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Autore: Chibi_    13/12/2010    2 recensioni
Il ricco e avaro Roderich Eldenstein inizia le festività natalizie con il solito cattivo umore, rimproverando il suo dipendente Antonio e rifiutando l'invito dei pochi che ancora cercano di stargli vicino. Per lui il Natale è solo una giornata fastidiosa e sembra che anche quest'anno lo passerà da solo mandando insulti a tutto e tutti. Ma la notte della vigilia l’inaspettata visita di un vecchio amico sembrerà destinata a cambiare il cuore del freddo e distaccato Roderich…
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Austria/Roderich Edelstein, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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 02- Vecchi amici e pomodori allucinogeni

 
Roderich si mise velocemente a sedere sul letto spaventato: chi era a quell’ora della sera? E come aveva fatto ad entrare? E le domestiche? Forse…Forse era un ladro! Sì, sì, era sicuramente qualcuno venuto per derubarlo. Beh… non avrebbe avuto i suoi soldi tanto facilmente!
Cercò qualcosa per difendersi e nella stanza ripiena di strumenti musicali la sua scelta cadde su un vecchio violino che alzò in aria aspettando di darlo in testa al malfattore appena fosse entrato.
Tutto d’un tratto dall’oscurità apparve un viso.
“Come ha fatto ad aprire la porta?” pensò l’austriaco notando un attimo dopo che in effetti era ancora ben chiusa.
-Ma che..?- Il corpo della persona davanti a lui stava… attraversando la porta?
Roderci lasciò cadere spaventato il violino e arrancò indietro fino al letto, guardando terrorizzato la figura che gli si era materializzata davanti
-Roderich Eledelstein…..- disse quello con voce rauca.
-Chi…chi siete?-
-Come? Dovresti riconoscermi.-
L’austriaco lo osservò bene: era un uomo che aveva più o meno la sua stessa età, i capelli erano portati in un caschetto  e gli occhi erano di un verde quasi surreale; il corpo, di un colore inspiegabilmente semi trasparente, fluttuava a mezz’aria ed era avvolto da una lunga catena che terminava in un pesante macigno.
-…..Mi dispiace, ma no-
Il nuovo arrivato sembrava deluso
-Ma come? Sono il tuo socio in affari!-
-Impossibile, l’unico socio che ho avuto è morto sette anni fa-
-E infatti…. Cos’è, Rod, ti sei rimbambito in questi anni?-
-Ma quindi….- Roderich era incredulo – Tu sei Vash Zwingli?-
-Esatto-
-Ah…….-
-……..-
-…Che bello rivederti.-
Roderich era una persona razionale, non credeva ai fantasmi. Sicuramente quella cosa che aveva davanti era…un’allucinazione? Eppure non aveva mangiato pesante a cena, forse sarà stato qualcosa andato a male…. Il formaggio, magari, no anzi, i pomodori, quegli stupidi pomodori che aveva avuto da quel suo dipendente tanto sorridente e irritante. Sì, dovevano essere stati sicuramente i pomodori. Ok, però ora che doveva fare? Aspettare che svanisse?
-Che bella la tua catena….- affermò infine non sapendo bene cosa dire.
Il fantasma si sfiorò la grossa catena che lo avvolgeva, quasi accarezzandola, per poi sporgersi verso l’austriaco
-Questa è la catena che mi sono fabbricato quando ero in vita. Giorno dopo giorno, ne ho costruito ogni singolo pezzo e ora non posso separarmene, neanche per un momento di sollievo e di pace. Per questa catena mi sono allontanato dalle persone che mi amavano per rifugiarmi  nelle cose materiali. Così pago i miei sbagli e sappi che la tua, di catena, è già molto più massiccia e pesante della mia-
-Ma di quali sbagli parli? Eppure in vita sei stato un eccellente uomo di affari-
Vash esibì un’espressione sofferente –Sono stato uno stupido, Roderich. Non ho mai capito che cosa era veramente importante nella vita. Tutto ciò che ritenevo fondamentale era solo una misera illusione di felicità, ero cieco, e come puoi vedere adesso ne pago le conseguenze. Ora ascoltami bene, perché non ho molto tempo-
-Che dovrai mai fare, adesso che tanto sei morto?-
-Secondo te gli spiriti posso fare il loro comodo? Diamine, Roderich, sei veramente peggiorato dall’ultima volta che ci siamo visti. Prenderei volentieri una tazza di tè con te, ma mi sa proprio che dovrò rinunciarvi.- sbottò sarcastico
-Sei rimasto irascibile come al solito, eh?-
-IO NON SONO IRASCIBILE! Ora ascoltami e stai zitto, sono venuto qui per avvertirti, hai ancora una possibilità per sfuggire al mio destino e vedi di non fartela scappare.-
L’austriaco si sporse verso lo spirito, ascoltandolo attentamente –Che cosa devo fare?-
Tu riceverai la visita di tre spiriti…-
-…… Preferirei di no-  Altri tre? Perché, non gli bastava questo? Basta, appena quella pagliacciata sarebbe giunta al termine avrebbe licenziato quell’avvelenatore di Carriedo e avrebbe trovato un modo per liberare la città da tutti i pomodori, diamine!
- Vuoi stare un po’ zitto? Ma lo sai quanto mi è costato venire qui? Dicevo…essi ti faranno fare tre differenti viaggi. Seguili e  cerca le risposte alle tue domande, Rod-
-Io non ho nessuna domanda-
Vash lo guardo con... compassione, forse?
-Ti faccio i miei migliori auguri Roderich, spero tanto che tu non vada in contro alla mia stessa sorte.-
E detto questo, il fantasma se ne andò com’era venuto.
 
