Crossover
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Autore: S05lj    13/12/2010    0 recensioni
Come nasce un supercriminale? Secondo molti nella maniera tradizionale. Io sono per la cicogna o Babbo Natale. Comunque c'è una scuola che insegna ai giovani criminali in erba a diventare dei veri villains, ed è la scuola per Supercriminali. Questa è la storia di quei giovani, dei loro insegnanti, dei compiti in classe, delle lezioni, le gite e tutte quelle cose che si fanno a scuola. O quasi.
Genere: Commedia, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Film, Fumetti, Telefilm
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Scuola di Supercriminali'
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I Giochi tra scuole rivali.

Un giorno il vicepreside Sinistro entrò nella nostra classe con il suo solito aspetto solare.
Sinistro aveva una carnagione marmorea, quando andavamo in gita per le città darte spesso lo scambiavano per una statua. Paradossalmente parlando nonostante la sua carnagione bianca, era sempre incazzato nero, rideva solo quando giocava a fare il dr Frankestein, infatti era solito vederlo aggirarsi per le aule a prendere pezzi di alunni.
-Ragazzi, ormai siete grandi è arrivato per voi il momento di scegliersi il rivale, diventare la nemesi di qualcuno. Quindi approfitterei della consueta sfida tra scuola Destino e scuola Xavier per cominciare a pensare al vostro nemico. Perché niente vi garantirà un posto tra i cattivi quanto essere la nemesi principale di un super eroe. -

La sfida tra le scuole consisteva in una specie di olimpiadi, ci sfidavamo con i rivali in una serie di giochi. Il campione di boxe della scuola avversaria era un certo russo Piotr Rasputin, detto da tutti Colosso, o confidenzialmente Ikea per le dimensioni che teneva. Noialtri facevamo le corse per iscriverci nelle altre discipline proprio per non doverlo affrontare. Lunico alunno rimasto era Draco e fu costretto a iscriversi a boxe. Vi avevo già parlato di quanto fosse fortunato Draco?
Colosso aveva fisico da culturista, sguardo da bravo ragazzo e una forza pari a quella di un bulldozer, Draco aveva un fisico da Rita Pavone, faccia da schiaffi e forza pari a quella di un puffo, vista la differenza di forze gli avevano permesso di usare un bastoncino di liquirizia come arma.
Colosso accolse Draco sul ring con una tenera frase per rinfrancarlo. -Ti spiezzo in due. -
Draco cominciò a piangere e fece per scappare, ma per impedire tale evenienza venne messa una gabbia.
Larbitro, un uomo biondo con gli occhiali da sole entrò sul ring. -Alla mia sinistra, in calzoncini rossi, 7 tonnellate di peso, 202 cm di altezza, 73 incontri disputati, 73 vittorie di cui 70 per KO, e 3 per decesso dellavversario, dalla scuola Xavier, Piotr Rasputin! -
Tutta la curva est si alzò in piedi applaudendo.
-Alla mia destra, in calzoncini verdi, 65 kg di peso con le monetine in tasca, 170 cm di altezza con i tacchi a spillo, 0 incontri disputati, 0 vittorie e 1 sconfitta morale infertagli da Potter ad Hogwards, dalla scuola di Destino, Draco Malfoy! -
Il silenzio calò assoluto.
Lincontro cominciò Colosso avanza deciso e parte con una serie di ganci al corpo e al viso, Draco con un abile movimento di gambe comincia a correre per tutto il ring. Colosso lo raggiunge, mette a segno un colpo al viso e Draco vola come un Bolt 626. Comincia il conteggio ma viene salvato dal gong della fine del 1° round. Allangolo di Draco accorrono il suo istruttore di boxe Lapide, che tuttavia parla talmente piano che nessuno capisce un cazzo, e Voldemort per rinfrancare il giovane pupillo.
-Dai Draco stai andando bene, hai ancora 20 dei tuoi 32 denti. Ricordati non fa male. Ignora il dolore. -
Draco si voltò verso di lui con un occhio nero, lo zigomo in frantumi e il labbro spaccato, tutto questo procurato da un solo pugno dellavversario.
