Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: Audrey Shadows    19/12/2010    3 recensioni
-qualunque cosa?-
-che genere di cosa?- le chiese facendole segno di avvicinarsi…
-beh…- Jennyfer si avvicinò, sorridendo maliziosamente, cosa che fece andare in iperventilazione Tom;
ora era a due centimetri dal suo viso…e Tom cercava di sorridere tranquillo – stasera…farai uno spogliarello…- disse continuando a sorridere…
-io…-
.....
il resto lo scoprirete solo leggendo xD
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 1

 

 

-Cosa ti fa pensare che io ora esco a fare quello che mi stai chiedendo di fare?- chiese un’alquanto irritata Jennyfer, incrociando le braccia al petto;
-lo farai perché mi ami alla follia.- le rispose un’ alquanto pezzo di gnocco, denominato Tom Kaulitz.
-e chi te lo dice che ti amo alla follia?-
-il fatto che tu mi veneri come un Dio- sorrise beffardamente il pezzo di gnocco citato sopra.
-ma cosa te lo fa pensare? Trai conclusioni sbagliate, conseguenza del fatto che non pensi, e che non hai neuroni-
-allora, la informo che è l’unica persona sulla faccia della terra, ripeto l’ UNICA, che non ama l’essere qui presente difronte a lei- rispose sempre più beffardamente L’essere Tom Kaulitz.- e poi io i neuroni ce li ho!- disse facendo il finto offeso.
-certo…ma se lo faccio, farai qualcosa in cambio per me , d’accordo?-
-ok!- rispose Tom ridendo e battendo le mani, gustandosi la vittoria.
-qualunque cosa?-
-che genere di cosa?- le chiese facendole segno di avvicinarsi…
-beh…- Jennyfer si avvicinò, sorridendo maliziosamente, cosa che fece andare in iperventilazione Tom;
ora era a due centimetri dal suo viso…e Tom cercava di sorridere tranquillo – stasera…farai uno spogliarello…- disse continuando a sorridere…
-io…-
-su tomi…poi verrà anche il mio turno…- disse sensualmente Jennyfer…
-o…ok…-
-bene…- Jenny si avvicinò all’ orecchio di tom  e Glielo mordicchiò.
Poi si allontanò di scatto ridendo…
-a stasera superdotato Tom Kaulitz…-
Uscì dalla stanza ridendo sonoramente, e tom rimase impiantato sul letto;
i suo pantaloni avevano preso la forma di una tenda da campeggio…
-cazzo!- sbraitò… incazzato, eccitato e leggermente vergognoso di quella sottospecie di coso anomalo che si ritrovava.
 
Lui e Jennyfer non stavano insieme;
non come una coppia felicemente fidanzata;
non dicevano no ad un po’ di divertimento occasionale, c’era feeling tra loro, c’era attrazione.
Il fatto era che Jennyfer fosse lui stesso in versione femminile;
carattere forte, ma al contempo, con le persone care, dolce; stronza quando serviva, e forse, qualche volta anche senza ragione;
non voleva relazioni durature, cercava solo sano sesso.
A tom piaceva Jennyfer;
una ragazza alta, con capelli corvini lasciati liberi sulle spalle, due occhi verdi che incatenavano, che rendevano curiosi, così estremamente misteriosi.
Corpo da favola;
due gambe slanciate e magre al punto giusto, un fondoschiena sodo come del resto il seno;
era una delle ragazze più belle con cui tom si era divertito.
-cazzo…- disse ancora mentre pensava alla prima volta che si erano incontrati
 
-ragazzi, lei è la vostra nuova interprete – disse un’alquanto emozionato David
Tom non stava ascoltando. Era abbastanza alterato per il fatto che doveva annullare il suo appuntamento con Charisse, per cause di forza maggiore.
-piacere io sono Jennyfer…- la ragazza strinse la mano a tutti i presenti , tutti meno che tom.
Al quale si piazzò difronte
-certo che potresti almeno salutarmi.- disse ironicamente.
Il ragazzo, che fino a pochi secondi prima stava componendo un messaggio, alzò lo sguardo pronto a rispondere a tono, ma si fermò a guardare imbambolato quel ben di Dio…
-ciao…- disse poi tormentandosi il Piercing al labbro…
La ragazza sorrise, poi si avvicinò sotto lo sguardo ebete degli altri tre ragazzi, più il produttore, e sussurrò a tom
-guarda che con me non attacca mister schianto assoluto…-
Poi si era allontanata di scatto ed era uscita salutando i ragazzi e chiamando David fuori dalla piccola stanza.
 
Ci vollero, non pochi inviti ad uscire, prima che si divertissero insieme per la prima volta.
 
