- Leise rieselt der Schnee -
~ La neve cade lentamente ~
}* Dedicata a Black_Eyeliner *{
~ La neve cade lentamente ~
}* Dedicata a Black_Eyeliner *{
“Mi
dispiace, Walker…” pensò il ragazzo di
nazionalità tedesca, mentre osava giocare con le ciocche un
po’ ribelli dell'Esorcista “Non posso nemmeno
prepararti una
torta qua…" pensò triste "Mi
sarebbe piaciuto donarti
qualcosa di speciale per il tuo compleanno… e
invece…” sbuffò appena, incrociando le
braccia al
petto e alzando un po’ le spalle, in modo che la sciarpa gli
andasse a coprire la punta del naso.
[Shounen-ai - Link x
Allen]
~ FanFiction pubblicata per il "Linkllen Week 2010" ~
~ FanFiction pubblicata per il "Linkllen Week 2010" ~
-Titolo: Leise rieselt der Schnee ~ La neve cade lentamente
-Autore: XShade-Shinra
-Fandom: D.Gray-man
-Pairing: Link x Allen
-Genere: Sentimentale, Fluff, SongFict
-Rating: Giallo
-Avvisi: Shounen-ai, E se...
-Capitoli: One-Shot
-Video: link
-Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e comunque non esistono/non sono esistiti realmente, come d'altronde i fatti in essa narrati. Inoltre questi personaggi non mi appartengono (purtroppo...), ma sono proprietà dei relativi autori; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro ma solo per puro divertimento.
-Note: Il titolo della storia è tratto da una canzone popolare tedesca del periodo Natalizio. Potete trovare il link a You Tube nella voce "video" per ascoltarla.
Dopo la storia "normale" c'è un Omake, un piccolo regalo di Natale.
P.S. Io sono dello schieramento Pandoro! *^*
- Leise rieselt der Schnee -
~ La neve cade lentamente ~
~ La neve cade lentamente ~
La neve stava
cadendo abbondante negli ultimi giorni, regalando
così un Natale bianco ed immacolato a quel piccolo borgo in
Francia.
La mezzanotte era scoccata da qualche ora e le strade erano diventate silenziose e prive della vitalità che le aveva caratterizzate fino a poco prima, soprattutto nella zona vicino alla chiesa, che aveva allietato quella notte con i rintocchi delle sue campane e i cori dei fedeli.
Ormai tutti erano andati a dormire, in quel paesello; solo un’anima irrequieta non riusciva a trovare pace, ad un paio di chilometri dall’abitato: un ragazzo dai capelli biondi raccolti in una treccia, che sedeva a terra con la schiena contro la parete della baita di legno nella quale aveva trovato rifugio assieme ad un ragazzo albino avvolto in una pesante coperta, che giaceva disteso a terra. Il biondo teneva le gambe con le ginocchia flesse, e di tanto in tanto abbassava lo sguardo alla radice dalla coscia destra, dove l’altro aveva posato la testa per dormire, esausto dal suo ultimo combattimento contro gli Akuma che avevano trovato lungo la strada.
“Mi dispiace, Walker…” pensò il ragazzo di nazionalità tedesca, mentre osava giocare con le ciocche un po’ ribelli dell'Esorcista “Non posso nemmeno prepararti una torta qua... " pensò triste "Mi sarebbe piaciuto donarti qualcosa di speciale per il tuo compleanno… e invece…” sbuffò appena, incrociando le braccia al petto e alzando un po’ le spalle, in modo che la sciarpa gli andasse a coprire la punta del naso.
Faceva veramente molto freddo.
Sollevò lo sguardo alla piccola finestrella carica di neve, dalla quale si vedeva un cielo nero che regalava a quella montagna dei delicati fiocchi di neve.
Dalla prima volta che l’aveva visto, Link aveva subito associato i fiocchi di neve ad Allen: piccoli, delicati, leggeri, portatori di gioia e capaci di nascondere qualunque cosa sotto il loro manto, sporcandolo con il loro candore e mantenendo la temperatura intorno agli zero gradi, ideale rifugio per gli esploratori persi nei monti.
Quasi senza accorgersene, schiuse le labbra, dalle quali uscì una dolce e soave melodia nella sua lingua madre:
La mezzanotte era scoccata da qualche ora e le strade erano diventate silenziose e prive della vitalità che le aveva caratterizzate fino a poco prima, soprattutto nella zona vicino alla chiesa, che aveva allietato quella notte con i rintocchi delle sue campane e i cori dei fedeli.
