Ogni riferimento a fatti, persone o cose è puramente casuale (c)

Break your little heart.

Snow.

Svegliarsi la mattina e accorgersi della luce inebriante, nuova, fresca, bianca, che entra dagli spazi sottili che ci sono nelle tapparelle, è una delle cose migliori del mondo. Aprire le finestre e sentire profumo di aria nuova, aprire le tapparelle di legno scuro e vedere tutto così meraviglioso, così puro, così bianco, così leggero. La neve mette di buon umore, la neve mette sempre di buon umore. Farebbe guarire un malato terminale, farebbe guarire un raffreddato, farebbe guarire un malinconico, farebbe guarire un malato di bronchite o che so io. Solo che non so, se farebbe guaruire un malato d'amore.

Ad ogni modo, anche lei provava queste sensazioni, nel vedere tutto bianco fuori dalla finestra di camera sua, amava la neve. Le trasmetteva allegria, era come l'alcool. Le faceva dimenticare tutti i pensieri.

Cassandra. Lei era, diciamo, molto.. nevosa. Era in sintonia con ogni cosa fredda e chiara. Si sentiva a suo agio. Poteva uscire di casa con sciarpa e cappello, e dava meno nell'occhio. Odiava essere guardata. Oh, no, chiariamoci. Non era il tipo da "cazzo guardi, vuoi una foto?" No, lei no. Era il tipo di ragazza che si vergognava ad esssere guardata. In relatà, si vergognava di ogni cosa. Pensava di essere costantemente giudicata, una persona la guardava? Voleva dire che lei non andava bene, aveva qualcosa di sbagliato, e sicuramente chi la fissava stava facendo commenti negativi su di lei. Ma in realtà non sapeva, non sapeva di quanto fosse bella.

Non se ne voleva rendere conto, perchè odiava il fatto di non avere un fisico perfetto, e pensava che tutti la odiassero per questo. Odiava i suoi capelli rosso fuoco, che non stavano mai come voleva lei, coi suoi boccoli grandi e lunghi e il suo ciuffo che se andava sempre per i fatti suoi. Pensava che i suoi occhi marroni fossero spenti e di un colore orrendo. Ma lei, non aveva notato che in quegli occhi con il sole, splendeva una luce chiara, e ti ci potevi specchiare dentro, in quegli occhi. E ancora, il suo nasino piccolo cosparso da qualche lentiggine quà e là, che anche volendo, non avrebbe mai potuto essere cattiva, quelle piccole cosine sulla sua faccia, la rendevano dolce. E quelle sue labbra? Ne vogliamo parlare? Rosa, di un rosa acceso, sembrava sempre indossare rossetti, ma non ne metteva mai. Li odiava, le davano un fastidio tremendo.

Che dire? Era bellissima, solo che doveva ancora accorgersene, tutti dovevano ancora accorgersene.

Stava ancora fissando il bianco fuori dalla sua finestra. Era il suo compeanno, il 7 dicembre. Diciassette anni, a volte si comportava come se ne avesse avuti dieci, altre volte, ragionava come una trentenne.

Lei era tante persone insieme. Indossava una maschera intercambiabile in base alle situazioni, e sapeva farne un ottimo uso. Solo che si era dimenticata di come fosse vivere senza la maschera, si era dimenticata di chi fosse veramente.

Sapeva solo che era innamorata della musica e delle sue amiche. E era solo innamorata.

 

Non siate cattivi :3