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Autore: Jo_March_95    24/12/2010    3 recensioni
Bè, è la Vigilia e volevo farvi un regalo. Una bella storia di Natale per il nostro spirito Natalizio. No, non è così. E' una storia demenziale all'insegna della FrUk. Non mi ritengo responsabile per eventuali infrangimenti di cuori (perchè Babbo Natale in verità...) e non pagherò lo psicologo a nessuno.
Diventatetuttiterritoriofrancese. Buona lettura :D Diventatetuttiterritoriofrancese. Andate a leggere, sù! DIVENTATETUTTITERRITORIOFRANCESE >D
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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<< Vuoi diventare territorio francese? >>
Rosa sui genitali, petto nudo, gambe depilate, sorriso smagliante e mazzo di rose in mano.
Solo un cretino avrebbe potuto dire di no a Francis.
<< No! >>
Ecco, Arthur era un perfetto esempio di cretino.
Seduto sulla sua poltroncina inglese, sorseggiava il suo the inglese guardando i suoi stupidi programmi televisivi inglesi.
Era la sera del 24 Dicembre ed era più o meno la ventitreesima volta che Arthur respingeva il povero francese.
Quest’ultimo in compenso se ne stava ritornando a casa per niente abbattuto.
Abituato al comportamento dell’inglese, degno di una donna pelosa in menopausa che cerca di non farsi la ceretta, aveva già in mente un piano.
Che considerava semplicemente geniale.

Il francese aveva deciso di fare un sorpresina al suo amato.
Aveva in mente un romantico giro in calesse, e poi una romantica scop.. erta del territorio inglese.
Ma le cose non andarono esattamente così.
Infatti quando Francis andò – nudo – a chiedere in prestito dei cavalli gli venne detto che erano emigrati.
In compenso gli vennero proposte delle renne.
Il francese accettò pensando che Arthur non ci avrebbe fatto caso.
C’era solo un problema, non aveva soldi.
Li aveva spesi tutti in fiori.
Fosse servito almeno, visto che erano tutti finiti nella spazzatura..
Comunque alla fine i due trovarono un accordo.
In cambio delle renne Francis avrebbe dovuto portare un regalo alla zia del proprietario, essendo lui impossibilitato a muoversi. (A volte Russia-san non è molto gentile)
Infatti il proprietario delle renne era Tori, che le aveva comprate per Polonia, ma quest’ultimo non le aveva degnate di uno sguardo perché non erano pony.
Fatto sta che Francis accettò.
Prese il pacco sottobraccio e si incamminò.
La prossima tappa era Ludwig.
Francis ricordava che il tedesco avesse un calesse, quindi andò da lui.
<< Vuoi diventare territorio francese? >> Era la sua frase d’esordio.
<< Dimmi cosa vuoi e vattene. >> Rispose duro Doitzu.
E come dargli torto, c’era Feliciano che lo aspettava nudo in camera da letto!
<< Mi potresti prestare la tua carrozza per stanotte, s'il te plaît? >>
Ludwig sembrò dispiaciuto. << Il fatto è che l’avevo comprata su ebay. Lì ti fanno vedere una cosa e poi te ne portano un'altra! Quegli sporchi bastardi me la pagheranno! >>
Il tedesco tirò un pugno al muro.
<< Ehm.. calma calma Allemagne(Germania in francese U____U) ! Il n’y a pas problema! >> Il francese cercò di alleggerire la situazione.
<< Mi hanno portato una slitta. >> Rispose Doitzu affranto. << Cosa me ne dovrei fare di una slitta? Quei bastardi! Pezzi di merda! L’ho pagata un occhio della testa! >>
<< Una slitta andrà très bien, merci! >> Il francese se la svignò con la slitta prima che l’ira del tedesco si abbattesse anche su di lui.

<< Ho sei renne, una slitta.. bon ora mi mancano i vestiti! >>
Diciamo che non fu proprio una bella idea chiedere dei vestiti in prestito a Ivan.
Ma il poveretto era a corto di soldi..
<< Certo Francis, tieni i miei vestiti! >> Il Russo sembrava gentile. In ogni caso meglio non abbassare la guardia.
<< M-merci Ivàn.. t-te li riporterò tout de suite, presto! >>
Francis era già pronto a scappare quando Russia- san lo afferrò da un braccio. (Ricordiamo che in tutto ciò il francese è stato sempre nudo.)

15 stupri più tardi..
<< Vorrei che tu mi restituissi il favore che ti ho fatto.. >> Ivan faceva più paura mentre sorrideva che da arrabbiato.
Il francese lo guardò interrogativo mentre di massaggiava le chiappe.
<< E-encore? >> chiese preoccupato.
<< Ma quello non era un favore >> Rispose pacato l’altro. << Quello era per trascorrere del tempo insieme >>
Una partita a scacchi sarebbe stata molto più noiosa, pensò il francese, ma di sicuro meno traumatica.
<< Alors, cosa ti serve? >> Ormai Francis si era rassegnato.
<< Vorrei che portassi questo regalo a Nathalia da parte mia. Sai, mi dispiacerebbe non farle un regalo, ma non ho il coraggio di portarglielo io stesso..>> Sempre calmo, sempre inquietante.
<< Va bien Ivàn.. >>
Il francese prese il pacco regalo e scappò prima di dover ‘’trascorre dell’altro tempo con Ivàn’’.