Ormai tutti erano andati a dormire, in quel paesello; solo un’anima irrequieta non riusciva a trovare pace, ad un paio di chilometri dall’abitato: un ragazzo dai capelli biondi raccolti in una treccia, che sedeva a terra con la schiena contro la parete della baita di legno nella quale aveva trovato rifugio assieme ad un ragazzo albino avvolto in una pesante coperta, che giaceva disteso a terra. Il biondo teneva le gambe con le ginocchia flesse, e di tanto in tanto abbassava lo sguardo alla radice dalla coscia destra, dove l’altro aveva posato la testa per dormire, esausto dal suo ultimo combattimento contro gli Akuma che avevano trovato lungo la strada.
“Mi dispiace, Walker…” pensò il ragazzo di nazionalità tedesca, mentre osava giocare con le ciocche un po’ ribelli dell'Esorcista “Non posso nemmeno prepararti una torta qua... " pensò triste "Mi sarebbe piaciuto donarti qualcosa di speciale per il tuo compleanno… e invece…” sbuffò appena, incrociando le braccia al petto e alzando un po’ le spalle, in modo che la sciarpa gli andasse a coprire la punta del naso.
Faceva veramente molto freddo.
Sollevò lo sguardo alla piccola finestrella carica di neve, dalla quale si vedeva un cielo nero che regalava a quella montagna dei delicati fiocchi di neve.
Dalla prima volta che l’aveva visto, Link aveva subito associato i fiocchi di neve ad Allen: piccoli, delicati, leggeri, portatori di gioia e capaci di nascondere qualunque cosa sotto il loro manto, sporcandolo con il loro candore e mantenendo la temperatura intorno agli zero gradi, ideale rifugio per gli esploratori persi nei monti.
Quasi senza accorgersene, schiuse le labbra, dalle quali uscì una dolce e soave melodia nella sua lingua madre:
«Leise rieselt der Schnee
Still und starr liegt der See
Weihnachtlich glänzet der Wald
Freue dich, Christkind kommt bald!»
Still und starr liegt der See
Weihnachtlich glänzet der Wald
Freue dich, Christkind kommt bald!»
Era un canto
tradizionale di Natale, un inno alla neve e alla venuta di
Gesù Bambino.
Link adorava quella melodia che gli avevano insegnato i genitori quando era ancora bambino e non conosceva il mondo al di fuori del suo piccolo villaggio vicino a Monaco di Baviera.
Link adorava quella melodia che gli avevano insegnato i genitori quando era ancora bambino e non conosceva il mondo al di fuori del suo piccolo villaggio vicino a Monaco di Baviera.
«In den Herzen ist's warm
Still schweigt Kummer und Harm
Sorge des Lebens verhallt
Freue dich! Christkind kommt bald!»
Still schweigt Kummer und Harm
Sorge des Lebens verhallt
Freue dich! Christkind kommt bald!»
Continuava a
cantare, come se quella melodia avesse il potere di
trasmettergli la calma e la serenità, e volesse donarla
anche al ragazzo che continuava a ronfare tranquillo, respirando
lentamente.
«'s Kindlein, göttlich
und arm
Macht die Herzen so warm
Strahle, du Stern überm Wald
Freue dich, Christkind kommt bald!»
Macht die Herzen so warm
Strahle, du Stern überm Wald
Freue dich, Christkind kommt bald!»
Quanto
avrebbe voluto cullare Allen come si fa per i bambini, augurandogli
che il suo sonno non fosse preso di mira dai demoni e che potesse
così riposare e riprendere le energie in maniera ottimale
per continuare il suo cammino pieno di serpi e di spine –
quella strada che non avrebbe mai meritato di percorrere.
«Bald ist heilige Nacht
Chor der Engel erwacht
Horch nur, wie lieblich es schallt
Freue dich, Christkind kommt bald!»
Chor der Engel erwacht
Horch nur, wie lieblich es schallt
Freue dich, Christkind kommt bald!»
Finita quella
strofa, ripeté altre due volte quella
iniziale, con voce sempre più bassa e roca, mentre non
poteva smettere di guardare Allen.
Quando dormiva sembrava ancora più piccolo e indifeso, e gli fece quasi tenerezza.
