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Autore: Queen    09/12/2010    4 recensioni
L'amore è felicità, l'amore è dolore... l'amore è egoismo...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ash, Misty, Tracey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"... passiamo ora alle notizie che ci arrivano dalla Lega pokemon di XXX dove stanno per scendere in campo: il famosissimo allenatore proveniente dal Kanto Ash Ketchum contro..."


Spense la Tv.

Nella stanza scese il silenzio. Si poteva sentire benissimo il rumore che proveniva dall'esterno della pioggia che batteva sul vetro della finestra.

Seduta in quella buia stanza ancora con il telecomando in mano, c'era una ragazza che continuava a fissare lo schermo ormai spento, con aria persa.


"Quanti anni sono passati ormai... ?"


Già, quanti anni erano passati da quando lui aveva continuato a seguire il suo sogno lasciandola indietro, nella città di Cerulean?


Ne era innamorata. Lo era stata fin dal principio. Anche se sapeva che il suo amore sarebbe stato a senso unico, era felice lo stesso. Poteva stargli accanto, seguirlo e sostenerlo aiutandolo mentre realizzava il suo sogno. A quei tempi quello le bastava. Queste piccole soddisfazioni erano sufficienti per riscaldare il cuore di una ragazzina alle prese con la sua prima cotta, ma quel giorno, il giorno in cui dovette tornare ad accuparsi degli affari di famiglia alla palestra, qualcosa cambiò. Quel delicato equilibrio che la rendeva felice si spezzò.


All'inizio cercava di compensare con le telefonate. Si sentivano spesso, quasi ogni volta che Ash e compagni si fermavano in una nuova città. Poi le chiamate diventarono sempre più rare. Seguiva i suoi incontri alla tv ogni volta che li trasmettevano e lo chiamava soltalto quando il ragazzo si trovava a dover affrontare quelli più importanti.

Quel contatto così insignificante ormai non le bastava più. Sentire la sua voce sempre allegra, che non accennava mai ai momenti ed alle avvenure passate insieme... che non pronunciava mai un "mi manchi..." era sempre più insopportabile... assistere poi ai suoi trionfi davanti ad uno schermo e non poter essere al suo fianco era troppo doloroso.

Per non parlare di tutte quelle false promesse... quante volte a telefono si era sentita dire frasi come "Presto verrò a trovarti..." Inizialmente ci credeva ed aspettava... aspettava. In tutti quegli anni quel "presto" non si era mai concretizzato. Ma ogni volta continuava a prometterlo. Ormai non ci faceva più caso e, quando capitava, si limitava ad annuire.


Che senso aveva arrabbiarsi? Aveva forse motivo per pretendere che Ash perdesse tempo con lei? Aveva il suo sogno da realizzare e poi, anche nel caso in cui fosse passato, non sarebbe mai stato per rimanere. Sapeva che sarebbe stato solo per un brevissimo periodo poi sarebbe ripartito lasciandola nuovamente in quella palestra.

"Meglio così dopotutto..." pensò mentre si avvicinava alla finestra per osservare la pioggia che continuava a scendere incessantemente.

Gettò un'occhiata all'orologio "Ormai dovrebe iniziare... forse dovrei chiamarlo... no, no... basta non avrebbe senso... è ora che la smetta di farmi male."

La finale della lega stava per iniziare. Di norma lo avrebbe chiamato per il solito incoraggiamento ma ora si era decisa. Non poteva continuare così. Che senso aveva? Dare il suo cuore ad una persona che neanche se ne accorgeva, aspettare un solo gesto che la incoraggiasse, che le desse la forza di confessargli il suo amore e di dare spazio ad un pò di meritato egoismo pronunciando delle semplici parole... " torna da me..." ma mai niente.

"Basta, basta! Guardati Misty" si rimproverava tra sè e sè "quanto tempo hai passato tra queste mura? Quanti ragazzi hai rifiutato per aspettarlo? A cosa è servito tutto questo? A niente! Non lo chiamerò. Devo voltare pagina ed abbandonare questa stupida ed inutile abitudine sarà il primo passo!"

Effettivamente di pretendenti ne aveva parecchi. Con il passare del tempo era diventata una bellissima ragazza, si era fatta molto più femminile sia nei modi che nell'aspetto. Aveva fatto allungare i capelli e non li portava più legati, li lasciava sciolti, una folta chioma di capelli color arancio che faceva da cornice a quegli occhi azzurri come l'oceano.

Non a caso parecchi allenatori si presentavano non tanto per conquistare la medaglia bensì per conquistare il cuore che la giovane allenatrice di pokemon aveva reso di ghiaccio.


Intanto qualcuno se ne stava seduto ad un tavolo di una hall battendo nervosamente le dita di una mano sul tavolo mentre con l'altra accarezzava il suo Pikachu. Gettava continue occhiate verso la reception.

All'improvviso il telefono squillò, ebbe un leggero sobbalzo. Fisso i suoi occhi neri sull'uomo che, da dietro al bancone, rispose. Qualche secondo e questi riattaccò. Non era per lui.

