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Autore: Harribel    12/12/2010    7 recensioni
Era successo la prima volta che l'aveva visto, quegli occhi l'avevano catturata, quello sguardo, quegli atteggiamenti, la attraevano inesorabilmente verso di lui.
Aveva a lungo cercato di ignorarlo ma appena lui si ripresentava tutti i suoi sforzi si rivelavano inutili, non riusciva a dimenticarlo, era parte di lei e allora soffriva, sforzandosi di non arrossire, di non abassare lo sguardo quando le si presentava davanti, ma tanto non succedeva mai, lui era sempre distante, lontano e anche quando c'era non la guardava mai, sempre perso nel suo irraggiungibile universo lontano.
[Paul/Lucinda] [Ikaryshipping]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kenny, Lucinda, Paul
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Ritrovarsi Per L'ultima Volta


Lucinda lo fissò stupita, non poteva crederci, era il suo migliore amico, lo era sempre stato ma non aveva mai pensato di potergli piacere, e adesso se lo ritrovava davanti, con la faccia rossa di rabbia e di vergogna.
Era iniziata tutto come al solito, stavano discutendo amichevolmente quando lei aveva toccato un argomento che, a quanto pareva, Kenny non poteva sopportare; eppure l'aveva detto scherzando e inoltre ormai avevano 17 anni, erano cresciuti praticamente insieme, era normale scherzare su certe cose.
-Allora Kenny, vedo che non hai conquistato solo fiocchi durante il tuo viaggio eeeh?Non mi pareva che quella ragazza che ti accompagnava fosse molto concentrata sui tuoi fiocchi o sbaglio? Eeeeh, sei cresciuto Kenny, non sei più un bambino!-
E Kenny a quel punto aveva cambiato completamente umore, era diventato distratto, scontroso, silenzioso.
La ragazza non capiva cosa avesse detto di sbagliato e soprattutto non capiva la reazione di Kenny, gli aveva chiesto cosa avesse e lui non le aveva risposto; aveva insistito e rapidamente avevano iniziato a litigare, si erano insultati, pesantemente, lei era esterrefatta, non capiva perchè Kenny le stesse dicendo cose simili e allora confusa e infuriata ribatteva, umiliandolo con gli stessi insulti che lui le stava rivolgendo.
Alla fine Kenny, gli occhi lucidi di rabbia, si era alzato e le aveva tirato uno schiaffo, con violenza, con cattiveria, il tempo si era fermato.
'Non è possibile, non lui' aveva pensato la ragazza indietreggiando e scivolando poi a terra.
-Perchè?Perchè mi fai questo?Che ti ho fatto?Cosa vuoi da me?- gli aveva urlato sconvolta.
Lui l'aveva fissata a lungo.
-Perchè ti amo ecco perchè!Ti ho sempre amato dalla prima volta che ti ho vista, ma a te, a te non te ne è mai importato nulla!Come puoi dirmi cose simili?Come puoi parlarmi di quella ragazza quando vorrei che fossi tu a guardarmi in quel modo?-
Lei lo avevo fissato incredula.
-Ma Kenny, tu sei il mio migliore amico, ma, ma....a me non piaci, a me non piace nessuno lo sai!- aveva sussurrato tentando di dare una parvenza di verità a quelle parole a cui non credeva più neanche lei. 
-Non mentirmi, lo sò che non ti piaccio!Ma non è vero che non ti piace nessuno, a te piace quel bastardo, quello schifoso di Paul!-
Lucinda sussultò, 'Paul......'
Era successo la prima volta che l'aveva visto, quegli occhi l'avevano catturata, quello sguardo, quegli atteggiamenti, la attraevano inesorabilmente verso di lui.
Aveva  a lungo cercato di ignorarlo ma appena lui si ripresentava tutti i suoi sforzi si rivelavano inutili, non riusciva a dimenticarlo, era parte di lei e allora soffriva, sforzandosi di non arrossire, di non abassare lo sguardo quando le si presentava davanti, ma tanto non succedeva mai, lui era sempre distante, lontano e anche quando c'era non la guardava mai, sempre perso nel suo irraggiungibile universo lontano.
-A me non piace Paul - balbettò abbassando lo sguardo.
-Ma certo che ti piace, ho visto come lo guardi e come soffri, non capisci che è un mostro?Non hai visto come tratta gli altri e come tratta i suoi pokemon?Ma certo che l'hai visto, eppure lo ami lo stesso, sei una stupida, soffrirai e basta!-
-Ma cosa ne sai tu di lui?Cosa ne sapete tutti?Voi che guardate solo i suoi atteggiamenti, lui soffre, lui è solo per colpa di quelli come te!- gli aveva urlato, poi Lucinda era scappata, aveva corso, aveva corso fino a quando le gambe non l'avevano più sorretta poi era caduta a terra.
