“DIAMINE EDWARD! LUI E’ TUO FIGLIO!” Salve a tutti. Ho pensato molte volte di entrar a far parte del club degli autori, poiché, dopo aver letto moltissime fan fiction di ammirabilissimi autori, era giusto che anch’io provassi ad essere uno di loro. Spero di esserne all’altezza! Ecco… ho notato che, per quanto mi sia apprestata a cercare forsennatamente, mai c’è stata una fan fiction di questo tipo ò.ò! Quindi vi avverto, sembra quasi che questo tipo di storia, scritta da me, potrebbe…che so, orripilarvi, accigliarvi, spaventarvi nella sua assurdità ù.ù però dai…io ci provo, e se mi volete mandare a quel paese,…eh che sia fatto! Siamo in una paese democratico! Buona lettura del prologo! Fatemi sapere se è di vostro gradimento! Intanto continuo a scrivere su word, se siete abbastanza nel voler un continuo mi appresterò subito a postarvi tutto quello che ho stesurato su word! Buona Lettura, di nuovo! xD  << Dov’è Edward Cullen? >> Rosalie immediatamente aggredì Alice Cullen appena le fu aperta la porta. << Io…ehm… >> Alice ciarlò inutilmente senza trovare una spiegazione logica, poiché, nonostante se l’aspettasse, la voce isterica e disperata di Rosalie Hale l’aveva presa di sprovvista. << Alice! DIMMI. SOLO. DOV’E’ >> urlò la vampira bionda. << Rosalie, calma. Non proteggerei Edward dai suoi doveri se non fosse così seria la questione >> per la prima volta, Alice, riuscì a ribattere con giusta determinazione per contrastare Rosalie << Edward è mio fratello, si, e lo conosco, forse meglio di te e ti assicuro: sta veramente male. Non intimorirlo ulteriormen… >> si bloccò alla vista inaspettata di un bambino che fino a quel momento, silenziosamente, con i suoi piccoli passettini era arrivato proprio dietro sua madre, e le tirò il bordo della sottile giacca bianca che indossava Rosalie; lei, si chinò di lato per guardare amorevolmente suo figlio e lo prese in braccio per baciarlo dolcemente in fronte. Poi nuovamente si voltò a guardare gli occhi dorati di Alice Cullen. << Okay, non importa. Volevo fargli conoscere Thomas Hale, mio figlio… e suo >> Alice, si pietrificò e si iniziò a percepire il rumoricchio (fanculo se è termine non conosciuto dalla lingua italiana! Per me è simpaticissimo e non lo tolgo ù.ù ndr) della maniglia sgretolante sotto la pressione della minutissima mano della piccola vampira mora. << Aspetta…! >> riuscì a spiaccicare quando Rosalie fece per voltarsi e tornarsene da dov’era venuta. << Come…?! Non l’ho visto… come può essere suo? Come può essere tuo figlio? >> << Edward mi ha messa incinta prima che lui diventasse quel mostro che crede di essere. Lui era convinto che il profilattico prestatogli da Emmett McCarty fosse effettivamente un preservativo… non era altro che un guanto di gomma tagliato al dito medio >> Alice, nonostante fosse tanto sorpresa per questa, appunto, sorpresa, quasi senza rendersene conto scoppiò in una risata non poco isterica. << Ha…scambiato… >> altro attacco di risata << un dito di guanto di gomma… >> ennesimo attacco di risata << con…un profilattico??!!! >> O__O domandò esterrefatta. Rosalie si concesse un sorriso beffardo al pensiero e sospirò un << Eeehhh… >> << Oddio…ROSALIE! Che cazzo ci fai lì??!! Entra dento! >> << Anche il pupo! >> aggiunse. << E che ti pareva? >> commentò sarcastica Rosalie << Che lo lasciavo lì, se non avessi dato un esplicito invito anche a lui?! >> Alice l’ignorò e si tuffò dentro casa tirandosi dietro Rosalie e il bambino. Fece per richiudersi impaziente il portone di casa quando un enorme mano, in tripla dimensione delle sue la bloccò. << Cara Alice, hai forse intenzione di lasciare fuori, colui che ha permesso a quell’imbecille di un ragazzo Rosso Malpelo di far qualcosa di utile, tipo