-Dovè mio padre? - Chiese cercando conforto nella figura paterna.
-Si trova nellangolo di Colosso. Gli sta dando qualche consiglio per menarti meglio. - Gli rispose Lapide. In effetti Lucius stava dando degli ottimi consigli al colosso russo.
Betty Bruddock della scuola Xavier passò con un costumino succinto con in mano il tabellone che determinava la fine del primo round. Sabretooth cominciò ad ululare come un lupo, Wolverine a saltare come una scimmia, un tizio, di nome Orochimaru, tirò fuori la lingua lunga quanto il ponte di Messina che si srotolò fino sul ring.
Il 2° round ebbe inizio, Draco era più combattivo e infatti puntò il bastoncino di liquirizia contro Colosso che lo ruppe e se lo mangiò in un solo boccone. Draco riprese ad urlare scappando per tutto il ring chiamando suo padre a squarcia gola, che nel frattempo stava tentando un approccio con quella gnoccolona della Regina Bianca.
-Ti giuro assomigli tantissimo alla mia defunta moglie. Che tragedia -
-Ma non è tuo figlio quello che sta correndo per il ring urlando come un ossesso? - Chiese lei.
-Figlio? Io non ho un figlio. Io sono giovane sai? Sono appena maggiorenne. -
Draco si attaccò alle sbarre stile scimmia. -Papà aiutami. - Gli afferrò il mantello e cominciò a tirarlo con tutta la sua forza, che come abbiamo già detto era pari a niente.
La Regina Bianca cominciò a diventare incazzata nera pure lei.
-Ti giuro non ho mai visto questo ragazzo in tutta la mia vita. -
-Questo è perché sei un pessimo padre. -
Per tutta risposta alla prodezza del ragazzo Lucius gli piantò un calcio di tacco al naso che nemmeno Roberto Mancini avrebbe saputo fare di meglio. Draco cadde nuovamente sul ring andando a pestare per sbaglio il piede di Colosso che gli si stava facendo in contro. Colosso partì con una serie di colpi al corpo.
-Che stai aspettando abbraccialo. - Gridarono Lapide e Voldemort.
Draco obbedì attaccandoglisi addosso stile Cita.
Le ragazze a cui non interessavano i combattimenti sanguinari si erano ritirate a vedere Twilight e una saltò in piedi gridando. -E bacialo! -
Draco guardò schifato il suo allenatore, pensando fosse stato lui a parlare e poi si prodigò in un bacio stile Via col Vento.
La metà degli uomini rimisero il cenone di capodanno, tranne Orochimaru che srotolò nuovamente la lingua. Le donne si lasciarono scappare un sospiro sognante, Lucius stava per uccidere quel pervertito del figlio, quando sentì la Regina Bianca sospirare al suo fianco. -Glie lho insegnato io. - Disse allora tutto fiero di se. -Ma il ragazzo è acerbo ancora, vuoi una dimostrazione? -
A quel punto successe il finimondo.
Colosso divenne rosso in viso e si scoprì che dopo il rivoluzionamento delluniverso marvel era diventato gay, il che cambiò completamente la natura del combattimento. Draco, si, poveraccio che adesso urlava e tentava di scappare da ogni anfratto, ma rimase bloccato tra le sbarre.
Una volta che Colosso riuscì a mettergli le mani addosso tutti i maschi cominciarono a rimettere il Natale del 78, tranne sempre il solito Orochimaru che srotolò nuovamente la lingua.
Da una nube nera apparve una bellissima donna dai lunghi capelli biondissimi che cominciò ad urlare contro Lucius che si stava prodigando in una dimostrazione di bacio con la lingua con la Regina Bianca.
-Brutto maiale! Ecco perché non eri a casa. Una riunione improvvisa al ministero èh? -
Lucius si staccò dalla Regina Bianca che si sfracellò al suolo. -Cissy amore, ma che piacevole sorpresa -
La donna tirò fuori una bacchetta. -Ma io ti -
-Ti amo anchio tesoro. - Lucius le tappò la bocca con un bacio, di nuovo tutte le donne sospirano sognanti.