Si erano divertiti per tutta la notte;
e verso le prime luci dell’alba tom uscì dal suo corpo accaldato a le si stese affianco.
Lei, dopo avergli sorriso, prese un po’ di lenzuolo e si voltò dall’altra parte.
Tom quella notte rimase steso supino a fissare il soffitto, chiedendosi perché.
Perché avesse così voglia che lei lo guardasse negli occhi, a chiedersi perché non avesse detto qualcosa, perché si fosse girata così, senza dirgli niente.
 
Non avevano più parlato della loro prima volta.
Ma ogni volta che ne avevano voglia, si ritrovavano in quel letto, di casa di tom, oppure in uno d’ hotel.
Ma ogni volta che poi si accasciavano stanchi l’ uno accanto all’altra, lei non si voltava più;
rimanevano lì a parlare del più e del meno, fumandosi una sigaretta.
Ora era tremendamente troppo agitato.
Uscì dal bagno, e si stese sul letto.
Jennyfer.
Una parola.
Un nome.
7 lettere, che avevano cambiato la sua vita.
 
 
 
 
Jennyfer era davanti allo scompartimento dei dolci da più di mezz’ora.
Il punto era che lei tutto quello non lo voleva.
Non voleva che tom cercasse di essere carino nei suoi confronti.
Non voleva rovinargli la vita con i suoi problemi, come già in passato era successo.
Voleva solo essere felice.
Prese una scatola di gelati e andò alla cassa a pagare.
 
Tornata a casa, non trovò tom in salotto a giocare alla playstation.
-tom?-
-sono di sopra.-
Messi i gelati in frizeer, Jennyfer salì le scale a due gradini alla volta, ed entrò in camera.
Tom aveva messo su della musica…e lo vide uscire dal bagno, con la camicia sbottonata;
tutto il suo ben di dio messo in bella vista.
Addominali e pettorali scolpiti…
Si avvicinò a Jennyfer lentamente, la quale stava allibita assistendo alla scena.
Tom le era ormai a due centimetri dal viso, tentando di baciarla, per trovare un qualche tipo di sua risposta a tutto quello che le stava chiedendo mentalmente.
Jennyfer, non potendo più sopportare quello che stavano facendo appoggiò le sue mani sul petto muscoloso di tom.
-tom…fermati…-
Tom la guardò incuriosito…
-io non voglio che tu faccia questo per me…-
Jennyfer sentiva il suo cuore battere velocemente sotto le sue mani
-Jen? Che stai dicendo?- chiese molto confuso tom…
 -io non voglio rovinarti la vita…avevo deciso di andarmene già da un po’…e certo non è che posso farti prostituire per una notte…- una risata amara echeggiò nella stanza…- tom me ne vado…-
-ma…-
-niente ma tom… io… mi sono spinta troppo in la, fino al punto di non ritorno.-
-che vuoi dire?-
-tom…non posso restare con te!- sbraitò poi lei…
Tom le prese le mani e se le riappoggiò sul petto…
-Jen? Calmati…-
-come posso calmarmi? Sono un’idiota!-
Tom appoggiò la sua fronte con quella di Jennyfer… -come faccio senza di te?- chiese poi più piano…
-tom non sono indispensabile… ne troverai ben altre per scopare!
-Jen!... ma lo capisci che a me non me ne frega un cazzo delle altre se ho te?... non l’ho fatto apposta…è che mi sono affezionato…-
Jen lo guardò…
-mi prendi in giro?- chiese poi lei…
-no…-
-sai, non sono una specie di giocattolino da usare a tuo piacimento…-
-sei il mio giocattolino preferito…- sorrise tom poi stancamente, dandole un bacio sulla fronte.
Jen sorrise, sentendosi per la prima volta amata.
-tom?-
-mhmm?-
-me lo fai lo stesso lo spogliarello?- chiese ridendo Jenny…
-ma certo che si!-
Si scostò da lei e la fece sedere sul letto…
-signorina, le do il benvenuto al Kaulitz pub, solo per lei stasera, in esclusiva uno spettacolo dell’autentico ed inimitabile Tom kaulitz! Buona visione-
 
Rimase lì, a guardarlo affascinata;
ogni pezzettino del suo corpo ben strutturato e scolpito.
Col desiderio di sentirlo suo ancora una volta.
-visto jen?- chiese poi alla fine tom…
-che cosa?-
-che mi ami alla follia…-
-ma smettila…- disse lei sorridendo…ormai arrossita…
-beh…io si…-
Detto questo tom le prese una mano e la strinse….
-ti voglio bene piccola spina nel fianco!-
 
 
   
 
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