E finalmente giunse a destinazione anche il sequel di "Mutandine" (a chi interessa quì 0w0) promesso a nacchan.
Partecipa alla Maritombola per il prompt 16 (giallo) della mia tabellina. :3
Tanto lo sò che non la finirò mai ma sognare non costa nulla, no?!X3


Ti trascini oltre la soglia d’ingresso perché non hai davvero più scampo, adesso.
La corsia dell’intimo femminile ti si spalanca davanti come fossero le fauci di un drago pronto a masticarti e quasi ti sembra di avvertirne addirittura il tanfo nauseabondo dell’alito, mentre azzardi a muovere i primi passi.
Hai pianificato tutto nei minimi particolari, durante il breve viaggio in metropolitana, per essere sicuro che la tortura duri sul serio il minimo indispensabile. Il piano conta tre punti salienti facilmente attuabili: entrare, agguantare il primo paio di mutandine che ti si para davanti e pagare, per poi scappare il più lontano possibile da quell’inferno giurando di non metterci mai più piede – non per quel tipo di acquisto, perlomeno. Nulla di più semplice, in fondo.
Non hai tenuto conto dell’infinita varietà di forme e colori che un paio di slip può assumere ma, francamente, non ti importa molto. Di vitale importanza è che non sbagli la taglia, soccomberesti sotto l’ennesima crisi isterica di Al, in quel caso.
Più o meno a metà corsia l’occhio ti cade su un paio di mutandine piene di fronzoli, disgustosamente gialle, appese giusto un paio di centimetri al di sopra della tua testa.
Sono oscene e assurdamente femminili e… Dio, gialle! Quale donna al mondo sana di mente indosserebbe biancheria intima gialla?!
I tuoi pensieri vengono interrotti dalla musichetta squillante del cellulare che ti avverte che l’ennesimo messaggio di tuo fratello è arrivato a destinazione; il quindicesimo, da quando sei uscito di casa. Non ti è poi così difficile immaginare cos’è che ci tenga tanto a farti sapere e quando il dannato apparecchio prende a vibrare impazzito contro la tua coscia, lo slip giallo viene di colpo sostituito dall’immagine della testa del caro e dolce Al che rotola sul pavimento della cucina.
- Nii-san, le hai comprate?
- Al, sono appena arrivato.
- Comprale, Nii-san, me lo hai promesso!
- Lo sò, Al.
- Ricordati, eh!
- Sì, Al.
- D’accordo. Ci vediamo a casa.
E click.
Riponi al suo posto il cellulare con un sospiro rassegnato e gliele compri sul serio, quelle dannate mutandine, ma di una taglia più piccola e disgustosamente gialle.