-E chi sarebbe quella? - La Regina Bianca, incazzata nera si posò le mani sui fianchi.
Narcissa spostò di lato Lucius che cominciò a gesticolare e balbettare delle insulse frasi. -Lei è e lei è si insomma. Lei -
-Sono la moglie. - Inviperita come mai Narcissa si fece in contro alla Regina Bianca che la fronteggiava.
-Ma non era morta tua moglie? -
Narcissa si voltò verso il marito che stava sorridendo come un ebete. -Mi hai fatta di nuovo morire? -
-Tesoro non sono io, è la Rowling è per permettere di scrivere fan fiction su di me. -
-Maiale!!! -
Le due donne lo dissero insieme e insieme sfoderarono un gancio destro e sinistro che Mohamed Alì e Rocky Marciano al confronto sembravano fare carezze.
Le due cominciarono poi ad azzuffarsi tra loro. La folla di uomini si riversò a vedere la scena, le due donne partirono dal tirarsi i capelli allo strapparsi i vestiti, lUomo Sabbia e Hidro Man cominciarono a sbavare come lumache e in men che non si dica cera del fango sulle due donne seminude che lottavano.
La confusione durò per circa unoretta, poi ci fu un concerto di sirene dellambulanza. Una portò via Draco, sfinito dal combattimento, una la Regina Bianca, una Narcissa Black Malfoy, una Lucius Malfoy che una volta svenuto era stato attorniato dalle ragazze del suo fan club, che con la scusa di fargli la rianimazione, non si sa bene che cosa gli avevano fatto, fatto sta che le dovettero disperdere con i lacrimogeni e quando lo caricarono in barella farneticava di colline in fiore, i vestiti erano ridotti a stracci. Una per Orochimaru, visto che la lingua era stata calpestata in tutta quella confusione, si era arrotolata intorno alla ruota di un ambulanza che lo aveva trascinato mezzo miglio prima di accorgersene.
Una per Magneto, che vista la sua età attempata gli era preso un infarto nel vedere le due donne nude, imitato poi da Kitty, segretamente innamorata di Colosso, e una per Voldemort che vedendolo senza naso i medici pensavano fosse stato coinvolto nella mischia. Seguì poi la Neuro che caricò tutte le assatanate del Lucius Fanclub, che stavano tentando di assalire ogni altro uomo biondo nei paraggi (a causa dei lacrimogeni non ci vedevano molto bene), e Xavier che dicono stesse delirando. -Anchio sono biondo. Sono biondo. Biondo platino. - Chissà perché nessuna lo assalì, venne tuttavia caricato di peso da quegli uomini tutti vestiti di bianco, calmi calmi.
Quando Draco tornò zoppicava vistosamente e camminava stranamente a gambe larghe, Lucius si sorreggeva con il suo solito bastone, sembrava stanco, ma aveva unaria soddisfatta (si venne a sapere molto tempo dopo che la metà dellinfermiere di quellospedale facevano parte del suo fan club), la Regina Bianca era sempre incazzata nera, Orochimaru aveva la museruola, Voldemort era sempre uguale (il dottore dopotutto non poteva fare miracoli), Magneto e Kitty si sorreggevano a vicenda, Xavier aveva unaria piuttosto cupa. Lunica che non era tornata era Narcissa, perché era impegnata a cruciare le infermiere dellospedale.

I giochi ripresero, la nostra scuola era imbattuta nella corsa. Pietro dopotutto tornava utile. Il problema di quando partiva era che non riuscivano più a fermarlo. Venne abbattuto a fucilate in Kenia dallarbitro.
Nel tiro del giavellotto, il campione in carica era Cletus, infatti riusciva a centrare una pulce sul culo di un elefante indiano dallAmerica, il problema era poi la multa salata che arrivava dal WWF, il nostro preside aveva tentato di spiegare. -Daltronde come si fa centrare una pulce senza prendere anche lelefante? Se dovete multare qualcuno multate la pulce, era in divieto di sosta. -
-La pulce è morta. - Fu la puerile scusa dei funzionari.
