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Autore: not into labels    22/12/2010    5 recensioni
Piccola fancition senza pretese scritta come prova. La storia di una ragazza senza nome e del suo amore segreto.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Shoujo-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Secondo anno.

Mentre ero seduta in aula di inglese a sentire il "bla bla" della Miller gettavo sguardi furtivi alla ragazza seduta di fianco a me. Lei era la mia cosiddetta "migliore amica". Quando ormai non riuscivo più neanche a fingere che mi interessasse la lezione, fissai a lungo i suoi lunghi capelli di seta desiderando che fosse mia. Lei però non mi guardava in quel modo e io lo sapevo.
Dopo la lezione si avvicinò a me e mi chiese gli appunti che non aveva preso il giorno prima e io, tra uno sbuffo e una presa in giro, glieli diedi. Mi disse "Grazie" e mi diede un bacio sulla guancia.
Volevo dirglielo, volevo che lei sapesse che desideravo essere più di un'amica. Io l'amavo, ma ero troppo spaventata e non so il perchè.

Terzo anno.

Il telefono squillò. Era lei. Era in lacrime e mormorava ancora di come il suo amore le aveva spezzato il cuore. Mi chiese di andare da lei perchè non voleva stare da sola e così feci.
Mentre stavo seduta accanto a lei sul divano guardavo i suoi occhi lucidi e desieravo fosse mia.
Due ore, un film di Drew Barrymore e tre sacchetti di patatine dopo decise di andare a dormire. Mi guardò, disse grazie e mi diede un bacio sulla guancia.
Volevo dirglielo, volevo che lei sapesse che desideravo essere più di un'amica. Io l'amavo, ma ero troppo spaventata e non so il perchè.

Ultimo anno.

Il giorno prima del ballo di fine anno venne al mio armadietto. "Il mio accompagnatore è malato" mi disse, in effetti non stava affatto bene, ma non mi dispiaceva più di tanto. Io invece non avevo un appuntamento perchè non mi interessava andare con nessuno. Purtroppo (o per fortuna) in seconda media ci eravamo promesse che se nessuna delle due avesse avuro un cavaliere saremmo andate insieme al ballo. E così facemmo.
La sera del ballo, dopo che tutto finì, ci ritrovammo in piedi davanti alla sua porta d'ingresso. La fissai quando lei mi sorride e mi trafisse con quei bellissimi occhi color ghiaccio.
Volevo che fosse mia, ma lei non mi guardava in quel modo e io lo sapevo.
Poi mi disse "Mi sono divertita moltissimo, grazie" e mi scoccò un bacio sulla guancia.
Volevo dirglielo, volevo che lei sapesse che desideravo essere più di un'amica. L'amavo, ma ero troppo spaventata e non so il perchè.

Giorno del diploma.

Passò un giorno, poi una settimana e poi un mere. Prima che me ne rendessi conto era arrivato il giorno del diploma.
Vidi il suo corpo perfetto che fluttuava come un angelo sul palco per prendere il suo diploma.
Volevo che fosse mia, ma lei non mi guardava in quel modo e io lo sapevo.
Prima che tutti andassero a casa venne da me con la sua toga e il cappello e un gridolino mentre mi abbracciava. Poi sollevò la testa dallamia spalla, mi disse "Sei la mia migliore amica, grazie" e mi diede un bacio sulla guancia. Volevo dirglielo, volevo che lei sapesse che desideravo essere più di un'amica. Io l'amavo, ma ero troppo spaventata e non so il perchè.

Pochi anni dopo.

Ero in piedi davanti all'altare di fianco alla donna che amavo. Lei si stava per sposare. La vidi dire "lo voglio" e fare un passo verso la sua nuova vita, sposata ad un uomo.
Volevo che fosse mia, ma lei non mi guardava in quel modo e io lo sapevo.
Prima che se ne andasse venne da me e mi disse "Sei la miglior damigella del mondo" mi diede un bacio sulla guancia e mi sussurrò un grazie all'orecchio.
Volevo dirglielo, volevo che lei sapesse che desideravo essere più di un'amica. Io l'amavo, ma ero troppo spaventata e non so il perchè.

Funerale.

Passarono gli anni.
Guardai dentro una bara, c'era la ragazza che solevo chiamare "migliore amica".
Durante la veglia a casa sua trovai un suo diario del liceo. Questo è ciò che lessi: "La guardo e vorrei che fosse mia, ma lei non pensa a me in quel moso e lo so. Vorrei dirglielo, vorrei che sapesse che non voglio essere solo un'amica. Io la amo, ma ho troppa paura e non so perchè. Vorrei che mi dicesse che anche lei mi ama".
"Vorrei averlo fatto" penso e subito dopo le lacrime cominciano a rigare il mio viso.
  
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