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Autore: Icegirl46    19/12/2010    3 recensioni
Ciao a tutti, questa è la mia nuova ff. E' ambientata ai tempi del liceo, e Mike Billie e Trè... beh, leggete se volete sapere cosa succede:)
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO:
 
Ciao a tutti, questa è la mia nuova fanfiction. Spero tanto che vi piaccia.
La storia è ambientata ai tempi del liceo, e Mike, Billie e Trè già si conoscono.
Non so ancora se la vicenda si svolgerà in pochi capitoli, anche perché ho pensato solo all’inizio per ora, il resto verrà con l’ispirazione e dipenderà anche dai vostri commenti, se vi piacerà la continuerò, altrimenti la farò finire velocemente. Bene, questo detto, buona lettura:)
 
 
 
IL CORSO DI TEATRO

Il ragazzo, capelli castani e occhi vispi, camminava svogliatamente per i corridoi del liceo. Maglietta verde, jeans neri, vecchie Converse rosse, sembrava tutto meno che ben disposto ad andare alla ricerca dell’aula 235. Teneva in mano un foglietto con il nome di una professoressa scritto nella calligrafia illeggibile di Mr Leroy.
Solo pochi minuti prima, dopo l’ennesimo ritardo e il classico rifiuto ad uscire per l’interrogazione (tanto sapeva che sarebbe stato un votaccio, allora perché stare a scomodarsi e alzarsi dalla sedia? Meglio stare tranquilli al proprio posto e beccarsi un altro inclassificabile) il professore, esasperato, lo aveva trattenuto in classe oltre il suono della campanella per parlargli.
- Allora, Frank, come la mettiamo? Quest’anno rischi davvero la bocciatura, se continui così - gli aveva detto Mr Leroy. Frank, o meglio Trè, come ormai lo chiamavano i suoi amici, lo aveva fissato senza parlare.
- So che tu e il tuo amico Armstrong siete dei bravi ragazzi, in fondo. Forse un po’ vivaci, ecco. Però mi dispiacerebbe vedervi ripetere l’anno. E tutti e due rischiate di doverlo fare.- In effetti, non aveva tutti i torti. Billie anche quella mattina aveva bigiato con Mike, solo che, a differenza del biondo i cui voti erano alti, quelli di BJ erano pessimi. Se poi si aggiungeva il suo comportamento, la situazione non si faceva tragica, ma di più. Catastrofica.
- Facciamo così – aveva proseguito il professore – prova ad avere dei punti extra, dei crediti, con un’attività non obbligatoria. Questo ti aiuterebbe molto. E anche il tuo amico. -
E così, gli aveva dato quel foglio con il nome di una sua collega, la prof. del corso di teatro, che lui e Billie avrebbero dovuto frequentare alcuni pomeriggi la settimana, per cercare almeno di salvarsi per il rotto della cuffia.
Ed ora, Trè camminava alla ricerca di un’aula in cui non aveva nessuna voglia di andare.
“ 235… 235… ma dove diavolo è questo posto?” si domandava mentre leggeva i numerini delle targhette.
- Eccola!!! – esclamò infine, trovando la porta.
La aprì, senza bussare, ed entrò. Osservò l’aula, con alcuni ragazzi già dentro, mentre altri arrivavano da un altro ingresso. Era sostanzialmente uguale alla sua classe, con pareti chiare, solo che non c’erano banchi. Solo alcune sedie in un angolo, una delle quali occupata da una donna dai capelli neri, piuttosto in carne, che salutava i ragazzi chiamandoli per nome man mano che arrivavano. Trè le si avvicinò.
- Lei è la professoressa Brown?- le chiese senza tanti giri di parole, sperando di aver decifrato bene il nome tra quei geroglifici del foglio.
- Sì. E tu, invece, saresti? Vuoi partecipare allo spettacolo? –
Trè annuì, spiegandole che Mr Leroy gli aveva fatto il nome della professoressa per un corso extra-scolastico, tralasciando la storia della bocciatura.
- Oh, molto bene, sono contenta di avere un nuovo piccolo attore nel mio corso! –
Piccolo attore? Hey, con chi credeva di parlare, quella? “Non sono mica quel nano di Billie, io!!”pensò.
- Sì, esatto, è proprio per il corso che sono qui. E dalla prossima volta verrà anche un mio amico – le disse con un sorriso angelico. “…Se riesco a convincerlo a venire…” pensò tra sé e sé.
- Bene, bene, caro! – “caro???”- Siediti pure lì con gli altri, adesso iniziamo -
 Trè si sedette, guardando gli altri piccoli attori. Una ragazza mora, con un gran bel culo, una rossa, con il caschetto e due tette enormi, che gli fecero iniziare delle fantasie perverse, una alta e piatta come un’asse da stiro, una grassoccia con i rasta, un’ispanica con degli occhi vivaci pesantemente truccati, una con la classica aria da secchiona consumata, ed alcune altre. Poi, dei ragazzi, qualcuno alto, qualcuno basso, alcuni con una faccia un po’ ebete. E poi… “No, non è possibile!! Cazzo, anche qui li devo trovare! Porca merda!” pensò guardando Jason, Liam e alcuni altri stronzi che lui odiava con tutto se stesso. Sempre impeccabili, sempre perfetti, sempre con le ragazze più carine, sempre pronti a criticare lui e i suoi amici per i vestiti trasandati, i capelli colorati e la loro stupenda musica!! “Roba da frocetti del cazzo” dicevano, “Roba da sfigati! Sembrate proprio dei pezzenti morti di fame! E vi credete tanto bravi! Siete dei perdenti, non andrete da nessuna parte” ripetevano.
Le sue riflessioni furono interrotte da Miss Brown.
- Bene, miei adorati!! Allora, oggi alcune vostre abituali compagne di viaggio mancano, ma si rifaranno vive la prossima volta. Invece, un nuovo aspirante Al Pacino si è aggiunto al nostro gruppo. – disse sorridendo e guardando Frank, che sprofondò nel pavimento per l’imbarazzo. Ma come parlava quella donna? Dove pensava di vivere? Nel mondo delle fiabe?
- Oh, bene Trè, o come cazzo ti fai chiamare. Adesso tu e i tuoi amichetti venite anche a infestare questo posto? – gli sussurrò la voce di Liam. Trè gli fece il medio senza farsi vedere, evitò di rispondergli. Era solo l’ennesima provocazione, e se avesse risposto a quest’ora sarebbe già stato cacciato dall’aula. “E addio promozione”, pensò.
“ Ma dalla prossima volta cambia tutto. Ti faccio vedere io, damerino del cazzo. E Billie, guai a te se non vieni. Gli facciamo un culo così, a questi stronzi!” si disse, sogghignando.
 
  
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