La ragazza si era guardata intorno, il bosco la circondava lontano dalla dolorosa realtà della città che la annientava.
Ash e Brock la stavano sicuramete aspettando ma non le importava, era vero, a Paul non gliene fregava nulla di lei, perchè avrebbe dovuto continuare a soffrire in quel modo?
Perchè si era innamorata di uno come lui?
Il lago di Nevepoli splendeva luminosamente non ancora del tutto ghiacciato, ammaliandola.
Come ipnotizzata si era tolta i vestiti rimanendo solo in reggiseno e mutande poi si era immersa, era bastato un attimo per rendersi conto della stupidità di ciò che aveva fatto, ma ormai era troppo tardi.
Perchè l'aveva fatto?
La pelle le bruciava come immersa nel fuoco, stava scivolando immergendosi sempre di più nelle profondità del lago.
'Che morte stupida, ed è tutta colpa tua razza di bastardo che non sei altro!' pensò la ragazza prima di perdere definitivamente conoscienza sprofondando in quell'inferno di ghiaccio.
Delle mani calde e delicate sfiorarono il suo corpo risvegliandola.
Era tutto sfocato, era morta?
Probabilmente no, in Paradiso non fa così freddo!
Lucinda mise a fuoco un volto, capelli viola scuro, occhi neri, Paul....
Per poco non svenne nuovamente.
-Ti sei svegliata ragazzina deficiente che non sei altro?- chiese Paul ansimando.
Era a petto nudo, in pantaloncino ed era completamente bagnato.
Il ragazzo tremava lievemente, non quanto lei, ma tremava.
Goccie d'acqua cadevano dai suoi capelli e Lucinda non potè fare a meno di pensare a quanto fosse sexy 'conciato' in quel modo.
-Allora?Cosa diamine volevi fare deficiente?-
-Io non ...Paul cosa ci fai qui?Come...-
Aveva la bocca impappinata e non era solo il freddo a provocarle questa reazione.
Non riusciva a staccare gli occhi da lui, sembrava un sogno o meglio un mezzo incubo considerato che stavano entrambi per morire assiderati.
La sua presenza era...celestiale, un toccasana per lei.
-Allora ragazzina, mi vuoi spiegare il perchè di questo impeto di voglia di suicidarsi??Cos'è, ti ha lasciato il ragazzo?O cretinate simili?Idiota!E poi non potevi trovarti un posto per suicidarti lontano da dove mi alleno io???-
Lucinda non riusciva a rispondere, ora che ci pensava aveva rischiato di morire per un motivo veramente stupido.
-Ecco, io...sono scivolata nel lago, per sbaglio-
-Non raccontarmi balle ragazzina, ti ho visto che entravi nel lago- rispose Paul freddamente.
Le si avvicino.
-Spiegami il perchè, ragazzina!- disse fissandola nei chiari occhi blu.
Erano vicini, intollerabilmente vicini; lei tremava, di freddo, di paura, e soprattutto con lui così vicino non riusciva a trovare neppure una scusa per spiegare il suo folle gesto.
-Perchè, perchè, io...perchè sono una stupida, sono una cretina che si è innamorata della persona sbagliata-
-E tu hai fatto tutto questo casino per un motivo così stupido?- rispose Paul freddo.
La vista di Lucinda iniziò ad appannarsi e i suoi pensieri a farsi più indistani e discontinui, la voce di Paul si incrinò.
-Ragazzina vedi di non morire qui chiaro?-
Ma era preoccupato, era dannatamente preoccupato per lei, non riusciva a scacciare il senso di tenerezza e dolcezza infinita che provava quando la vedeva.
Lei si accasiò a terra, gli occhi chiusi, la fronte incandescente e il corpo scosso da tremori irrefrenabili, stava morendo, era stata troppo tempo nell'acqua gelata, Paul l'aveva trovata troppo tardi, non voleva perdere conoscienza, non ora, ma non poteva farci nulla.
-Resisti, sei forte sò che puoi farcela!- sussurrò Paul stringendola a se sperando di infonderle un pò di calore.
Solo allora, la mente confusa e il volto di Paul a così poca distanza dal proprio lo disse.
-Paul, io non volevo morire così, volevo sopravvivere, con te, perchè io ti amo, ti amo dalla prima volta che ti ho visto e adesso muoio come un'idiota-
Paul la fissò per un attimo, poi fece qualcosa che non seppe spiagarsi neanche lui, agì d'istinto, prese il suo volto tra le mani e la baciò, la baciò con una passione che non avrebbe mai sospettato di avere.
Quella notte fecero l'amore, disperatamente, amandosi veramente per la prima volta; la mattina dopo lei non c'era più, era morta, felice, con lui e Paul pianse, per la prima volta pianse per qualcuno, consumò tutte le sue lacrime per lei, poi sparì e da allora nessuno seppe più nulla di lui.

[Dedicata a Pikaendpichu98 e a Sweet_Contestshipper_]

  
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