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Autore: joongzz    04/12/2010    4 recensioni
Durante la solita prova della band, Taemin non si sente bene e..
Paure, sentimenti, pensieri dei nostri amati ragazzi. Un pairing che tutti amiamo dovrà superare le insicurezze della vita.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Don’t know why.

Era un giorno come tanti e i ragazzi erano intenti a provare come loro solito. Ad un certo punto il maknae del gruppo si fermò, sentendo un dolore allucinante alla testa. I compagni accorsero subito vicino a lui, chi tenendogli la testa e chi accarezzandogli le braccia e la schiena.

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- Tae, tutto bene? –

Il ragazzo si destò con lentezza dal suo sonno, aprendo piano i grandi occhi da bambino. Li posò sul viso di Minho, seduto vicino a lui e piano cercò di alzarsi, per poggiarsi alla testata del letto. Ci provò ma con le poche forze che aveva non ci riuscì e subito il suo compagno più grande si alzò, facendo passare un braccio dietro alla sua schiena e issandolo su. Mentre faceva questo, i capelli di Taemin gli accarezzarono piano il mento e il naso, stuzzicandolo con il loro profumo.

- ..mmh, meglio –

Disse con voce flebile il piccoletto, poggiando la testa contro alla parete dietro.

- ..il dottore ha detto che hai avuto una mancanza di zuccheri e che ti devi riposare un po’, il live di domani e di dopodomani li abbiamo cancellati –

- Ma non dovevat-.. –

- Smettila, senza di te non si fa niente –

Disse Minho, non volendo altre repliche. Il piccolo abbassò lo sguardo, sentendosi una nullità, come se lui stesso fosse un sassolino nella scarpa di tutti i suoi compagni.

- ..siamo in ospedale? –

- Si, Taemin.. ma tra poco ti rilasceranno e io voglio che tu venga a casa mia –

Il piccoletto lo guardò con gli occhi strabuzzati, inclinando leggermente il capo.

- E-e perché? –

Chiese imbarazzato, sentendo un lieve rossore tingergli le guancie.

- ..perchè sono sicuro che a casa da solo non ce la faresti a curarti –

Disse semplicemente il più grande, alzandosi e portando le braccia ai fianchi. Possibile che Minho fosse così preoccupato? Magari voleva solo che lui si rimettesse per non perdere altri live e non gli interessava per niente la sua salute. Con quest’idea in mente il piccoletto increspò le labbra, in una buffa smorfia. Riaprì gli occhi stanchi e guardò per l’ultima volta Minho.

- Potrei stare da solo? –

Chiese con voce rotta, sentendo nascere un peso all’altezza del cuore. Il grande lo guardò preoccupato, sembrava che Taemin da un momento all’altro potesse svenire.

- Tae? TAE? –

Si catapultò vicino a lui, prendendogli il viso fra le mani e chiamandolo, ma fu tutto inutile, il piccolo lentamente cadde in un sonno profondo.

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- Dai Minho! Andiamo a mangiare qualcosa! –

- Non ho voglia.. –

Rispose come suo solito il rapper, sdraiato sul divano, con la televisione accesa: ormai erano  circa due mesi che se ne stava rinchiuso in casa, come uno spettro. Non aveva più ragione di vivere, no? Come poteva anche solo pensare di sorridere di nuovo dopo quello che era successo?

Si ricordava benissimo il giorno dopo cosa successe. Cosa successe a lui e alla band. Aveva detto chiaramente ai suoi altri tre amici che non avrebbe più fatto niente negli SHINee fino a quando Taemin non si fosse svegliato.

Key, Jonghyun e Onew avevano dovuto per forza ascoltarlo ed avevano informato i giornalisti e le fans che gli SHINee stavano entrando in un periodo di pausa, senza aggiungere dettagli.

Nonostante questo i tre migliori amici di Minho, continuavano ad insistere su qualsiasi cosa potesse far sorridere almeno un po’ il loro amico, anche se con scarsi risultati.