-Ah ecco dov'eri finito! Che fai, scappi prima dell'incontro?-

Era la voce se suo vecchio amico Brock.

-No, no tranquillo, ero solo venuto qui per rilassarmi un pò-

-Spero che tu ti sia rilassato abbastanza- disse -perchè è ora di scendere in campo!-

Ash annuì poi si alzò e si diresse verso il campo.


Misty si svegliò di soprassalto quando sentì suonare il campanello. Si era addormentata cullata dal rumore della pioggia che, nel frattempo, non era cessata. Guardò velocemente l'orologio, erano le sei del pomeriggio.

"Accidenti, chi può essere a quest'ora? Tra l'altro non è neanche l'orario per gli incontri in palestra..."

Si affrettò a scendere. Il campanello suonò di nuovo.

-Eccomi, eccomi arrivo... - poi quando fù alla porta gettò un'occhiata dallo spioncino... era Tracey! Il ragazzo che avevano conosciuto ai tempi della lega di Orange.

-Tracey! Che bella sorpresa! Che ci fai da queste parti?- esclamò felicemente sorpresa dopo aver aperto la porta.

-Ciao Misty! Beh, passavo da queste parti ed ho pensato di farti visita... disturbo?-

-Certo che no, dai accomodati!-


Quella visita ci voleva proprio, andava molto d'accordo con il ragazzo. Da quando era tornata ai suoi doveri di capopalestra, Tracey passava spesso a trovarla.

Gli offrì un caffè, si sedettero al tavolo chiacchierando un pò poi, notando il televisore spento le chiese -Non l'hai seguito...?-

Misty si incupì di colpo, sapeva bene a cosa si riferiva. Era inutile fingere indifferenza con lui. Parecchie volte avevano assistito insieme agli incontri di Ash, e tutte le volte Tracey si era ritrovato a doverla consolare dato che inevitabilmente non riusciva a trattanere le lacrime. Lui sapeva quali erano i sentimenti che la ragazza provava per l'allenatore, con il tempo era diventato la sua valvola di sfogo, sentiva di poterne parlare solo con lui.

-No... ho deciso di smettere... non posso continuare a perdere tempo in questo modo...-

-Quindi non sai che... che Ash è stato sconfitto..-

A quella notizia rimase pietrificata... Ash sconfitto... da quant'è che non succedeva? Ormai si era affermato come allenatore tra i più forti in circolazione, anche i pronostici dell'incontro erano tutti a suoi favore... con la coda dell'occhio guardò il telefono, forse avrebbe dovuto chiamarlo per sentire come stava... aveva le mani appoggiate sulle ginocchia, istintivamente le strinse, come a cercare un qualche appiglio che le impedisse di precipitarsi alla cornetta. "No. Non è più affar mio quello che gli succede" sentì qualcosa di umido solcarle il viso... erano lacrime.

Neanche il tempo di rendersene conto che venne avvolta dall'abbraccio di Tracy. L'iniziale sensazione di sorpresa lasciò presto il posto ad un inaspettato tepore. Tra le braccia dell'amico si sentiva confortata. Si lasciò cullare da quel benessere per qualche minuto.

-Grazie Tracey, ora stò bene- disse tentando di sciogliere quell'abbraccio. Non ci riuscì, il ragazzo la trattanne a sè senza lasciarle altra alternativa se non quella di rimanere tra le sue braccia.

-T-Tracey avanti... ti ho detto che stò bene... - ma niente.

-Misty...- disse con un soffio di voce. La sua bocca era vicinissima all'orecchio della ragazza... -... sai bene cosa provo per te... - anche se sussurate, quelle parole le rimbombarono dentro la testa.

Eccome se sapeva quello che provava per lei... già tempo fà in un'occasione analoga il ragazzo le si era dichiarato. A quel tempo però l'aveva respinto senza esitazione, ancora viveva nella speranza che Ash si sarebbe accorto dei suoi sentimenti. Ora vacillava.

Tracey allentò l'abbraccio e la allontanò da se quel tanto che bastava per guardarla negli occhi, che ormai si stavano riempiendo nuovamente di lacrime.

-Se davvero hai intenzione di ricominciare, di dimenticarti di quell'insensibile di Ash che non si preoccupa minimamente di te... allora... allora permettimi di stare al tuo fianco... sò che magari fin da subito non riuscirai ad amarmi come ami lui... ma con il tempo sono sicuro che riuscirò a fartelo dimenticare...-

I suoi occhi brillavano di una sincerità e determinazione impressionanti.

Dimenticarlo... eh era una parola! Ash aveva il monopolio del suo cuore... però se davvero voleva voltare pagina, dimenticarlo e guardare avanti quella era l'occasione giusta. Chi meglio di Tracey avrebbe potuto togliere l'ombra di Ash dal suo cuore?

Tracey la fissava, questa volta non si sarebbe accontentato di un no. Era sorprendente la tenacia con la quale le era rimasto acanto in veste di amico consolandola ogni volta che si sentiva triste e si sfogava per via del suo amore non corrisposto per Ash, covando quei sentimenti.

