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Autore: giraffetta    23/12/2010    8 recensioni
-“Ho detto quella blu!” gridai spazientita.
“E io ti ripeto che quella blu fa schifo. E poi ti sembra blu questo colore? A me sembra più un azzurro sporco.” replicò, fissando sospettoso l’oggetto che teneva in mano.
“Damon, per l’ultima volta, passami quella dannatissima pallina blu e falla finita!”-
Picola Delena natalizia!
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve! Non so davvero da dove mi sia uscita questa Delena, ma complice un film e l'aria natalizia ho buttato giù questa sorta di regalino di Natale!Spero che vi piaccia e che lasciate una recensione!

Buona lettura!

Baci,Giraffetta

 

 

                  È Natale e a Natale…

 

“Ho detto quella blu!” gridai spazientita.

“E io ti ripeto che quella blu fa schifo. E poi ti sembra blu questo colore? A me sembra più un azzurro sporco.” replicò, fissando sospettoso l’oggetto che teneva in mano.

“Damon, per l’ultima volta, passami quella dannatissima pallina blu e falla finita!”

Mi guardò scettico e strinse la pallina con forza, schiacciandola.

Sbuffai, scuotendo la testa.

Forse, decidere di addobbare l’albero di Natale con Damon non era stata una buona idea!

“Dai, ti ho fatto un favore. Quella pallina era ridicola.” commentò, gettando quel che restava della pallina dietro al divano.

Poi, si chinò sullo scatolone e ne raccolse un’altra.

“Ecco. Perché non usi questa rossa? È molto più carina. Anzi, direi sexy!” ammiccò.

“Avevamo deciso di farlo blu e bianco. Che c’entra adesso il rosso?” domandai scettica.

Sollevò un sopracciglio.

“Avevi deciso. Io avevo scelto il rosso e il dorato. È molto più natalizio come abbinamento.”

Sembrava un saputello arrogante quando faceva così.

“Vada per i colori che vuoi, almeno la finisci. Avanti, passami le palline rosse.”

Tesi la mano e afferrai la prima pallina, posizionandola a caso su di un ramo.

Ne presi un’altra e rifeci la stessa operazione.

Stavo per afferrare la terza, quando la mano di Damon mi bloccò.

“Che stai facendo?” chiese, socchiudendo gli occhi e indicando l’albero.

Ok. O era diventato pazzo o voleva che io diventassi pazza.

“Addobbo l’albero forse? O credi che stia ballando un valzer?” dissi sarcastica.

“Tralasciando il fatto che saresti perfetta nel ballare un valzer con il sottoscritto, intendevo: come cavolo stai mettendo quelle insignificanti palline sull’albero? Ti sembra il modo?”

Lo guardai stupefatta.

Di sicuro era in crisi di astinenza da una prelibata sacca di sangue.

Mi guardò, tirando un lato della bocca come in un ghigno.

“Oh, insomma Elena. Le stai mettendo a casaccio.”

“E allora?” constatai.

“E allora non puoi metterle a casaccio. Devi calcolare la distanza tra una pallina e l’altra e vedere l’effetto, il colore,…”

“Ok, basta, mi arrendo.” sbuffai stanca.

Mi diressi verso il divano e mi sedetti.

“Cosa c’è sotto?” domandai.

Ero sicura che tramava qualcosa.

Da quando in qua era un esperto addobbatore di abeti natalizi?

Mi guardò perplesso.

“Non capisco. Ti stavo semplicemente spiegando come io addobberei l’albero.” spiegò.

Lo guardai e scoppiai a ridere.

“Cosa c’è adesso di tanto divertente signorina Gilbert? Mi sta sfuggendo qualcosa?” chiese a voce alta.

Lo guardai.

Era davvero tenero quando metteva il broncio.

“È che ti trovo buffo. Oh, dai, tu che addobbi l’albero. È tremendamente divertente.” esclamai.

In un secondo netto mi fu affianco e si sedette sul divano.

A volte tendevo a dimenticare che era un vampiro dotato di super-velocità.

“Elena, Elena, Elena. Mi stai per caso provocando?”

Sembrava arrabbiato, ma sapevo che fingeva.

“E se anche fosse?” lo sfidai.

Roteò gli occhi e mise su il solito sorrisetto ironico.

“Di solito sono io che ti provoco, o sbaglio?”

Questa volta, fui io ad alzare un sopracciglio, senza rispondere.

Damon si sistemò meglio sul divano e cominciò a sfiorarmi con un dito una gamba.

“E se invece di fare quello stupidissimo albero, ce ne restassimo qui, su questo divano?” chiese, continuando a sfiorarmi.

“Sei sempre il solito, Damon!” lo rimbeccai.

Alzò le mani in segno di resa.

“Ok, ok. Hai vinto.”

Si alzò e si diresse verso l’albero.

“Allora mi segui o vuoi che sia solo io a sgobbare?”

Mi alzai sorridendo e ripresi ad addobbare l’albero.

D’un tratto mi fermai e guardai fuori dalla finestra.

“Che c’è?” domandò curioso.

“Niente. Mi era sembrato che nevicasse. Ma mi sbagliavo.”

Ripresi ad aggiungere palline ai rami dell’abete.

All’improvviso, sentii un soffio d’aria fredda e poco dopo una cascata di neve si abbatté al suolo.

Rimasi a fissarla a bocca aperta.

“Allora, va meglio adesso?”

Mi voltai verso Damon. Sorrideva sornione.

“Sei stato tu?”

Domanda scontata.

“Beh sai, bastava scrollare un po’ il tetto…”

Non gli diedi il tempo di finire e gli saltai in braccio.

“Grazie. Adoro la neve.”

Sorrise.

“Aspetta.” dissi pensierosa.

Mi guardò preoccupato.

“Hai mai visto ‘ Edward mani di forbice ’?”

Mi guardò trattenendo a stento una risata.

“Allora?” lo incalzai.

“Touchè. Ho un po’ scopiazzato dal film.” commentò burbero.

“Lo sapevo. Sei sempre il solito.”

Mi sciolsi dal suo abbraccio e mi avvicinai alla finestra.

La neve continuava a cadere, meno fitta, ma cadeva.

Damon mi si accostò alle spalle.

“Però devi considerare il lato positivo della cosa.” disse serio.

Mi voltai verso di lui e mi abbracciò.

“E sarebbe?”

“Che sono molto più bello e affascinante di Johnny Depp. Considerati una ragazza fortunata.”

Sorrisi scettica.

“Non lo credi?” sussurrò al mio orecchio.

Non risposi e lo baciai.

In fondo era Natale e a Natale…si è tutti più buoni!

 

Auguri di buon Natale e buon anno! Alla prossima!^____^

  
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