Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: fedenow    08/12/2010    6 recensioni
(e che comunque non ti avrei detto)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cose che non mi hai chiesto



COSE CHE NON MI HAI CHIESTO
(e che comunque non ti avrei detto)



A me piaceva scrivere, lo sai?
Tanti ritratti, ambienti, tante situazioni.
Mi guardavo allo specchio con occhi neri
e realizzavo:
meno male che sono svenuta stamattina.
Arrossivo.
E volevo ballare, lo sai?
In mezzo ad una pista liscia, nera e completamente vuota.

E raccontavo di te a Milano,
verso un teatro perso nella città,
direzione quella che ci hanno detto,
per il motivo che abbiamo firmato.
E mi sentivo importante.

Sai che non ti sopporto quando non stai mai zitto?
Io non ti ho mai creduto felice, amore.
E non so cucinare,
nel mio mondo che era colorato.
Ti penso
con un fiocco di neve sul naso e i pattini ai piedi,
mentre ridiamo – tu inciampi!

Ti vedo nelle canzoni
e nelle frasi dei film (reciti bene, lo sai?).
Sei un ritornello venuto male
che non riesco a buttare,
costretta ad amare la tua felpa troppo stretta.

____

Mi aiuti a spaccare questa teca di vetro?
(“Respira!”)
Io non avevo voglia di piangere.
____

Sai che ho visto un treno e ho pensato
quanto è grigio e
che avremmo potuto salirci e andare dovunque?
Senza il biglietto, aspettando
che qualcuno venga a svegliarci
(perché nel mio sogno dormi anche tu).

Ricordo la tua partenza
e la speranza che mi portassi con te,
mentre sorridi ai volti delle persone.
Adesso non ti vedo e mi sembra
una specie di croce.

Sai qual è il problema? Tu allunghi le sillabe,
mentre si allungano
le strade che voglio evitare, distogliendo lo sguardo.
Lì è dov’eri tu! Lì è dove siamo andati!
Lì è dove ho pensato di essere stata! – Ti piace la mia vita?

Voglio uccidere le tue promesse
e farti pronunciare quelle evitate,
strapparti da questo giorno e diventare un’immagine.
(Credevo che la vita fosse bella
e vorrei tornare a farlo.)

Sai che non mi hai mai fatto un complimento?
Non so, ti è caduta bene la brioche o
hai sorriso fuori luogo al momento opportuno.
Mi piace pensare che mi sarebbe bastato.

Vorrei fissarti per un minuto e mezzo
e inclinare la testa di lato
per vedere l’effetto che fa.
Invece respiro ancora la luce dei lampioni,
quel giallo immaginario.

Non ho mai capito quando mi parlavi, lo sai?
Era come avere le orecchie piene di sugo
- che lingua conosci? Sei buffo!

Io con te vedevo di più.
(Non il naso, con gli occhi guardavo le stelle!)
E avremmo potuto
scaldarci i piedi fra i cuscini del divano,
mangiando popcorn, mozzando i respiri.

Sei la più bella storia senza senso mai scritta,
ma io, dopo te, non ho più parole.





_____________________________________________________________________________________________________

Questo scritto è il frutto di tre o quattro riscritture ed abbondanti rimaneggiamenti, fatto ancor più strano se si considera che di solito pubblico dai dieci ai venti secondi dopo aver concluso una storia. Niente, ad ogni modo, è bastato ad eliminare quell'odiosa sensazione chiamata, per dirla con il poeta, salto di palo in frasca, che mi infastidisce alquanto.
Cos'è lo so fin troppo bene - e ha rotto le scatole -, e vorrei ringraziare, in modo assolutamente sconclusionato (come tutta la storia, del resto), tutti gli autori che ho letto e che saprei definire soltanto grandi per la costanza che dimostrano in ogni singolo racconto: vorrei esserne capace.

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: fedenow