"Sono stata veramente crudele" si disse "sapevo che era innamorato di me, ma nonostanze tutto mi è sempre stato accanto come amico... quanto ha sofferto a causa mia..." non le rimaneva molto da fare.

Abbozzò un sorriso, e con una mano gli accarezzò la guancia sussurrando -Va bene...-

Il ragazzo restò un pò sorpreso, non poteva credere alle sue orecchie.

-Va bene...- ripetè ancora una volta alzando un pò il tono di voce.

"L'ha detto per davvero..." realizzata la cosa tirò a se la ragazza e la strinse in un altro abbraccio.

Misty rimase in silenzio ricambiando l'abbraccio con tutte le sue forze come a volergli trasmettere con quel gesto la sincerità dei suoi sentimenti.


Toc Toc

Qualcuno stava bussando alla porta della sua stanza.

Ash se ne stava sdraiato sul letto.

-Avanti...-

La porta si aprì e Brock entrò -E' ora di cena... scendi non puoi non mangiare niente-

-Non ho fame-

-Ash, non fare il bambino... accidenti è una sconfitta cosa vuoi che sia! Ti rifarai la prossima volta!-

-Lo so-

-Allora su alzati che andiamo!-

-...-

-Ash... non costringermi ad usare le maniere forti!- disse scherzosamente l'amico cerdando di provocare una qualche reazione.

Effettivamente qualcosa cambiò, Ash si mise seduto, gomiti appoggiati sulle ginocchia e sguardo perso sul pavimento.

-Perchè...- bisbigliò.

-Eh? Cosa hai detto?- chiese Brock chinandosi per sentire meglio.

-Perchè oggi non mi ha chiamato?- chiese guardando l'amico.

-Chiamato... ? Ti riferisci a Misty?-

-Si...

-Non ti ha chiamato prima dell'incontro? -

-No, quando prima mi hai trovato nella hall stavo aspettando la sua chiamata ma... niente...-

Brock lo guardò, il suo sguardo si fece serio.

-Perchè ti chiedi... è per questo che durante l'incontro avevi la testa tra le nuvole e non sei riuscito a concentrarti a dovere?-

-Non sò perchè... ma mi sento preoccupato... Cosa le sarà successo? Che stia male? -

-Davvero, mi sà che sei senza speranza...-

Ash lo guardò con aria interrogativa prima di beccarsi un bel pugno in faccia.

-Sei davvero ottuso Ash! -

-Ehi!! Ma sei impazzito? Cosa ti è preso?- ringhiò massaggiandosi la guancia con la mano.

-Te lo meriti! Davvero non capisci perchè Misty non si è fatta sentire?-

Ash continuava a guardarlo con aria interrogativa.

-Ash, Misty è innamorata di te... da anni poi!-

Queste parole furono come un fulmine a ciel sereno.

-Finalmente ha capito che deve lasciarti perdere perchè con te non c'è speranza... di un pò, ti rendi conto di tutte le volte che l'hai ferita? Tutte quelle promesse di tornare a Cerulean City... quante volte le hai mantenute? Mai!-

-Innamorata... di me... ?- si limitò a ripetere con aria interrogativa poi, senza curarsi della presenza dell'amico, si alzò ed iniziò a vagare per la stanza – innamorata di me... - ripeteva tra sè e sè.

-Quando si tratta di pokemon sei un genio... ma i sentimenti umani per te sono proprio un misterò...- disse sospirando Brock -Cosa provi tu per lei... ?-

A quella domanda, si bloccò. Già, cosa provava lui? Non ci aveva mai pensato. Come aveva appena detto l'amico, con i sentimenti era un disastro. Di certo Misty non gli era indifferente, era stata sempre al suo fianco quando non era nessuno, fin dall'inizio del suo viaggio. Se era diventato il grande allenatore che era il merito era pricipalmente suo, lei l'aveva sostenuto nei difficili momenti iniziali, quando, un pò per la mancaza di esperienza un pò per la giovane età, era più difficile trovare la forza di andare avanti. Si, c'era sempre stata anche dopo la loro separazione, ad ogni incontro era sempre li che lo chiamava. Quelle semplici parole "Metticela tutta Ash!" pronunciate da quella voce che l'aveva sempre accompagnato, erano sufficienti a caricarlo, quando scendeva in campo lo faceva anche per lei, sapeva che avrebbe seguito il suo incontro. Voleva vincere per farle vedere che si stava impegnando per realizzare il suo sogno, diventare il più grande allenatore di pokemon di sempre, per poter poi un giorno, presentarsi da lei orgoglioso di quello che era diventato... invece quel giorno niente, Misty non lo aveva chiamato, quello voleva dire che non avrebbe seguito l'incontro... lei non era più con lui...

Ora capiva, non era la preoccupazione per quello che poteva esserle successo a distrarlo (anche se questo comunque gli dava pensiero) era la mancanza del suo sostegno. Per cosa combatteva se lei non era lì a guardarlo?