generare questo splendido bambino? >> tuonò Emmett, un’alta figura incappucciata per evitare qualsiasi contatto con la luce, e indossava anche occhiali scuri da sole. Alice rise con la sua voce cristallina << Entra bodyguard! >> ridacchiò e quando la testa di Emmett fece capolino nella stanza subito, per prima cosa, rivolse un sorriso a 32 denti al piccolo Thomas che lo accolse felice battendo le sue piccole mani. << Alice? Hai per caso fatto entrare Babbo Natale? Ma non lo sai che non devi aprire a nessuno mentre facciamo…? >> il ragazzo esordiente in scena s'interruppe alla vista di sua sorella Rosalie e il suo migliore amico, Emmett. << Weeee, bel wuaglione*! >> Emmett gli corse incontro amichevole e malizioso << finalmente hai capito che grandi cose puoi fare con quel bel cosììììno biondiccio che tieni qui sotto!! >> ridacchiò avvicinandosi con la sua mano verso i gioielli che Jasper Hale pensò bene di proteggere dalla manata di Emmett. << Emmett! Quel coso è proprietà mia! >> rise divertita Alice andando incontro danzando a Jasper per riaggiustargli l’accappatoio che Emmett aveva guastato nell’abbracciare il magrolino Jasper. << Come fai a dire che è biondo? >> borbottò imbarazzato Jasper. Emmett, Alice e Rosalie lo fissarono con il sopracciglio alzato in piena espressione d’eloquenza. << Ieri io ed Emmett abbiamo fatto quattro chiacchiere su quel soggetto! >> disse Rosalie. << E mi hanno mandato, infine, un messaggio con dentro la risposta! >> continuò Alice. << Eddai, non prendetemi per il culo… cioè fino a mo ero in un altro mondo… >> Jasper socchiuse gli occhi con ogni tipo d’eccitazione sessuale ormai scomparsa e si accasciò sulla poltrona. Emmett, prima che il biondo facesse toccare il proprio fondoschiena sul sedile della poltrona, glielo palpò << Tempismo, fratello! Tempismo! Umorismo! >> disse in tono profetico. << Ok. Mo basta! Raccontaci di questo bel pargolo! >> disse Alice. << Vuoi sapere com’è nato??? >> chiese Emmett, stranamente serio che Alice, sorpresa, si voltò verso lui per ascoltarne la risposta. << Eddolino aveva preso 15 all’esame universitario e dal dolore e dallo sconforto ha pensato bene di farsela con Rose… >> << ti ha stuprata?!! >> chiese Jasper sgranando gli occhi. Gli occhi vampiri di Emmett e Alice intravidero il “piccolo amico di Maria” saltare anch’esso esterrefatto per poi rituffarsi molle molle sul sedile della poltrona. Lo fissarono. Jasper ricambiò interrogativo come a dire "Che cazzo vi guardate", ed Emmett ed Alice "Eeehhh sapessi....". << No >> rispose Rosalie interrompendo quegli sguardi maniaci che si stavano scambiando << ma perché devi prendere tutto alla lettera quello che ti dice Emmett? Non ti ricordi che di solito, devi decifrare il discorso interpretandolo al contrario esatto di quello che dice??? >> commentò accigliata Rosalie << Alice, ma che gli hai fatto? >> Alice alzò le spalle. << Ah, quindi ha avuto 30?? >> << Essì, già c’era quell’eccitazione da secchione che tiene… figurati se ‘sto pargolo poteva non esserci! >> continuò Emmett. << Ma il punto che interessa a me… >> intervenne Rosalie subito interrotta << Eeehh! Tu la fai facile! Hai vissuto la storia di persona… >> borbottò Emmett corrucciato dal fatto che non poteva più continuare la storiella. << Il punto è… >> riprese incazzata Rosalie trucidando Emmett e zittendolo immediatamente << …perché mi evita?! >> *wuaglione= termine dialettale pugliese = ragazzone Mi fermo qui, è meglio. Chissà volessi cambiare idea… perciò non aggiungo l’ultima parte. Mi spiace farlo così breve però mi sembra che in questo pezzo possiate capire il mio stile di scrittura e la storia!! Vi avverto, le battutine porcherelle non le risparmio ù.ù Alla mia Juls <3