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Autore: ItsAryel    07/12/2010    2 recensioni
L’Amore è un sentimento che conoscendolo può far male, ma fa ancora più male se non lo si conosce affatto.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ON MY OWN

 

L’Amore è un sentimento che conoscendolo può far male, ma fa ancora più male se non lo si conosce affatto.

 
 
Sto pensando a tante cose ultimamente, e tu sei una di queste.
Sto pensando a cosa vorrò fare una volta diventata adulta, parola che fa felice molti ma ne spaventa altrettanti.
I tuoi occhi…
Scaccio via quel pensiero improvviso che non sarebbe mai dovuto uscire dai cassetti della mia memoria. Avevo posto un lucchetto su quei ricordi con scritto sopra il tuo nome e un gigantesco no accanto.
Ma i pensieri non possono essere bloccati materialmente.
A me basta solo un po’ di pioggia per pensare, per pensare a te.
 

Guardo fuori dalla finestra della mia camera: il pretesto era di pensare ad altro, ma la verità era che volevo di nuovo trovarti in un angolo nascosto del cielo.
Molte volte, quasi sempre trasformo il tuo pensiero in una stella, la stella più luminosa.
Non perché tu sia diverso, non perché hai fatto qualcosa di particolare.
Quella stella splende solo perché all’interno ci sono racchiusi i miei sogni su di noi, le parole che tu mi hai sussurrato, i momenti passati insieme.
Ricordo le nostre mani unite per caso mentre, a teatro, eravamo seduti l’uno vicino all’altro.
In quella stella c’è la luce del mio cuore quando pensa ai tuoi occhi, al tuo essere bambino che ogni volta mi fa sorridere, alle tue labbra.
Quelle labbra cosi invitanti che però sono il peccato che non dovrò mai più commettere.
Già.
Un’altra cattiveria da parte del destino.
Non sono destinata a te.
Non sono quella ragazza che i tuoi genitori hanno deciso per te.
E tu non sei quel ragazzo che io dovrò sposare domani.
La chiesa di campagna aspetta solo me, tutto è già pronto.
Ma si può ignorare tutto ciò che solo fino a pochi mesi fa c’era tra di noi?
Io no, non ce la faccio.
Mi dispiace. Ti avrei promesso che non avrei più pianto, e invece eccomi qui, a versare lacrime d’inchiostro su questo foglio strappato, alla luce della candela accesa sulla scrivania.
Non ti darò mai questa lettera, anzi, appena finirò, il camino della mia stanza, acceso a causa dell’inverno, sarà la sua tomba.
Un giorno, su questo ne sono certa, mi sveglierò da questo incubo.
Scoprirò che è stato tutto un sogno e  forse scopro che tu non sei mai esistito, che sei sempre stato solo un angelo che la notte mi veniva a trovare mentre dormivo.
Un angelo dolce e maligno al tempo stesso ,poiché, insinuandosi nei miei sogni, mi lasciava piena di speranza.
Ma so che tu sei stato presente nella mia realtà.
Non eri il principe azzurro che di solito le principesse sposano, anche perché non sono una principessa e l’unica cosa a cui potessi aspirare era sposare un semplice borghese che amavo a malapena.
Invece tu mi hai trattato diversamente da qualunque persona avessi mai incontrato prima: mi hai trattato come una principessa, come la tua principessa.
All’inizio erano solo sguardi e sorrisi.
Ma ricordo benissimo quella sera di metà estate.   

 

So I sneak out to the garden to see you.
 

We keep quiet, because we're dead if they knew.
 

So close your eyes, escape this town for a little while…
 

 
 

Le lucciole emanavano un po’ di luce dai cespugli, quanto basta per fare compagnia alla luce della luna piena e delle stelle.