E adesso cosa aveva tra le mani? Beh certo, una sconfitta non era la fine del mondo, si poteva rifare in qualsiasi momento, quindi la gloria che aveva conquistato con grande fatica non era andata affatto persa. Ma cos'era quel vuoto allora? Mancava qualcosa, qualcosa che fino a quel momento non sapeva neanche di avere a portata di mano... il calore di una persona. Non una persona qualsiasi, solo Misty era in grado di regalargli quella tranquillità. Nei suoi viaggi aveva conosciuto tante ragazze, alcune di loro si erano anche unite al gruppo per qualche periodo ma... nessuna aveva mia destato il suo interesse o gli dava tanto quanto quell'inconscia felicità che quei pochi minuti di telefonata gli regalavano.

Ma tutto questo lo stava realizzando solo ora... solo ora che sentiva di averla persa.

-Perchè sono così stupido... SONO UNO STUPIDO!- gridò poi sferrando un pugno al muro.

Brock osservò la scena in silenzio. Era preoccupato per l'amico e al tempo stesso si sentiva anche in colpa... sapeva fin dall'inizio come stavano le cose, che Misty era innamorata di Ash e che anche a lui non era indifferente. Sapeva ma non aveva fatto niente per cercare di avvicinarli. Non voleva forzare le cose, aveva a che fare con due stupidi che dovevano maturare e risolvere la faccenda da adulti non aveva senso mettersi in mezzo. Vedendo quella scena però si era quasi pentito di non aver agito differentemente.

-Ash...-

-Brock, sono un'idiota, solo ora stò aprendo gli occhi... ora che l'ho persa... l'ho delusa, non vorrà più saperne di me....-

-E ti arrendi così?-

Ash prese a fissare l'amico.

-Vuoi lasciare le cose così come stanno senza provare a rimediare?-

-Ma cosa posso fare...-

-Lo sai... vai...-

Giusto, poteva andare a Cerulean City, mantenere quelle tante promesse anche se in ritardo. Presentarsi da lei... certo non come il più grande allenatore di pokemon del mondo ma come semplice uomo, uno stupido uomo che aveva appena aperto gli occhi del suo cuore. Forse era troppo tardi per rimediare, ma Misty si meritava almeno la possibillità di poterlo insultare, di poter sfogare su di lui rabbia, frustrazione e tristezza accumulati in tutti questi anni. Si, forse non sarebbe riuscito a recuperare quel rapporto, ma almeno si sarebbe messo l'anima in pace.


Rinnovato nello spirito si diresse verso l'armadio, prese lo zainetto ed iniziò a gettarci dentro in maniera confusa, tutta la sua roba.

Brock lo osservava un pò perplesso -Cosa stai facendo?-

-Come non lo vedi? E poi me lo hai detto tu, vado a Cerulean City-

-Si ok, ottima decisione ma... ora??? Riposati, partirai domani mattina!-

-Ho già perso troppo tempo, non posso aspettare!- finì in quel momento di chiudere lo zaino, lo mise in spalla e si diresse deciso verso la porta, prese il berretto e lo indossò.

-Ti chiamo appena avrò sistemato le cose... - disse incamminandosi.

Brock era rimasto impietrito, sapeva che Ash era una persona determinata... ma non fino a questo punto! Neanche provò a fermarlo, tanto niente poteva fargli cambiare idea quando era in quello stato.

"Bastava così poco per fargli capire cosa sono i sentimenti???" pensò, poi si limitò semplicemente ad augurargli buona fortuna mentre vedeva la sua sagoma allontanarsi.


Erano passati due giorni da quando Misty aveva iniziato la sua relazione con Tracey.

Anche se a conti fatti, ancora non aveva avuto modo di sentirsi coinvolta nella vita di coppia, era stata impegnata con le faccende della palestra e non si erano visti dalla sera in cui si erano messi insieme. Quel pomeriggio però sarebbero usciti insieme, il loro primo appuntamento.

Si sentiva tesissima, vagava tra la camera ed il bagno, neanche lei sapeva cosa cercava, però doveva distrarsi nell'attesa che arrivasse il... suo ragazzo.

"Avrò fatto la cosa giusta?" si ripeteva di continuo "no... non devo dubitare..." il quel momento suonò il campallo, il cuore iniziò a batterle fortissimo, era arrivato.

Scese, aprì la porta e se lo trovò davanti... come doveva comportarsi ora?

-C-Ciao...- le uscì solo questa timida parola della bocca che accompagnò con un rapido gesto della mano.

Da parte sua Tracey sembrava molto più sicuro di sè, si avvicinò, le appoggiò una mano sulla spalla e la baciò sulla guancia. Quel semplice gesto bastò a paralizzarla.

-Allora vogliamo andare?- chiese divertito nel vedere quella reazione.

Misty annuì poi uscì e dopo aver chiuso la porta, si incamminarono verso il centro della città.

