Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Sweet Soul    08/12/2010    3 recensioni
Una storia forse comune, una nella quale ci si può facilmente ritrovare. Due ragazze che trasformano la loro amicizia in qualcosa di più. Ma prima che questo accada, prima che il loro amore trionfi, devono superare un bel pò di ostacoli che si frappongono sul loro cammino insieme: Primo fra tutti la confusione di Rose, ragazza etero che dopo una serie di avvenimenti si accorge di amare la migliore amica, già totalmente persa per lei. L'inizio è cruciale: Un'isola lontana, un letto matrimoniale e la prima volta di Kate saranno gli ingredienti principali di questo mix esclusivo! Allora, ragazze, tutte su i bicchieri e giù i pensieri!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Scusate, scusate, scusate per l'enormissima attesa! Ho superato davvero me stessa con questo periodo di Non scrittura di capitoli >.< Ma quello che ho è molto più di un blocco dello scrittore, è proprio una forma di sciopero di scrittura da parte di qualche zona di me stessa! Oggi però mi è venuta l'illuminazione e tutto ha preso il suo posto *-* Quindi... Buona lettura!

POV KATE:

Quando Dana aveva ormai perso ogni minima speranza, miagolando l’ennesimo “Devi riprenderti!”, un lampo di genio pervase e scosse il mio corpo. 

Mi alzai di getto e, puntando l’indice sinistro al cielo, esclamai: -Ma certo!-.

Lei si girò verso me, il viso annoiato. 

–Uh?-. 

Mi domandò. 

Io saltai sul letto, facendola quasi cadere. 

Mi avventai su di lei e l’abbracciai. 

–Hai ragione, D! Piangere sul latte versato non serve a nulla-. 

Le rivolsi un sorriso incerto. 

Un misto di “Sto tentando di convincermi di questo” con “Mi dispiace che la mia migliore amica debba vedermi in questo stato”. 

In fondo, tra l’altro, il giorno dopo sarei dovuta ritornare a scuola. 

E la mia filosofia di sempre affermava che: 

‘La scuola è stressante quasi fino a Luglio, figurarsi poi a viverla con la mente in subbuglio!’ 

(Lo so che è stupida, ma quando non si ha nulla da fare in classe certe sciocchezze escono naturali!)

Dana, non troppo convinta, mi rivolse un’occhiata investigativa. 

Gli occhi, ormai ridotti a due fessure, scrutavano attentamente ogni mio movimento. 

–Uhm…-. 

Disse, soltanto. 

Alzai il sopracciglio, in un espressione buffissima. 

Dana tentò di trattenere le risate, ma scoppiò a ridere dopo pochissimi secondi. 

Ed io la seguii a rotta.

 

Appoggiata al seno di Dana, giravo e rigiravo una sua ciocca di capelli tra l’indice ed il pollice; lo sguardo perso tra le sfumature del suo colore castano chiaro. 

–Sai, D? Mi ha proprio stufata. Questi suoi continui cambiamenti d’umore, gli atteggiamenti… Mi ha proprio stufata-. 

Alzai il viso e puntai i miei occhi nei suoi. 

I miei azzurri ghiaccio, contro i suoi verdi smeraldo. 

–Amore… E’ normale che tu ci sia rimasta male, cioè dovevi vederti tre giorni fa per- 

-No, D. Non pensare a tre giorni fa. Sono stata una stupida, una bambinella debole che si è ammalata per un amore. 

Non succederà più. 

Non le permetterò di avere tanto potere su di me-. 

La interruppi, con tono fermo e deciso. 

Lei annuì e mi sorrise.

–Spero davvero che sia così-. 

Non era per niente convinta. 

Purtroppo mi conosceva tropppo bene ed in quei pochi giorni aveva potuto conoscere anche i miei sentimenti per Rose. 

La natura di essi, la loro incredibile forza, la determinazione grazie alla quale riuscivo a dimenticare ogni cosa, quando avevo tra le braccia Rose.