Kevin invece era abilissimo nel borseggio, tentò di rubare un orologio ad un ragazzino di nome Ben che venendo da Napoli sapeva i rischi che correva e se lo era incollato al braccio con il super attack.
Il povero Kevin cadde dalle scale nella prodezza e si spaccò un braccio. La Bestia Nera accorse subito per riaggiustarlo. Quando uscì dallambulatorio era diventato alto 4 metri, aveva 3 occhi, uno enorme, gli altri minuscoli, le ali, la coda, la gobba, era di 5 colori diversi (rosso il petto, nera la schiena con strisce verdi, arancione 2 braccia, una di fuoco e laltra di diamante), aveva 4 braccia e lintelligenza era diventata quella di un boy scout, una medusa per intenderci al confronto era Einstein. (Per rendervi un idea delle condizione in cui stava, immaginate il gobbo di Nothredham vestito da arlecchino e con 2 braccia in più)
-Come nuovo. - Esordì la Bestia Nera contento.
Quel giorno però Kevin trovò il suo rivale, quel marmocchio che si era attaccato lorologio al braccio, Ben Tennison, e rubare quellorologio divenne la sua ossessione. Provammo a farlo smettere, prima cominciammo cercando di farlo diventare un alcolizzato, poi un drogato, avemmo un leggero miglioramento quando provò lesta thé, poi ci fu il disastro. Bevve la Red Bull e da allora non faceva altro, una volta rimase a secco, e sapendo che usavano una sostanza estratta dallurina di toro, andò a cercare direttamente il toro. Lanimale come potete immaginare non la prese particolarmente bene. Dopo 6 mesi di riabilitazione dallincontro col toro, Kevin decise di tornare a provare a rubare lorologio per togliersi il vizio della Red Bull.
Nelle arti marziali il nostro campione era Vegeta, che era fortissimo ma non vinceva mai un cazzo. Il suo rivale di sempre era Goku, che però si chiamava Kaharoth. Non appena Vegeta lo vedeva sincazzava come una biscia, diventava biondo, gli si rizzavano i capelli e urlava in continuazione. Chissà perché erano convinti che più urlavano e più erano forti. I loro incontri assomigliavano più ad un concerto di Pavarotti che ad un incontro di arti marziali. La rivalità con Goku era arrivata a livelli esorbitanti, tanto che per laffinità di nome, Vegeta non riusciva più a sopportare le carote. Appena ne vedeva una cominciava a rimbalzare a destra e manca stile pallina da flipper gridando: -Kaharoth, giuro che questa volta ti batterò. AAAAAAHHHHHHAHHHH!!!!! - E andava avanti così fino a che non ingoiava un insetto che passava di lì, allora quello gli andava di traverso e cominciava a sputare e tossire senza ritegno. A quel punto House faceva il suo ingresso indicandolo. -Quello è Lupus. Presto fategli un tu sai cosa. -
-Noooooo!!!! Il tu sai cosa nooooooo!!!! - Mentre i dottori lo trascinavano via. -Kaharoth questa me la paghiiiiii!!!! -
Vegeta dopo i consueti clisteri del dottore House era ovviamente più incazzato che mai, e passava le giornate ad allenarsi, ad ogni ora e ogni dove. Questo gli consentiva di passare giornate intere insieme allinsegnante di arti marziali Orochimaru il che aumentava il suo stato dincazzatura a livelli vertiginosi visto che il ninja era un continuo tentare di leccarlo.
Ma nonostante questo, continuava a perdere e questo lo faceva incazzare ancora di più. Insomma se cera un aggettivo che descriveva al meglio ed esaurientemente Vegeta, quello era, incazzato.
Il pomeriggio passò piacevolmente tra una sfida e laltra e alla fine della serata, mentre tornavamo a casa avevamo tutti un idea di chi sarebbe stato il nostro acerrimo nemico.

 

  
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