C'era una volta un giovane ragazzo molto attraente di nome Alphonse Elric, aveva corti capelli biondi e dei grandi occhi dorati che facevano innamorare ogni ragazza.
Un giorno decise di scendere in spiaggia per godere del sole mattutino e dell'aria fresca.
Ma mentre passeggiava s'imbattè in un ragazzo, apparentemente privo di sensi steso sulla calda sabbia bianca.
Accorse inginocchiandosi e per un tempo indefinito si soffermò ad osservarlo, rapito dalla sua bellezza.
Ma si vide costretto a riprendersi per prestare soccorso all'incantevole sconosciuto: lo prese tra le braccia tentando di riscaldarlo un po' visto che era coperto solo da una veste bianca, non adatta alla stagione.
Quando finalmente decise di riprendere i sensi si accorse del giovane ragazzo che lo teneva stretto a se' donandogli un senso di protezione e gli sorrise riconoscente.
Per Alphonse quello però non era un semplice sorriso, ma il più bello che avesse mai avuto l'occasione di vedere, e spinto dalla curiosità chiese al giovane:
-Chi sei...?- Con tono dolce e sussurrato.
-Io sono l'amore, ti ringrazio per avermi salvato dal gelo del mattino e siccome solo tu con il tuo animo puro sei stato in grado di vedermi, ti ricompenserò esaudendo tre dei tuoi desideri-
Si mise seduto e inchiodò le iridi color miele a quelle dell'altro che non poteva credere a quello che stava succedendo, ma accettò la proposta dell'amore.

Passarono alcuni giorni in cui l'amore stette sempre al fianco di Alphonse, che intanto pensava e sceglieva con cura il primo desiderio.
Quando decise che se il tempo per lui si fosse fermato ne avrebbe gioito, e non avrebbe più avuto tanti problemi, ed ecco il desiderio:
-Vorrei conservare per sempre queste sembianze-
Detto fatto, il biondino esaudì il desiderio e per Alphonse il tempo non sarebbe più stato un nemico: per sempre giovane ed attraente.

Passarono altri giorni, e in Alphonse sorsero alcuni dubbi così una mattina mentre passeggiava con l'amore sempre al suo fianco chiese:
-Perchè solo io ti ho visto?-
-Non tutti gli umani sono in grado di vedere l'amore, poichè i loro occhi possono essere oscurati da altri sentimenti negativi...-
Fu la risposta sempre accompagnata da un sorriso.
-E' strano però, esaudisci i miei desideri ma io non conosco nemmeno il tuo nome- Commentò desideroso di ascoltare la risposta.
-Come ti ho detto sono l'amore, di nomi ne ho tanti ma tu puoi chiamarmi come più ti piace-.
Era difficile scegliere un nome per qualcuno di così bello, nessuno sembrava all'altezza del proprietario.
-Ho deciso, ti chiamerò Edward... non c'è un motivo ben preciso ma dopotutto non è il caso che ci ha fatti incontrare?-
-Sarà come volete che sia...-

Arrivò il secondo desiderio in una mattina d'inverno quando Edward e Alphonse stavano seduti davanti al fuoco.
Pensò che controllare gli elementi non sarebbe stato male, ma per non esagerare si limitò a desiderare il successo in qualsiasi cosa si azzardasse a fare e così fu.
Detto fatto, Edward esaudì il desiderio e per il giovane padrone dell'amore non ci sarebbero più state sconfitte ma solo vittorie.

Quando però si trovò davanti all'ultimo ebbe paura, un sentimento che non avrebbe mai voluto provare: Tra lui e quella dolce creatura era nato qualcosa di speciale e non voleva certo vederlo sparire a causa del terzo desiderio.
Tentennò e finse di pensarci per notti intere, quando invece voleva guadagnare tempo.
Ma l'amore non era sciocco, e un giorno andò davanti al suo padrone per chiedere a cos'era dovuta la sua insicurezza.
-Vedi il mio terzo desiderio sarebbe stato quello di trovare il vero amore, ma io ti ho già trovato e non voglio perderti-
L'amore comprese e sorrise.
-Io ti ho donato l'immortalità e la giovinezza eterna, ti ho reso un'eterno vincitore e proprio per questo sei riuscito a vincere persino con me... se desidererai di possedermi per sempre così sarà-
Spiegò e dopotutto era quello che anche lui voleva, non girare più l'universo in cerca di umani meritevoli... ma restare con l'unica persona in grado di possedere veramente l'amore.
-Allora Edward, io desidero te... per sempre-
Gli cince i fianchi morbidi con le braccia guardandolo ancora una volta, con la certezza che sarebbe rimasto.
-Sarà un piacere per me padrone-
Detto fatto, il desiderio fu esaudito e i due vissero per sempre felici e contenti.


[Angolino Autrice]
^_^ salve! Come è nata questa fic rimane un mistero... stavo sfogliando il libro e mi sono messa a pensare alla figura di Venere, dea dell'amore, nata dai flutti ecc... e di conseguenza mi sono immaginata delle scenette Elricest XD (di solito scrivo RoyEd ma in una fic così... Roy mi sembrava inadeguato, senza offesa ùwù).
Ed ecco un bellissimo Edward che rappresenta l'amore e Alphonse che è il suo padrone u.u per l'eternità.
Vi piace? XD O sta volta ho oltrepassato il limite XP vbb io lo faccio spesso... XD
Bene, ringrazio chi legge e chi magari mi recensirà :)
Baci!