Stavo per tuffarmi tra i miei viaggi mentali quando, non so se definirla fortuna oppure incredibile sfortuna, qualcuno suonò alla porta.

Con enorme stupore mi alzai da letto seguita da Dana. 

–Amore, aspettavi qualcuno?-. 

–No, D-. 

Le risposi semplicemente. 

Appoggiai la mano sulla maniglia ed aprii. 

Mi ritrovai davanti una preoccupatissima ragazza dal viso angelico coperto per metà da un mega sciarpone di lana, i capelli legati in due trecce. 

Tra le mani teneva stretta una valigetta che appoggiò premurosamente per terra prima di saltarmi a dosso. 

Affondò il viso tra i miei capelli, mentre con le braccia circondava con forza il mio collo. 

–Come ti senti?-. 

Mi sussurrò all’orecchio poco prima di sciogliere l’abbraccio e regalarmi il sorriso più bello che potesse mai rivolgere a qualcuno. 

–Sto molto meglio, grazie!-. 

Solo allora mi ricordai della valigetta. 

–Che hai lì dentro?-. 

Le dissi, indicandola. 

–Oh qui?!-. 

Si chinò a raccoglierla, poi la aprì. 

–Bhè, innanzitutto ci sono tutti gli appunti delle materie che abbiamo avuto in questi giorni, con tutti gli assegni. 

E poi ho portato degli ingredienti perché ho pensato che, si insomma che potessimo cucinare insieme una torta!-. 

Così dicendo abbassò lo sguardo ed arrossì. 

–Che pensiero meraviglioso!-. 

Le dissi, alzandole il viso appoggiandole indice e medio sotto il mento. 

–Grazie!-. 

E le schioccai un sonoro bacio sulla guancia. 

–Bene ragazze, allora mettiamoci all’opera!-.

 

POV ROSE:

Era il terzo giorno che Kate mancava a scuola. 

Non sapevo i motivi della sua assenza ma erano quasi sicuramente dovuti a problemi fisici, probabilmente aveva avuto la febbre, visto che era mancata anche agli allenamenti. 

Se non fosse stato il “fenomeno della squadra”, come diceva sempre Tony, di sicuro non sarebbe stata convocata per la partita che avremmo giocato tra una settimana. 

Appoggiata ad un muro di fronte la classe di Kate, la osservavo svuotarsi ogni secondo di più. 

Quando ormai anche le ultime due persone presenti in classe uscirono, dovetti ammettere a me stessa che Kate non c’era. 

Le mie supposizioni erano appena divenute realtà. 

“Cosa sarà successo?” 

Pensai. 

“E se avesse qualcosa di serio?” 

Sbuffai. 

Sapevo sempre tutto di Kate che era così strano ritrovarmi con tanta curiosità a voler conoscere i motivi della sua assenza. 

“In altri tempi – pensai- sarei stata la prima a saperlo. Oddio forse la seconda” 

ipotizzai, ricordando il viso di Dana e come le due erano legate. 

“Chissà se le ha detto anche di noi… Di noi?! Ma non esiste un noi! In fondo non mi importa così tanto perché non viene a scuola e agli allenamenti” 

Dissi a me stessa, cercando un minimo di conforto in quel tono fin troppo falso perfino per la mia testa. 

Quando poi, due compagne di classe di Kate mi passarono davanti confabulando sul “Probabile ritorno di domani di Kate” sgranai gli occhi. 

–Hey voi! Scusate se stavo ascoltando, ma non ne ho proprio potuto fare a meno! Avete detto che domani Kate ritornerà, cosa le è successo?-. 

Le vidi rimanere sentitamente sbalordite. 

–Come non lo sai?-. 

Mi disse una. 

–Ehm, veramente no… Cosa dovrei sapere?-. 

La ragazza guardò la compagna al suo fianco, per poi dedicarmi tutto il suo sguardo investigativo. 

