Videogiochi > Kingdom Hearts
Ricorda la storia  |      
Autore: Little white angel    19/12/2010    2 recensioni
Allora, la storia probabilmente non ha il minimo senso ma, che volete farci, a volte capita. A mia discolpa dico che mi è venuta in mente in piena estate ed è quindi probabile che il sole mi abbia dato alla testa.
[...]-Mi spiace Sora ma gli Heartless stanno nuovamente invadendo i mondi. Crediamo che Malefica abbia aiutato l’Organizzazione a risorgere e che ora stiano macchinando insieme qualche nuovo piano per impadronirsi di Kingdom Hearts-
Alle parole di Topolino, Sora impazzì.[...]
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axel, Kairi, Re Topolino, Riku, Sora
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Di bagni, telefoni azzurri e strane camicie alla moda-
 
Era una splendida giornata e, come sempre, Sora, Riku e Kairi se ne stavano sul loro isolotto tranquillamente abbandonati sull’albero di Paopou ormai promosso a “divano-personale-da-sfruttare-a-tempo-pieno”.  Però, mentre osservavano l’acqua cristallina dell’oceano, l’attenzione di Riku fu catturata dal forte richiamo… (sei banale -.- ndRiku)(Che? Perché? NdAyumu)(Bhè, io che ridivento cattivo dopo aver percepito il “richiamo dell’oscurità” non è nuova come cosa u.u ndRiku)(Ma che hai capito, idiota?! Sta zitto e lasciami continuare! NdAyumu) ehm… dicevo… l’attenzione di Riku fu catturata dal forte richiamo della natura (=.=‘’ ndRiku) così, scendendo dall’albero, si diresse verso la spiaggia ma venne bloccato dalla voce di Sora.
-Dove vai?-
-Torno subito-
-Ma dove vai?- insistette il brunetto scendendo a sua volta dall’albero e avvicinandosi all’altro.
-Vado in bagno, Sora! Posso andare in bagno?- domanda retorica e sarcastica.
-Ooooh, capito. Comunque è ovvio che puoi andare in bagno, non c’è mica bisogno di chiedere!-
-…- Riku, mettendo fine a quel dialogo sconclusionato, si avviò nuovamente verso la spiaggia ma fu costretto a fermarsi dopo neppure 10 passi sentendo qualcuno che lo seguiva.
-Sora…- iniziò senza nemmeno voltarsi mentre una piccola venetta cominciava a pulsargli fastidiosamente sulla tempia.
-Mh?-
-Perché mi stai seguendo?- chiese alquanto irritato.
-Così- rispose il brunetto scuotendo le spalle.
-Bene… allora che ne dici di smetterla?- Voce forzatamente calma, brutto segno.
-No.- Riku, ignorando la risposta, ricominciò a camminare ma sentì nuovamente Sora seguirlo. Irritato come non mai si voltò di scatto, un’aura nera e terrificante lo avvolgeva mentre la voce che usò, lenta e bassa, sembrò provenire direttamente dall’oltretomba.
-Sora finiscila di seguirmi se non vuoi che ti affoghi in 3 centimetri d’acqua-
-No-
-PERCHÉ?- chiese, ora esasperato dalla testardaggine dell’amico.
-Uffa… sono preoccupato, ok?- gli rispose il brunetto mettendo il broncio.
-P-preoccupato? E di cosa?-
-Bhè, se dovesse succederti qualcosa non ho la minima intenzione di passare un altro anno in giro nello spazio per cercarti perciò ho deciso che da oggi non ti mollerò un istante. Così facendo se qualcuno decide di rapirti o altro ti posso salvare subito!- disse con sguardo risoluto e confermando le sue parole arpionandosi al braccio di Riku che ormai non sapeva più se piangere o ridere della cosa.
-Sora, devo solo cercare un bagno dannazione! Mollami! Ora!-
-Noooo, perché non capisci che per me la tua incolumità è importante?- gli disse ormai letteralmente appeso al braccio dell’argenteo, fissandolo con due occhioni enormi da cucciolo bastonato e due lacrimucce che minacciavano un’imminente crisi di pianto.
-Aahhahahhahahhaahh, oddio ragazzi siete uno spasso, ahahahah- inutile, Kairi aveva tentato in tutti i modi di trattenersi ma la faccia di Sora era stato il colmo ed era scoppiata a ridere. Ora si dondolava come una matta sul tronco dell‘albero, rischiando più volte di cadere mentre aveva le lacrime agli occhi e le braccia che stringevano la pancia dolorante a causa delle forti risate guadagnandosi un’occhiata sconvolta dai due ragazzi.
Un rumore lontano attirò la loro attenzione facendoli voltare verso l’orizzonte. Quello che sembrava il rombo di un motore si faceva sempre più vicino e con esso nel cielo iniziò a comparire un puntino nero che diventava sempre più grande avvicinandosi alla spiaggia. Quando si resero conto che il “puntino” era una gummyship e che gli stava praticamente finendo addosso ebbero appena il tempo di scansarsi, evitando di venire investiti dalla navicella.
-Ma che diav__- iniziò Sora a cui era entrata della sabbia negli occhi ma ogni sua protesta venne interrotta dall’aprirsi del portellone della gummyship.
-Ciao ragazzi, come va?- chiese una vocina stridula e alquanto famigliare.
-Vostra Maestà! Cosa ci fate qui?- chiese Riku che aveva riconosciuto subito la voce del topo pur non avendo una visuale perfetta a causa della nuvola di sabbia che si era sollevata all’atterraggio.
-Siaquack quek qack prequack.-
-Cosa???- chiesero i tre ragazzi che, ancora seduti sulla sabbia, fissavano con un enorme punto interrogativo sulla testa la figura di Paperino, appena sceso dalla navicella con al seguito Pippo che li illuminò subito sulle parole del papero.
-Ha detto: “Siamo venuti a prendervi” ayuk-
-Cosa? Perché?- chiese Sora, già intuendo la risposta che non tardò ad arrivare.
