L’Avana, Cuba, 1977
Agosto
“E’ tornata?” si interessò Katie,
non appena tornata in hotel.
“E’ tornata un’ora fa. È in camera
sua. Katie, non… non vai da lei?” si stupì Lucy, vedendo la sorella tirare dritto
verso la propria stanza. La seguì oltre la porta. “Ti senti bene? Hai parlato
con Javier?”
Katie gettò la borsetta sul divano e
si lasciò cadere sul letto. “No” sospirò.
“Non hai parlato con Javier?”
“Non mi sento bene.”
Lucy calciò via le scarpe e si sedette
sul letto della sorella. Piegò le gambe e si abbracciò le ginocchia. E iniziò a
fissarsi i piedi, proprio come quel pomeriggio di febbraio di diciotto anni
prima, quando Katie le aveva confidato di essere incinta. Come allora, Katie
stava piangendo.
“Ho parlato con Javier. Mi ha detto
che Ricardo non è davvero suo nipote.”
“Sì, lo so. Me lo ha detto ieri
sera, ma poi con tutta quella confusione…”
“Gli ho detto che Isabella è sua
figlia.”
“Come l’ha presa?”
“Si è arrabbiato. No, anzi. Era deluso.
Deluso dal fatto che per tutti questi anni avessi mantenuto il segreto.”
“Gli hai detto che non avresti
potuto fare altrimenti?”
“Ci ho provato, ma… non lo so, è
come se in fondo avesse ragione lui. Aveva il diritto di saperlo. E io invece
sono stata così egoista…”
Lucy allungò le gambe e si distese
vicino alla sorella. Rimasero in silenzio per qualche minuto, poi Lucy parlò.
“Senti, Katie, lo so che
probabilmente questa è l’ultima cosa che vorresti sentirti dire, ma… Isabella è
innamorata.”
“Lo credo. Quel ragazzo è a dir poco
affascinante.”
“E credo che lui ricambi.”
“Non lo conosci, come puoi dirlo?”
“Ho iniziato a conoscerlo attraverso
le parole di Isabella.”
“Isabella non è attendibile. È innamorata,
l’hai appena detto tu.”
“Forse è proprio perché è innamorata
che dovremmo darle ascolto.”
“Lucy…”
“Katie, hanno dormito insieme sulla
spiaggia, stanotte. Non sono andati più in là del bacio. Se avesse soltanto voluto
approfittare di lei, lo avrebbe fatto, non credi?”
La sorella maggiore non rispose, ma
continuò a fissare il soffitto con aria assente.
“Comunque, si sono dati appuntamento
per stasera, alla Rosa Negra.”
“Va bene, può andarci.”
“E anch’io ho un appuntamento alla
Rosa Negra, stasera” aggiunse Lucy, dopo qualche secondo di silenzio.
“Sì, me lo hai detto ieri sera. Il
figlio di Luis Santoro, vero?”
“Già.” Fece una pausa. “Ehi, stavo
pensando che potresti venire anche tu con noi.”
“Per fare cosa? Stare seduta a
guardare due belle coppie felici?”
“Ci sarà Javier. Potresti approfittarne
per chiarire la situazione.”
“Non abbiano nulla da chiarire.”
“Certo. Piangi perché non avete nulla
da chiarire?”
Katie non rispose.
“Comunque, credo che prima di
stasera dovresti dire la verità anche a tua figlia. Non credo che Javier
riuscirà ad evitarla, se la vedrà alla Rosa Negra.”