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Autore: egovincitomnia    25/12/2010    1 recensioni
Era in una scatola, illuminata da una lampadina bianca fissata al soffitto, un poco più grande di quelle che aveva sempre visto.
Doveva essere di vetro.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Light/Raito, Near
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tiemepiece

Timepiece


Era svenuto. Si era svegliato da un po' – un'ora approssimativamente –, ma ancora fingeva di non essersi ripreso per riuscire a captare qualcosa.
Sentiva solo il rumore ticchettante di un orologio, probabilmente molto vicino e molto grande.
Valutando la situazione, decise di aprire gli occhi.
Non cambiò molto, escluso il colore che vedeva.
Era in una scatola, illuminata da una lampadina bianca fissata al soffitto, un poco più grande di quelle che aveva sempre visto.
Doveva essere di vetro.
Si avvicinò alle pareti di quella cosa, per cercare di vedere l'esterno. Arrivato alla seconda parete, si bloccò. Posò un palmo sulla lastra fredda, e assottigliò gli occhi per capire se quel qualcuno che lo aveva rinchiuso era ancora lì.
In tutta risposta, una mano si schiacciò in corrispondenza della sua.

Il nervosismo gli attanagliò le corde vocali, impedendogli di parlare. Rimase ancora un poco fermo, in attesa di altri movimenti.
Il risultato deludente lo portò a voltarsi, e ad analizzare la parte che gli stava alle spalle.
Vide tre linee, una che si muoveva a ritmo dei secondi, una più statica, e l'ultima quasi del tutto ferma.
Si avvicinò, e dopo un paio di minuti d'osservazione, comprese che erano lancette.
Era rinchiuso in un orologio, dunque.
Si diresse nuovamente verso la parete sulla quale aveva visto posarsi la mano. Le luci si affievolirono all'esterno, e il ragazzo poté distinguere una sagoma scura, piccola.
«Cosa ci faccio qua dentro? Chi sei?»
La persona rispose con una sola parola. «Near.»

Yagami sgranò gli occhi. “Quel figlio di puttana...” strinse i pugni lungo i fianchi, cercando di mantenere il controllo.
«E cosa vuoi da me?» chiese, una volta riacquistata sufficiente freddezza.
«Informazioni.» flautò, regolando le luci in modo che all'interno della gabbia fosse possibile vedere ed essere visti – senza l'ausilio di telecamere.
«Sei stato privato di tutti i tuoi effetti personali.» disse.
«Che genere di informazioni vuoi?» ringhiò il bruno.
«Informazioni. Sai dirmi che ore sono?»
Il ragazzo sbuffò, si portò una mano ai capelli e asserì ironico che non poteva non saperlo. Con la coda dell'occhio sbirciò alle sue spalle, e affermò che fossero le undici e cinquantacinque.
«Esattamente. Hai tempo fino a mezzanotte.»
«O la mia carrozza si trasformerà di nuovo in zucca, immagino.» replicò sardonico.
Nate rimase in silenzio e sorrise appena, ammirando la lancetta che si spostava di due posizioni. Si schiarì poi la voce «Ci sarà un tempo per noi?»

«Ancora con questa storia?»
Gliene aveva parlato tre giorni prima, come se fossero amici di vecchia data. Yagami pensò semplicemente che si trattasse di un metodo per distrarlo, estorcergli qualche notizia
pericolosa.
Il bruno riprese «Non penso. Il giorno distrugge la notte.
»
Nate sorrise laconico, e prese con una mano l'orologio da polso di Yagami. Aprì il fondo scorrevole, e ne estrasse il foglietto che risiedeva all'interno.
Afferrò una penna, davanti agli occhi intrisi di paura di Light. Scrisse il suo nome, poi il suo.

«Non ci sarà più nessun tempo.»



Light Yagami

00:00 25/12/2010

Impazzisce, si dilania la gola a mani nude.


Nate River

00:00 25/12/2010

Si addormenta.
Non è previsto un risveglio.


***
Cancio alle bande:
Regalino di Natale per Frà
non sono riuscita a non finire nel tragico.
Auguri, ♥ Avec amour

   
 
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