«Tanti auguri di buon compleanno, Walker.» gli sussurrò, abbozzando un sorriso «Quando torneremo da questa missione, allora ti preparerò un tronchetto di Natale tutto per te.» disse, per poi sentire un rumore che gli fece congelare il sangue nelle vene:
«Oggi non è solo il mio compleanno, Link.» disse Allen «E’ anche Natale… e a Natale ci si scambia i regali.» sussurrò, girando la testa di pochi gradi in modo da poter guardare l’Ispettore in faccia, il quale lo fissava con l’espressione di colui che avrebbe tanto voluto che in quel preciso attimo la terra si spaccasse e lo inghiottisse nelle sue viscere più profonde, pur di scappare a quegli occhini argentati che lo guardavano felici e meravigliati.
«…Non stavi dormendo.» ebbe solo la forza di dire, tenendo le spalle e la schiena premuta contro la parete, nel vano tentativo di trapassarla.
«No, ho sentito la tua canzone. Hai una voce stupenda.» lo lodò, accarezzandogli il volto con la mano destra.
«…» non sapendo cosa dire, ed essendo troppo imbarazzato per scansargli la mano, Link rimase in silenzio lasciandosi coccolare.
«Link?» lo chiamò piano «Dovremmo scambiarci un regalo, oggi, no?» domandò retorico, mentre si metteva seduto e si girava verso Link, tenendosi la coperta sulle spalle.
«Ma io non ho nulla…» disse lui a bassa voce, vedendo Allen che si metteva a ginocchioni accanto a lui.
«Nemmeno io.» fece spallucce, sorridendo «Ma è una cosa non tangibile: gli auguri.» sorrise, sorrise ancora. Come un portatore di gioia.
«Sì, hai ragione.» confermò, ben lieto che Allen non avesse aggiunto nulla riguardo al canto di poco prima.
«Tanti auguri, Link. Buon Natale.» sorrise Allen, avvicinando il volto al suo. Un po’ troppo rispetto al normale, ma il tedesco non se ne curò.
«Tanti auguri Walker… buon Natale e… buon compleanno.» disse serio, come sempre.
«Accetta questo mio regalo, Link.» gli sussurrò piano l’albino, trovando l’incredibile forza interiore di fare quello dal quale si era sempre trattenuto: gli circondò il collo con le braccia e posò le labbra sulle, stringendo gli occhi.
Allen tremò a quel contatto, un po’ per l’emozione, ma soprattutto perché aveva paura, paura di essere rifiutato in malo modo da quell’uomo tutto d’un pezzo. Invece, per sua gioia – talmente grande che una lacrima gli sfuggì dall’occhio sinistro – Link, dopo un attimo di smarrimento, lo abbracciò e premette a sua volta le labbra sulle sue.
Scambiandosi quel bacio che, entrambi, avevano tanto anelato.
Non avevano nulla da offrirsi come regalo fisico, ma sapevano che il dono più grande sarebbe stato passare il Natale con la persona che più amavano al mondo, e ringraziarono il Signore per avergli offerto l’opportunità di passare quel giorno sacro, insieme, scoprendosi complici e amanti.
Il loro bacio dalle tinte dapprima tenere, proseguì, in tinte sempre più forti e passionali, scambiandosi quel sentimento che in tanti mesi si erano taciuti, finché i due non si divisero da quel bacio che li unì ancora in un filo di blasfema saliva, facendoli arrossire appena.
«Link, io…» fece per dire l'Esorcista.
«Shhh, lo so, Walker… non dirmi nulla. Anche io…» sospirò Link, ritirandolo a sé per scambiare con lui un altro bacio, lungo tutta la notte.
Quando dormiva sembrava ancora più piccolo e indifeso, e gli fece quasi tenerezza.
«Tanti auguri di buon compleanno, Walker.» gli sussurrò, abbozzando un sorriso «Quando torneremo da questa missione, allora ti preparerò un tronchetto di Natale tutto per te.» disse, per poi sentire un rumore che gli fece congelare il sangue nelle vene:
«Oggi non è solo il mio compleanno, Link.» disse Allen «E’ anche Natale… e a Natale ci si scambia i regali.» sussurrò, girando la testa di pochi gradi in modo da poter guardare l’Ispettore in faccia, il quale lo fissava con l’espressione di colui che avrebbe tanto voluto che in quel preciso attimo la terra si spaccasse e lo inghiottisse nelle sue viscere più profonde, pur di scappare a quegli occhini argentati che lo guardavano felici e meravigliati.
«…Non stavi dormendo.» ebbe solo la forza di dire, tenendo le spalle e la schiena premuta contro la parete, nel vano tentativo di trapassarla.
