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Autore: Gondolin    19/12/2010    3 recensioni
- Come ti chiami? - domandò Ikki alzandosi in piedi.
- Ilias. E tu?
- Ikki.
- E' un nome strano.
- Non sono di queste parti. Quanti anni hai?
- Cinque-quasi-sei. - rispose con la velocità tipica dei bambini, abituati a sentirsi domandare l'età - E tu?
- Quindici.
La conversazione si interruppe. Dopo tutto non c'era molto che un guerriero di quindici anni e un bambino di cinque potessero dirsi.

...o forse sì?
Fra graditi ritorni, cittadine sperdute in Macedonia e addestramenti massacranti, si svolge la storia di Ilias.
Genere: Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo Personaggio, Phoenix Ikki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Soundtrack: Ronnie James Dio - Rainbow In The Dark; Muse - Uprising

 

 

09. Delle notti più buie

 

Una strana sensazione aveva svegliato Ilias nel cuore della notte. Era rimasto in ascolto, coi sensi tesi, così a lungo da convincersi di aver sognato. Ma poi un vocio lontano aveva catturato nuovamente la sua attenzione, e così, nonostante il fatto che il Maestro non si fosse svegliato gli faceva ancora pensare di essersi immaginato tutto, si decise ad alzarsi, incapace di restare fermo più a lungo.

Scivolò fuori dal letto e si gettò sulle spalle un mantello per proteggersi dalla pungente aria notturna, poi si diresse verso la fonte del rumore, che andava definendosi alle sue orecchie come un'insieme di voci furibonde. Infilatosi nella macchia alle spalle della casa iniziò a correre, preoccupato. La luce della luna filtrava appena fra i rami, ma il buio non aveva mai preoccupato Ilias, anche quando era solo un bambino e non un aspirante cavaliere; inoltre conosceva palmo a palmo quel boschetto. Corse, agile, schivando radici e rami, fermandosi solo una volta giunto al limitare di una radura, dalla quale provenivano grida e luce di torce.

Una piccola folla era radunata intorno ad un fagotto gettato a terra in mezzo a loro. C'erano sia uomini che donne, di tutte le età. Quando uno di loro si rivolse in tono concitato agli altri, gesticolando, la sua torcia illuminò il fagotto, e Ilias capì cosa stava succedendo. Rimase agghiacciato, inchiodato al tronco dell'albero dietro al quale si era nascosto ed incapace di muoversi per parecchi secondi.

A terra, circondata da quella che Ilias riconobbe come gente di Kassandra, c'era Thekla. Aveva uno zigomo livido e qualche graffio su un braccio, ma dalla sua posizione, Ilias non riusciva a vedere se avesse altre ferite.

- E' una strega! Che aspettate? Siete venuti tutti in pieno accordo, adesso non tiratevi indietro! Siete forse dei vigliacchi?

- Mikis ha ragione. - gli fece eco in tono stridulo e isterico un donnone scarmigliato che aveva l'aria di non dormire da giorni - Quest'uccellaccio del malaugurio ha detto che il mio micino sarebbe morto, ed ecco che due giorni dopo lo trovo sbranato da un cane. Volete aspettare che capiti ai vostri figli?

La folla si mosse, dapprima piano come il mare agitato da un vento leggero, poi si fece ancora più vicina, e il rumore che Ilias sentì gli ricordò molto il mugghiare delle onde in tempesta, che solo, quando era bambino, era capace di fargli paura, anche se lui si trovava al sicuro in cima all'acropoli. Allora la zia Penelope un po' lo consolava e un po' lo scherniva, dicendogli che se avesse fatto il cattivo l'avrebbe portato da Poseidone o l'avrebbe dato in pasto al Kraken. Ma da quando il suo Maestro gli aveva raccontato di quando lui e gli altri Cavalieri di Bronzo avevano combattuto proprio contro il dio dei mari, Ilias ne aveva un po' meno paura. Si fece coraggio e, mentre le prime pietre cozzavano con un rumore sordo contro il corpo rannicchiato di Thekla, uscì allo scoperto. Non aveva in mente niente di preciso, sapeva solo di non poter permettere che le facessero del male, ma non di non avere tempo per tornare a chiedere aiuto al Maestro Ikki.