Ormai incapace di addormentarsi, Roderich uscì dalla sua stanza e girovagò un po’ per la grande casa, cercando qualcosa che lo tenesse mentalmente impegnato
-Se mi concentro su qualcos’altro magari questa strana intossicazione  non mi causa altre visioni magari…- borbottò speranzoso l’austriaco
Attraversò il grande salone e controllò la posta che avevano riposto le domestiche prima di andarsene: niente d’importante….una era addirittura la lettera di un vecchio ospedale, la aprì e dette una rapida occhiata
-Mmmm….il nostro edificio ospita vecchi e bambini, bla bla…..ultimamente le spese sono state insostenibili….. è quasi Natale…..donazione…..- non finì neanche di leggere che la lettera finì accartocciata e gettata malamente nel cestino.
Tzè, non era certo arrivato dov’era facendo elemosina, lui! Che se li guadagnino da soli i soldi che gli servono.
Diede un rapido sguardo alla lettera e ripensò allo strano incontro di quella sera.
-Un’allucinazione, Roderich. E’ stata solo un’allucinazione, i fantasmi non esistono.- si disse tra sé e sé.
Eppure appena si girò, ecco che una candela fluttuava a mezz’aria a pochi metri da lui, quasi a prenderlo in giro della frase appena pronunciata.
 
 
 
N.d Ary:dunque… eccoci al secondo capitolo.. è abbastanza cortino, lo so…..ma il prossimo compenserà ^___^ Visto che voglio finire questa fic entro Natale, mi voglio concentrare solo su questa e quindi per l’aggiornamento dell’altra mia storia ci penserò solo verso capodanno….. Per chi volesse dare un’occhiata comunque il link è questo ^__^ http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=591176&i=1
Ringrazio infinitamente chi ha recensito/messotraleseguite/letto questa fan fic, sono contenta che vi piaccia >__<
 
GinKoKite: spero che sia stato di tuo gradimento anche questo allora =D Roderich ce lo vedo tanto in questo ruolo… e comunque in questo modo mi posso divertire a maltrattarlo xD
Yumi Kago:Grazie 1000 sono contenta che la fic ti piaccia…. Sperando che  la mia  mente idiota non la sciupi ora che sono partita bene… xD grazie x il commento <3

  
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