LA MIA SCELTA
“Devo dunque
lasciare il mio popolo, uomo di Gondor?” dissi. “E vorresti che la tua
gente orgogliosa dica di te: ‘Ecco un signore che ha domato una
selvaggia fanciulla del Nord!’ Non vi era dunque una donna della razza
dei Numenoreani che tu potessi scegliere?”
“Lo vorrei” disse
Faramir.
Mi ero resa conto
di amare Faramir, ma c’era qualcun altro che amavo, forse ancora più
intensamente.
Come potevo
lasciarlo? Proprio ora che Théoden era morto, l’ultimo membro della nostra
famiglia.
Io ero tutta la sua
famiglia, e lui era stato tutta la mia.
Come potevo
lasciare mio fratello?
La scelta era
straziante.
Ero la fredda
fanciulla dei Rohirrim, dal cuore di ghiaccio. Adesso che il ghiaccio si era
sciolto, il cuore era vulnerabile, pieno di sofferenza e felicità talmente
legate insieme da essere indistinte.
Chi, fra Eomer e
Faramir?
Chi, fra il Signore
del Mark e il Sovrintendente di Gondor?
Chi, fra mio
fratello e l’uomo che desideravo sposare?
Chi, fra colui che
prometteva la stessa felicità di un passato lontano e chi invece mi mostrava un
futuro sconosciuto?
“Eowyn!” mio
fratello, rivedendomi per la prima volta dopo che il mondo era cambiato, corse
verso di me e mi strinse, felice. “Stai bene” disse osservando il mio viso.
“Abbiamo vinto, Eowyn! La Nera Torre è caduta, l’oscurità è passata: presto
potremo tornare nella nostra terra.”
Non risposi. Perché
proprio in quel momento dovevo accorgermi di quanto fossimo simili? Gli stessi
capelli dorati, gli stessi occhi, lo stesso volto: finora, le stesse speranze.
Io amavo mio
fratello con tutto il cuore.
Quante volte, da
bambini, avevamo giocato insieme? Quante volte si era preso cura di me quando
ero malata? Quante volte, dopo che i nostri genitori erano morti, era stato il
mio confidente, il mio rifugio e il mio difensore? Quante volte avevamo
litigato fino a urlarci contro cose terribili, e poi c’eravamo riappacificati,
più uniti di prima?
“Ti voglio bene,
fratello mio” risposi infine. Eomer si stupì delle mie parole, che raramente
erano state così affettuose, persino nei suoi confronti.
“Anch’io,
sorellina. Anch’io.”
Avrei mai potuto
chiamare casa un luogo diverso dalla dimora di Eomer?
“Verrai a vivere
con me nell’Ithilien, Eowyn?” mi chiese Faramir quella sera. Eravamo sulla
terrazza che ci aveva visto guarire e innamorarci.
“Mi piacerebbe,
Faramir. Ma come posso lasciare mio fratello? Come posso lasciare il Mark?”
“Io ti amo, Eowyn,
anche se non pretendo di occupare il posto di tuo fratello. Vieni con me, e io ti
prometto che farò tutto ciò che è in mio potere per renderti felice. E poi
potrei rivedere Eomer e Edoras: il Mark non è molto lontano da qui.”
“Oh, Faramir…questa
scelta tormenta il mio cuore. Vi amo entrambi, anche se in modi diversi.”
Fu penoso dire a
Eomer che Faramir aveva chiesto la mia mano. Lui all’inizio fu felice: Faramir
era un amico e un alleato. Ma quando pensò che avrei vissuto lontana da lui si
rabbuiò. Rimase a lungo in silenzio, mentre io lo guardavo.
Alla fine dette un
sospiro e mi fissò negli occhi. Disse questo:
“Io ti voglio bene,
Eowyn. Non sarà lo stesso vivere senza di te, ma io desidero che tu sia felice.
Sposa Faramir, Eowyn. Ti conosco bene, e so che nel profondo del tuo cuore
aneli a questo.”
“Sei sicuro?” Eomer
sorrise con una gentilezza molto rara nei suoi modi da guerriero.
“Si, sorellina.
Sposa pure l’uomo che ami.”
“Io amo anche te.”
“Lo so.”
“Addio.” Dissi a
mio fratello. Era il giorno in cui io e Faramir saremmo partiti per l’Ithilien,
lasciando definitivamente Rohan.
“Addio” rispose.
“Che strano vederti partire mentre io rimango a casa. E’ sempre stato il
contrario.”
“Mi vedrai tornare,
lo giuro.”
“Ti aspetterò.”
“Addio, fratello
mio.”
“Addio, sorellina.”
Ciao!
Un grandissimo
grazie per aver letto questa piccola e lacrimevole one-shot. Sarò grata in
eterno a chi mi lascia una recensione. Per favore!
Eowyn e Eomer
sono fra i miei personaggi preferiti, e ho sempre pensato che fosse stato
terribile per la Dama dal Braccio di Scudo lasciare suo fratello. Ho sempre
odiato le separazioni fra i membri della stessa famiglia, sebbene siano una
tappa importante del crescere.
Un bacio,
Elothiriel