Ciao a tutti!! Questa è la
mia prima fanfic e spero che verrà fuori al meglio.. vi invito a leggerla
perché darà degli approfondimenti su come tutto iniziato e su come era la vita
alla corte del pianeta vegeta. Alla fine della storia metterò delle descrizioni
dei personaggi completamente inventati da me, e poi inseriti nella storia,
perché riusciate a capire meglio..( gli anni non corrispondono ai nostri.).
buona lettura..
- 1956 Norfolk-
palazzo di Pherya
*Altea*
Siedo fiera a capo del grande tavolo rettangolare, i
miei folti capelli ricci e corvini sparsi sulle spalle non fanno altro che
rendermi più bella e regale, il mio vestito esalta la mia ricchezza e la mia
posizione, tutto il mio corpo fa trapelare il mio potere e il mio fascino.
Tutti sono ancora piegati in una profonda riverenza,
li invito a sedersi facendo un piccolo gesto della mano – Dichiaro aperto il
consiglio! – annuncio con voce chiara.
- Maestà – Si fa avanti Dekar Wher – Il principe
ereditario, il giovane Vegeta è ormai pronto a prendere il suo posto come re – annuisco
gravemente e gli faccio segno di continuare – Affinché possa generare un erede,
il principe necessita di una consorte e.. – si ferma per un istante – E questa
potenziale consorte è Tinisia Parr, figlia del generale Parr e di Lady
Marchall, è lei che, come stabilito da un contratto stipulato poco dopo la
nascita del principe, ad essere promessa al re come.. nuova regina - - Sì.. così dice il contratto consigliere –
mi intrometto io.. – Il mio “povero” marito Vegeta VI sosteneva che con questo
matrimonio avremmo potuto rafforzare l’alleanza con il sud, sosteneva che una
ragazza proveniente dal Phersus potesse ristabilire i legami con il resto del
nostro grande Paese e su questo sono pienamente d’accordo. Sono però molto perplessa
dal comportamento di mio figlio.. – Il consigliere Wher mi fissa – Cosa
intendete dire Vostra Grazia? – volgo lo sguardo oltre il vetro della grande
finestra e fisso il cielo cupo.. – Intendo dire che mio figlio è alquanto
irritato del fatto di non poter scegliere da solo la sua sposa, desidera quindi
poter conoscere di persona lady Parr almeno due mesi prima delle nozze. – I
consiglieri sembrano consultarsi in un turbinio di borbottii che non fanno
altro che irritarmi – Maestà.. – dice in tono grave il primo ministro Ferth –
Provvederò immediatamente a spedire una missiva a lord Parr per comunicare il
desiderio di Sua altezza reale il principe Vegeta di poter conoscere in
anticipo la sua promessa sposa - - Molto bene.. mio figlio ne sarà entusiasta.
– Ferth mi fa una profonda riverenza e riprende il suo posto infondo alla
stanza.
Siedo nel mio appartamento, la stanza è lievemente
illuminato dalla luce delle mie candele profumate e le pareti rosse ricamate in
oro sono tappezzate di miei ritratti.
Sono vanitosa, lo sono sempre stata. Io sono Altea la
regina dei sayan, la più grande regina che questo pianeta abbia mai visto, sono
la regina che regna da vent’anni senza un re, un re tiranno e vigliacco a cui
io stessa, all’insaputa di tutti, ho ucciso dopo aver dato alla luce il tanto
agognato erede maschio; Sono la regina che ha quasi interamente conquistato i
pianeti della galassia orientale della costellazione del khor, sono la regina
dell’età dell’oro e sono la regina che passerà alla storia come Altea
Thessa la mia dama di compagnia entra ed esegue un
piccolo inchino – Maestà.. Re Cold la attende in sala udienze – Mi faccio
sfuggire uno sbuffo infastidito, quella grossa lucertola viola spera di
conquistare il mio pianeta.. patetico.
Mi alzo e mi cambio d’abito, indosso il mio diadema e
mi avvio verso la sala udienze, dove in piedi mi attende il rettile violaceo
con quel suo stupido rampollo che si fa chiamare.. ah sì.. Freezer.