Superato l'imbarazzo iniziale i due iniziarono a chiacchierare come al solito, a Misty non sebrava vero, considerando il suo stato iniziale pensava che se ne sarebbe stata muta come un pesce balbettando risposte monosillabe, invece si sentiva perfettamente a suo agio. Neanche quando Tracey le prese la mano e gliela strinse forte provò imbarazzo.

"Forse è possibile... forse posso veramente dimenticare Ash..." ahia! Era tornata a pensarci, si incupì un attimo, il suo cuore cominciò a farsi pesante.

-Stai bene Misty?-

Trasalì. Non doveva pensare ad Ash. Si ricompose subito.

-Si, si tranquillo! Che dici entriamo qui?- disse indicando la vetrina di un negozio.

Il ragazzo annuì ed entrarono.


Il pomeriggio volgeva al termine. E la giovane coppia era sulla strada del ritorno.

-E' stata proprio una bella giornata, grazie!- disse rivolgendosi a Tracey con un sorriso sincero. Era stata veramente bene con lui ed era riuscita a non pensare ad Ash per la maggior parte del tempo.

Il ragazzo le sorrise, sembrava pensieroso.

-C'è qualcosa che ti preoccupa?- gli chiese preoccupata.

Ancora silenzio. All'improvviso Tracey scattò, la guardò dritta negli occhi, gli aveva piantato addosso lo stesso sguardo che aveva la sera che le aveva chiesto di diventare la sua ragazza. Poi prese il tuo viso tra le mani e si avvicinò pericolosamente.

-Vorrei baciarti...- le disse con un filo di voce portandosi sempre più vicino.

Il suo primo bacio. Lo considerava speciale, lo aveva conservato gelosamente per Ash... già ma ora aveva deciso di rinunciare a lui, aveva Tracey... chiuse gli occhi in attesa del momento decisivo.

Tracey appoggiò per un attimo le sue labbra su quelle della ragazza, poi si allontanò di qualche millimetro, stava per abbandonarsi al bacio vero e proprio quando sentì qualcosa di umido bagnargli le mani, erano lacrime.

Quel piccolo gesto l'aveva resa insicura, i dubbi tornarono a farsi sentire "lo vuoi veramente?" "sei sicura di quello che stai facendo?" e altre frasi simili circolavano vorticosamente dentro la sua testa. Aprì gli occhi, Tracey era a pochi centimetri da lei, la guardava, aspettava una spiegazione. Misty si allontanò facendo qualche passo indietro.

-S-scusa... è che vedi... io... non mi sento ancora pronta...-

-Ok, capisco...- rispose prima di riprendere il cammino.

Lo aveva deluso, era palese.

Si sentiva male -Sono una stupida... povero Tracey...- doveva farsi perdonare. Istintivamente corse verso di lui, e gli diede un bacio sulla guancia. Era stupida come cosa ma era la sola che le era venuta in mente. Il ragazzo la guardò sorpreso, poi le sorrise gentilmente e prendendole la mano si incamminarono verso la palestra.


Tracy aveva appena riaccompagnato Misty a casa, si apprestava ad uscire dal cancello del viale della palestra quando una figura gli comparve davanti.

-Ehilà Tracey! E' da un pezzo che non ci si vede! Come te la passi?

Era Ash.

"Cosa ci fà qui? Che vuole? Perchè si fa vivo proprio ora?"

Sentì il sangue ribollirgli nelle vene, la persona che era stata causa dell'infelicità della SUA ragazza era li davanti a lui.

Non disse niente, gli si avvicinò e gli diede un pugno in faccia.

Ash cadde a terra, dopo Brock anche Tracey gli aveva mollato un pugno degno di un pugile. Lo guardò a dir poco adirato, sarebbe voluto scattare in avanti e dargli una bella lezione, sebbene Tracey fosse robusto, lui non era da meno, avrebbe facilmente potuto ricambiare con gli interessi, ma si trattenne, dopo tutto a picchiarlo era stata una persona che considerava "amica".

-Che diavolo ti è preso! Sei impazzito?- urlò

-Cosa sei tornato a fare?-

-Ho bisogno di parlare con Misty-

La collera di Tracey salì alle stelle, lo afferrò per il colletto della giacca e lo tirò sù.

-Stalle lontano! Ora stà con me e non ti permetterò di ferirla ancora!-

Stava per reagire per liberarsi dalla presa ma quelle parole furono come una pugnalata al cuore. Certo, era pronto all'eventualità di scoprire che Misty avesse un ragazzo... ma scoprire che addirittura era Tracey fu un brutto colpo.

-Lasciami, devo solo parlarle non...- non potè finire la frase che si ritrovò un altro pugno di Tracey, questa volta dritto sullo stomaco.

Ash si lasciò cadere a terra piegato dal dolore.

-Vattene da qui e alla svelta!- gli intimò Tracey.

"Adesso basta..." Ash non si sarebbe trattenuto, ora non avrebbe più subito era pronto a ricambiare il trattamento ricevuto. Tentò di alzarsi ma ricadde a terra, il colpo allo stomaco era stato più devastante del previsto.