Era quasi mezzanotte, il francese decise di iniziare a prepararsi.
Andò in bagno e si mise il dopobarba.
O meglio, quello che credeva fosse dopobarba.
In realtà era colla.
Gli stupidi scherzi di Arthur.
Francis corse in cucina per cercare dei tovaglioli, ma purtroppo Polonia, che si era messo lo smalto (rosa, c’è bisogno di dirlo?) aveva lasciato acetone e cotone vicino agli scottex.
Così Francis prese inavvertitamente il cotone e quando provò a rimuovere la colla gli rimase attaccato a mò di barba.
Il francese tentò inutilmente di staccarlo, e quando capì che non ci sarebbe riuscito chiamo Polonia.
<< Salut Polonià. Avrei un problemino >>
<< Gnam gnam gnam gnam. Dimmi pure Francis. >> No, non gli stava veramente prestando ascolto.
<< Quando ho detto che potevi stare chez moi, a casa mia, intendevo che avevi il permesso di usarla, ma che poi avresti dovuto rimettere tutto a posto! >>
<< Oh, scusa Francis. Facciamo così per farmi perdonare ti manderò dei pupazzi! Cioè, è un’ottima idea, no? Oh, che bello, come sono contento, ho trovato una soluzione! Si Francis, ora ti mando i miei peluches! >> Detto questo Polonia riattaccò lasciando Francis esterrefatto e imbufalito.

<< Bon, sarà meglio che mi vesta.. >>
Un’altra brutta sorpresa attendeva il nostro protagonista.
Quando aprì la scatola infatti, al posto dell’elegante vestito che si aspettava trovò un completo rosso assai buffo.
E anche molto più grande della sua taglia, essendo di Ivan.
Decise di indossarlo lo stesso, mettendo persino il cappellino.
Dopotutto in Russia fa freddo, era comprensibile che Ivan andasse in giro in quel modo.
Le renne lo aspettavano fuori, già legate alla slitta.
Stava andarsene quando vide uno strano esemplare di bimbominch.. Polonia.
Si, il polacco andava verso di lui con un sacco pieno di orsacchiotti e pony rosa.
<< Cioè, io sono un uomo di parola, cioè! >>
<< Merci. Ma la prossima volta vedi di comportarti meglio. >>
Il francese gli scoccò un bacio sulla guancia, e visto che gli seccava rientrare in casa decise di portarsi dietro i doni.
Arrivò sotto casa dell’inglese e bussò.
Gli aprì la porta un tappetto vestito di verde con un cappello in testa e la pipa in bocca.
Uno gnomo, penserete voi.
Sbagliato.
Era solo Arthur che aveva organizzato una festa con i suoi amici immagin.. reali. Il francese, non appena si rese conto di trovarsi davanti all’amato lo afferrò e se lo portò sulla slitta. Naturalmente quello scalciò e si dimenò, ma la presa del francese era salda.
Non aveva intenzione di lasciarlo.
Una volta sulla slitta il francese avvicinò le sue candide labbra al muso dell’inglesino.
Un pugno lo colpì in pieno volto.
<< Scordatelo stupid frog! Riportami indietro! >>
<< No, mon Arthùr ce n’est pas possible! >> Rispose il francese mieloso.
<< Fuck you! >>
<< Moi aussi, je t’aime avec tout mon coeur! >>
Stavano per baciarsi quando un odore di bruciato li distrasse.
<< What the fuck? >>
<< Le fu >> Commentò semplicemente Francis, prima che la slitta venisse lanciata nell’immensità del cielo.

Mi sento in dovere di chiarire un punto.
Mentre il francese era salito a rapi… prendere il fidanzato un individuo strano si era avvicinato alla slitta.
E vi aveva messo dei fuochi d’artificio.
<< Vedremo chi si prenderà Arthur! IO sono l’eroe! Ah ah ah! >>
E così i due si ritrovarono in orbita.
Una volta in cielo il cuore dell’inglese si sciolse.
<< Forse non è poi così male. Alla fine non sei così imbecille,stupid frog. >>
<< Arthùr.. Merci.. >>
E da qui mi sento in dovere di censurare un paio di cose.
Fatto sta che mentre ‘’giocavano’’ il francese diede inavvertitamente un calcio al sacco con i pupazzi di Polonia, che caddero nelle braccia dei bambini, rendendo felici le bambine e gay i maschietti.

Moooolto tempo dopo, quando atterrarono, stanchi ma felici, Francis si ricordò degli impegni che aveva preso.
Portò prima il regalo a Nathalia, ma non era in casa, quindi entrò dal camino.
Poi andò dalla zia di Tori, bussò e gli aprì una vecchietta con degli occhiali enormi.
Lo fece entrare, lo ringraziò e gli offrì latte e biscotti, anche se Francis avrebbe gradito volentieri un buon bicchiere di vino.
Tornato a casa Francis si buttò sul letto, e per la prima volta si addormentò di colpo, senza prima crogiolarsi nel suo amore per Arthur.

Bene bambini (ma anche adulti) credevate che Babbo Natale fosse un bambino cresciuto dai folletti? Bè vi sbagliavate, e anche di grosso. Tutto ebbe inizio con Francis, e tutto successe per caso. O così almeno dice il francese.
  
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