- Buon giorno Altea – dice senza scomporsi – Regina
Altea se non vi dispiace.. e vi prego di inchinarvi e portarmi rispetto Cold,
questo è il mio Paese e voi dovete trattarmi di conseguenza – ribatto con voce
ferma – hahahaha! – ridacchia Cold – Dovete perdonarmi “maestà” devo aver
momentaneamente dimenticato l’educazione.. vi prego di perdonarmi - - Cosa
volete?! – domando secca e stizzita – Desidero che mio figlio Freezer prenda il
posto di comando del pianeta vegeta - - Credevo che gli accordi fossero chiari
– lo interrompo irritata – Freezer avrà il comando delle truppe militari e
inoltre potrà gestire come meglio vorrà il commercio degli schiavi. Non
concederò oltre – L’espressione divertita di Cold diventa sta volta adirata
tuttavia sa di non avere alternative.. – Molto bene allora, ma ben presto voi
non sarete più regina e vostro figlio mi sembra sia più incline ad accettare le
mie generose offerte.. è solo questione di tempo maestà.. tutto il vostro
pianeta apparterrà a mio figlio - - Continuate a sognare Cold, finché il mio
cuore avrà battito voi non toccherete il mio popolo ed io intendo vivere ancora
a lungo! – La mia voce è alta e io sono dritta in tutta la mia altezza e
regalità – Ora ho da fare, a mai più spero Cold, pregherò perché la morte vi
raggiunga il più presto possibile e voi possiate finalmente giacere nelle
viscere dell’inferno! - - Buona notte anche a voi maestà.. – Si gira e si avvia
verso la porta, poi lentamente volta la testa e con voce delicata aggiunge – Ci
rivedremo all’inferno.. –
- 1956 Regione del Pherus – Villa Parr
*Tinisia*
- Padre! Padre! – Corro giù dalla bella scalinata di
marmo, il principe Vegeta mio futuro marito ha mandato una missiva dove mi
chiedeva di trascorrere un po’ di tempo a corte prima delle nozze, aspettavo
questo momento da quando avevo poco più di sei anni e non mi par vero che sia
arrivato!
- Roosichena -
Mi rivolgo alla mia cuginastra – Dov’è mio padre? – Non da segni di
avermi ascoltato e continua a disegnare il suo paesaggio – ROOSICHENA! – Urlo –
Dov’è mio padre? – Lei alza i suoi occhi ambrati dal foglio – Ma sei impazzita? Mi hai fatto
sbagliare con quella tua voce stridula! – Mi schiaffo una mano in fronte, non
sopporto quella stupida ragazzina vanitosa e del tutto ribelle – Rispondimi
invece di piagnucolare come una bambina! – China nuovamente il capo sul suo
foglio e con voce vellutata risponde – Non lo so.. io non lo vedo da stamattina
- - Possibile che pensi solo ai tuoi inutili disegni? Io diventerò a breve la
tua regina! – Non trattiene la sua tipica risata – Stai calma cugina! Non avere
fretta di comandare su tutto e tutti.. – Arriccio il naso - Quando sarò regina
ordinerò che ti venga tagliata la lingua – ride di nuovo, quella sua risata
cristallina e tremendamente irritante – Certo Tinisia.. certo! – Detto questo
alza i tacchi e se ne va nelle sue stanze.
Roosichena non è mia parente, lei è una Howard, Howard
in tutto e per tutto.
E’ una bambina viziata, amante del lusso, vanitosa e..
e tremendamente bella, bella come poche. Ha lunghi capelli neri e profondi
occhi ambrati, il suo corpo è quello di una donna eppure ha solo diciassette
anni contro i miei ventuno caratterizzati un corpo spigoloso e seni minuscoli.
I suoi genitori morirono presto e mio padre,
fratellastro di sua madre, si prese l’impegno di crescerla e amarla come una
figlia e adempì perfettamente infatti a volte sembra che ami più lei che me. La
sua risata cristallina fa letteralmente impazzire gli uomini e la sua
gentilezza fa si che tutti la amino.
Ancora immersa nei miei pensieri incrocio mia madre
nel lungo corridoio – Madre! Madre avete sentito? Il re mi vuole a corte.. a
corte ci pensate?! – sorride dolcemente – Si cara. Ho già dato ordine alle
ancelle di preparare tutte le tue cose per il viaggio, vedrai il principe ti
piacerà – batto piano le mani in segno di gioia – Non vedo l’ora! Verrete con
me madre? - - Certo piccola mia, e verrà anche tua cugina Roosichena – Dice
annuendo – Cosa? Roosichena? Perché? – domando mogia – A Roosichena piacerà
visitare la corte, inoltre ho intenzione di proporla come tua futura damigella
di compagnia - - No! – ribatto risoluta – Non voglio che venga con noi! Io non
la sopporto! – Mia madre assume un’ espressione severa – Sei molto dura nei
suoi confronti! Ricorda che è tua sorella da quando tuo padre si è preso
l’incarico di occuparsene, e come tale tu la devi trattare! Lei ti vuole molto
bene, e tu la tratti ingiustamente. - - Ma madre.. - - Non voglio sentir
ragioni! Lei partirà domattina con noi. – Detto questo se ne va.
Mi viene quasi da piangere per il nervoso, quella
bambina verrà con noi a corte e di sicuro sposterà tutta l’attenzione su di
se.. non posso assolutamente permetterlo..
CONTINUA…
Spero di cuore che questo capitolo vi sia piaciuto! Recensite numerosi e presto provvederò ad aggiornarla..