 - Va bene, ma ricordati che se hai bisogno, noi ci siamo sempre! –

Esclamò Jonghyun sparendo dietro alla porta d’ingresso.

Appena gli altri furono andati, Minho si alzò impacciato, entrando in camera da letto e aprendo l’armadio. Nel mentre l’occhio gli scappò sullo specchio, rivelando quello che era diventato. Si avvicino di più, rimanendo di fronte e non riuscendo più a togliere gli occhi da lì.

Cos’era diventato? Per colpa di Taemin ora lui non aveva più ragioni per resistere. Era egoista pensarla così, ma Minho veramente non si immaginava per niente un futuro senza il piccoletto. Si passò una mano fra i capelli lunghi che ora gli incorniciavano il viso e qualcosa brillò attraverso lo specchio, rivelandosi poco dopo una lacrima.

Si, stava piangendo. Era uno dei suoi soliti pianti dopo che Taemin era entrato in coma, senza dare nessun segnale di vita.

Quel piccolo disgraziato, come aveva potuto distruggerlo così? Distruggergli l’interno, gli organi, il cuore, il Minho di un tempo. Ora il suo cuore non batteva più. Si sentiva a sua volta in coma, ma l’unica cosa che poteva sentire erano le sensazioni di dolore immenso.

Continuò a piangere e dopo poco le lente lacrime divennero numerose e lui venne scosso da grandi brividi e singhiozzi. Si poggiò allo specchio, con le braccia a coprirsi gli occhi che perdevano sempre più lacrime.

Ora che stava piangendo sentiva qualcos’altro all’altezza del cuore: rabbia.

Perché fra tutti proprio Taemin era stato scelto? Era forse un modo per uccidere lentamente e crudelmente il povero Minho? Si sentì ancora più male quando anche la rabbia si aggiunse alle lacrime.

Senza nemmeno accorgersene un pugnò ben assestato frantumò lo specchio, facendolo cadere a terra in mille pezzi insieme a piccole gocce rosse. Non sentiva neppure più il dolore fisico, si guardò con poco interesse la mano grondante di sangue e le lacrime smisero quando dietro di lui sentì uno spostamento d’aria.

- ..e ora avrai sette anni di sfortuna

La voce del suo piccolo Taemin vibrò nell’aria, più allegra che mai. Piano Minho si girò, spalancando la bocca quando ritrovò oltre il suo letto la figura opaca di Taemin.

- aahhah!

Una risata cristallina uscì da quelle labbra così dolci.

- ..Minho, perché ti stai facendo questo? E’ per me? Io voglio che tu sia felice, Minho. Voglio rivedere ancora il tuo sorriso. Tu devi vivere perché qualcuno ti ha donato la fantastica vita che stai vivendo, non sprecarla in questo modo. Non voglio che tu ti distrugga per colpa mia, sennò poi mi sentirei in colpa per te. Tu sei importante, sei l’ultimo pensiero che mi si è consolidato da quando sono in coma e ti giuro che quando ti vedo in questo stato il mio cuore piange e mi sento in colpa per aver fatto una simile cosa a te, alla persona a me più importante. Ti prego, dimenticami e vai avanti

Taemin, finito il discorso abbassò lo sguardo, sentendo Minho superare il letto con un balzo e cercare di abbracciarlo, anche se l’unica cosa che il rapper abbracciò fu l’aria.

- ..ti amo Minho

Quelle parole e poi il nulla: Taemin era scomparso. Minho urlò, urlò di dolore, urlò di rabbia, urlò per non dover ricordare, urlò di speranza. Ormai lo sapeva, lo sapeva che era diventato nulla.

- Perché mi fai questo è? Perché mi dici quelle parole, ora?! Ora che non posso abbracciarti, baciarti, stringerti forte a me e non lasciarti più! Ti prego TAEMIN! Torna da me, torna e riempimi le giornate. Fammi riprendere quello che ero e ho perso, fammi ricordare tutte le cose belle della vita. Svegliati, hai già dormito troppo! Non vedi come mi sto consumando per te?! Vieni qui, salvami da questo, da tutto questo dolore che mi sta divorando! –

Mentre gridava tutto questo, Minho pianse, di rabbia, di frustrazione, di angoscia, di paura, di speranza, di amore.

