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Autore: XxFreyaxX    25/12/2010    6 recensioni
-Conto fino a tre-
-Va bene…-
-Uno…- le sorrise –Due…- le si avvicinò –Tre…- la baciò facendola andare su tutte le furie.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Conto fino a tre-

-Va bene…-

-Uno…- le sorrise –Due…- le si avvicinò –Tre…- la baciò facendola andare su tutte le furie.

-Sei un pedofilo , un maniaco…- stizzita si allontanò portandosi una mano alle labbra. Con la schiena andò a sbattere contro il muro , il lungo vestito frusciò sull’erba e quasi perse l’equilibrio sui tacchi alti. Il contatto con le fredde mattonelle la fece rabbrividire ma Tom sapeva che dietro quel sussulto vi erano altre emozioni concentrate.

-Uno splendido ragazzo a cui non riesci a resistere- sussurrò tornando nuovamente a una minima distanza dalle sue labbra.

- Tom , smettila- le gote acquistarono colore ma la sua aria rimase quella imbronciata di una bambina.

- Di far cosa?- il ragazzo sorrise divertito. Se non stuzzicarla lui non stava facendo proprio niente.

- Di farmi irritare. Finiscila , fila a letto-

- Ma tu senti…- le arruffò i capelli in maniera affettuosa – Una ragazzina che mi da ordini- scosse la testa con disapprovazione –Non va bene per niente-

- Perché sei qui? – mormorò lei , quel gesto la mise in difficoltà.

- Posso farti la stessa domanda? – il suo tono , il suo sguardo , divennero improvvisamente seri.

- Il ballo delle debuttanti è finito , mi stavo riprendendo- mentì abbassando lo sguardo.

Tom le alzò il mento – Perché sei qui? –

- Perché…- i suoi occhi brillarono sotto la luna – Oh ma fatti gli affari tuoi – riuscì a divincolarsi da quella scomoda e imbarazzante posizione , allontanandosi di qualche passo e dando le spalle al chitarrista che rimase a fissarla dal posto.

-Cosa ti turba Raf?- le domandò disinvolto. Aveva capito.

Cavolo , la conosceva da quattro anni , per lui Raf era come un libro aperto. Per lui non era la ragazzina famosa , attrice , modella , cantante messa in coppia con i Tokio Hotel per riscuotere più successo e perché i loro manager , David e Hannika , si erano da poco sposati.
Per lui era una ragazzina di appena diciotto anni , che credeva di essere forte quando in realtà non lo era per niente. Che cercava di affrontare qualsiasi situazione con il sorriso , che cercava di non pensare al fatto che non vedeva la sua famiglia da più di due anni per via dei suoi impegni da star. Che voleva essere allegra , vivace , apprezzare le semplici cose , sempre , in qualsiasi momento , senza mostrare il suo dolore , la sua angoscia , la sua tristezza per non turbare gli altri. Per non turbare loro , lui. Perché era questo Raf : dolce , affettuosa , altruista.

-Nulla Tom – mormorò lei.

-Eih…- la raggiunse abbracciandola da dietro , cullandola tra le braccia e lasciandole un bacio sull’omero scoperto -Ti sono stato vicino in così tante situazioni- le sussurrò con estrema dolcezza –Io ti ho vista piangere , ti ho vista recitare la parte del “non ho nulla” … credi che me la bevi? –

-Bhè si considerando il tuo livello di stupidità- bofonchiò senza divincolarsi da quel tenero abbraccio che , mai l’avrebbe ammesso , la faceva sentire protetta e sollevata.

-Raf- delicatamente la girò stringendole il corpo e sollevandole il mento con la mancina per incrociare il suo sguardo da cerbiatta –Cos’hai?-

-Nulla , te lo giuro- gli sorrise posando la testa sul suo petto. Respirò il suo profumo , buono e pungente , come lui d’altronde. Da quando si conoscevano , Raf e Tom non avevano fatto altro che avvicinarsi , avvicinarsi e ancora avvicinarsi. Lui conosceva lei e lei conosceva lui. Per la stampa , per le fan erano diventati la coppia modello che nascondeva qualcosa. In realtà erano loro i primi a non aver capito che si amavano e che potevano esistere solo stando insieme.