- Uno spirito dei boschi! - strillò qualcuno, vedendolo spuntare così all'improvviso dall'oscurità.

- Ma è solo un ragazzino!

- Che vuoi moccioso?

- Che non facciate del male a Thekla. - rispose Ilias, perfettamente consapevole di apparire ridicolo e sapendo che non sarebbe stato ascoltato. Ma era un futuro cavaliere, lui, e se a quella gente dodici anni sembravano pochi, lui non avrebbe scambiato la propria età con nessuno dei presenti, se significava diventare stupidi e superstiziosi come loro.

- Ah, è un amichetto della strega! - disse l'uomo che aveva parlato per primo, avvicinandoglisi con la torcia in una mano e un bastone nell'altra.

Ilias si mise davanti a Thekla, e si fermò coi sensi tesi fino allo spasmo, pronto a reagire a qualsiasi tipo di attacco. Così, quando Mikis fece per abbattere il nodoso bastone sul suo capo, Ilias alzò le braccia e ne afferrò un'estremità. Se non fosse stato troppo sconvolto dalla situazione, probabilmente il ragazzino avrebbe trovato assai comica l'espressione di sorpresa che si dipinse sul volto del suo assalitore quando si sentì strappare via l'arma.

Dodici anni potevano decisamente sembrare pochi, ma per un difensore di Atena non lo erano affatto.

- Mostro! - gridò Mikis, con il terrore di chi non capisce dipinto nello sguardo.

Ilias lo ignorò e voltò appena il capo verso la ragazza distesa alle sue spalle. - Ehi, ce la fai a muoverti? Ti conviene allonanar- fu interrotto da una sassata, che schivò per un pelo.

Non fece in tempo a controllare che Thekla si mettesse al sicuro. Dovette invece restituire qualche colpo, e nonostante tutto fu a malincuore. Se un tempo non aveva compreso la ritrosia di Shun a combattere, ora capiva sin troppo. Certo, quelli erano pur sempre civili contrariamente ai nemici affrontati da Andromeda, ma erano armati e numerosi. Eppure l'idea di fare del male ad altri esseri umani lo turbava. I Cattivi avrebbero sempre dovuto essere personaggi orribili dai volti sconosciuti e armi spaventose.

 

 

Turn Back The Pendulum 0

 

Galan aveva le lacrime agli occhi dal ridere. - Non è possibile!

- Ti giuro che è vero. - rispose lei - Shaka di Virgo guarda sollo B-movie horror.

- Che gusti, per un Cavaliere! - tacque per un istante e aggrottò le sopracciglia - Spero solo che non ne abbia mai fatti vedere al signor Aiolia.

Stavolta fu il turno di Kyriaki di ridere. - Come vegli bene sul giovane Leone, controlli anche che film deve guardare!

L'espressione di Galan si fece malinconica. - Aveva bisogno di qualcuno che badasse a lui, quando sono entrato al suo servizio, e ormai è come un fratello minore per me. E comunque - aggiunse battagliero - gli horror sono fuori discussione, poi non dormirebbe la notte. Ha pur sempre quindici anni!

Kyriaki sollevò un sopracciglio. - Appunto. Mi sembra grande abb-

Ad un cenno preoccupato di Galan, si zittì di colpo.

Rimasero entrambi immobili, in ascolto per alcuni lunghissimi secondi, finché il giovane non tirò un sospiro di sollievo. - Niente, scusa. Falso allarme.

- Uff, mi sento ridicola.

- Sei stata tu stessa ha raccontarmi delle storie che ti aveva fatto la tua amica solo perché mi avevi rivolto la parola, e hai accettato di incontrarci in segreto. O così o niente, non ho intenzione di rovinarti la vita.