-Non ne hai avuto abbastanza?- Tracey era pronto a colpire nuovamente, e lo avrebbe fatto se non fosse intervenuta Misty.

La ragazza era infatti uscita di corsa dopo aver sentito tutto il baccano che avevano generato.

Senza pensarci due secondi, quasi istintivamente soccorse Ash inginocchiato a terra dolorante.

-Accidenti Tracey! Sei impazzito?- disse rivolgendo al ragazzo uno sguardo carico d'odio.

Tracey non disse niente, strinse i denti e rimase immobile, quasi impassibile a fissare quella scena.

-E' per questo che hai sofferto tanto fino tanto ?- disse infine guardando Ash con disprezzo.

-Tracey per favore... non ora...- poi mise un braccio di Ash intorno al suo collo e lo aiutò ad alzarsi.

-Misty aspetta...-

-Stai tranquillo... - disse con uno sguardo gentile -Fidati di me Tracey, non posso di certo abbandonarlo in queste condizioni!-

E così dicendo si avviò verso casa con Ash. Tracy rimase a fissarli per un pò, poi si girò e si allontanò a passo svelto.


Ash si svegliò. Subito non capiva dove fosse, pensava di aver fatto un brutto sogno. Si guardò in giro era in una camera da letto. Ora ricordava, Tracey, i pugni, Misty... già, Misty chissà dov'era ora!

-Ah ti sei svegliato finalmente!- la voce proveniva da un angolo della stanza, seduta davanti ad una finestra c'era la figura di una ragazza bellissima illuminata dai tenui raggi di un sole infuocao che stava lasciando il posto alla notte. Rimase incantanto da quella visione, cosa aveva lasciato... cosa aveva perso...

-Ti senti meglio?- gli chiese mentre si dirigeva verso di lui.

-Si... grazie...- aveva mille domande da farle, prima tra tutte avrebbe voluto chiederle se la storia della sua relazione con Tracey fosse vera, ma si vergognava. Si sentiva un vigliacco, si era fatto pestare come un poppante proprio davanti ai suoi occhi, non aveva il coraggio di guardarla.

Sentì un lieve movimento del letto, Misty si era seduta li vicino a lui. E lo guardava. Si sentiva agitato l'unica cosa che gli uscì fu -avrei potuto tranquillamente stenderlo...- sembrava un bambino. Misty soffocò a stento una risata poi lo guardò con tenerezza.

-Che ci fai da queste parti?-

-Io... avevo bisogno di parlarti...-

Era venuto per lei... sentì il cuore sobbalzargli... doveva parlarle? Tutti i sentimenti che credeva di essere riuscita a sopprimere riaffiorarono di colpo e con una forza ancora maggiore.

Si stava alzando, aveva bisogno di allontanarsi, ma si sentì tirare per un braccio, quando si girò si ritrovò vicinissima al volto di Ash. Il ragazzo la fissava con uno sguardo indecifrabile. Abbandonò la presa sul braccio e le accarezzò la guancia.

-Sei diventata bellissima... Tracey è davvero fortunato...- le dissse con dolcezza pronunciando quell'ultima frase quasi in cerca di una smentita. Ma Misty rimase in silenzio a fissarlo.


Cosa era successo a quel ragazzo che pensava solo a viaggiare di città in città per catturare più pokemon possibile? Perchè ora la stava fissando con quello sguardo così maturo? Davvero era tornato solo per lei?

Sentì la sua mano scivolare via dalla guancia. No, non voleva perdere quel contatto. Quante volte aveva desiderato che Ash la sfiorasse... istintivamente portò la sua mano sopra quella del ragazzo e la bloccò impedendogli di allontanarsi.

Ash rimase sorpreso da quel gesto.

Poi fù questione di un attimo; sguardi che si incrociavano, la distanza che come per magia si accorciava sempre di più ed infine l'incontro tra le labbra. Si abbandonarono a quel bacio per un lungo momento, quando si allontanarono si fissarono per un breve istante. Nessuno dei due era soddisfatto di quel breve incontro, ed in men che non si dica diedero vita ad un nuovo bacio.

Senza neanche accorgersene, Misty si ritrovò stesa sul letto, sopra di lei c'era Ash. Tornarono a fissarsi, lui la stava accarezzando, le parole ora erano inutili. Il ragazzo che aveva amato, quello che l'aveva fatta soffrire ora era li che l'accarezzava, la baciava... sembrava un sogno.

Ripresero a baciarsi, poi i baci di lui si spostarono sul collo. I respiri si facero sempre più affannati, per quanto tempo aveva atteso quel momento? Abbracciò Ash e lo strinse a sè con tutte le sue forze, come se avesse paura che da un momento all'altro potesse scomparire tanto le sembrava irreale quella situazione. Ad ogni tocco poteva sentire la sua pelle vibrare per l'emozione.