–Si è ammalata, tre giorni fa. Le salì talmente tanto la febbre che iniziò a delirare e per poco non ebbe le convulsioni. Si vocifera che sia per una delusione d’amore-. 

Sbiancai. 

Davvero le avevo causato così tanto male? 

Sussurrai un “grazie” alle due ragazze, poi presi a correre. 

Non sapevo dove andare. 

Sapevo solo che quella notizia mi aveva sconvolta, e non poco.

Poco dopo mi ritrovai vicino un’altra classe, in attesa di qualcuno di totalmente diverso. 

Quando egli apparve, col viso paonazzo e furioso gli dissi semplicemente: 

-Tra noi è finita-. 

Non gli concessi il tempo per fare nulla, né controbattere né tantomeno prendermi per provare a parlarne. 

Scappai via, lasciando un Brad sbalordito in balia degli scherzi e delle prese in giro degli amici.

 

POV Kate:

Con la musica ad altissimo volume, canticchiavamo allegre il testo di “It’s my life” di Bon Jovi, storpiando qua e là qualche parola. 

Giocavamo da vera squadra: 

Io preparavo le teglie, mentre Dana sistemava gli ingredienti e controllava procedimenti e dosaggi dal libro di ricette ed Emy montava la panna. 

Mancava soltanto una Bendetta Parodi che urlasse: “LE UOVAAAAAAAAAAAAAAAAAA!” 

Eravamo tutte talmente concentrate in quello che stavamo facendo, che probabilmente se non ci fosse stata Dana ad urlare: –IL TELEFONOOO!-, nessuno lo avrebbe sentito. 

Io, con le mani completamente immerse nella pasta da preparare, mi girai verso Dana ed Emy, con gli occhi dolci. 

–Oh non ci pensare nemmeno! Devo controllarvi altrimenti qui fate saltare in aria la tua splendida cucina!-. 

Mi congedò Dana. 

Una risposta migliore la ebbi da Emy che invece mi rispose: 

-Oh d’accordo. Vado io, che tanto qui ho finito!-. 

Grazie mille, le urlai sprizzando gioia da tutti i pori. 

Emy mi rispose con un sorriso. 

Si pulì le mani con lo straccio da cucina e si avviò verso il salotto dove vi era la base del cordless.

-Cosa stai facendo?-. 

Mi chiese Dana. 

–In che senso, D?-. 

Non capivo affatto quello che intendesse. 

–Con Emy. Cosa stai facendo? Sai che è interessata a te no?-. 

Sgranai gli occhi e risi. 

–Ma se è etero! Hahahahahaha-. 

–Si, se lei è etero io sono Monica Bellucci. Davvero non te ne sei resa conto dei suoi occhi a cuoricino?-. 

–No, D. Ti sbagli!-.

-Uhm… E’ una cosa normale portare appunti, assegni ed ingredienti per cucinare insieme ad una qualunque amica conosciuta il mese scorso, ma sì!-.

–Cosa ci vedi di male in questo? E’ stata attenta in classe e mi ha portato i suoi appunti con tanto di assegno per non farmi rimanere indietro, è stato un pensiero gentilissimo perché devi per forza vedere secondi fini dietro ciò? Quanto alla torta è un modo per distrarmi, e devo dire che ci sta riuscendo in pieno!-. 

Dana si rassegnò e fece cadere il discorso.

Intanto Emy nell’altra stanza aveva appena sollevato il cordless e cantilenato un sonoro “pronto” quando la voce dall’altra parte chiese:

- Sei Dana?-. 

Emy rispose: 

No, non sono Dana. Sono Emy. Con chi sto parlando?-. 

Aspettò qualche secondo, poi la persona dall’altro capo del telefono agganciò. 

“Che strano” 

Pensò Emy ritornando in cucina, dove la situazione si era ormai gelata.

 

POV ROSE:

Ero corsa in bagno, avevo afferrato in fretta il telefono e composto quel numero che ormai conoscevo a memoria meglio del mio. 

