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Autore: Ryta Holmes    08/12/2010    8 recensioni
Attenzione! Spoiler episodio 3x13!!
E allora prese la spada e la posò velocemente sul fondo della barca, rimandando il momento in cui l’avrebbe rimirata e con un gesto veloce, afferrò la mano che ancora non era scivolata sul fondo.
La pelle fredda lo fece rabbrividire, eppure mantenne salda la presa, stringendo forte.
“Freya…”
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Merlino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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Desclaimers: personaggi, storie e luoghi non appartengono a me. Se lo fossero sarei ricca e sarei probabilmente una sceneggiatrice, ma questi sono solo vaneggiamenti! Ad ogni modo scrivo senza nessuno scopo di lucro, tranne quello di divertirmi!

Premessa: ci riprovo. Un altro flash su Merlin… ma stavolta come dico io. Sono rimasta indignata dal fatto che nell’episodio 3x13 Arthur e Gwen pomicino per un intero episodio mentre Merlin debba accontentarsi di vedere Freya in una pozzanghera d’acqua u_____________u ho aspettato 13 episodi per vedere un loro incontro! E poi?
Questa è discriminazione!!! >___<
Ad ogni modo ho cercato di scrivere qualcosa per dare un po’ più di peso a Merlin e Freya, pur attenendomi alla trama. Sono 500 parole esatte, stavolta! Spero vi piaccia!
Buona lettura! ^^


Ho stretto la tua mano.
 


Excalibur emerse dalle acque scure del Lago di Avalon in tutto il suo splendore.
Merlin osservò rapito l’immagine che si presentò davanti ai suoi occhi. Era sulla riva e per alcuni istanti non si mosse, continuando a guardare la spada ma soprattutto la mano che la reggeva.
Quella mano di donna.
Quella mano della donna che aveva amato.
Ignorò il pizzicore agli occhi e cercò di distogliere lo sguardo per non restare lì impalato. Doveva recuperare la spada, Arthur aveva bisogno di lui e non poteva perdere tempo.
Scorse una piccola imbarcazione e vi salì dentro, spingendola con la forza della magia. Solo quando la barchetta si mosse, tornò a guardare la mano che reggeva Excalibur.
Come prima nella caverna in cui aveva visto il suo bel volto attraverso il riflesso dell’acqua, un fiume di ricordi e di emozioni lo travolse.
Per primi quelli più dolci. I baci appassionati scambiati nei sotterranei, il sorriso gentile e grato per averle dato un aiuto insperato, gli occhi illuminati dai suoi stessi sentimenti e da quell’amore nato e cresciuto così velocemente da confonderli.
E poi giunsero i ricordi più dolorosi, quelli della paura di essere scoperti, del sangue versato a causa di una maledizione terribile, della sensazione di sentirsi strappare il cuore dal petto, delle lacrime versate su quel volto impallidito dalla morte.
Merlin non avrebbe mai potuto dimenticare tutto quello, un insieme che col tempo si era fuso diventando una dolce malinconia che puntualmente lo coglieva quando la sua mente tornava al passato.
Adesso quella dolce malinconia lo pervadeva, mentre l’imbarcazione raggiunse il punto del lago dal quale emergeva Excalibur.
Avrebbe voluto vedere il suo volto ma in qualche maniera sapeva che la giovane non poteva concedersi niente di più di un braccio fuori dalle acque.
E allora prese la spada e la posò velocemente sul fondo della barca, rimandando il momento in cui l’avrebbe rimirata e con un gesto veloce, afferrò la mano che ancora non era scivolata sul fondo.
La pelle fredda lo fece rabbrividire, eppure mantenne salda la presa, stringendo forte.
“Freya…”
Un sussurro, mentre la stretta veniva ricambiata. Non poteva parlare la dama del lago, non poteva mostrarsi. Ma in quel gesto trasmise a Merlin tutto ciò di cui lui aveva bisogno.
Sarebbe rimasto per sempre legato a lei, in un modo o nell’altro. E prima o poi l’avrebbe rivista. Quel legame che li aveva così uniti, non si sarebbe distrutto ma avrebbe resistito al tempo e alle vicende future. Merlin era certo di quel che pensava.
Quando la lasciò andare, la mano gentile si inabissò scomparendo alla sua vista.
Merlin asciugò velocemente le lacrime che erano sfuggite al suo controllo e ordinò alla barchetta di tornare a riva.
L’attenzione finalmente si concentrò su Excalibur e sulla sua sfavillante bellezza. La afferrò, permettendo alla lama di brillare alla luce del sole e la strinse forte. Gli occhi azzurri riacquistarono determinazione, mentre rimetteva piede a terra e si lasciava il lago alle spalle.
Adesso, doveva pensare al suo Principe.

Fine

Accetto critiche di qualunque genere, come sempre ^^ L’importante è vedere qualche bel commento!!
Ah, a chiunque importi, credo che questa sia l’unica divagazione dallo slash u_u questo famoso incontro mi ha lasciato proprio l’amaro in bocca…. Uffi.
A prestoooo
Baci
Ry
   
 
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