17/12/2010
3 recensioniLa storia partecipa al l'iniziativa 2010: a year together indetta dal Fanfiction contest con il prompt 291. « Cliccami senza pudore »
La nazione dell'Estero
«Da piccola credevo che l'Estero fosse un paese»
Ilaria, la mia amica .Lima, contea di
Allen, Ohio, è una piccola città sperduta nel
nulla di una nazione immensa. Non ha niente che la caratterizzi -anche
il suo nome non è che una spudorata copia di una
città ben più originale di lei- né che
permetta ai suoi cittadini di essere orgogliosi.
Ha una scuola come tante, una chiesa come tante, delle strade come tante e delle villette a schiera come tante. Pare essere uscita da uno di quei film per adolescenti, che sembrano girati in città di plastica, sempre uguali a se stesse.
Bhè, Lima, contea di Allen, Ohio, era proprio così: una città uguale alle altre.
Santana, che fin da bambina aveva sentito i racconti della madre riguardanti la sua terra natale, non faceva che lagnarsi della cosa e molto probabilmente, se non ci fossero stati i grissini di Breastick's, avrebbe già iniziato a fare i capricci per andarsene.
Magari Messico, qualche spiaggia esotica, bei ragazzi... insomma, cose del genere.
Stesa sul letto accanto a Brittany -che intanto giocava allegra con i suoi capelli scuri- taceva pensierosa, gli occhi socchiusi e le labbra leggermente aperte.
«Cosa pensi, Santana?» le chiese l'amica, alzando un po' la testa. Aveva la frangetta arruffata e la cosa solitamente faceva sempre sorridere l'altra, che invece, questa volta, neanche abbassò lo sguardo.
«Niente... ai viaggi, vorresti mai partire, Britty?»
Ci fu silenzio e la bionda sbatté un po' le palpebre. Poi sorride, allegra, come se finalmente fosse arrivata a una geniale conclusione.
«Sì, vorrei andare all'Estero!» esclamò, poggiando la testa sui seni di Santana -oh, perché se li era rifatti! Erano così morbidi prima.
«Sì, ma dove?» chiese la mora, con decisione.
Brittany, come non sentendola, ripeté: «all'estero».
La strinse forte e chiuse gli occhi, come una bambina in punto di addormentarsi. «L'estero deve essere bello, no? Tutti ci vogliono andare, hai visto le pubblicità? E poi ci sono un sacco di offerte se vai lì, con il telefono. Paghi poco, lo potremmo fare, no? Almeno la sera ci divertiamo di più quando chiacchieriamo» sorrise, fantasticando questo straordinario viaggio in Estero. «Deve proprio essere un bel posto» concluse soddisfatta. Santana solo in quel momento capì la situazione. Sorrise tra sé e sé, stringendola più forte e addormentandosi con lei.
A Lima, contea di Allen, Ohio, l'estate non c'è molto da fare -non che in inverno la situazione sia migliore; tranne Noah e il suo lavoro da riparatore di piscine nessuno Ha un passatempo in grado di fargli scordare quanto boriosa e noiosa fosse la loro piccola cittadina.
Brittany stava chattando come sempre con Santana -l'idea di uscire con quel caldo le aveva sempre infastidite- quando le arrivò quella strana mail.
“Cliccami senza pudore” c'era scritto sopra e veniva proprio da Santana Lopez.
Era una cosa da lei, quando le rigirava quelle foto un po' più osè, che si divertiva così tanto a guardare. Oppure, delle volte, le inviava qualche frase sconcia sussurrata in una registrazione.
Curiosa Brittany l'aprì.
Dietro quella piccola frase si celava un biglietto per due voli di sola andata per il magnifico e fantastico Estero.
Subito la chiamò al telefono, emozionata.
«Andremo in Estero, quindi!?» quasi urlò alla cornetta.
Santana rise, una risata divertita e priva di amarezza: «Bhé, direi di sì»
«Se trovo un folletto posso portarlo a casa?»
Silenzio e nuovamente quelle risate di Santana, piene di amore e spensieratezza.