Avevo atteso molto tempo prima che qualcuno rispondesse, mettendo fine alla sua incredibile ansia. 

Mi aspettai che a rispondere fosse Kate, che non avesse nulla da fare e che le avrebbe perfino fatto piacere sentire che io mi stavo interessando a lei ed alla sua salute. 

Avevo voglia di parlare con lei, scusarmi per i miei comportamenti incoerenti e pregala di riportare alla luce almeno un pezzettino del nostro rapporto. 

L’avrei pregata anche solo per riavere il suo saluto. 

Ero carica di buoni propositi e pensieri, la testa completamente inondata da qualunque cosa potesse riguarda Kate, non c’era spazio per nient’altro. 

Avevo composto il numero col cuore in gola, ed atteso trattenendo il respiro. 

Quando una voce femminile, estranea a quella di Kate, rispose, un gemito di disappunto mi uscì spontaneo. 

–Sei Dana?-. 

Squittii speranzosa. 

Sapevo che non era lei, più volte Kate me l’aveva passata a telefono quando eravamo insieme. 

La voce che aveva appena risposto mi era totalmente estranea. 

Quando però la voce mi rispose: 

-No, non sono Dana. Sono Emy. Con chi sto parlando?- una rabbia improvvisa bloccò l’uscita di qualunque parola dalle mie labbra. 

Purtroppo bloccò anche le parolacce, altrimenti sarebbe stata l’occasione perfetta per sbattere in faccia a quella puttana tutto quello che pensavo di lei. 

Attesi qualche secondo e solo allora mi accorsi della musica ad alto volume. 

Attaccai e lanciai il telefono lontano. 

Quest’ultimo sbattè contro una porta del bagno ed una ragazza vi uscì. 

–Hey amica! Stai soft. Ne vuoi un po?-. 

Disse porgendomi una canna. 

–No grazie-. 

Le risposi, raccogliendo il telefono e scappando via.

 

POV KATE:

La giornata passò in fretta e, a parte quel piccolo momentaccio tra me e Dana, ci divertimmo davvero tanto.

Il rientro a scuola dopo tre giorni di svago è traumatico per tutti. 

Bhè per me non lo fu. 

Era sabato mattina dell’ultima settimana di ottobre; pieno autunno anche se il freddo pungente invernale iniziava già a farsi sentire notevolmente. 

Quella mattina sembrava che avessi una calamita con la quale attiravo tutti, peggio degli altri giorni. 

Gente che conoscevo bene, altri di meno, altri ancora che conoscevo solo di vista, veniva verso di me, con lo sguardo più umile che poteva cacciare fuori a chiedermi come stessi. 

Sorrisi soddisfatti, compiaciuti o semplicemente contenti riempirono quella giornata. 

Una più che premurosa Emy controllava che nessuno stesse attentando alla mia vita,  rimanendo appiccicata al mio braccio tutta la giornata, mentre Dana, quei pochi minuti che Emy ci lasciava da sole, insisteva sull’omosessualità di Emy ed il suo interessamento a me. 

Io continuavo a negare, avendo come elementi a favore della negatività della teoria di Dana gli stessi elementi che Dana usava come elementi a suo favore, dimostrandone la unica supposizione e rigirandoli facendo leva sulla realtà che obbiettivamente era evidente. 

In poche parole tutto ciò che Dana diceva, erano uniche supposizioni. 

Ed io le rigiravo come meglio mi andava a genio. 

Amavo avere ragione, oh quanto lo amavo!

 

POV ROSE:

Il ritorno a scuola di Kate fu proprio come me l’aspettavo: Sorrisi smaglianti, gente intorno, una Emy attaccata al braccio. 

Perfino Dana sembrava stufata dell’attaccamento incredibile di quella ragazza. 

Sembrava una piovra. 

E a Kate sembrava non dispiacere nemmeno. 

Dio quanto odiavo quella Emy! 

