N o
v e n
a .
Nove
giorni al
Natale.
2.
–non si può
tornare indietro, si può solo andare avanti –
Era
notte fonda quando entrò furtivamente dal camino spento
ormai da tempo, un
grande sacco pieno sulle spalle e il vestito rosso ricoperto da un
leggero velo
di cenere.
I
fratelli Pevensie, ora sovrani di Narnia, dormivano sul grande divano
che, la
Regina Lucy, li aveva costretti a mettere davanti all’albero,
insistendo sul fatto
che: “Edmund non ha ancora conosciuto Babbo Natale! E poi
dovremmo
ringraziarlo!” . Alla fine, dopo lunghe contestazioni, i tre
fratelli più
grandi si erano lasciati convincere.
Si erano
rannicchiati tutti e quattro sotto una pesante coperta di lana, Susan
che
leggeva loro un libro, mentre Lucy commentava entusiasta ogni singola
frase,
Peter rideva per l’esasperazione di Susan e Edmund ascoltava
rapito, nonostante
le numerose interruzioni.
Il
sonno, però, aveva avuto la meglio ed libro era scivolato
dalle mani della
maggiore, mentre questa dormiva tranquilla sulla spalla di Peter, anche
lui
addormentato. Lucy e Edmund erano rimasti svegli ancora per un
po’, la più
piccola che raccontava l’episodio in cui avevano conosciuto
Babbo Natale,
ripetendo: “vedrai, Ed, ti piacerà!”
Quando,
infine, anche lei si era addormentata, a Edmund non era rimasto altro
che
fissare con sguardo perso le palline colorate dell’albero,
fiocamente
illuminate dal fuoco scoppiettante nel camino, mentre adagio-adagio,
scivolava
nel sonno.
Babbo
Natale sorrise, accarezzandosi la lunga barba.
S’avvicinò
all’albero, aprì il sacco e iniziò a
depositare con cautela ed estrema cura i
regali.
Si
girò,
pronto a sorridere rassicurante, non appena sentì un
esclamazione di stupore
soffocata.
-
Buonasera, Re Edmund –
- s..
salve, signore – balbettò il ragazzino, stupito.
-
temo di averla inavvertitamente svegliata, spero vogliate perdonarmi.
Anche se,
grazie a questa mia disattenzione, finalmente ci conosciamo –
Edmund
annuì confuso, continuando a fissarlo ad occhi sgranati,
mentre l’uomo finiva
di riporre i regali sotto l’albero.
Poi
si girò verso di lui, porgendogli un pacchetto rotondo, non troppo grande, incartato
di rosso.
-
co..? – iniziò Edmund, passando lo sguardo dal
pacchetto all’uomo.
Babbo
Natale sorrise.
-
ho fatto un regalo speciale ad ognuno dei tuoi fratelli, Edmund.
– Lucy mugugnò
qualcosa nel sonno, accasciandosi sulla spalla sinistra del ragazzino,
che le
diede una leggera carezza sui capelli
–
ed è giusto che lo faccia anche a te –
Edmund
prese il regalo, titubante.
-
posso scartarlo? – chiese.
-
ma certo –
Non
se lo fece ripetere due volte e, stando ben attento a non svegliare la
sorellina, lo scartò.
Era
un orologio, una cipolla per la precisione, fatto d’argento.
Il quadrante era
bianco e i numeri, scritti in caratteri argentati, quasi brillavano,
mentre le
lancette ticchettavano sommessamente.
-
grazie signore – disse Edmund. – ma .. non capisco
–
Peter
aveva ricevuto una spada e uno scudo, qualcosa con cui difendere
sé stesso, la
propria famiglia e la propria terra.
Susan
aveva ricevuto un arco per colpire da lontano il nemico e un corno per
chiamare
l’amico.
Lucy
aveva ricevuto un coltello in caso di necessità e una
pozione in grado di
guarire.
Perché
a lui un orologio?
Edmund
aveva smesso di essere geloso dei propri fratelli da più di
un anno, e la
domanda era posta per mera curiosità,
per cercare di capire e sfruttare al meglio il dono ricevuto.
-
giralo – gli suggerì l’uomo e il
ragazzino eseguì.
“non
si può tornare
indietro, si può solo andare avanti”
Recitavano
così, gli eleganti caratteri incisi sul retro
dell’orologio.
Edmund
continuò a fissare la scritta, mentre Babbo Natale si
rimetteva il sacco in
spalla.
-
temo di continuare a non capire, signore – esordì
dopo un attimo di
riflessione.
