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Autore: Rota    13/12/2010    0 recensioni
Semplicemente, si era lasciato andare – probabilmente troppo.
Semplicemente, non aveva resistito di fronte al suo sorriso – come al solito, del resto.
Semplicemente, la sua vergogna e la sua ritrosia si erano mostrate più deboli della volontà dell’altro – ma ormai ci era abituato, a farsi mettere nel sacco, specialmente da lui.
Semplicemente, in quel preciso istante avrebbe voluto essere da tutt’altra parte ma non lì – e invece su quella cavolo di sedia ci era inchiodato a forza, a sentire le sue mani sulla testa e il suo sorriso dolce e soddisfatto sulla coscienza.
Maledetta, maledetta e dannata Scimmia Nuda.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Simon, Viral
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Semplicemente…
Fandom: Tengen Toppa Gurren Lagann
Personaggi: Viral, Simon
Avvertimenti: One shot, Shonen ai, What if…?
Genere: Commedia, Fluff
Rating: Verde
Prompt: Inverno, Natale
Note: Lo ammetto, torturare Viral è la cosa più divertente che ci sia al mondo, almeno per me °ç° e ora godetevi questa cosina assolutamente scema XD
Buona lettura <3<3
*Questa è per mia figlia, a cui sta cominciando a piacere tanto la coppia <3*



Semplicemente...




Semplicemente, si era lasciato andare – probabilmente troppo.
Semplicemente, non aveva resistito di fronte al suo sorriso – come al solito, del resto.
Semplicemente, la sua vergogna e la sua ritrosia si erano mostrate più deboli della volontà dell’altro – ma ormai ci era abituato, a farsi mettere nel sacco, specialmente da lui.
Semplicemente, in quel preciso istante avrebbe voluto essere da tutt’altra parte ma non lì – e invece su quella cavolo di sedia ci era inchiodato a forza, a sentire le sue mani sulla testa e il suo sorriso dolce e soddisfatto sulla coscienza.
Maledetta, maledetta e dannata Scimmia Nuda.

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Viral si era sempre ritenuto una Bestia dai profondi e ben radicati principi basilari.
Uccidere solo gli esseri umani, specialmente quelli scemi e montati; fare rapporto sempre ai propri superiori, in particolar modo ad Adiane; obbedire agli ordini di propri generali fino in fondo, dovesse cascare il mondo; rispettare e venerare Re Rasen come unico dio su quella terra tonda e polverosa.
Altro, davvero, non avrebbe dovuto fare. Non gli competeva.
Eppure era lì, in quella casa, in compagnia di una Scimmia Nuda bella che viva, a festeggiare una ricorrenza che neanche aveva ideato il suo popolo, con una sola e misera ricompensa morale come prospettiva ultima.
Tutto quello non andava bene, affatto.
-Dimmi se ti faccio male, Viral…-
La sua voce era tranquilla e forse anche un poco carezzevole, ma Viral giurò di aver sentito nelle parole di Simon quella nota canzonatoria che gli avrebbe garantito un’esecuzione immediata e istantanea.
Si limitò a grugnire, fissando con ostinazione il proprio sguardo a terra, senza osare pronunciare una sola sillaba.

Come fosse riuscito ad incastrarlo, Viral ancora non riusciva davvero a comprenderlo.
-C’è la neve, Viral. Fa freddo, si sta tutti assieme, è Natale…-
La Bestia aveva faticato a seguire il discorso di quello scemo, specialmente quando aveva cominciato ad agitarsi e a muovere mani e arti, preso da una strana e alquanto inconsunta euforia.
Parlava di cenone, lui; di riunione con i suoi vecchi amici – quelli ancora vivi, per lo meno; parlava di regali e cose strane come fiocchi e carta da pacco colorata e lucida.
Viral era stato così spaventato dalla cosa che era fuggito di casa ed era tornato dopo qualche giorno, solo, infreddolito e pure affamato.
Simon non aveva chiesto nulla, l’aveva scaldato e nutrito con un bel sorriso sulle labbra, guardandolo mentre trangugiava a forza la minestra di farro che l’uomo aveva preparato appositamente per lui.
Ma a quel punto Viral fece qualcosa di assolutamente inaspettato.
Da sotto il mantello sgualcito, aveva tirato fuori un piccolo oggetto – l’aveva visto fare, in quei giorni, da chiunque, e pensava di aver inteso così tutto il significato di quell’assurda agitazione collettiva.
Simon aveva scrutato a lungo la spazzola che Viral teneva tra gli artigli, non riuscendo di primo acchito a capire che cosa l’altro volesse da lui.
E la Bestia divenne semplicemente rossa di puro imbarazzo quando un sorriso dolce e anche un po’ emozionato si era dipinto sul viso dell’altro.

-Almeno cerca di far finta che non ti stia piacendo!-
Viral lo riprese, un poco infastidito da tutta quella situazione – anche senza voltarsi, lui sapeva che Simon stava gongolando tutto soddisfatto con il suo solito sorriso assolutamente idiota.
-Perché dovrei? Significherebbe mentire, e lo trovo sinceramente stupido…-
I denti della spazzola passarono ancora tra i lunghi capelli biondi, mentre una mano, gentilmente, li pettinava e li sistemava meglio sulla nuca pallida.
Simon si stava davvero divertendo.
Più che altro, quello era stato sicuramente un regalo a dir poco inaspettato. Come poteva credere che Viral si fosse accorto di essere visto, in quei momenti abbastanza rari in cui l’uomo si perdeva nella matassa di capelli che la Bestia sfoggiava con orgoglio, quasi a meravigliarsi del colore così naturale e magnifico per cui risplendevano con forza? O come poteva credere che Viral si fosse reso conto di quando, ogni volta che facevano l’amore, lui provasse un insano piacere a far filare le dita tra quei ciuffi, dall’inizio alla fine, sogghignando tra sé e sé pieno di una felicità senza spiegazioni?
Forse l’aveva sottovalutato.
Ma non importava, non in quel momento almeno.
Ora doveva solamente continuare a sorridere – per indispettire Viral, perché no? – e a muovere quella spazzola contro la sua testa e tra i suoi capelli, pensando magari a un regalo degno che potesse rispondere in maniera adeguata a quel dono davvero immenso.


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Semplicemente, era stato sorpreso dagli eventi – ma non poteva certo dire che ogni singolo giorno con la Bestia fosse qualcosa di lontanamente simile alla normalità.
Semplicemente, non aveva resistito a mostrare la parte più ludica e infantile che possedeva – ma non si vergognava, non con lui e non davanti a lui.
Semplicemente, rideva perché non trovava le parole adatte per ringraziarlo a dovere – ma tanto Viral non faceva che ripetergli quanto fosse scemo, no?
Semplicemente, aveva inteso ogni cosa e per questo aveva sorriso, pieno di gratitudine sincera – sebbene la Bestia, con quelle braccia conserte sul petto, cercasse disperatamente di dire tutto il contrario.
Stupida, stupida e incoerente Bestia.
   
 
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