= Il Mio Piccolo Raggio di
Sole =
2°
Capitolo: Sarai Mia...
La pioggia
accompagna la mia solitudine...
Cade leggera dal
cielo, e batte sopra le finestre della mia stanza, provocando un rumore sordo e
fastidioso!
Preferirei mille
volte che nevicasse!
Questa sera, non
toccato nulla di quello che mi sono cucinata...Ma
ormai, non ci faccio nemmeno più caso visto che dimagrisco a vista d’occhio! Di
solito, adoro rimpinzarmi di dolci e schifezze varie...Però ultimamente, tutto
questo mi stomaca! Sarà che, oltre ad essere stufa
della vita, sono stufa anche dei piaceri della vita!
Bè, per chi come
ha assaggiato solo un quarto di quello che si riceve, è normale pensarla in
questo modo...
Ma se solo questa
mattina mi sono detta di non pensare più in negativo ?!...
Sono proprio un
caso disperato! Pagherei oro per ritrovare un po’ di quella felicità per cui tanto andavo fiera...
…E CI METTE PURE
QUESTA DANNATA MATEMATICA!! Che
proprio non vuole entrarmi in testa...
Sono ore che sto
su questa maledetta scrivania senza concludere un
cavolo di niente!! Ahh che rabbia!!
Ma quando cavolo torna Kikyo ?!…Odio ammetterlo, ma
quando c’è il temporale non mi piace stare da sola a casa! E il solo fatto di
sapere che comunque c’è qualcuno oltre a me, mi fa
stare un pochino più tranquilla...
Ma questo lei ovvimanete non lo sa! E non oserei
nemmeno dirglielo! Mi riderebbe in faccia...
Ma guarda te che
ore sono!! Mezza notte passata...
Bè, è più che
normale che lei non sia ancora rientrata...Solitamente, prima dell’una , non si fa mai vedere! E
probabilmente, anche questa sera sarà cosi...
Bè, ora basta!
Domani mi inventerò una qualche scusa con il prof e
gli dirò che non sono riuscita a fare i compiti assegnati! Tanto non è la prima
volta...E non sarà nemmeno l’ultima, per quel che mi riguarda!
Magari posso
provare a chiedere ad Eri se me li fa copiare…! Ipotesi
da scartare...Sicuramente
mi rimprovererà dicendo che se li copio non imparerò mai a farli!
Quanto la odio quando fa così...
Kagome spense la
lampada da scrivania color blu notte, ed andò in bagno per mettersi il pigiama.
Ogni sera, rimirava
allo specchio il suo corpo, paragonandolo a quello della sorella che spesso
vedeva negli spogliatoi durante l’ora di ginnastica...Bè, non poteva di certo
una brutta ragazza! Aveva tutte le curve al punto giusto, il sedere bello sodo ed il seno prosperoso! A differenza di quelle due
"cacchette di mosca" di Kikyo!
I loro due corpi
erano proprio diversi! E, almeno in questo, Kagome
poteva dirsi la vincitrice in assoluto! Il suo era sicuramente molto più bello
e aggraziato...O forse si stava solo convincendo di questo ?!
Uscì dal bagno,
schiacciando l’interruttore della luce verso il basso, per poi dirigersi verso
il suo letto e togliere tutti questi peluche che vi
erano appoggiati sopra.
Le coperte era di un colore rosa pallido, mentre le lenzuola bianche.
Si coprì ben bene,
cercando di scacciare lontano il freddo. Ma quei lampi
accecanti, la facevano saltare dalla paura! Ficcò la testa sotto il cuscino
cercando di allontanare il rombo dei tuoni, ma ottenne solo un asfisiamento bello e buono!
Ad un tratto la
pioggia cessò di scendere, e Kagome, potè ben udire
il rumore di una motocicletta fermarsi proprio davanti casa!
Kikyo è
tornata...
Un po’ incuriosita
di vedere questo affascinante nuovo acquisto della sua
scuola, si affacciò appena dalle tende, sperando di non essere notato.
I due ragazzi erano
zuppi dell’acqua che aveva appena cessato scendere...
La moto, era una fiammante YAMAHA blu elettrico, sulla quale erano ancora
seduti i due.
Kagome avvicinò il
più possibile l’orecchio, per sentire i loro discorsi.
-Mi dispiace che il
temporale abbia rovinato questa magnifica serata, Kikyo!-
-Oh non fa nulla! Ne
passeremo molte altre, stanne certo...-
Esordì lei,
pronunciando il tutto molto sensualmente.
Kikyo scese dalla
moto, sistemandosi meglio la minigonna e togliendosi il casco color nero pece.
I suoi occhi dello
stesso colore guizzarono verso il pilota del veicolo, accarezzandogli con un
dito il braccio.
Lo sconosciuto si
mosse appena, per poi togliersi anche lui il casco.
Maledizione!
L’albero mi copre la visuale!!
-E’ stata una serata
magnifica! Ci vediamo domani a scuola!-
-Non vedo l’ora...-
Kagome notò soltanto
una folta capigliatura scura e più niente...