«No, ho sentito la tua canzone. Hai una voce stupenda.» lo lodò, accarezzandogli il volto con la mano destra.
«…» non sapendo cosa dire, ed essendo troppo imbarazzato per scansargli la mano, Link rimase in silenzio lasciandosi coccolare.
«Link?» lo chiamò piano «Dovremmo scambiarci un regalo, oggi, no?» domandò retorico, mentre si metteva seduto e si girava verso Link, tenendosi la coperta sulle spalle.
«Ma io non ho nulla…» disse lui a bassa voce, vedendo Allen che si metteva a ginocchioni accanto a lui.
«Nemmeno io.» fece spallucce, sorridendo «Ma è una cosa non tangibile: gli auguri.» sorrise, sorrise ancora. Come un portatore di gioia.
«Sì, hai ragione.» confermò, ben lieto che Allen non avesse aggiunto nulla riguardo al canto di poco prima.
«Tanti auguri, Link. Buon Natale.» sorrise Allen, avvicinando il volto al suo. Un po’ troppo rispetto al normale, ma il tedesco non se ne curò.
«Tanti auguri Walker… buon Natale e… buon compleanno.» disse serio, come sempre.
«Accetta questo mio regalo, Link.» gli sussurrò piano l’albino, trovando l’incredibile forza interiore di fare quello dal quale si era sempre trattenuto: gli circondò il collo con le braccia e posò le labbra sulle, stringendo gli occhi.
Allen tremò a quel contatto, un po’ per l’emozione, ma soprattutto perché aveva paura, paura di essere rifiutato in malo modo da quell’uomo tutto d’un pezzo. Invece, per sua gioia – talmente grande che una lacrima gli sfuggì dall’occhio sinistro – Link, dopo un attimo di smarrimento, lo abbracciò e premette a sua volta le labbra sulle sue.
Scambiandosi quel bacio che, entrambi, avevano tanto anelato.
Non avevano nulla da offrirsi come regalo fisico, ma sapevano che il dono più grande sarebbe stato passare il Natale con la persona che più amavano al mondo, e ringraziarono il Signore per avergli offerto l’opportunità di passare quel giorno sacro, insieme, scoprendosi complici e amanti.
Il loro bacio dalle tinte dapprima tenere, proseguì, in tinte sempre più forti e passionali, scambiandosi quel sentimento che in tanti mesi si erano taciuti, finché i due non si divisero da quel bacio che li unì ancora in un filo di blasfema saliva, facendoli arrossire appena.
«Link, io…» fece per dire l'Esorcista.
«Shhh, lo so, Walker… non dirmi nulla. Anche io…» sospirò Link, ritirandolo a sé per scambiare con lui un altro bacio, lungo tutta la notte.
§Owari§
XShade-Shinra
XShade-Shinra
(Christmas’) Omake
Mentre Allen
e Link dormivano in quella fredda baita dove
avevano
trovato un rifugio sicuro per la notte, sentirono un chiaro bussare
alla
porta, che li svegliò.
«Nh, Link…» fece Allen, stropicciandosi un occhio gonfio dal sonno.
«Shhh!» lo ammonì l’Ispettore.
«Sarà un Akuma?» domandò Allen in un soffio.
«Walker…» Link lo guardò in tralice «Gli Akuma, da che mondo è mondo, ti pare che possano bussare?» domandò, scuotendo il capo.
«Vado a vedere.» sussurrò il ragazzo, alzandosi, ma venne trattenuto per il polso da Link, che si mise subito in piedi.
«No, lascia fare a me, sei stanco da prima.» disse il tedesco, andando all’entrata.
Link aprì la porta di scatto, pronto a colpire un possibile avversario con le sue lame, ma non vide altro che neve e fantasmi di alberi che ne grondavano.
«Chi è, Link?» domandò l’albino, raggiungendolo cauto.
«Nessuno.» rispose il tedesco, guardando a destra e a sinistra con circospezione.
Ma il naso di Allen aveva captato qualcosa…
«Guarda, Link.» lo avvisò, indicando il punto davanti alla porta dove di solito si trovavano i tappeti con la scritta “Welcome”; c’era un grosso pandoro, coperto di zucchero a velo.
«Non toccarlo, Walker; potrebbe essere una trap--» fece per dire il biondo, ma l’inglesino fu più veloce di lui e prese il dolce natalizio da terra, facendogli trattenere il fiato.