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- Abbiamo un collasso! Il cuore non batte più! –

- Dottore dottooore! E’ importante! –

Una serie di persone in bianco si catapultarono dentro una piccola stanzina, portando dentro attrezzi e macchine di ogni tipo. Minho, Key, Onew e Jonghyun erano appena usciti dall’ascensore e vedendo tutta quella gentaglia nella stanza di Taemin si spaventarono.

- No, no, n-no.. –

Le gambe di Minho non ressero e dovette essere portato fino alle poltroncine davanti alla stanza grazie all’aiuto di Onew e Jonghyun.

Key gli accarezzò piano il braccio, piangendo silenzioso. Anche Onew sentì una lacrima repentina scorrergli giù per la guancia. Minho era in crisi, non sentiva niente se non qualcosa che gli stava fermando il cuore. Jonghyun era in piedi, l’unico che non piangeva, forte dentro. Si girò verso i suoi amici e scosse piano la testa, guardandoli con determinazione.

- Ce la farà, lui è Taemin.. lui è il maknae, lui è uno degli SHINee

La voce di Jong tremava appena, rivelando anche il suo dolore. Si coprì la bocca con una mano e un singhiozzo a vuoto lo colpì in pieno.

Minho guardò i suoi amici e le lacrime iniziarono a uscire da sole, numerose, bagnandogli le guancie come non mai.

- ..voglio solo che sorrida ancora –

Le parole uscirono inconsciamente dalle labbra del rapper, facendo girare i suoi amici con i loro visi distrutti dal pianto.

- Voglio confessargli l’amore che provo.. voglio solo che sorrida ancora –

Jonghyun si avvicinò e, con la mano dietro la nuca di Minho, avvicinò la sua testa al proprio bacino, stringendolo piano.

- Minho, lui ce la farà, capito? Lui è forte.. è Taemin

Onew e Key si aggiunsero all’abbraccio e i quattro rimasero attaccati insieme fino a quando un dottore non si schiarì la voce dietro di loro. Si staccarono immediatamente e il dottore scosse leggermente la testa, guardandoli tutti e quattro.

- ..n-non ce l’ha fatta, mi dispiace –

Il cuore di tutti si fermò e Minho non sentì più niente, se non un dolore immenso al cuore. Tutto divenne bianco e si ritrovò in un posto totalmente bianco, dove al centro vi stava Taemin ancora più bello di quanto se lo ricordava. Era vestito di bianco e stava giocando con un fiore, seduto a gambe incrociate. Alzò lo sguardo e si accorse di Minho, sorridendo felice e alzandosi per prendere il polso di Minho e tirarlo.

- Minhoo! Finalmente!

Rise Taemin non stando neanche un attimo fermo. L’unica cosa che Minho riusciva a capire era quanto dannatamente fosse bello il piccolo maknae e quanto si fosse accorto di amarlo, più di quanto pensava.

Gli accarezzò una guancia e il piccolo subito si fermò, guardandolo con occhioni dolci e pieni di vita.

- Taemin, ti amo più della mia stessa vita. Non andartene, se te ne vai vengo anche io –

Riuscì a dire Minho, tornando alla realtà e accorgendosi solo ora che davanti a lui c’era una stanza d’ospedale e di fianco i suoi amici gli parlavano, ma lui non sentiva. Non percepiva niente, se non il suono di un lento battere di cuore, proveniente da quella stanza. Superò il dottore, senza neanche vederlo e s’inoltrò nella stanza, spingendo via dottori e infermiere che cercavano di tirarlo indietro. Arrivò al letto e lì vide il viso bianco e scavato di Taemin, come se fosse addormentato. Si calò su di lui e gli tolse i capelli dalla fronte, poggiando dolcemente le sue labbra. Sentì il ghiaccio sotto di lui, il freddo della morte.

