Io ho visto cose che voi umani, non potete neanche immaginare. E nemmeno voi non umani, se è per questo.

Io so tutto, beh magari non proprio tutto, tutto, universalmente parlando. So tutto sui vostri cacciatori preferiti. Li ho visti nascere, crescere, perfino riprodursi, morire... ritornare indietro.

Li ho visti piangere, ridere, farsi scherzi idioti, litigare come dannati (perdonatemi la battuta), addirittura farsi la pipì addosso (ma erano piccoli, dai), e persino nudi (sì, sono molto fortunata). Li ho sentiti parlare, gridare o stare in silenzio per ore, confidarsi e raccontarsi una marea di cazzate l’un l’altro, da farmi venire voglia di massacrarli di botte, e cantare a squarciagola canzoni che a dir la verità alla lunga mi risultano un po’ ripetitive, ma che ho imparato ad amare, come i miei ragazzi. Ne ho viste di cose...

Me ne hanno fatte di tutti i colori, mi hanno incisa, pasticciata, insozzata di qualsiasi schifezza (e con qualsiasi intendo qualsiasi). Sono piena delle loro stupide cianfrusaglie, appunti, libri impolverati e (diamine quanto li odio) sacchettini accartocciati di hamburger e bottiglie di birra vuote, che ogni tanto quella brava anima di Sam (pessima battuta eh?) butta per la mia gioia.

Mi rallegro del fatto che sono una gran signora, e quando arrivo, la gente si gira a fissarmi con un certo timore... e non sanno cosa nascondo.

Ricordo perfettamente il primo giorno in cui vidi John, e Dean da grande, e seppi fin da quell’istante, che ero destinata a vegliare come un angelo (perdonatemi ancora) sui Winchester. Non esattamente un angelo come lo intendete voi, o come lo intendono gli angeli... il mio compito era, ed è, esserci, sempre.

Certo, ho avuto anch’io il mio momento no. E’ stato... ah, ormai sono passati anni e sono successe così tante cose. E sono stata rimessa completamente a nuovo, come appena fatta. Merito degli insegnamenti di John, pace all’anima sua (cielo, le mie battute peggiorano), e delle sacrosante mani di Dean, che sa perfettamente come toccarmi.

Spero che non stiate pensando male, perché se è così, significa che assomigliate molto al mio ragazzo. Lui mi ama, ne sono consapevole, e anche se l’ho visto insieme a una quantità spropositata di sgualdrine, non sono per niente gelosa, perché so perfettamente di essere la sua bambina. Io sono prima di tutte le altre.

Scherzi a parte, adesso, non per fare la presuntuosa, non l’ho mica detto io che tutto gira intorno a me, che tutto con me è iniziato e dovrà finire. Non è stata una decisione mia essere... com’è che mi ha definita? L’oggetto più importante dell’intero universo. Fa sorridere vero?

Se Sam e Dean sapessero che il mio proprietario era un tizio che andava in giro a dire che l’Apocalisse era vicina, ci riderebbero sopra, sì. Ma aveva ragione, infondo.

E io ho fatto il mio dovere. Ci sono, ci sarò, sempre.

Chevy Impala ‘67