Dopo qualche secondo di suspance, Allen sollevò il viso e guardò Link dritto negli occhi.
«Ha un buonissimo odore…» bisbigliò con una smorfia adorabile in volto.
«Walker, mi farai venire un infarto…» sussurrò Link, mentre rientravano nella baita e Allen si risedeva a terra «Non hai idea di chi ce lo possa aver portato?» domandò.
«Che sia Babbo Natale?» chiese Allen, tagliando il dolce con le mani per dividerlo in fette, seguendone la sagoma.
L’Ispettore sbuffò, non osando dire altro, e si sedette davanti all’albino, che aveva preso in mano una fetta di dolce dai contorni incerti e gliel’aveva porta.
«Tieni.» gli offrì con un sorriso.
«Grazie…» borbottò Link, prendendola e assaggiandola.
Allen, invece, ne fece fuori una mezza fetta in un solo morso, ringraziando mentalmente il loro benefattore; quando finì l’intero pezzo che aveva preso, rivolse nuovamente la parola al biondo.
«Sai, Link… i tuoi dolci sono molto più buoni.» sussurrò, increspando le labbra impolverate di zucchero.
Dopo un attimo di imbarazzo, Link rispose incolore come sempre:
«A caval donato non si guarda in bocca.»
Allen ridacchiò e alzò gli occhi al cielo, guardando la neve che cadeva lenta e calma, notando un qualcosa di dorato che brillò appena, sembrava una stella che dalla foresta di innalzava al firmamento.
«Link!» esclamò, indicando il cielo, facendo sobbalzare l’Ispettore, al quale andò storto un pezzo di pandoro «La stella cometa!»
«Walker!!!» sibilò con gli occhi rossi, mentre si squarciava il petto a causa della tosse «Non è possibile!» esclamò.
«Ma… l’ho vista, Link. Andava verso il cielo…»
L'Ispettore Howard, dopo aver sentito quell’ultimo appunto, finì con calma di tossire e lo guardò male.
«Sei proprio stanco, Walker. Finisci di mangiare a vai a dormire.» disse, guardando poi a terra e vedendo che erano rimaste a malapena le briciole e basta. E lui ne aveva mangiato solo una fetta…
~ Nel cielo, intanto, sfrecciava veloce Timcanpy, che svolazzava in direzione della cittadina lì vicino dove aveva trovato rifugio Marian Cross. ~
«Nh, Link…» fece Allen, stropicciandosi un occhio gonfio dal sonno.
«Shhh!» lo ammonì l’Ispettore.
«Sarà un Akuma?» domandò Allen in un soffio.
«Walker…» Link lo guardò in tralice «Gli Akuma, da che mondo è mondo, ti pare che possano bussare?» domandò, scuotendo il capo.
«Vado a vedere.» sussurrò il ragazzo, alzandosi, ma venne trattenuto per il polso da Link, che si mise subito in piedi.
«No, lascia fare a me, sei stanco da prima.» disse il tedesco, andando all’entrata.
Link aprì la porta di scatto, pronto a colpire un possibile avversario con le sue lame, ma non vide altro che neve e fantasmi di alberi che ne grondavano.
«Chi è, Link?» domandò l’albino, raggiungendolo cauto.
«Nessuno.» rispose il tedesco, guardando a destra e a sinistra con circospezione.
Ma il naso di Allen aveva captato qualcosa…
«Guarda, Link.» lo avvisò, indicando il punto davanti alla porta dove di solito si trovavano i tappeti con la scritta “Welcome”; c’era un grosso pandoro, coperto di zucchero a velo.
«Non toccarlo, Walker; potrebbe essere una trap--» fece per dire il biondo, ma l’inglesino fu più veloce di lui e prese il dolce natalizio da terra, facendogli trattenere il fiato.
Dopo qualche secondo di suspance, Allen sollevò il viso e guardò Link dritto negli occhi.
«Ha un buonissimo odore…» bisbigliò con una smorfia adorabile in volto.
«Walker, mi farai venire un infarto…» sussurrò Link, mentre rientravano nella baita e Allen si risedeva a terra «Non hai idea di chi ce lo possa aver portato?» domandò.
«Che sia Babbo Natale?» chiese Allen, tagliando il dolce con le mani per dividerlo in fette, seguendone la sagoma.
L’Ispettore sbuffò, non osando dire altro, e si sedette davanti all’albino, che aveva preso in mano una fetta di dolce dai contorni incerti e gliel’aveva porta.
