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Autore: BLOODYdisaster    09/12/2010    4 recensioni
Salve a tutti quanti (:
Si, questa FF è un po'... strana.
Si, l'avevo quasi finita ancora cinque giorni fa, ma poi, tra una cosa e l'altra, non sono riuscita più a finire!
Uhm, che posso dirvi?
Quest'idea mi ronzava in testa da un bel po' di tempo, parecchio tempo, ma, sempre per il tempo, non sono mai riuscita a scrivere nulla.
Spero vi piaccia!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima di cominciare: 
vi chiedo un piacere. Potete leggerla ascoltando Will you still love me tomorrow di Amy Winehouse?
Se non ce l'avete nella libreria di iTunes, ecco qui il link di youtube:
http://www.youtube.com/watch?v=Ludxpkyrab0
Spero seguiate il mio consiglio. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
T o n i g h t
y o u 'r e
m i n e
c o m p l e t e l y 
Y o u
g i v e
y o u r
l o v e
s o
s w e e t l y
[...]
Will you love me tomorrow? 
 
Oakland, CA - 1994
 
"Non posso farlo, Jane" le disse guardandola e accarezzandole il viso dolcemente.
"Perchè non puoi, Trè? Insomma, sei arrivato da appena tre giorni. Non voglio che mi lasci un'altra volta. Io ho bisogno di averti al mio fianco"
Lui la osservò mentre una lacrima le rigava il volto. I suoi occhi color nocciola fissavano quelli di lui, azzurri come il mare.
Come faceva a resistere con una donna così dolce al suo fianco? Lo riempiva di attenzioni, quelle poche volte che rimaneva a casa, e lo faceva sentire l'uomo più felice del mondo.
Trè si avvicinò alle labbra della fidanzata e stampò un bacio. Rimasero così per degli istanti.
Appena si staccarono, Jane lo abbracciò e scoppiò in un pianto. Lui si limitò a stringerla a se. 
Non disse una parola perchè sapeva che non sarebbe servita a niente. Come poteva abbandonarla ancora una volta?
Si, era il suo lavoro, sapeva che cosa avrebbe comportato essere il batterista di una band famosa come la sua, ma, d'altra parte, lui lo adorava. Che altro avrebbe potuto fare nella sua vita, se non rimanere dietro ad una batteria e far impazzire chissà quante persone? Amava i suoi fan e non voleva deluderli. Sarebbe rimasto assente per un altro mese e poi sarebbe rimasto ad Oakland per sei settimane. 
Non sapeva come consolare la sua amata, quindi continuava ad aprire la bocca per dire qualcosa, ma non usciva neanche un suono. 
Dopo vari tentativi uscì solamente un ti amo e lei lo strinse più forte.
Forse non mi merito questa donna. Forse dovrei lasciarla andare con un altro uomo. Un uomo più presente, un uomo alla sua altezza. Io che cosa c'entro con una ragazza come lei? La amo, ma quando si ama davvero qualcuno, si soffrirebbe pur di fare il suo bene, quindi magari dovrei lasciarla andare. Che cazzo stai dicendo, Frank? Io non posso lasciarla. Starebbe ancora peggio. Io dovrei solo limitarmi a rimanere con lei, ma come faccio? Come faccio a dirlo agli altri? Sarebbe stato meglio se quel cazzo di Al fosse rimasto al mio posto. 
"Trè, come stai?"disse lei staccandosi da quell'abbraccio. 
"Io sto bene, Jane. Tu, piuttosto, come stai?"
"Sono stata meglio"disse cercando di fare un sorriso, ma non era come avrebbe dovuto essere. Era spento, era triste. Il più triste che Trè avesse mai visto.
"Piccola, io non posso vederti così, cavolo. Ti prego, ti prego, non farmi sentire più in colpa di quanto non lo sia già. Non sono il massimo come fidanzato, lo so, ma per favore, non rendermi le cose più difficili"disse in tono supplichevole il batterista accarezzando, con il dorso della mano, la guancia destra della ragazza.
"Io non voglio che tu sia triste, Trè. Non puoi andare in tour pensando a quello che è appena successo: non è giusto"
"E come posso non pensarci, Jane? Sarà un pensiero che continuerà a martellarmi in testa, come ha fatto per le ultime due settimane!"
"Non devi preoccuparti, okay? Domani prenderai l'aereo per l'Europa e andrai a far divertire tutti quegli squinternati, va bene?"gli ordinò la ragazza scompigliando i capelli del fidanzato.
"Jane... Dovrai aspettare solo un mese, okay? Poi tornerò da te e tutto quanto sarà come prima: il tour sarà completato e avremmo tutto il tempo di questo mondo. Prometto che ti porterò a New York, come hai sempre sognato; prometto che ti porterò a Roma, a Venezia e a Parigi. Piccola, devi solamente darmi un mese. Tu dici di farlo volentieri, ma io so che non è così. Ti amo, cazzo, e non dovrei mettere il lavoro al primo posto, ma direi che è quello che sto facendo. Mi dispiace davvero, io..."disse Trè tutto d'un fiato. 
Si portò la mani alla testa e cominciò a scuoterla.
"Amore, guardami. Hey, alza il viso"rispose Jane, mettendogli un dito sotto il mento "Non devi preoccuparti, okay? Ti ho già detto che devi andarci e non tollero altre lamentele. Guarda che sono seria. Si, per me di sicuro non è uno spasso, ma so che anche per te non lo è, o almeno, entro certi limiti" concluse facendo un sorriso. Questa volta sembrava sincero. 
Lui la guardò e la abbracciò un'altra volta. "Ti amo"
"Ti amo anche io, Frank"contraccambiò Jane, stringendolo a se.
Si sdraiarono e si guardarono in viso per l'ultima volta. "Non mi lasciare mai, amore"
"Non lo farò" la rassicurò il batterista spostando una ciocca di capelli dal volto della fidanzata "Non lo farò"
 