Ha una scuola come tante, una chiesa come tante, delle strade come tante e delle villette a schiera come tante. Pare essere uscita da uno di quei film per adolescenti, che sembrano girati in città di plastica, sempre uguali a se stesse.
Bhè, Lima, contea di Allen, Ohio, era proprio così: una città uguale alle altre.
Santana, che fin da bambina aveva sentito i racconti della madre riguardanti la sua terra natale, non faceva che lagnarsi della cosa e molto probabilmente, se non ci fossero stati i grissini di Breastick's, avrebbe già iniziato a fare i capricci per andarsene.
Magari Messico, qualche spiaggia esotica, bei ragazzi... insomma, cose del genere.
Stesa sul letto accanto a Brittany -che intanto giocava allegra con i suoi capelli scuri- taceva pensierosa, gli occhi socchiusi e le labbra leggermente aperte.
«Cosa pensi, Santana?» le chiese l'amica, alzando un po' la testa. Aveva la frangetta arruffata e la cosa solitamente faceva sempre sorridere l'altra, che invece, questa volta, neanche abbassò lo sguardo.
«Niente... ai viaggi, vorresti mai partire, Britty?»
Ci fu silenzio e la bionda sbatté un po' le palpebre. Poi sorride, allegra, come se finalmente fosse arrivata a una geniale conclusione.
«Sì, vorrei andare all'Estero!» esclamò, poggiando la testa sui seni di Santana -oh, perché se li era rifatti! Erano così morbidi prima.
«Sì, ma dove?» chiese la mora, con decisione.
Brittany, come non sentendola, ripeté: «all'estero».
La strinse forte e chiuse gli occhi, come una bambina in punto di addormentarsi. «L'estero deve essere bello, no? Tutti ci vogliono andare, hai visto le pubblicità? E poi ci sono un sacco di offerte se vai lì, con il telefono. Paghi poco, lo potremmo fare, no? Almeno la sera ci divertiamo di più quando chiacchieriamo» sorrise, fantasticando questo straordinario viaggio in Estero. «Deve proprio essere un bel posto» concluse soddisfatta. Santana solo in quel momento capì la situazione. Sorrise tra sé e sé, stringendola più forte e addormentandosi con lei.
A Lima, contea di Allen, Ohio, l'estate non c'è molto da fare -non che in inverno la situazione sia migliore; tranne Noah e il suo lavoro da riparatore di piscine nessuno Ha un passatempo in grado di fargli scordare quanto boriosa e noiosa fosse la loro piccola cittadina.
Brittany stava chattando come sempre con Santana -l'idea di uscire con quel caldo le aveva sempre infastidite- quando le arrivò quella strana mail.
“Cliccami senza pudore” c'era scritto sopra e veniva proprio da Santana Lopez.
Era una cosa da lei, quando le rigirava quelle foto un po' più osè, che si divertiva così tanto a guardare. Oppure, delle volte, le inviava qualche frase sconcia sussurrata in una registrazione.
Curiosa Brittany l'aprì.
Dietro quella piccola frase si celava un biglietto per due voli di sola andata per il magnifico e fantastico Estero.
Subito la chiamò al telefono, emozionata.
«Andremo in Estero, quindi!?» quasi urlò alla cornetta.
Santana rise, una risata divertita e priva di amarezza: «Bhé, direi di sì»
«Se trovo un folletto posso portarlo a casa?»
Silenzio e nuovamente quelle risate di Santana, piene di amore e spensieratezza.
Angolo Autrice:
ç_____________ç Oh, cos'è? mi spiace se qualcuno di voi è morto durante la lettura e mi spiace Ire di non aver saputo fare di meglio per il tuo regalo di Natale. Comunque, è dedicata a te e scritta per te, per le magnifiche parole che hai speso per me ♥ Ho visto che di Brittana ce ne sono pochissime °-° (in generale ci sono pochissime fanfictions su Glee!), ma spero che questa piccola storiella abbia riscaldato un po' questo fandom.
Auguri di buon Natale, cara (:
Là
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