Capitolo 2
Dov’eravamo rimasti? Ah, si:
Ad un tratto, i miei occhi alabastro, vedono delle scarpe di fronte a me. Alzo lo sguardo e vedo lui, l’essere più bello della terra: Daniele Belgiovanni.

Non riesco a credere che proprio lui sia qui, di fronte a me, e che mi stia guardando con quei suoi occhi violetto scuro… e che io sia in queste condizioni!!
Porto le gambe all’altezza del viso e nascondo lo stesso tra di loro. Mi sento tremendamente imbarazzata e furiosa! Furiosa perché, per colpa di Michele, adesso sono in questo stato e proprio adesso Daniele è qui!!
Sento tutto d’un tratto un rapido movimento, alzo la testa e mi ritrovo quei suoi occhi violetti proprio di fronte ai miei, i nostri nasi si sfiorano e sento il suo alito al caffè sul mio viso.
<< Stai bene Penny? >>, mi chiede con quella sua voce tremendamente profonda. Sento le mie guance andare completamente in fiamme, il mio cuore tra poco scoppierà, i miei polmoni non avranno più aria!
<< Si, si sto bene >>, rispondo.
Purtroppo, so di non poter dirgli tutto ciò che mi passa per la testa, non mi capirebbe mai, come del resto non ha fatto nemmeno Virgi, anche se lei ci ha provato a ci prova tutt’ora a dimostrarmi che a me ci tiene, mi rendo conto che il peso del mio dolore è troppo anche se condiviso, e di certo non posso fargliene una colpa!
<< Non mi sembra che tu stia davvero bene. Adesso ascoltami, io non so cosa ti stia succedendo, ma sappi che se hai bisogno anche di uno sfogo, o di un aiuto con i compiti, io sono qui! Bè… forse per i compiti no, dato che non riesco a fare i miei! >>, dice sorridendo.
Lui, sta sorridendo. A me. Daniele Belgiovanni. Sorride. A me.
Adesso posso davvero morire felice!!
Per non fargli sospettare nulla, scoppio a ridere cercando di asciugare in fretta le lacrime.
Lui mi porge una mano, io l’accetto e mi alzo facilmente. Cominciamo a camminare e mi rendo conto che non ho ancora lasciato la sua mano… ma nemmeno lui l’ha fatto! Quasi involontariamente, muovo la mano che è ancora dentro la sua , ma lui non mi guarda e continua a camminare.
<< Ti da fastidio che ti tenga per mano? >>, dice improvvisamente.
Dio… dire come mi sento adesso sarebbe impossibile anche se avessi a disposizione pagine e pagine, un intero romanzo non basterebbe!
<< N- No, non mi da fastidio >>, rispondo con la voce incrinata dall’emozione.
<< E allora qual è il problema? >>
Il problema è che tra una settimana dovrò fare sesso con Michele e non so come fare perché non ho nessun tipo di esperienza particolare. Per caso vuoi aiutarmi tu? Se vuoi possiamo farlo dalla mattina alla sera, così magari ricordo come si fa! , penso come una pervertita. Cioè, sono una pervertita quindi, per evitare brutte figure di ogni genere, non gli rispondo e continuo a camminargli accanto, con la mia mano nella sua. Come se fosse la cosa più naturale al mondo! Ed io vorrei proprio che lo fosse!!
<< Penelope, per favore, dimmi che problemi hai! >>, dice alterato, alzando un po’ il tono della voce.
Cosa faccio?! Glielo dico o non glielo dico?
Se glielo dicessi, rischierei di allontanarlo completamente da me ma se non lo facessi, probabilmente si allontanerebbe comunque perché potrebbe pensare che non mi fido abbastanza di lui. Dai, buttiamoci, al massimo la mia situazione sociale calerà a livelli storici, ma non sarà così brutto. Ho sempre perso qualcuno nella mia vita, uno dopo l’altro, gli affetti, gli amici, tutti scomparivano lasciandomi sola.
Devo davvero temere di perdere qualcun altro? Non credo.
<< Michele mi ha convinto a fare una scommessa, tra una settimana dovrò fare sesso con lui per dimostrargli che le parole che ho sempre detto a proposito della mia non verginità erano vere. Mi ha fregato, e adesso devo trovare qualcuno che mi aiuti, dato che non ricordo come si fa >>, dico tutto d’un fiato, dimenticandomi di inserire spazi e respiri tra una parola e l’altra.
