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Autore: Knight of Century    18/12/2010    1 recensioni
3056 sono le miglia che dividono New York da Los Angeles, sono le miglia che dividono William, un giovane Newyorkese, dall' esaudire il sogno della sua sorellina: Conoscere i 30 seconds to Mars. Un avventura negli Stati Uniti all' insegna di eventi bizzarri e comici, di vili avversari ma anche di aiuti inaspettati che aiuteranno Will nel suo viaggio. Riuscirà il giovane eroe a completare la sua missione??? leggete e lo saprete.
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, io sono nuovo di questo ambiente, mi è sempre piaciuto scrivere racconti e storielle^^ anche se devo ammettere che non sono poi questa spada a scrivere xD però cerco di migliorare dai e spero cha anche voi possiate darmi una mano in questo con i vostri consigli. Detto ciò, questa FF l’ ho ideata mentre ascoltavo This is War, lo devo ammettere non sono un fan sfegato dei 30STM però mi piace la loro musica e come suonano di conseguenza mi sono sentito di iniziare a scrivere questo racconto. Ora basta con questi patetici tentativi di aggraziarsi i lettori vi lascio alla storia. PS. Se potete lasciare qualche recensione così magari posso migliorare con i vostri consigli grazie ancora e buona lettura.^^

On the Edge

 

24 ore al concerto: Flagstaff, Arizona, -543 miglia

 

Sono due ore che cammino, sono allo stremo delle forze non potrò mai farcela manca un giorno e mancano ancora più di cinquecento miglia a Los Angeles e non ho nessun mezzo di trasporto, ho fallito, non sono stato capace di realizzare il tuo sogno Eve, mi dispiace tanto…

Delle luci al neon mi scuotono dai pensieri del mio fallimento cerco di mettere a fuoco l’ insegna: Driver rest bar. Bene un bar, potrò affogare i miei dispiacere nell’ alcool.

 Mi avvicino all’ edificio barcollando ogni singola parte del mio corpo mi fa un male cane, dopo quello che ho passato pensa sia normale… Solo pensare a cosa ho dovuto sopportare per poi fallire mi fa salire una rabbia che vorrei spaccare il mondo. Cerco di controllarmi farmi sopraffare dalla rabbia non ha senso, apro la porta del bar e subito vengo assalito da un pesante odore di alcool e sigaretta. Tutto il locale si volta a guardarmi e resta interdetto per alcuni secondi dopo di che tornano a fare ciò che facevano poco prima che facessi il mio ingresso: c’era chi giocava a biliardo, chi corteggiava una cameriera che gli rispondeva subito con un bel due di picche, chi si era attaccato ad una bottiglia di whiskey ed altri che ballavano la musica country che faceva da sottofondo a quella tipica atmosfera da bar di campagna americano. Mi avvicino al bancone e mi siedo su uno di quei sgabelli di legno sporchi ed appiccicosi. La barista mi si avvicina

<< Tutto apposto tesoro? Non hai una bella cera >> mi chiede

Alza la testa verso di lei, è una ragazza molto giovane sulla ventina ad occhio e croce, lunghi capelli corvini e gli occhi color ebano, il viso è disteso in un sorriso amichevole è molto carina glielo concedo.

<< Per niente. Ho solo voglia di bere fino allo stremo >> rispondo con tono affranto

<< E che è successo di così tragico da far deprimere un ragazzo carino come te? >>

<< Lascia stare non ho voglia di parlarne… Dammi solo un bicchiere ed una bottiglia di Jack >>

<< Come vuoi tu tesoro. >> mi dice allontanandosi per andare a prendere la bottiglia ed il bicchiere che poi mi posa davanti alla faccia.

<< Sai che parlare dei problemi è un metodo migliore di sfogo invece che lasciarsi rodere l’ anima >> mi dice sempre con quel dolce sorriso in volto.

Tanto ormai cosa ho da perdere, parlando almeno il tempo passa più velocemente e mi distraggo. E poi è così carina magari con il mio racconto strappalacrime mi rimedio pure la compagnia per la notte… No! Will ma che cavolo vai a pensare! Sono proprio senza speranze…

Prendo la bottiglia e ne verso il contenuto all’ interno del bicchiere fino a riempirlo a metà

<< D’ accordo mi hai convinto >> dico tirandomi giù il liquido bronzeo in un sol sorso << Mi chiamo William Sullivan sono di New York e la mia storia ha un non so che di bizzarro. E’ iniziato tutto quattro giorni fa nel St. Luke’s hospital…

  
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