Ogni qualvolta che uno dei due si avvicinava a questa verità , negava all’altro e a se stesso , iniziando a punzecchiare e a sfociare in un dolce e buffo litigio. Solo per negare. Solo per paura di amare e di rovinare un’amicizia solida e complice.

-Qualunque cosa sia- Tom le baciò i capelli –Puoi anche non dirmela- quelle parole lasciarono Raf perplessa.

Perché non voleva sapere? Solitamente pur di aiutarla era disposto a risultare assillante e invadente.

-Come?- Raf alzò lo sguardo per scorgere sul suo viso un sorriso divertito e serafico. La stava sicuramente sfottendo , giocando. Doveva essere una delle sue tante tattiche per capire cosa avesse. Le cambiava per non risultare noioso e scontato , o almeno così le aveva detto durante una delle loro solite e divertenti discussioni.

-Si esatto- le sorrise dolce facendole sciogliere il cuore –Questa volta non voglio saperlo-

-Ah che bello- sospirò –Finalmente mi lasci in pace- lo punzecchiò.

-Già- rise in maniera sommessa affondando la guancia tra i suoi vaporosi capelli castani –Devi dirmi solo una cosa…-

-Cosa?-

-Sono curioso- si allontanò di qualche centimetro , abbassando un poco la testa per poggiare la fronte sulla sua. La sua espressione preannunciava un discorso serio , non degno di Tom Kaulitz , il pagliaccio malizioso.

-Dimmi…- Raf si lasciò rapire da quello sguardo e da quel suo tono ovattato e roco.

-Sono bravo a baciare? –

Fu un attimo : Raf si districò dal suo dolce abbraccio tirandogli uno schiaffo. –Sei un pedofilo , ecco cosa sei!- incrociò le braccia al petto , rossa in viso e imbronciata mentre Tom se la rideva come un bambino.

-Ma perché non mi dici la verità? Non ci vuole nulla… basta dire “Tom sei talmente bello e affascinante che non sono degna di essere tua amica” – cercò di imitare il suo tono di voce mentre la sfotteva con tono divertito.

-Preferirei essere rinchiusa in una gabbia di leoni affamati – lo rimbeccò con una linguaccia.

-Si ti ci vedo con i leoni-

-Idiota-

-Bambina viziata-

-Stupido , scemo , affetto da paralisi cerebrale e…-

Tom , con sorriso serafico , la prese saldamente per il polso stringendola a se e mordendole il lobo sinistro.

-Pervertito!- Raf gridò inorridita , arretrando e coprendosi l’orecchio con entrambe le mani.

-Sarò anche un pervertito- il chitarrista sorrise malizioso atteggiandosi –Ma piaccio a molte , sai?-

-Bhè tanti auguri- quasi sprezzante nel tono , gli diede nuovamente le spalle.

-Piaccio anche a te-

Quella frase , quel tono serio e accusatorio fece calare il silenzio. Perché lo aveva detto in quella maniera? Come se fosse arrabbiato? E Raf non aveva il coraggio di girarsi , di controllare se fosse un altro dei suoi soliti scherzi. Si sentiva come una ladra finalmente scoperta. E ora? Avrebbe dovuto confessare o far finta di nulla?

-Dillo che ti piaccio- Tom le si avvicinò , il suo risuonò come un comando.

-Come prego? – la ragazza si voltò e arrossì notando la poca distanza che il chitarrista aveva posto tra i loro visi.

-Raf- le prese il viso tra le mani –Ti prego-

-Tom sei impazzito?- inarcò un sopracciglio guardandolo circospetta.

-Dimmi che sono l’unica ragione di vita , che sono il tuo sole , il tuo ossigeno il tuo tutto- e scoppiò a ridere.