Daniele non lascia la mia mano, anzi rinforza la presa facendomi quasi male. Ma non glielo dico, è un male che tutto sommato vuole fare bene.
<< Potrei aiutarti io, sempre se vuoi >>, sussurra tenendo gli occhi bassi mentre io sussulto nel sentire quelle sue parole.
<< Da quando vai in giro proponendo questo tipo di aiuti? >>, cerco di sdrammatizzare con la voce emozionata.
<< E comunque… sarebbe davvero pietoso se io accettassi >>, dico triste.
<< Pensi che te lo stia proponendo… per pietà? >>
<< Purtroppo ne sono sicura. >>
<< Non sarebbe affatto pietà la mia. Vedi Penny, volevo parlarti da un po’. Io credo che tu sia una persona molto matura, senza contare che sei bella, gentile e divertente. Inoltre, anche se non lo vedi, molti ragazzi della classe, farebbero pazzie pur di starti vicino… me compreso. Quello che sto cercando di dirti… è che mi piaci. >>
Rimango basita, sarà sicuramente uno dei miei soliti sogni. Tra poco mi sveglierò con il battito accelerato e la solita irritante musichetta del telefonino ad informarmi che è mattina. Magari, scoprirò che anche la scommessa con Michele non è che frutto della mia immaginazione…
Poi comunque, io rimarrò nell’ombra per sempre, queste cose succedono solo nei film!
<< Allora Penelope? >>, sento una voce che mi chiama, assomiglia molto a quella di Daniele ma non è possibile sia la sua. Lui rimarrà un mio sogno proibito per sempre o forse no.
Forse è davvero qui, adesso.
Forse sta davvero succedendo tutto questo a me.
Forse davvero lui si è proposto di aiutarmi.
Forse davvero mi ha confessato di piacergli.
E allora, gli devo una qualunque risposta!
<< Io… non so davvero cosa dire >>, beh, certo non questa!
<< Se posso suggerirtelo, dici semplicemente che vuoi diventare la mia ragazza, per me andrà più che bene. >>
Lo sta dicendo davvero. E mi sta anche sorridendo in una maniera così disarmante!! Devo assolutamente dirgli di si, sarebbe un’eresia dire no a una simile perfezione della natura!!
<< Io voglio diventare la tua ragazza >>, dico flebilmente.
Perché non riesco a urlarlo? Io voglio urlarlo!
<< Come scusa? Il vento ha portato con se la tua dolce confessione. Mi sa proprio che ti toccherà ripeterla! >>
Maledico il vento con un sorriso amaro, adesso devo urlarlo!
<< Ho detto che voglio diventare la tua ragazza >>, dico fiera.
Allora vedo il volto Daniele farsi sempre più vicino, sempre di più e poi sento le sue labbra sulle mie e wow…
Non so come descrivere questo momento, è semplicemente stupendo! E’ un bacio lento, le nostre bocche si assaporano tranquillamente, le lingue cominciano a conoscersi e i sapori si fondono tra loro. Parecchi passanti ci fissano indignati e beh… noi non ce ne curiamo!
Continuiamo a guardarci negli occhi, felici.
Forse, ho trovato qualcosa a cui appigliarmi per non cadere…

*Bullettina’s corner*

Buonasera a tutti, il capitolo è appena stato finito e ,chissà come mai, mi sento realizzata! :) Sono riuscita a descrivere tutto come volevo io e credo di esserci riuscita e, se magari non l’ho fatto, c’ho almeno provato!! Il titolo corrisponde alla magnifica canzone dei Guns che mi hanno ispirato. Se volete, ascoltatela mentre leggete, fa tutto un altro effetto credetemi!
Ora, ringrazio tutti quelli che hanno letto, messo la storia tra seguite, preferite e ricordate, chi mi ha inserito tra gli autori preferiti e la povera cristiana che ha recensito il primo capitolo ahahahahah,grazie a tutti davvero! =)
Adesso vado, se vi va lasciate una recensione, a me fanno molto piacere e chissà, magari aggiorno anche prima! ;)
Bullettina97