- Sì, è vero, ma tutti questi sotterfugi... manco fossi la tua amante, o che so io! - concluse Kyriaki, esasperata, arrossendo però subito dopo per le parole pronunciate. - Scusa, io...

- Non mi scandalizzo così facilmente. Capisco che in effetti la situazione per te abbia del surreale. - fece un ampio gesto per indicare la camera in disuso della Quinta Casa in cui si trovavano e la luce delle stelle che filtrava dalla finestra - Per me è diverso, sono abituato ad essere come un ospite sgradito.

- Mi dispiace. - mormorò lei. Guardandolo negli occhi però non trovò più la durezza del loro casuale incontro di qualche tempo prima, e fu felice di poterlo veder sorridere come un tempo, e fiera di poter partecipare di quel sorriso. Di esserne magari la causa.

- Figurati. - rispose scrollando le spalle - E anzi, scusami tu, non è mia abitudine fare la vittima.

- Fare la vittima? Io al tuo posto sarei a pezzi.

- E non faresti altro che piangere da mattina a sera, vero?

- Galan! Sii un po' più cavalleresco con questa povera fanciulla dal cuore troppo tenero! - protestò Kyriaki ridendo.

- Sì, mia signora. - assentì Galan andando ad inginocchiarsi ai suoi piedi. Quando le prese una mano per baciargliela, lei arrossì di nuovo. - Suvvia, madamigella, vi do forse motivo di trovarvi in tale imbarazzo? - la prese in giro lui.

- Non so se ci hai mai fatto caso, ma non mi capita spesso di ricevere baciamano. - sbuffò Kyriaki.

- E' un vero peccato. Bisognerebbe rimediare, non trovi? - e le sfiorò nuovamente la mano con le labbra, facendo raggiungere nuove e adorabili sfumature di rosso alle sue guance.

 

Già tutto il Santuario mormorava. Kyriaki era irrequieta e si lagnava con Galan. - Cosa dovrò dire una volta che sarà nato? Che è stato lo Spirito Santo?

- La gente tende a credere a questo genere di cose, no?

- Galan! Sii serio, per piacere. - lo implorò lei - Che fine farà la mia reputazione? Già ora tutti parlano...

- Pensi che far sapere al mondo che aspetti un figlio da me ti migliorerebbe la situazione, invece?

- ...

- E' per questo che avevo scelto la solitudine.

- Ma non è giusto!

- E' ben poca cosa rispetto alla morte, che pure mi sarebbe spettata molti anni fa. E avere te è stato un premio superiore ai miei meriti. - concluse accarezzandole una guancia - La vera ingiustizia è che tu sia rimasta coinvolta in questa situazione.

La donna fece per protestare, ma Galan la prevenne. - Mi sento responsabile per te e per... nostro figlio. - le ultime due parole gli pesarono sulla lingua come macigni, eppure erano anche riconfortanti come nettare divino. - Non voglio che cresca come il figlio di un uomo disonorato. Pensa solo a come la gente mi guarda. Vuoi che accada anche a lui?

- No. - ammise Kyriaki a malincuore, chinando il capo.

 

 

 

 

Note: a) Grazie alla solita nota (&hearts), che in "Mistero e terrore alla Sesta Casa" ha parlato dell'amore di Shaka per gli horror di serie B.

b) Queste scene da harmony di quart'ordine saranno la mia morte. È ridicolo quanto io mi sia divertita col flashback. Galan però si è divertito ancora di più a fare il marpione è_é (comunque, oh, per le scene het arrivo massimo al rating verde, manco un bacio con la lingua come si deve ._. sono patologica ormai. Mi prenderei a sberle)

c) Grazie milla a KanondiGemini96 che mi ha fatto un bellissimo disegno di Ilias che fa il Kuroi Yoru. Guardatelo!

  
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