-Sei un demente , ecco cosa sei! E io più stupida che ti sto ad ascoltare , lasciami stare – irritata cercò di divincolarsi dalla sua presa –Lasciami stare o ti denuncio per molestie , razza ci acciuga sott’olio , sei un delinquente e un pedofilo e inoltr…-

Tom le serrò le labbra. Le serrò le labbra con un bacio. Un bacio morbido , tenero a cui Raf non seppe resistere. Si baciarono senza interruzioni , senza pensieri , sotto il chiarore della luna. Lui che dolcemente le avvolgeva la vita e la stringeva al suo corpo in maniera possessiva. Lei che posava le mani sul suo petto accusando il cuore del chitarrista accelerare.

-Hai ragione , mi piaci- si ritrovò ad ammettere quasi stordita.

-Fammi un favore- sussurrò lui sorridendo contro le sue labbra.

-Dimmi…-

-Non devi credermi…-

-A cosa?-

-Non devi credermi se ti dico che sei sul serio il mio tutto. Non devi credermi se ti dico che ogni volta mi sveglio felice perché so che passerò un’altra giornata in tua compagnia. Non devi credermi se ti dico che il mio più grande desiderio è quello di amarti , di averti mia e soltanto mia. Non dovrai mai credermi se una sera te lo dico dopo averti baciata , come sta succedendo ora. Me lo fai questo favore?-

-Si , puoi fidarti di me- annuì piano lei con un sorriso.

-Perché io sono il miglior bugiardo che tu abbia mai incontrato-

-Lo so-

-Perché sono un playboy , sono uno stronzo che se sbatte altamente dei sentimenti delle ragazze , tu sei compresa-

-Già…- il sorriso sul viso di Raf si spense e piano si sciolse dall’abbraccio allontanandosi –Hai capito Tom-

Tom alzò lo sguardo incontrando il suo triste e malinconico. Capì di averla ferita ma non aveva detto altro che la verità. Lui era convinto di essere quello , uno stronzo senza alcun ritegno , senza alcuna dignità , senza rispetto per le ragazze. Un chitarrista , bello ma soprattutto dannato perché non sarebbe mai stato in grado di amare.

-Ho sempre saputo di essere questo Raf- sorrise per sdrammatizzare e scrollò le spalle.

-No Tom- lei scosse il capo , dolce nell’espressione e nel sorriso. Gli si avvicinò raccogliendogli la guancia in una morbida e delicata carezza. Tom si abbandonò a quel contatto e si perse nei suoi occhi verdi. –Non sei questo-

-Come?- rimase interdetto.

-Fammi un favore….- Raf non abbandonò la sua espressione , quella sicura di se e affettuosa.

-Dimmi-

-Non credermi-

-A cosa?- Tom divenne sempre più confuso.

-Se ti dico che ti amo proprio perché sei un playboy. Se ti dico che i miei sentimenti non chiedono altro di essere custoditi da te perché si fidano. Se ti dico che il tuo profilo da stronzo non m’interessa perché io amo Tom e non conosco Tom Kaulitz , il bello e dannato chitarrista dei Tokio Hotel. Non credermi se ti dico che io sono disposta ad amarti e ad accettarti sempre , anche quando ti comporti come Narciso-

-Perché non dovrei crederti?-

-Perché sono una bugiarda- sorrise.

-Lo siamo entrambi- ricambiò il sorriso.

E con un secondo bacio confessarono il loro amore. Ma nessuno dei due ci avrebbe creduto perché entrambi avevano detto di essere bugiardi. Il mattino seguente nessuno dei due avrebbe dato peso a ciò che era successo quella sera. Il mattino seguente entrambi si sarebbero comportati come sempre.

Lui l’avrebbe amata e lei avrebbe ricambiato.

Ma alla domanda della giornalista –Cosa c’è tra voi?- entrambi avrebbero risposto –Semplice amicizia- con uno dei loro più falsi sorrisi.

   
 
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