-Mi spiace Sora ma gli Heartless stanno nuovamente invadendo i mondi. Crediamo che Malefica abbia aiutato l’Organizzazione a risorgere e  che ora stiano macchinando insieme qualche nuovo piano per impadronirsi di Kingdom Hearts-
Alle parole di Topolino, Sora impazzì.
-No! Non ci penso neanche! Siamo tornati a casa meno di due settimane fa e non ho alcuna intenzione di ripartire!- esordì il castano voltandosi di spalle al topo e mettendo il broncio.
-Ma quack aquackmo biquack quoqueck!-
-Paperino, finiscila di parlare che tanto non capiscono niente- gli disse Pippo per poi tradurre di nuovo
-Ha detto: “Ma Sora! Abbiamo bisogno di te”-
-Non mi interessa! Io resto qui, dovessi incatenarmi ad un albero!-
-Ma Sora…- tentò di convincerlo Riku.
-No-
-Sora…- ora l’argenteo ricominciava a spazientirsi.
-Ho detto no!-
-SORA! PORCA MISERIA ABBIAMO BISOGNO DI TE! PERCIÒ ADESSO TU ENTRI IN QUELLA BENEDETTA GUMMYSHIP E CI AIUTI A SALVARE I MONDI!- urlò Topolino che aveva perso del tutto la pazienza.
-Questo è sfruttamento di minori, topo, te ne rendi conto?!- urlò il castano che non aveva la minima intenzione di dargliela vinta… ma, in fondo, bisognava capirlo! Durante il primo viaggio era stato costretto a pugnalarsi da solo, nel secondo era finito in un posto non meglio definito dove c’erano solo mare, sabbia e sassi, era diventato nevrotico e lo stress gli aveva fatto afflosciare i capelli costringendolo ad usare il doppio del gel per tenerli sparati in quel modo! Insomma una tortura!
Purtroppo per lui, però, Topolino era un osso incredibilmente duro e non sembrava voler desistere perciò continuarono ad urlarsi contro per altri venti minuti, durante i quali Kairi era andata al bar vicino alla spiaggia e aveva comprato dei popcorn che ora stava mangiando con Riku, gustandosi la scena.
Quando i due avevano quasi esaurito la voce un’idea attraversò la mente di Sora, che ghignando in modo malefico prese il cellulare dalla tasca iniziando a comporre un numero.
-Allora sai che ti dico topo del malaugurio? Visto che ci tieni tanto a farmi sgobbare io ti denuncio al telefono azzurro!- disse rivolgendosi a Topolino per poi portarsi il telefono all’orecchio.
-Pronto? Buongiorno, qui telefono azzurro.-
-La prego mi aiuti!-
-C’è qualche problema?-
-Sì! Eccome! Ascolti, qui ci sono un topo malefico, un papero incomprensibile e un cane gigante che vogliono costringermi a partire con loro per un viaggio nello spazio perché dicono che sono l’unico a poter salvare i mondi dalla minaccia dell’Oscurità e io lo farei pure ma sono stressato e non voglio partire perciò, la prego, mi aiuti!- Aveva parlato a macchinetta senza mai prendere fiato per poi finire con tono supplicante. Dall’altro lato del telefono il ragazzo che lavorava per il Telefono Azzurro era rimasto sconvolto e non rispose immediatamente.
-…-
-Pronto? C’è ancora qualcuno? La prego mi deve aiutare!-
-Ehm… si, ci sono. Allora ascolta… ehm… mando subito due agenti a prenderti, ti teniamo con noi al sicuro per un po’ e poi ti portiamo in un bel posticino, ok?-
-Certo, grazie mille!-
Dopo aver chiuso il telefono guardò con sguardo vittorioso Topolino e gli altri che lo fissavano a bocca aperta e decisamente senza parole.
-Sora…- iniziò con voce piatta Kairi -Ti rendi conto che hai appena svelato l’esistenza di altri mondi ad un essere umano?-
-Si, e allora?- chiese.
-Ma sei scemo?! Sora, la segretezza su questa questione è assoluta! Hai girato per due anni, possibile che non te l’abbia mai detto nessuno?!- chiese Riku, esasperato da tanta stupidità.
-Bhè, si, può darsi che qualcuno me lo abbia detto…- borbottò il diretto interessato, incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio.
Ogni possibile protesta venne interrotta dall’arrivo di un furgoncino bianco che si fermò sulla spiaggia. Topolino, Paperino e Pippo si nascosero sulla gummyship attivando la barriera e rendendo invisibile la navicella per poi ascoltare ciò che stava succedendo sulla spiaggia.
Dalla macchina erano usciti due uomini vestiti di bianco e con un paio di occhiali da sole neri. A passo sostenuto iniziarono ad avvicinarsi al gruppo di ragazzi rimasto sull’isolotto. Erano dei tipi grandi e grossi simili a body guard e quando parlarono la loro voce risultò bassa e profonda, cavernosa quasi.
-Chi di voi ha chiamato il Telefono Azzurro?-
A quella domanda Sora si alzò di scatto, iniziando a saltellare e a battere le mani -Io! Io! Ho chiamato io!-
-Bene, ci segua-
-Siiiiiiii, e adesso cosa fai topo? Eh, eh?- iniziò ad urlare in direzione della navicella ancora invisibile mentre si avviava verso il furgoncino bianco, sotto lo sguardo sconvolto dei due omoni che subito dopo lo seguirono lamentandosi e borbottando che dovevano chiedere un aumento al capo per le sedute intensive dallo psicologo.
Quando il furgoncino partì la navicella tornò visibile e Topolino, Paperino e Pippo ne scesero a dir poco sconvolti. Voltandosi verso Riku e Kairi li trovarono ancora più scioccati mentre fissavano l’orizzonte a bocca aperta. Dopo un po’, quando i due ragazzi iniziarono a realizzare cos’era effettivamente accaduto, le reazioni furono delle più diverse: Riku spalancò ancor di più occhi e bocca mentre Kairi scoppio a ridere convulsamente, cadendo dall’albero di Paopou sul quale era seduta e iniziando a rotolarsi sulla sabbia in preda a delle fortissime risate mentre Topolino, Paperino e Pippo iniziavano a chiedersi se una serie di sedute dallo psicologo non servisse anche a loro.
 
