppo schifo e... commentate :)


Compleanno

"Auguriii!"
"Pronto? Chi sei?"
"Angelo, parrino"
"Ahahah ciao Angelo! Grazie, grazie"
"Ma quanti anni fai?"
"49!"
"Come papà!"
"Hai visto?"
"Sììì!". Angelo è al telefono con il suo padrino di Battesimo. E' un piacevole giorno di Dicembre, si respira ancora una dolce aria autunnale e in città spira un venticello di scirocco che solletica le foglie e la fantasia. Beatrice è a tavola con la famiglia e ascolta la telefonata storcendo un po' il suo bel musetto già imbronciato. Il telefono passa di mano al padre e lì iniziano i soliti discorsi tra vecchi amici che non si vedono solo da un paio di settimane. Se abitassero nella stessa città, Beatrice ne è sicura, non si limiterebbero alle telefonate, ma sarebbe costretta a trasferirsi a casa di Camillo e Michela per un pomeriggio intero. Che fortuna! pensa. Marcello, il capofamiglia, passa il cellulare questa volta a sua moglie e lì per fortuna finisce il giro, almeno crede così.
"Ah sì? C'è anche Padre Leonardo? Salutacelo!". Vivere in un paese piccolino spesso porta a condividere piccoli eventi con il parroco locale, spesso a diventarne amici. E Camillo e Marcello, con consorti, lo sono di Padre Leonardo. I figli, perfino, hanno una certa confidenza col buon prete. Beatrice però spera di non dover parlare né con Camillo né con Padre Leonardo. E' sempre stata timida e fare gli auguri, anche ad una persona vicina, le ha dato spesso qualche motivo d'imbarazzo. Ma la fortuna non è dalla sua parte.
"Beatrice - la madre attira la sua attenzione - dice Padre Leonardo, perché non facciamo una videochiamata?". La ragazza, che non è stupida, finge però di non aver capito.
"Non abbiamo un telefono per videochiamate"
"Lo so, dice al computer"
"Ma è spento"
"Ce l'hai sempre acceso, per una volta che te lo chiediamo noi..." si intromette Marcello. Beatrice non vuole proprio. Sa che se dovesse accendere il pc e web-chiamare Camillo, dovrebbe contattare Pietro...
   
 
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