Ma chi si credeva di essere? 

Era solo una puttanella da quattro soldi che ci stava provando con la mia Kate! 

Dovevo fare qualcosa, qualunque cosa per riportare l’attenzione di Kate dove doveva stare: Su di me! 

Non riuscivo nemmeno a guardare come quella piovra nel pieno dei suoi ormoni in calore si adagiava sul braccio di Kate, figurarsi se quell’essere si fosse spinto a peggio! 

“E se lo avesse già fatto?” 

Mi congelai di botto. 

No… Non poteva essere. 

Insomma Kate era o non era innamorata di me? 

In quel momento passai davanti loro due che, abbracciate ridevano e scherzavano come due fidanzate. 

Mi bloccai di colpo quando le vidi, ma quando incrociai lo sguardo di Kate, mi avviai verso l’entrata. 

Guardando di sottecchi la vidi irrigidirsi parecchio. 

“Che stupida! Perché non l’ho salutata?! 

E’ solo che… 

E’ così bella. 

Ed ha sempre fatto così tanto per me. 

Mi ha sempre dimostrato in qualche modo che era mia. 

MIA!” 

Ma quanto ancora era mia? 

Serviva un piano, ed alla svelta. 

Un biglietto nel mio armadietto mi lasciò disarmata. 

“Devo parlarti, è importante. 

Riguarda Kate ed Emy. 

Ci vediamo in palestra all’intervallo, firmato Dana”

******************************************************************************************

Risposte alle recensioni:

MorriganJo:  Bhè riguardo al formato e l'impaginazione ti risponderei con un: "WTF?!" Nel senso che io di ste cose qui ci capisco ben poco! Quindi diciamo che ti sorrido e ti do ragione! :)  Per il resto... Bhè si è vero è una sensazione bruttissima quando la mente sprofonda il quel vuoto dal quale sembra non potersi più riprendere... Ma alla fine c'è sempre qualcuno che a modo suo riesce a riportarci su! Insomma tutti prima o poi provano quella sensazione u.u Un'amica come Dana... Ma Magari! xDD SOno contenta che ti piaccia come scrivo! :D 

Giulls: Oh che bello una nuova fan! *-* Innanzitutto mi scuso per l'enrme attesa ma svariate situazioni mi hanno bloccato completamente il cervello! Poi tra la scuola (Finalmente occupata *-*) e la pallavolo non ho davver il tempo nemmeno per organizzare le idee! SOno però contenta che questa storia ti stia prendendo :D

hacky87:  E menomale che c'è Dana... Eh già! Dana salverà il culetto della nostra protagonista molte volte mi sa! :D Sono contenta che continui a seguirmi :D

the angelus: Si purtroppo Rose non può essere biasimata perchè purtroppo tutto quello che sta provando è nuovo per lei e, diciamocelo, scoprire di essere innamorate della propria migliore amica al'inizio non è per niente facile! Rose forse può essere colpevolizzata solo perchè è troppo impulsiva e per una tipa come lei, che pensa 100 cose contemporaneamente, non è il massimo...  Prima o poi chiariranno, ma purtroppo sono tutte e due troppo idiote per arrivare ad una soluzione cosi ovvia! xD Sono contenta che comunque abbiate capito le cose come stanno, che Rose in fondo non può come dici tu "essere mandata al rogo" solo perchè è confusa e che tutto sommato è solo in piena confusione ed in balia della sua capa di cacchetta andata a male xD Non è stato per niente facile scrivere in modo tale che si possa capire, e se l'avete capito sono moooolto contenta *-* :D

davil09: Grazie mille per i complimenti e per l'avvertenza sul capitolo! Grazie anche di continuare a seguire questa storia! :D

Bhè che dire... Grazie a tutte che continuate a leggere nonostante i tempi di attesa! E scusate la mia capa di cavolo x°D Al prossimo capitolo! (Sperando al più presto :P)
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Sweet Soul