Si stava perdendo completamente in quel piacevole attimo ma c'era qualcosa che non andava... come un lampo le tornò in mente il viso di Tracey quando la fissava mentre si prendeva cura di Ash, una maschera di sentimenti indefiniti. Poi quelle parole che gli aveva pronunciato prima di allontanarsi "fidati di me..." ed ora che stava facendo? Si stava abbandonando tra le braccia del ragazzo che l'aveva ferita. I suoi sentimenti non erano cambiati, nel suo cuore non aveva spazio per nessun altro se non per Ash però sapeva bene cosa si provava a non veder mantenuta una promessa fatta dalla persona amata... e lo aveva provato sulla sua pelle proprio a causa di Ash.

-No...- sussurrò.

Ash rimase in silenzio fissandola.

-Non posso...- disse allontanandolo da sè. Scese dal letto dandosi una sistemata.

-Tracey... - disse rassegnato Ash -allora la storia che state insieme è vera...-

Annuì con la testa.

-Scusami... non sarei dovuto tornare ti ho causatosolo problemi...- così dicendo iniziò a raccogliere le sue cose

-Ti ho aspettato...- disse singhiozzando Misty, poi si avvicinò ad Ash e battè i pugni sul suo petto – Ti ho aspettato a lungo... alla fine non ce l'ho fatta più... non sei mai tornato, nonostante le tue promesse non ti sei mai fatto vivo... - appoggiò anche la testa al petto del ragazzo ed iniziò a piangere.

-Sei uno stupido, uno stupido, uno stupido!- ripeteva in continuazione in quel pianto.

-Lo sò- le rispose mentre le accarezzava la testa -la colpa è soltato mia, sono un ottuso e purtroppo solo ora ho aperto gli occhi...

-Non potevo aspettarti in eterno... sei un egoista...-

-E' vero... Ero venuto solo per confessarti i miei sentimenti, non mi aspettavo niente, non ho pensato che questo avrebbe potuto ferirti... mi dispiace.-

-... io ti amavo...-

Poi non si dissero più niente. Rimasero fermi così; Misty continuava a piangerementre Ash la teneva tra le braccia accarezzandola dolcemente.

Era diverso dall'abbraccio di Tracey, nonostante quel calore che sentiva le facesse anche male, si sentiva perfettamente a suo agio. Avrebbe voluto rimanere prigioniera per sempre tra quelle braccia, sapeva però che non era possibile.

Finito lo sfogo si allontanò.

-Bene, è il caso che vada, se mi sbrigo faccio in tempo a prendere l'ultimo treno per tornare da Brock- disse mentre si voltava senza neanche guardarla.

-Va bene...-

Non aggiunsero altro. Ash si incamminò verso l'uscita ed a Misty non rimaneva che osservare la sua figura allontanarsi fuori dal vialetto per poi svanire tra le ombre della città.

-E' finita... questa volta per davvero...- si disse. Ora non poteva rimanere in quella stanza, le faceva troppo male. Decise di uscire, andò a cercare Tracey pensando che la cosa migliore da fare fosse sistemare le cose, almeno con lui. Trovarlo non fù difficile, lo vide sdraiato sull'erba con lo sguardo rivolto al cielo in un parco lì vicino.

-Tracey!!!!-

Il ragazzo scattò in piedi.

-Misty... che ci fai qui?-

-Ero venuta a cercarti-

-E Ash, che fine ha fatto? Dove lo hai lasciato?-

-Non devi più preoccuparti di lui... se ne è andato...-

-E a te va bene così?-

Misty non rispose.

-Ti stà bene? Guarda che è la tua ultima possibilità!-

Lo sapeva bene, ma le andava bene così, ormai aveva scelto Tracey, non sarebbe tornata sui suoi passi.

La prese per le spalle e la scosse lievemente.

-Allora?-

Misty si spinse con la punta dei piedi e lo baciò. Tracey ne fù prima sorpreso, poi ricambiò il bacio.

"Perchè non riesco a sentire niente?" si domandava Misty mentre ricercava in quel bacio le stesse sensazioni, la stessa passione che aveva provato con Ash.

Tracey l'allontanò da sè. Misty lo osservava con aria interrogativa.

-Va da lui...-

-Cosa... ?-

-Non perdere tempo con me, corri prima che sia troppo tardi...-

-Ma... non posso...-

-Si che puoi... tu non mi ami, e neanche con il passare del tempo potrei cambiare questo sentimento... l'ho capito dal modo in cui mi hai baciato... non c'era sentimento... e sò che per te è stato lo stesso...- era sul punto di scoppiare in lacrime - Io sono contento così, anche per il sol fatto che hai pensato a me come unica persona in grado di fartelo dimenticare.., però non nè sono stato capace... quindi vai, sbrigati prima che cambi idea e che te lo impedisca-

Misty gli sorrise, lo abbracciò forte e, prima di allontanarsi, gli diede un bacio sulla guancia.

-Mi dispiace Tracey, purtroppo non sono riuscita a ricambiare i tuoi sentimenti. Amo quel testone con tutto il mio cuore, pur sapendolo ti ho dato false speranze per tutto questo tempo in cui mi sei stato amico... non posso biasimare Ash, sono stata anche io un'egoista... grazie di tutto...-

"Speriamo che non sia troppo tardi..." pensò mentre correva in direzione della stazione.