Il mattino seguente Trè si svegliò alle sei e mezzo, e alle sei e quarantacinque era già pronto. Pronto per un nuovo tour, pronto per abbandonare ancora la sua fidanzata.
La valigia era già pronta, vicino alla porta.
Era ora di andare. 
Si avvicinò al letto, fece una carezza a Jane e posò le labbra sulle sue. "Ti amo, Jane. Mi mancherai"
"Anche tu mi mancherai, amore. Fai il bravo"sussurrò assonnata la donna, facendo un piccolo sorriso "Salutami gli altri Green Dayers"
"Sicuramente. Adesso dormi! A presto, amore"
Si avvicinò alla porta e prese le valigie. 
Arrivò in giardino e vide Mike e Billie che lo stavano aspettando.
Fece un respiro profondo e cominciò a camminare verso i due. 
 
Arrivarono in aeroporto alle sette in punto, e fecero tutto con estrema calma, ma, d'altra parte, stiamo parlando dei Green Day!
Le due ore passarono in fretta, tra un controllo e un altro.
Alle nove e due minuti salirono sull'aereo.
Destinazione: Italia.
Trovarono i loro posti e si sedettero, mentre il batterista aveva parlato per due volte in due ore. 
"Trè, ti vedo abbastanza moscio oggi." disse Mike, cercando di farlo parlare un po'.
"No, va tutto benissimo. Grazie per l'interessamento"
"Non ti ho chiesto come stai! Ti ho detto che sei moscio!" precisò il bassista scuotendo la testa "Okay, Billie, c'è qualche problema. Direi che è la prima volta che sento il nostro caro ed amato Trè parlare in questo modo. Grazie per l'interessamento? Oh Dio, tu l'hai rapito! Il vero Frank Edwin Wright III non avrebbe mai risposto in questa maniera!"
"Stai zitto, Mike! Probabilmente ha un problema con Jane"
"Oh, non ci avevo pensato"
"Magari l'ha lasciato. Oh povero Trè!"
"No, secondo me no. Lei n..."
Il batterista li guardò, allibito,"Sentite ragazzi, non mi ha lasciato, okay? Sto bene. E comunque non dovreste fare queste cazzo di ipotesi davanti a me, dato che c'entro io. Insomma, fatele mentre sto dormendo o quando cacchio vi pare. Non me ne fotte nulla, basta che ora non mi rompiate i coglioni, chiaro?"
I due tacquero e si scambiarono uno sguardo privo di espressione.
Trè voleva solo rimanere da solo e, dato che non poteva, non voleva sentire delle stupide voci ronzargli in testa.
Chiedeva solo un po' di silenzio. Niente di più, niente di meno.
Pensava a Jane. Ci pensava sempre, a dire la verità. 
Era come una zanzara: la senti in continuazione, con la differenza che lei non dà fastidio, anzi.
Pensò a che cosa farà da sola per tutto questo tempo, come se non fosse mai successo prima; pensò a che cosa avrebbe potuto portarle come regalo dall'Italia, per scusarsi; pensò a come sarebbe essere ancora lì, con lei, sotto le coperte, ad accarezzarle i capelli.
La amava davvero. E forse sarebbe stato così per sempre.
Lo avrebbe fatto anche lei? 
Will you love me tomorrow? 
Gli scese una lacrima.
 
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Salve a tutti quanti (:
Si, questa FF è un po'... strana. 
Si, l'avevo quasi finita ancora cinque giorni fa, ma poi, tra una cosa e l'altra, non sono riuscita più a finire!
Uhm, che posso dirvi?
Quest'idea mi ronzava in testa da un bel po' di tempo, parecchio tempo, ma, sempre per il tempo, non sono mai riuscita a scrivere nulla.
E' un po' deprimente, ma spero vi sia piaciuta comunque. 
Adesso devo andare a tennis. 
Spero di avere vostre notizie, 
Pandins_
   
 
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