Inoltre, pensò che i due si fossero
baciati, visto che per un attimo il viso della sorella si era avvicinato a
quello di lui!
E mentre vagava nei
suoi pensieri con gli occhi sempre fissi alla coppietta, intravide un iride scura fissarla per un nano secondo...Quando se ne
accorse, infatti, scattò indietro ricandendo sul
letto...
Cavoli! Speriamo
non mi abbia notato!...
-Qualcosa no va ?!-
-No no! Non ti
preoccupare...Buona notte Kikyo!-
Kagome sentì la moto
ripartire ad alta velocità ed in seguito la porta di casa aprirsi e
richiudersi.
Si fiondò sotto le coperte, chiudendo gli occhi.
Quello sguardo...
***
-Sono sicura che tu
ne sai qualcosa di più!-
-Riguardo a cosa ?!-
Ma possibile che Eri debba sempre farmi prendere i colpi quando compare !?
-Ma riguardo all’appuntamento
di Kikyo, no ?!-
-E a me cosa me ne importa ?!-
-Non si parla
d’altro stamattina a scuola!!...Allora, l’hai visto
questo nuovo spasimante ?!-
-No...-
-Ma come no ?!-
-Senti Eri, non
m’interessa un fico secco dell’amichetto di mia sorella, chiaro ?! Quindi per favore, fammi il piacere di cambiare discorso,
ok ?!-
-Si scusami...Comunque, ti farà piacere sapere che si chiama...-
-Koga! Molto
piacere...-
Le due ragazze si
girarono contemporaneamente fissando quei due occhi blu notte fissarle, ed una
mano rivolta verso di loro.
-Ho detto, molto
piacere!-
-Piacere nostro,
Koga! Io sono Eri, mentre lei è...-
-Non sono affatto
intenzionato a dire a questo totale sconosciuto il mio nome, quindi, Eri, non glielo dire! Mille e grazie...-
Kagome, alquanto
indispettita, si alzò dal tavolo della mensa, ed uscendo da quest’ultima.
Ma guarda te!! Ha addirittura la faccia tosta
di presentarsi... "Koga! Molto piacere" Ma fammi il piacere! Un altro bulletto che
gira la scuola...Visto che ce ne sono già pochi, aumentiamone il numero!!
La ragazza aveva un
diavolo per capello, quella mattina. Poi, ad un tratto, si sentì afferrare per
il braccio da una mano forte e calda.
Di
nuovo quegli occhi.
Ma allora è una
persecuzione!!
-Che cavolo vuoi ?!-
-Acide già di
mattina, eh !? Guarda che non fa bene alla salute!-
-Sentì un po’
"come cavolo ti chiami" lasciami immediatamente il braccio, hai
capito ?!-
-Io mi chiamo Koga,
hai capito ?! K-o-g-a!-
-Ah ah ah! Piacere mio K-o-g-a, io
sono "quella di cui non saprai mai il nome", quindi addio!-
Con una botta secca,
Kagome si liberò dalla presa del ragazzo, tornando a camminare velocemente.
-Ma non c’è bisogno
che tu mi dica il tuo nome! Lo conosco già...-
Ecco lo sapevo!...Ma perché tutte a me ?!
Kagome si fermò nuovamente,
girandosi verso quello scocciatore.
-Ok! E adesso che lo sai,
vincerai una lotteria ?!-
Koga le si avvicinò nuovamente, cingendola per la vita ed
abbracciandola in modo tale da avvicinare i loro due visi.
-No! Ma vorrei
provare a vincere il tuo cuore...-
-Eh !?-
Ma che cavolo
vuole questo matto ?! Non stava con Kikyo ?!…Ahhhh!! Cavoli! Se Kikyo mi vide così appiccicata a questo deficiente chi la
sente più!
-Sai, ti ho notata ieri sera che ci spiavi dalla finestra di quella che
credo sia la tua stanza da letto...Hai dei bellissimi occhi!-
-Lasciami...Andare...-
-La tua voce sta
tremando...Che cosa accadrebbe se ti baciassi, adesso ?!-
No!No!No! Non
voglio sprecare un bacio per questo cafone!! Ma allora
perché non riesco a liberarmi da lui ?!
Non si può definire
un bacio quello che Koga posò sulle labbra di Kagome.
Ma più un sfioramento, quasi a pregustare qualcos’altro...
-Vedrai, riuscirò a
farti innamorare di me...-
Allentò la presa, e
continuò per il corridoio.
A Kagome per poco
non mancò il respiro! Non sapeva se essere felice o incazzata
nera!
Ha detto che...Oh! Ma...Si, cioè...Quel...Lui...E’,
innamorato di me ?!...O mi prende in giro ?! O magari vuole avere sia me che Kikyo ?!...Però...Qualcuno mi ama!! O
forse mi sta prendendo in giro! Chi meglio di me potrebbe cadere in un tranello
del genere ?!
Forse, è meglio
se vado a casa...Ho mal di testa!
Fine 2° Capitolo