Una lacrima cadde sull’occhio chiuso di Taemin, bagnandoli le ciglia lunghe e bellissime.

- Ti amo Taemin, ti amo

Minho sentiva a malapena la sua stessa voce e man mano la sua vista peggiorava, rendendo il tutto opaco e troppo movimentato. Vedeva luci e basta, sentì il suo corpo leggero e delicatamente poggiò le sue labbra bagnate dalle lacrime su quelle senza vita di Taemin, fredde e di un colore poco umano.

Dopo quel piccolo bacio il nulla: Minho cadde.

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- Ragazzo! Ragazzo! –

Un dottore prese per il polso Jonghyun, portandolo in fretta dentro alla stanza dove Minho era entrato senza badare a nessuno. Avevano cercato di fermarlo loro, ma come sempre l’altro aveva fatto di testa sua.

- Il signor Choi è svenuto.. dovremmo portarlo fuori, mi aiuta? –

Jonghyun annuì e mentre si accovacciava per alzare il corpo senza sensi di Minho, un “BIP” improvviso vibrò nella stanza. Jonghyun alzò il viso e guardò l’elettrocardiogramma, mentre iniziava a ridare segni di vita.

Un sorriso nel pianto gli rasserenò il viso, mentre portava fuori con velocità il suo amico. Lo fece sedere e gli tirò qualche schiaffetto per svegliarlo.

- Ma che fai!? –

Key lo guardò con ancora le lacrime che scendevano e notò il suo sorriso.

- ..perchè sorridi? –

- E’ tornato, Taemin è tornato! –

Il sorriso ora era ancora più largo, mentre piangeva ancora. Jonghyun tirò uno schiaffo ben assestato a Minho, facendolo spalancare gli occhi stanchi e rossi.

- No, uccidetemi –

Disse con voce stanca il rapper, passandosi una mano sul viso, per pulire inutilmente le lacrime che continuava a scendere.

- Minho.. Taemin è tornato –

Gli disse sorridente Jonghyun, abbracciandolo d’impulso.

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- Hyung! Smeettila! –

Un sorriso divertito animò il viso dolce e dai lineamenti femminili di Taemin.

- E perché dovrei? –

Sorrise Minho, dandogli un piccolo bacio sulla fronte.

- ..mi fai il solletico quando mi baci lì.. –

- Il solletico sul petto? Solo tu lo senti! –

- E allora? Sono unico! –

Disse altezzoso Taemin, rigirandosi nel letto sfatto con ancora il pigiama su.

- ..si, sei veramente unico –

Sussurrò Minho, perdendosi con gli occhi in un punto non preciso.

- ..cos’hai detto? –

- Niente piccolo. Colazione? –

- SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII! -

Esclamò con voce infantile il maknae, scendendo dal letto con un balzo. Minho scese a sua volta ma prima di uscire dalla camera strinse forte in un abbraccio inaspettato Taemin, baciandogli il capo.

- ..Taemin, niente scherzi d’ora in poi, vero? –

- Di cosa parli? –

Il piccolo alzò lo sguardo e lo impuntò in quello del più grande.

- Niente.. lo sai che ti amo? –

- Si.. –

- Veramente? –

- Me lo ripeti ogni secondo, Minho

- Va bene.. –

Il rapper sorrise con dolcezza e gli baciò le labbra, delicatamente, facendo arrossire immediatamente il piccoletto.

- Daai! E’ imbarazzante! –

- ..ma è un modo per mostrarti il mio amore –

- Ma è imbarazzante! –

Insistette il piccolo, abbracciando la vita di Minho e strusciando piano il capo contro il suo petto.

- ..per sempre insieme! –

Esclamò sorridente, prendendolo per il polso e portandolo fuori dalla camera per fare colazione, insieme.

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*angolino mio*

Mi scuso per l’ennesima storia dove Taemin finisce in ospedale quasi per morire ma non ce possò fare niente ._.

Escono così (Uso la carta igienica eh! ;D)

Spero vi sia piaciuta, baci baci e baaaaci!

 *si dissolve*

   
 
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