-
Edmund, i regali dei tuoi fratelli qui a Narnia sono molto utili,
soprattutto
se in tempo di guerra. Ma il tuo regalo, vedrai, ti servirà
in futuro. Se ci
fossi stato anche tu, l’anno scorso, forse ti avrei regalato
una spada o una
qualsiasi arma, perché erano tempi di guerra e ti sarebbe
stato utile. Ma tu
non c’eri, ed ora a Narnia c’è la pace:
che bisogno c’è, di regalarti un’arma?
Sono certo che quell’orologio ed il suo consiglio ti serviranno molto, tra
qualche tempo. Forse
ora non capisci, ed è meglio così. Ma un giorno
capirai –
Edmund
annuì lievemente, mentre Babbo Natale s’infilava
nuovamente nel camino.
-
Buon Natale, signore – esalò il ragazzino e
l’uomo gli sorrise in risposta.
-
Buon Natale anche a te, Edmund –
Il
ragazzo scese in punta di piedi le scale, stringendosi nel suo pigiama
rosso e
bianco, e giungendo fino al salotto. Sbirciò
all’interno: un uomo dalla lunga
barba bianca e il vestito rosso stava depositando dei regali sotto
l’albero che
avevano addobbato quel pomeriggio.
Il
ragazzo si schiarì la voce, per far notare la propria
presenza e l’uomo si
voltò verso di lui, con lo stesso identico sorriso che gli
aveva rivolto anni
addietro.
-
Buon Natale, Edmund. – esordì – temo di
averti nuovamente svegliato. –
Edmund
sorrise divertito, scrollando le spalle con fare noncurante e avanzando
di un
passo.
-
ne è passato di tempo, vero? – continuò
Babbo Natale, e Edmund annuì.
L’uomo
si rimise il sacco in spalla e Edmund si chiese come mai tutte le volte
che lo
incontrava, questo era già pronto ad andarsene.
-
credo di dover andare, Edmund. Sai, ho un sacco di lavoro da fare sta
notte –
E
gli fece l’occhiolino, mentre s’infilava nel
camino.
-
aspetti! – esclamò Edmund a voce alta, tanto che
ebbe paura di aver svegliato
qualcuno. – per favore – aggiunse, abbassando il
tono di voce.
Il
sorriso che l’uomo gli rivolse lo incoraggiò a
continuare.
-
io.. volevo solo dirle che ho capito, signore -
fece una pausa -
e che la
ringrazio. -
Fece
un breve cenno di saluto col capo e s’affrettò ad
uscire dal salotto. Poi ci
ripensò, e s’affacciò nuovamente.
-
ah, e, signore! Buon Natale anche a lei – disse, mentre Babbo
Natale risaliva
lungo il camino.
When your still waiting
for the snowfall,
Doesn’t really feel like Christmas at all.
Lalalaaaaala,
laaalaaaa..
Si, sono
decisamente entrata nello spirito del Natale *_*
Vabbè,
passiamo un
po’ alla spiegazione di questa shot.
Ho voluto
immaginare che, il Natale dopo l’arrivo dei fratelli a
Narnia, Babbo Natale
consegnasse un regalo speciale anche a Ed. eh, sennò mica
è giusto! Ù.ù
La frase sul
retro
dell’orologio la intendo un po’ a modo mio,
cioè: ho pensato che magari Babbo
Natale sapesse che un giorno avrebbero dovuto lasciare e Narnia, e
quindi ha
ritenuto giusto ricordare a Edmund che non potevano scegliere di
tornare
indietro, ma che potevano scegliere se passare la loro vita
nell’altro mondo a
rimpiangere Narnia o se prendere tutto quello che di buono poteva
offrire
Londra. E Edmund,
nell’ultima parte,
vuol far capire a Babbo Natale che ha capito il messaggio e che
continuerà ad
“andare avanti”
Insomma, che
cosa
strana.
È
che.. regalare ad
Ed un’arma era banale. All’inizio pensavo un libro.
Però non mi convinceva.
Alla fine è saltato fuori quest’orologio, e spero
di non aver scritto una
baggianata.
Insomma.
OGGI
è USCITO IL
VIAGGIO DEL VELIEROOOOOO *-* (reazione a scoppio ritardato xD)
E si spera
che
domani io riesca ad andare a vederlooooooo *-* Kyaaaaaaaaaaaa *-*
Voglio
andare a
vederlo! Subito! Ora! Now! Ù.ù
Vado a
scleeraaare
*-*
See You
Tomorrow!
Smàck
<3
P.S.
ovviamente
ringrazio chi ha recensito (le risposte sono nella vostra cartella di
posta) e
chi ha inserito tra le ricordate e i preferiti. Love You All <3
_ L a l a