Quando Misty giunse stremata alla stazione era troppo tardi... appena mise piede sul binario si vide sfrecciare davanti il treno.

-AAAAAASH!!!- tentò di chiamare invano.

A quel punto gli occhi le si riempirono di lacrime. Si gettò a terra -Stupido! Sei solo uno stupido... te ne sei andato per davvero... arrivi proprio quando cerco di dimenticarti, mi stravolgi e così come sei arrivato te ne vai... perchè non pensi mai ai miei sentimenti!- era inutile gridare, tanto non avrebbe mai sentito, non le rimaneva che abbandonarsi ad un pianto liberatorio.

Dopo qualche minuto in cui rimase in quello stato sentì avvicinarsi qualcuno-

-Serve una mano?-

una figura che non riusciva a distinguere per via delle lacrime, le stava porgendo la mano per aiutarla ad alzarsi. Senza pensarci troppo afferrò la mano. Quando fù in piedi si asciugò gli occhi e vide distintamente la persona che aveva davanti. -Ash...- disse facendo un salto indietro per lo stupore.

-Che ci fai qui? Non dovevi essere su quel treno?-

-Dovevo... - disse avvicinandosi -Ma non ce l'ho fatta... ti ho detto che mi sarei accontentato solo di rivelarti i miei sentimenti... non era vero, non posso rinunciare a te... ti amo...anche a costo di prendere a pugni Tracey io ti riavrò... lo hai detto, sono un egoista, non mi importa se a te da fastidio, farò di tutto per riconquistarti finchè avrò un briciolo di speranza- la guardò un istante perplesso -ma tu... cosa ci fai qui?-

Era rimasto, non era più partito... lo aveva fatto per lei...

Gli si avvicinò lentamente e, dopo un breve sguardo, lo baciò. Quando si allontanarono gli sussurrò -Ti amo... ero venuta a cercarti semplicemente per dirti questo...-

Ash rimase sorpreso da quella dichiarazione, non poteva crederci -E Tracey?-

Misty si intristì un pò, si sentiva ancora in colpa.

-Abbiamo parlato... Ash io non posso dimenticarti, ci ho provato, ferendolo anche, ma mi è impossibile...quindi mmmh!- non potè continuare la frase, Ash la stava baciando.

-Sei il solito egoista- gli disse scherzando -potresti almeno farmi finire di parlare!-

-Basta parlare, abbiamo perso fin troppo tempo- e così dicendo la baciò nuovamente.


Erano passati un paio di mesi. Ash ormai si era stabilito presso la palestra di Cerulean. Aveva deciso di smettere di viaggiare, si riteneva soddisfatto così. Si era tolto le sue soddisfazioni come allenatore ed aveva viaggiato per anni, ora era arrivato il momento di dedicarsi ad altro. Ora voleva solo passare più tempo possibile con la persona che amava.

Stava ammirando il paesaggio fuori dalla finestra, era una splendida giornata.

All'improvviso qualcuno lo abbracciò da dietro, si girò lentamente. Era Misty. Ricambiò l'abbraccio e le diede un leggero bacio sulle labbra.

-Che hai? Ti vedo pensieroso...-

-Stavo solo guardando fuori dalla finestra- rispose per poi baciarla nuovamente.

-Sei sicuro di quello che stai facendo? Rinunciare a viaggiare spensieratamente per rinchiuderti in questa palestra sfindando giovani allenatori a caccia di gloria... - disse gettandogli le braccia al collo.

-Mmmhh, effettivamente vedondola così non è affatto interessante come prospettiva-

-Ah si? E come dovresti vederla per renderla interessante?-

Ash non rispose subito, prima la squadrò da capo a piedi poi rispose -Ecco, così è interessante!-

Misty gli diede un leggero colpetto alla testa.

-Stupido!-esclamò arrossendo lievemente. Poi si fece seria -sul serio, sicuro che non te ne pentirai? Stai rinunciando a qualcosa di molto importante per te-

-E' vero... però è giusto così, rinuncio a qualcosa di importante... ma per qualcosa che ha un valore ancora maggiore...- e così dicendo la baciò cancellando ogni dubbio dalla mente della ragazza.


-Fine-


N.d.Autrice

Sono anni che non scrivo niente su questa coppia... Ash/Misty, le prime fanfic che ho scritto eheheh per questo "ritorno al passato" ed alla scrittura in generale devo ringraziare Misty_Pan96. Leggere il suo commento ad una mia vecchia storia mi ha fatto tornare la voglia di scrivere. A volte le parole hanno uno strano potere xDDD

Ti ho già ringraziata, però per fare le cose per bene ho deciso di dedicarti questa fanfic! Spero che ti faccia piacere! E soprattutto, che ti piaccia!


Grazie poi a tutti quelli che la leggeranno, spero che sia di vostro gradimento!


A presto,


Queen


  
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