Mi hai portato presso un fiume, sotto un salice che, con i suoi lunghi rami, sfiorava l’acqua increspandola appena.
Non mi hai spiegato il motivo per cui mi hai portato li nel cuore della notte, non l’hai mai fatto in verità.
Non mi lasci neanche mettere seduta su un ramo. Subito mi prendi la mano e iniziamo a ballare.
Non c’era nessuna musica se non quella dei nostri cuori a guidarci.
E non hai rispettato le regole come tutte le altre volte. Abbiamo ballato vicini, guardandoci occhi negli occhi.
I tuoi erano cosi chiari che vedevo in essi il riflesso dell’acqua bagnata dai raggi della  luna.
E vedevo un sentimento, che tu non hai mai lasciato trasparire sul serio.
Pensa, io mi ero innamorata di te, ma non sapevo con certezza che effettivamente c’era qualcosa in me che ti attirava cosi tanto da potermi addirittura amare.
Eppure era cosi.
Ti avvicinasti e, lentamente, con un leggero gesto della mano che comunque mi fece diventare lo stesso rossa di imbarazzo, mi spostasti una ciocca di capelli, in modo da poterti completamente specchiare nei miei occhi azzurri come il cielo.
Non provai a spostarmi da te, non quella volta.
In passato è successo molte volte. Ci siamo sempre scontrati per sbaglio, ma tu rimanevi a fissarmi, magari tenendomi bloccata tra i muri di due case.
Ma non ne sarei stata capace di farlo di nuovo. Non puoi neanche lontanamente immaginare il dolore che mi procurava vederti seguire nei saloni principeschi quelle figlie di papà che non hanno mai fatto niente con la loro testa, neanche pensato.
E ogni volta, lasciarti la mano e sapere che ti avrei potuto vedere come ti conoscevo solo il giorno dopo mi lasciava sempre l’amaro in bocca.
Molte volte mi sono decisa di chiuderti del tutto il mio cuore. Eppure non mi ricordavo che ti avevo lasciato la chiave per aprirlo.
Molte volte ho detto di odiarti, di non volerti più vedere. Ma mi bastava un niente per cadere di nuovo nella trappola dei tuoi occhi, dei tuoi gesti.
Anche quella volta non fu diverso.
Ma, come ho detto, non volevo assolutamente allontanarmi. Eravamo da soli, come non succedeva da tempo. Probabilmente da quando abbiamo iniziato a parlarci sul serio.
C’erano sempre le tue “amiche” in mezzo. Una di loro è arrivata a dire anche di voler morire piuttosto che vederti con una del mio rango. Cosa brutta da dire ad una povera ragazza innamorata, non trovi?
Eppure, nonostante sapevo che non avrei riavuto ulteriori possibilità, ti parlai.
-devi lasciarmi andare.-
-non posso.- la tua risposta arrivò cosi velocemente che sentì il mio cuore perdere un battito alcuni secondi dopo aver realizzato cosa significava ciò che avevi detto.
-ma devi.-
Non credevo che avrei ancora avuto fiato per parlare. Eravamo a pochissimi centimetri. Il tuo corpo mi spingeva contro il fusto dell’albero, il mio volto abbassato, i tuoi occhi chiusi. Pensavi.
Probabilmente su ciò che sarebbe potuto succedere se avessi continuato.
Su ciò che sarebbe potuto accadere se mi avessi presentato come tua futura moglie.
- Sai, molte volte mi sono chiesto cosa significava vivere dei momenti in cui solo io potevo decidere quello che volevo, ciò che il mio cuore sentiva.- la tua voce era calma, ma sentivo il tuo cuore battere incessantemente nel tuo petto.- sono sempre stato costretto a fare tutto ciò che mi veniva ordinato, dovevo parlare con chi avrebbe portato più fortuna e fama alla nostra famiglia. Da quando sei arrivata nella mia vita, non conosco più nessun padrone se non il mio cuore.
E tu sei l’unica donna che lo possiede.-
Non ti lasciai continuare. So di aver commesso un’azione irresponsabile, ma non potevo pensare ancora in quel momento.
Era da tanto tempo che volevo baciarti, volevo sentire il sapore di quelle tue labbra rosee.
Come scusa ho inventato che non avevo più parole da dire, e che la bocca mi si era chiusa radicalmente, senza far uscire neanche un misero respiro.
Ma tu non mi allontanasti.
Mi hai baciato a tua volta, stringendomi tra le tue braccia forti e portandomi maggiormente vicino a te.
Mi sentivo in grado di volare. Volavo insieme a te.
Ma eri tu l’angelo che aveva le ali. Io ero soltanto il tuo amore illegale.
Passammo la serata più bella della mia vita. Solo io e te. Insieme, sotto le stelle.
Insieme, non sembravamo cosi piccoli in confronto all’immensità dell’Universo.
Sembrava che il destino fosse dalla nostra parte, pronto a sostenerci sempre.
 

E invece, non è andato nulla secondo i nostri piani. E alla fine ci siamo allontanati.
 
Ora devo dirti addio. Non posso venire meno ai miei doveri di figlia e di futura moglie.
Non posso, perché so che tu non lo farai. So che tu non scapperesti mai con me.
Ti sei mai chiesto cosa sarei senza di te?
Nulla, il Buio totale.
Tu sei stato la luce che mi ha fatto capire chi sono e mi ha permesso di vivere i sogni che di solito facevo la notte.
Tu, come un faro attira i marinai alla salvezza durante una burrasca, cosi mi hai attirato verso di te.
Il cuore mi batte ancora forte se penso a te.
Erano le vere emozioni che mancavano nella mia vita. E tu sei stato l’artefice di questa mia nuova gioia intrisa di tristezza.
Ti dico addio, stavolta per sempre.
Affido al fuoco distruttore questa mia lettera affinchè faccia arrivare le mie parole nella tua mente, cosi saprai il motivo per cui non ti saluterò più in strada. Saprai il motivo per cui non accetterò nessun tuo invito, neanche per una cena tra le nostre famiglie.
Grazie di tutto, amore mio.
Sarai sempre con me, perché ti tengo sempre nel mio cuore.
 
Addio…

 

And now I'm all alone again
Nowhere to go no one to turn to,
Did not want your money sir
I came out here coz i was told to
And now the night is near
Now I can make believe he's here.

Sometimes I walk alone at night
When everybody else is sleeping
I think of him and then I'm happy
With the company I'm keeping
The city goes to bed
And I can live inside my head.

On my own
Pretending he's beside me
All alone, I walk with him till morning
Without him
I feel his arms around me
And when I lose my way I close my eyes
And he has found me

In the rain the pavement shines like silver
All the lights are misty in the river
In the darkness, the trees are full of starlight
And all I see is him and me for ever and forever

And I know it's only in my mind
That I'm talking to myself and not to him
And although I know that he is blind
Still I say, there's a way for us

I love him
But when the night is over
He is gone, the river's just a river
Without him the world around me changes
The trees are bare and everywhere
The streets are full of strangers

I love him
But every day I'm learning
All my life I've only been pretending
Without me his world will go on turning
A world that's full of happiness
That I have never known!

I love him,
But only on my own.

 
 

 
 
  
 

   
 
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