[1869]
La mia voglia di ucciderlo era pari all'istinto di sopravvivenza che un'erbivoro ha quando è inseguito da un leone. Già, divertente... Avrei potuto paragonare però il mio divertimento nel vederlo agonizzante a quello del leone stesso. Vederlo coperto di sangue mi avrebbe fatto inebriare di gioia. Ma così facendo avrei sporcato solo l'arredamento della mia stanza, quindi dovetti sopportare in silenzio, cercando di sfuggire a quelle sue perenni domande idiote. Mi ero sempre chiesto se esistesse un cervello in quella testa, ma più passavano gli anni e più avevo confermato le mie teorie: che non ci fosse.
Ridacchiai, socchiudendo appena gli occhi nel pensare alla sua faccia arrabbiata se gli avessi esposto queste mie teorie. A volte l'idiozia umana non aveva proprio limiti...