Lei
Lei
sospira. Non c’è niente di più bello al
mondo del suo respiro, del suo fiato
caldo sul mio viso.
Lei che mi ha rubato
l’anima.
Lei che mi sussurra
parole della stessa consistenza del miele.
Si passa una
mano fra i lunghi capelli,
distrattamente, con estrema naturalezza.
Sorride, inumidendosi
le labbra.
Alza gli occhi cielo,
mentre i raggi del sole giocano con le sfumature dorate
delle sue iridi, lasciandomi scorgere in essi in piccolo angolo di
Paradiso.
Lei che danza sotto la
pioggia, come le foglie autunnali fanno, trasportare dal
vento.
Lei che ondeggia in
riva al mare, sulla battigia bagnata, che si lascia
trasportare dal vento, esattamente come le onde fanno col mare.
Ride.
Piange, singhiozza.
Lei che freme fra le
mie braccia, che mormora parole confusionali, che mi
stringe la camicia e bagna il tessuto con lacrime amare.
Stringe a
sè un gatto, gli fascia una zampa, lo cura come fosse suo.
Lei che ama.
Lei che non porta
rancore.
Lei che sogna, mentre
dondola su un’altana appesa ad un albero, mentre le
foglie stormiscono e canarini cinguettano.
Serenamente dorme, con
l’ombra di un sorriso sul viso d’angelo.
L’angolo
delle labbra sporche di zucchero a velo e cioccolato.
Le lunghe ciglia, neri
sipari che mi celano un mondo che non conosce confini.
Lei che mordicchia una
matita, mentre fissa la pagina bianca.
Lei che corre a piedi
nudi sull’erba ricoperta di rugiada, gridando al mondo
quanto la vita sia meravigliosa.
Cade, si rotola fra i
fiori, i suoi capelli profumano di lillà e sole, di
arancia e vaniglia, di albicocca e mandorle.
Raccoglie una
margherita, se la porta dietro un orecchio.
Lei che urla la sua
libertà.
Lei che porta i fiori
alla nonna.
Lei che mi bacia le
palpebre.
Sigilla il suo amore,
in un tempo tanto piccolo, da apparire irreale.
Un tempo tanto dolce
che vorrei potesse durare in eterno.