«Tieni.» gli offrì con un sorriso.
«Grazie…» borbottò Link, prendendola e assaggiandola.
Allen, invece, ne fece fuori una mezza fetta in un solo morso, ringraziando mentalmente il loro benefattore; quando finì l’intero pezzo che aveva preso, rivolse nuovamente la parola al biondo.
«Sai, Link… i tuoi dolci sono molto più buoni.» sussurrò, increspando le labbra impolverate di zucchero.
Dopo un attimo di imbarazzo, Link rispose incolore come sempre:
«A caval donato non si guarda in bocca.»
Allen ridacchiò e alzò gli occhi al cielo, guardando la neve che cadeva lenta e calma, notando un qualcosa di dorato che brillò appena, sembrava una stella che dalla foresta di innalzava al firmamento.
«Link!» esclamò, indicando il cielo, facendo sobbalzare l’Ispettore, al quale andò storto un pezzo di pandoro «La stella cometa!»
«Walker!!!» sibilò con gli occhi rossi, mentre si squarciava il petto a causa della tosse «Non è possibile!» esclamò.
«Ma… l’ho vista, Link. Andava verso il cielo…»
L'Ispettore Howard, dopo aver sentito quell’ultimo appunto, finì con calma di tossire e lo guardò male.
«Sei proprio stanco, Walker. Finisci di mangiare a vai a dormire.» disse, guardando poi a terra e vedendo che erano rimaste a malapena le briciole e basta. E lui ne aveva mangiato solo una fetta…
~ Nel cielo, intanto, sfrecciava veloce Timcanpy, che svolazzava in direzione della cittadina lì vicino dove aveva trovato rifugio Marian Cross. ~
§Owari§
XShade-Shinra
XShade-Shinra
Leise
rieselt der Schnee Still und starr liegt der See Weihnachtlich glänzet der Wald Freue dich, Christkind kommt bald! In den Herzen ist's warm Still schweigt Kummer und Harm Sorge des Lebens verhallt Freue dich! Christkind kommt bald! 's Kindlein, göttlich und arm Macht die Herzen so warm Strahle, du Stern überm Wald Freue dich, Christkind kommt bald! Bald ist heilige Nacht Chor der Engel erwacht Horch nur, wie lieblich es schallt Freue dich, Christkind kommt bald! Leise rieselt der Schnee Still und starr ruht der See Weihnachtlich glänzet der Wald Freue dich, Christkind kommt bald! Leise rieselt der Schnee Still und starr ruht der See Weihnachtlich glänzet der Wald Freue dich, Christkind kommt bald! |
La
neve cade lentamente Silenzioso e rigido riposa il lago Splende il bosco natalizio Rallegrati, Gesù bambino arriva presto! Nei cuori fa caldo Tacciono tranquilli l'affanno e l'offesa La preoccupazione della vita si perde in lontananza Rallegrati, Gesù bambino arriva presto! Il bambinello, divino e povero Rende i cuori così caldi Splendi, stella, sopra il bosco Rallegrati, Gesù bambino arriva presto! Presto arriverà la notte santa Un coro di angeli si sveglia Ascolta solo, come risuona soavemente Rallegrati, Gesù bambino arriva presto! La neve cade lentamente Silenzioso e rigido riposa il lago Splende il bosco natalizio Rallegrati, Gesù bambino arriva presto! La neve cade lentamente Silenzioso e rigido riposa il lago Splende il bosco natalizio Rallegrati, Gesù bambino arriva presto! |
Per testo e traduzione si ringrazia: MetalGermania
Oggi, 25-12, inizia il Linkllen week! xD
Finisce una fanfiction week e c'è subito l'altra! *si vuole sparare*
Quindi questi due allegri giovini ci terranno compagnia da oggi - data del "compleanno" di Allen (o meglio, il giorno che fu adottato da Mana) - al giorno del compleanno di Link (29/12). Tra i due (il 27/12) c'è il Linkllen day. <3
Bene, dopo avervi dato tutti i dati dell'evento, spero che partecipiate anche voi amanti del pair *passa balla di fieno* a questa week. ^^ Colgo l'occasione per ringraziare moltissimo Alexiel per aver fatto un po' di pubblicità all'evento, perché io da sola non ci sarei mai riuscita se non con il solo Tam-Tam tra utenti.
E naturalmente... Tanti auguri Allen e... Buon Natale a tutti! ^^
XShade-Shinra