 
Sora era felicissimo. Quei due signori tanto gentili lo avevano portato in un bellissimo posto. Il signore all’ingresso gli aveva detto che era un hotel 5 stelle e che tutto era gratis lì e poi, come regalo, gli avevano dato una camicia bianca con delle maniche lunghissime… a quanto pare andavano di moda in quel periodo.
Venne perciò portato in una stanza, semplice ma bellissima per lui: era tutto bianco anche lì, i muri erano imbottiti come enormi cuscini e due letti erano stati messi in un angolo.
Quando i due camerieri (anch’essi vestiti con lunghi camici bianchi) gli chiusero la porta alle spalle, lui iniziò a guardarsi intorno.
-È bellissimo, vero?- chiese una voce alla sua sinistra. Quando voltò la testa trovò uno strano ragazzo seduto nell’angolino con la stessa camicia che avevano regalato a lui. Per non essere scortese si affrettò a rispondere annuendo freneticamente con la testa, poi gli si sedette accanto.
-Io mi chiamo Sora, e tu?-
-Io sono Axel, piacere-
-Anche tu hai chiamato il telefono azzurro?- chiese il castano fissandolo curioso e inclinando lievemente la testa. Quel ragazzo gli sembrava un po’ troppo grande per poter chiamare il telefono azzurro e poi, non sapeva perché ma aveva un’aria famigliare... doveva sicuramente averlo incontrato a qualche party sulla spiaggia, concluse infine.
-No, sono andato a “Chi l’ha visto”. Cercavo il mio migliore amico-
-Oooooh, e quando è scomparso?- chiese Sora.
-Bhè stavamo sulla torre dell’orologio a mangiare un ghiacciolo al sale marino e poi mi ha detto addio ed è scomparso tra faci di luce bianca, e quando l’ho raccontato a quelli di “Chi l’ha visto” quei signori gentilissimi mi hanno mandato due camerieri da quest’hotel e mi hanno detto che se lo avessi aspettato qui avrei potuto re-incontrarlo-
-Oh, capisco. Allora buona fortuna.- Gli sorrise il castano.
-Grazie. Sai… ora che ci penso tu un po’ gli assomigli-
 
-Fine-

Note dell'autrice ^^: Salve gente, e complimenti per essere arrivati fin qui xD Ehm... seriamente non so da dove sia uscita questa... cosa e non ero nemmeno certa se postarla o meno fosse una buona idea ma... ma niente non sapevo che fare e l'ho postata. Comunque mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate perciò me la lasciate una piccola recensione? ^^


Buone feste e un bacio

Ayumu-chan ^^

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Little white angel